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  • Risposte

    • Capisco sul sistema frenante classico, come quello di Vito, ma non su quello arcobaleno. Ho due Vespe che lo montano, e la frenata è già eccellente di suo. 
    • Io sono già a 5 anni che ci giro sulla pk con un sistema simile e fino adesso cavo è ok 👍 
    • Sezione errata, prego un moderatore di spostare in quella corretta. @Echospro Per il problema a luci e frecce occorre controllare se arriva tensione in ingresso al regolatore (filo blu) e se poi c'è in uscita (filo grigio+verde). Si controlla con un multimetro in Vca rispetto alla massa (filo nero), con motore in moto prima al minimo, poi un po' accelerato. Ti allego schema elettrico Il catalogo con i disegni esplosi li puoi trovare qui: https://vespx.altervista.org/esplosi-catalogo-vespa-px-pe/
    • Aggiornamento: Sempre nel disperato tentativo di spremere sangue dalle rape per aumentare la frenata della mia 200, ho letto QUESTA discussione dove si parla di mettere una carrucola ad un normale piatto freni di un PX, ed ho voluto fare lo stesso tentativo con il piatto a camma flottante. Ovviamente non potevo fare una cosa che risultasse vistosa, così ho interpellato un mio caro Amico, anch'egli appassionato di ferrivecchi, che mi ha dato una grande mano per la realizzazione del mio piccolo progetto. Partendo da questa situazione Abbiamo realizzato, dopo varie prove, questo sistema si carrucola montato direttamente sulla leva originale Le fasi del montaggio sono state abbastanza semplici     Per arrivare al risultato finale Sinceramente ero molto scettico sul risultato perchè una carrucola da 2 cm di diametro che apporto può dare al freno? Ed invece, dopo averla provata su strada, sono rimasto a dir poco stupito da quanto sia migliorata la frenata con un semplice aggeggio. Oltre alla potenza è migliorata anche la modulabilità sulla leva del freno che finalmente fa il suo lavoro. Certo, non è il sistema a Disco, ma merita veramente di essere provato, anche perchè, a parte il piccolo foro sul portamozzo al quale si può ovviare facendo preparare una staffa apposita, la modifica è reversibile al 100%. Adesso devo solo valutare quanto resisterà il filo con quel raggio di curva, altrimenti occorrerà ovviare anche a questo problema. Ciao Gg
    • Buon giorno, sto cercando di sistemare la vespa PX150E elestart, ma al momento sono riuscito a farla ripartire sia a pedale che con il tasto di avvio ma ...... le luci e le frecce non funzionano, chiedo aiuto per il ripristino. Stavo cercando il corretto catalogo ricambi del modello PX150E ELESTART (VLX1T) i dati li ho trovati sulla scocca della vespa e riporta un colore 913, spero siano i dati corretti per un modello del 1996. Grazie in anticipo per l'aiuto Ivano  

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  1. Provando a fare una ricerca su google, mettendo "ruota di scorta ciclomotore" o "ruota di scorta motociclo" spunta sempre quasi esclusivamente una Vespa. Tra gli infiniti pregi che questo trabiccolo a 2 ruote ha c'è quello di...averne 3 Questa cosa m'ha sempre affascinato, perchè ho sempre visto in giro gente con frullatori o moto di grossa cilindrata spingere a piedi perchè avevano forato. E la Vespa? La Vespa ha la ruota di scorta, la cambi e riparti! Ma come fai a cambiarla? E qui ci sono innumerevoli metodi, dal più semplice al più fantasioso. Tutti noi vespisti, almeno una decina di volte nella vita, abbiamo coricato la vespa su un fianco per cambiare la ruota. Metti qualche copertone vecchio dal lato del motore, la appoggi delicatamente lungo il fianco destro ed è fatta. E se la perfetta conservazione della carrozzeria dovesse importi di trovare altri modi? Allora puoi sempre usare un pezzo di legno da mettere sotto al carter o il famoso (almeno sul forum) metodo della lattina che personalmente non ho mai sperimentato ma a quanto pare sembra funzionare. Ok. E se invece usassimo il cric? Riporto da Wikipedia: "Il cric [...] è un attrezzo che serve a sollevare un autoveicolo per permettere la sostituzione di una ruota o per effettuare altri lavori di manutenzione". Sì ma portarsi sempre dietro un cric solo per cambiare la ruota... Beh, perchè non usare questo? Se non ricordo male era dato in omaggio con la rivista Motociclismo negli anni '70 e trovarlo ormai è pressoché impossibile. Ok, allora costruiamolo! Cosa occorre? Iniziamo dagli attrezzi: Tavolo con morsa, seghetto per ferro, trapano con punte HSS dalla 3 (quelle più piccole le ho rotte) alla 10, lime per ferro (specialmente una cilindrica di 5mm di diametro), compasso, cacciaviti e pinze vari. Poi passiamo al brico a prendere: una lastrina da 20 x 80 x 0,2 cm; [A] due giunti 40 x 3,8 x 0,2 cm; un giunto 30 x 3,8 x 0,2 cm; [C] una