in attesa che Senatore ci dia le sue spiegazioni, io che non sono un espertissimo, riesco comunque a fare dei buoni lavori.
nel tempo e facendo pratica ho subito evidenziato le relazioni tra filo di stagno - utilizzo e saldatore.
il filo di stagno non lo prendo mai più grande di mezzo millimetro e utilizzo quello in cui è presente un "componente" che appunto facilita la saldatura anche su possibile zone di ossido. Utilizzo un saldatore non rapido, e attendo sempre che sia ben caldo e pulito. In questo modo si scalda prima la piccola zona da saldare con una minor dispersione del calore, lo stagno"composto" si sciogli uniformemente e garantisce una buona saldatura. Nelle saldature di piccoli componenti elettronici, cerco di saldare in un tempo brevissimo, facendo in modo quindi da disperdere il meno possibile il calore ed evitare che possa danneggiare i componenti. Inoltre se devo saldare fili tra lorto o fili su interruttori, sciolgo sempre un po di stagno su le due parti singole. anche questo facilita successivamente l'unione delle due parti e in tempo breve.
Attendiamo eventuali correzione e migliori istruzioni
N.