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  1. Ragazzi, i valori di riferimento, anche per le compagnie assicurative, rimangono quelli della rivista Ruoteclassiche, ed anche i metodi di valutazione, per cui, se si assegna un valore X ai "veicoli di buon livello, originali, ben conservati, oppure restaurati correttamente, omologati ASI o di sicura omologazione" (dove per "omologazione" si intende quella secondo lo standard FIVA), secondo una valutazione effettiva di domanda e offerta, di reperibilità del modello e dei valori reali di vendita, anche tramite aste, quel valore indica il 100% del valore del veicolo e quel valore può essere incrementato al 140% o più o scendere al 10% a seconda delle condizioni effettive di qualunque aspetto fisico del mezzo e dei documenti (soprattutto sotto l'aspetto storico). Ho appena venduto una Vespa 50 Special V5B3T del 1979 già immatricolata, completamente restaurata in maniera maniacale, compreso il gruppo termico nuovo (30 km effettivi percorsi), portaruota di scorta d'epoca con ruota, gommata al 100%, con contakm nuovo originale, per 1700 euro (richiesta iniziale di 1.850 euro, giusto per rientrare delle spese). Aveva solo un minuscolo difetto, una piccola crepa sulla pedana di sinistra, dovuta al fatto che la vespa è rimasta ferma sul cavalletto per 8 anni nello stesso posto. Non credo di averla venduta male e chi l'ha acquistata era evidentemente soddisfatto, ma non sono rientrato dalla spesa sostenuta per l'acquisto ed il restauro (non ci sarei rientrato neanche con i 1.850 euro) certo, l'ho venduta a Lecce, forse a Milano sarei riuscito a ricavarne 2000 euro, ma la vespa stava qui e non a Milano. Un mio amico ha venduto prima dell'estate una Vespa 200 Rally del 1976, uniproprietario, conservata, perfetta, i cofani riverniciati una quindicina d'anni fa, il contakm sostituito negli anni '90 perché gliel'avevano fracassato, così come il parafango (dei ladri l'avevano usata come ariete per sfondare una persiana in legno della casa al mare! ), il carburatore sostituito una decina d'anni fa con uno originale perché si era deformata la base, al prezzo di 5.800 euro (la richiesta iniziale, di 2 anni prima, era di 6.500 euro). Anche qui, se avesse trovato a venderla al nord, magari c'avrebbe preso un migliaio di euro in più, ma dopo 2 anni di annunci si era stancato d'aspettare, così, al primo che gli ha fatto una proposta seria, l'ha venduta. Tutto questo per dire che non ha importanza quanto si spende per restaurare un veicolo (anche perché, per il vero appassionato, un veicolo conservato vale di più), o di quante volte si vedono prezzi importanti attribuiti a vespe "famose" sui mercatini in rete, poi bisogna vedere se si riesce a vendere al prezzo richiesto, e quasi mai lo si riesce a fare . . . a meno di beccare un pollo! Ciao, Gino
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  2. Magari non ti è chiaro, ma non sto facendo polemica e non ho intenzione di farla; comunque come ben dici l'errore è umano, anche se magari spesso si esagera...pensa che uno ha forato i dischi lisci della frizione ed un altro per montare il cambio a denti grossi sul carter a denti piccoli anziché tornire l'alberino ha allargato il buco a mano... ce ne sarebbero tante da raccontare... A guardare il pistone, tralasciando la rottura, mi da l'idea che la dilatazione non sia stata particolarmente uniforme durante il funzionamento, magari poi come dici tu l'errato rapporto di compressione ha fatto il resto ma far grippare un pistone su cilindri di alluminio è veramente difficile, pensa che talune volte si buca il cielo del pistone ma non grippano. La mia intenzione comunque non è mai stata quella di sputtanarti, però se il forum (come è giusto che sia) può essere un mezzo attraverso il quale si possono promuovere i prodotti degli utenti (vedi dorna e mega), sarebbe giusto che gli utenti sappiano cosa stanno comprando poiché magari non a tutti basta sapere che lo fa la meteor. Pensa che il tuo pistone volevo comprarlo anche io tramite DRT, però non sapendo di che lega si tratta e rischiando di ritrovarmi con un'inutile oggetto ho desistito. In merito alle guarnizioni antidetonanti, l'esortazione che mi hai rivolto alla prova del prodotto te la giro, la differenza è che la guarnizione non devo vendertela perché basta che ti compri una lastra di rame cotto e la ritagli, ti posso assicurare che se la maggioranza degli utenti che hanno usato il tuo pistone sono soddisfatti dell'acquisto, la totalità dei motori dove è stata montata la guarnizione in rame ha tratto beneficio da questa applicazione e sono parecchi di più di quelli su cui è montato il tuo pistone. A questo punto visto che conosci la lega con cui è realizzato il pistone, ti invito a rivelarla sopratutto per il tuo tornaconto, perché se vanno quasi tutti bene sicuramente saranno realizzati con un elevato tenore di silicio e dichiararlo non farà altro che attirare nuovi clienti interessati al prodotto.
    1 punto

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