barra filettata di almeno 20 cm di lunghezza, con diametro 1 cm; una vite lunga circa 6 cm con diametro 0,5 cm; 8 viti M5 a testa svasata (americane o italiane non importa) con lunghezza 1,5 cm e diametro 0,5 cm; 16 dadi M5 (diametro interno 0,5 cm) per chiavi da 8; 2 dadi autobloccanti (diametro interno 1 cm) per chiavi da 17; 2 galletti con foro da 1 cm; 4 rondelle piane con diametro interno da 1 cm e diametro esterno non oltre 2 cm (io le ho usate, ma non sono indispensabili, ne basterebbero solo 2); I costi sono irrisori: circa 10 euro per giunti, lastrina, galletti, rondelle, viti, dadi e barra da 0,5 cm. Dadi autobloccanti e barra filettata da 1 cm li avevo già in garage. In generale con poco meno di 15 euro si riesce a fare tutto. Eccoci pronti per la costruzione del nostro cric: Dunque, c'è da dire che non avevo pensato a realizzare un tutorial quando ho iniziato, avevo fatto giusto qualche foto per documentare un po' il tutto, però ho i progetti con modifiche fatte just-in-time, quindi allego pure quelli oltre alla descrizione. Ah, una cosa importante prima di iniziare: ho fatto questo cric per una Vespa PK50XL con carter V5X1M (quindi anche PK50S) e determinate misure sono state prese specificatamente per questo modello, quindi se intendete farlo ed avete una vespa differente dalla mia vi consiglio di prendere alcune misure chiave (larghezza interna attacco ammortizzatore, altezza minima da raggiungere per poter togliere la ruota senza che tocchi terra, determinati spuntoni del carter vicino l'aggancio dell'ammortizzatore, ecc.) e sostituirle a quelle scritte da me. Tagliamo i giunti da 40 cm in due pezzi da 20 cm [b1]. Avremo 2 parti con piega da 90° e altre 2 senza. Quelle senza piega saranno la parte centrale del nostro cric, e per comodità le chiameremo Giunti tondi. Con il compasso disegniamo un semicerchio [b2] in un'estremità del giunto con apertura 1,9 cm. Quella sarà la parte da tagliare e arrotondare con la lima. Il centro del semicerchio [b3 giallo] sarà anche il centro del foro che faremo con la punta da 10 [b3 blu]. Serriamo l'un con l'altro i due giunti tondi con alcune viti così da fare una volta sola le operazioni di taglio e foro che vanno fatte su entrambi. Tagliamo dunque lungo il semicerchio [b2] e creiamo il foro [b3 Blu]. Allarghiamo il buco da 5 già esistente [b4] fino ad arrivare alla punta 10. Mettiamo un giunto con piega nella morsa, proprio dalla parte della piega per farlo diventare piatto e recuperare quei 4 cm di piega che serviranno in seguito. Ripetiamo l'operazione per l'altro giunto. Questi li chiameremo Giunti retti. Serriamo i giunti retti insieme ai giunti tondi in modo tale che fuoriescano di circa 8 cm (io ho fatto combaciare questa misura con i fori per le viti per facilitare il lavoro). In corrispondenza del foro B4 troveremo un foro da 5 nei giunti retti. Anche questo va allargato fino ad arrivare alla punta 10 e per farlo dovremo basarci proprio sul foro B4, così da creare 4 fori nei 4 giunti tutti perfettamente allineati. Bene, con questo le operazioni "grosse" sui giunti sono terminate. Passiamo al modo di tenerli uniti tra loro. Prendiamo il giunto C. Montiamo la U mini insieme ai due giunti retti, collocandola verso le estremità che sono state segate dai giunti tondi. Usiamo le punte fino alla 5. Mettiamo altre 2 viti svasate e altri 2 dadi M5 e il primo braccio del nostro cric è quasi terminato. Una cosa importante: la U mini va messa interna ai due giunti, e le viti vanno dall'esterno verso l'interno, non viceversa. Prendiamo la parte rimanente del giunto C e creiamo la seconda U che chiameremo U Big: le misure di ogni lato devono essere rispettivamente 4 cm, 5,55 cm, 4 cm, quindi la lunghezza che avanza andrà segata. Fissiamola a metà altezza dei giunti tondi ma a differenza della U mini i giunti devono essere interni alla U big e, ancor più importante, le viti che fissano tutto insieme devono andare dall'interno verso l'esterno, quindi i dadi M5 saranno esterni a tutta la struttura (non quindi come in foto, lì stavo solo provando la misura). Non andiamo oltre la punta 5 per fare ciò, altrimenti le viti balleranno nel foro. Facciamo questo e il secondo braccio del cric è terminato. Ora tocca al piede del cric. Mettiamo la lastrina A nella morsa e pieghiamola quasi come la U big, cioè 4 cm, 5,7 cm, 4 cm. Il resto tagliamolo via. A 2,4 cm di altezza partendo dalla base del piede, ed esattamente a metà larghezza, segniamo un punto. Lì dovremo trapanare per creare il foro del perno che collegherà il piede al secondo braccio del cric. Spiegarlo è complicato forse, ma le foto aiuteranno a capire: . Il foro va allargato fino alla punta 10 e l'operazione ripetuta anche dall'altro lato. Ora bisogna creare i perni. Io ho utilizzato una barra filettata che avevo già in garage della lunghezza di 1 metro, e ne ho tagliato 2 pezzi, 6 cm uno e 7 cm l'altro, entrambi con diametro 1 cm. Ho preferito abbondare perchè a dire il vero potevo farli più corti, ma a tagliare c'è sempre tempo. Ho ricavato poi circa 5 cm da un'altra barra filettata da 1 metro con diametro 0,5 cm, e questo sarà il nostro blocco di sicurezza quando il cric sarà in funzione. In quest'ultima vite ho applicato 2 dadi M5 in controdado a mo' di testa. Nei due perni più lunghi invece ho applicato, per ciascun perno, in un'estremità un dado autobloccante (chiave 17, diametro interno 1 cm) esattamente a filo con la vite, senza farla fuoriuscire dal dado, e nell'altra estremità andrò a mettere successivamente un galletto (diametro foro interno 1 cm). Questi tagli possono essere tutti evitati nel caso trovaste dei bulloni già con queste misure, ma io non li ho trovati, così ho usato le barre filettate e ho "ricreato" le teste. I pezzi sono tutti pronti, o quasi. Ho lasciato per ultima la cosa più importante, ovvero l'incavo dove alloggerà lo spinotto dell'ammortizzatore nei giunti retti. Qui però posso solo darvi alcune indicazioni generali, ma non posso darvi misure esatte perchè le cose cambiano tra un modello di vespa e un altro, addirittura anche tra carter apparentemente identici (ho riscontrato alcune differenze tra un V5X1M e un V5X3M). In generale posso dirvi che bisogna tagliare lungo la linea indicata in figura e togliere tutta la parte contrassegnata in rosso dal punto A1. Proprio quest'ultimo sarà l'incavo dove agganciare l'ammortizzatore. Come vedrete tra poco nel video, ci sono anche altri tagli che vanno eseguiti, ma come dicevo prima, la posizione di questi tagli dipende dal carter che avete. Io ho preso un sacco di misurazioni, ma poi la cosa migliore è stata quella di farli sul momento, provando man mano il cric fino a quando non ho tolto tutta la parte che ostacolava l'aggancio. Da quello che ho visto in giro, le PX non dovrebbero avere bisogno di nessun accorgimento particolare, così come alcune smallframe più vecchiotte, mentre per le PK va sempre adattata la parte dell'aggancio in base al carter che abbiamo davanti. Non resta che montare assieme tutti i pezzi! Aggiungiamo un dado M5 in ogni vite svasata e stringiamo con forza per evitare che si svitino da un momento all'altro, così da avere 2 dadi M5 per ciascuna vite. la U mini con i giunti retti formano un pezzo, poi c'è la U big con i giunti tondi, ed infine il piede. Mettiamo verticalmente i giunti tondi, con la parte arrotondata verso il basso, e la U big con la parte concava verso di noi, ed inseriamoli all'interno del piede in modo da far combaciare i 4 fori. Attraversiamo questi 4 fori con il perno filettato da 7 cm, con il dado autobloccante dalla parte destra del perno. Volendo possiamo anche mettere due rondelle tra giunti e piede, ma non è fondamentale. Ruotiamo tutta la struttura di 180° secondo l'asse Y ed inseriamo l'altro braccio con gli agganci per l'ammortizzatore verso l'alto e la parte concava della U mini sempre verso di noi, facendo combaciare i fori da 1 cm ancora senza perno, ed inseriamo proprio il perno da 6 cm, ma stavolta con il dado autobloccante verso sinistra. Avvitiamo 1 galletto in ciascun perno e stringiamo un po', ma senza arrivare a far bloccare i bracci. Se il risultato è simile all'immagine, avete in mano il vostro cric per vespa autocostruito! Metto anche un video che ho fatto per spiegare come si utilizza, non so se dall'accento si riescono a notare le mie origini altoatesine Una cosa molto importante: quando alzate la vespa spingete sulla U mini con il palmo della mano senza mettere le dita tra i due bracci del cric perchè potreste tagliarvi, e quando invece scendete la vespa fatelo lentamente cercando di accompagnarla durante la discesa per evitare che il cric aprendosi di scatto possa colpirvi la mano. Il tempo per la realizzazione complessiva è stato di 3 settimane: 2 per pensarlo e disegnarlo in 3D (per me fondamentale per sapere già da prima i pezzi necessari e simularne un funzionamento), 1 per sistemare alcune misure, comprare i pezzi e costruirlo. Quindi se vi attenete a questo progetto, in pochi giorni avrete il vostro bel cric. Ah, come potete vedere dal video, entra senza problemi dentro al bauletto retroscudo anche montato, ma preferisco mettere i perni dentro a un sacchettino o una pezza, e tenere i 3 pezzi smontati per gestire meglio lo spazio. Sperando di aver fatto una cosa gradita, resto ovviamente a disposizione per domande, chiarimenti, dubbi, insulti, complimenti e bonifici. Ciao!!
    1 punto

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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