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Showing content with the highest reputation on 18/11/2017 in tutte le sezioni

  1. Sono daccordissimo con te.E hai visto com'è messo il mio pk restaurato 2 anni fa,sembra un conservato(male)di35 anni...ma la uso.Se c'è da fare uno sterrato,fango,piogge,sale neve ed uragani...vado e me ne sbatto altamente se mi si puntina la carrozzeria con la ghiaia o se il sale mi ossida i dadi ruota.La vespa bella per me non è quella lucida e perfetta da esposizione ma quella vissuta che con un semplice sguardo mentre ci passi vicino sembra volerti dire"sono arrivata fin qui ed ho ancora tanta strada da fare". Alla fine sono pezzi di ferro,mica bambini piccoli che prendono subito il raffreddore...
    2 punti
  2. E' la decisione migliore e più saggia.
    2 punti
  3. Ok questa mattina una mezzoretta in garage e penso di aver sviscerato tutto. Ho pulito con pasta abrasiva un pezzettino del telaio sella ed un pezzettino della molla Messi a confronto ed il colore e' uguale. A questo punto ho messo a confronto la molla con la porzione di parafango sotto la cresta che e' ancora del colore originale. Stesso colore, quindi telaio sella e molla sicuramente in tinta. Ricordo che questa vespa e' sempre rimasta in famiglia e la sella non è mai stata verniciata. Ho pulito anche la leva dell'aria, su questa nessuna traccia di vernice ma lucidandola su nota che e' presente un trattamento superficiale. O zincatura o cadmiatura. A questo punto faccio telaio sella e molla in tinta carrozzeria e la leva, nel dubbio la faccio zincare. VOl.
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  4. Il mio non era sarcasmo . La mia modesta opinione è che quando sono gli oggetti a possedere noi e non il contrario si sta perdendo il buon senso .
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  5. Non serve staccare nulla per far ruotare il motore, al massimo togli la vite del minimo giusto per evitare di piegarla nel fare le operazione e smolli il dado della traversa motore cosi il motore e' più libero di ruotare. Vol.
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  6. Il Magny Cours lo monto da 2 anni con soddisfazione, per farlo andare davvero bene devi lavorare i Carter e aprire delle voragini, dargli da bere, io monto un 26/26 R Pinasco. Rispetto ai Polini del mio club va di più anche se ai bassi ha meno coppia. Sui lunghi viaggi, anche 700 km in una giornata è imbattibile.
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  7. Straquoto Marben, le nostre Vespe vanno usate sempre con un minimo di cure. Il mio PX con i suoi 175.000 km ne ha passate di tutti i colori con ogni clima possibile, eppure una lavata ogni tanto e una passata di cera lo fanno tornare al suo splendore. Godiamocele.
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  8. Paolì, ma se proprio tu qualche mese fa dicevi di preferire il sarcasmo... [emoji6] Io capisco la battuta. Penso che nessuno metta in dubbio gli effetti di pioggia e sale, ma nemmeno bisogna vivere col patema. La mia Bajaj ed il mio PX Euro2 ne hanno passate di ogni... A questa stregua dovrebbero essere marce! Mai avuto troppi riguardi in questo senso, mai asciugate, pur cercando di tenerle bene. Zero ruggine. I primi tempi asciugavo la VNB fresca di restauro, poi visto che tutte le volte prendeva acqua, mi sono stufato [emoji23] Inviato dal mio Siemens S62
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  9. I fumi nelle marmitte ristagnano comunemente....essendo le marmitte soggette (accelerando) a pressioni differenti.... se dai gas si creano gas ovviamente più veloci che spingono fuori quelli densi accumulati al regime minimo, cioè i gas densi e lenti vengono spinti fuori da pressioni maggiori e miscele più magre e limpide... come quando a casa....il caminetto fuma e la stanza si affumica nonostante la finestra aperta, se ne apri un'altra e crei una corrente di aria più veloce e fai entrare aria più pulita, stai solo levando un ristagno di fumi densi dalla stanza. la marmitta è una stanza con due finestre, aperte in varia misura... ovvio che i fumi entrano da una delle due e che non c'è nessun caminetto all'interno di una marmitta.... lo sottolineo prima che tu mi dica che non ci sono caminetti nelle marmitte del px In ciclo urbano sono sui 20 lt, ai semafori pulitissima, anche la sera dopo il tramonto ho superata la prova fumi-faro auto. Al mattino prima accensione a freddo devo tirare l'aria e tenerla tirata per minimo 10 secondi, classico di getti minimi magrucci.... sale meno rapida di giri di prima, ha perso in vero tanto direi troppo considerando che ho solo sostituito marma e getti, ma è un violino, perfettissima erogazione lineare, nè ruvida nè grassa, giustissima....la marma RMS in fin dei conti....è buona davvero, suona bene, ben libera.... Usandola in città non rimpiango il setting precedente, rimane comunque ben spinta, molto più pulita e silenziosa, nell'uso + educata.... trenche giacca e parabrezza mi ritraggono come un 50-enne rimbambi che ha la vespa più per moda e nostalgia....che non per convinzione! Lungo la linea di mezzeria al centro esatto della carreggiata, in sensi opposti moto e scooter si sfidano come in una giostra medievale, puntandosi nei 78cm di corridoio libero tra Sardomobili immobili.... sfrecciando a velocità folli.... si affrontano in sfida...io cedo il passo.... sono un vecchio rincojo su una pseudo vespa per moda e nostalgia più che per convinzione.... Attendo che questa umanità fugga dal quotidiano tram tram in un giorno di estate allora questa strada tornerà ad essere quel bellissimo viale alberato che dalle mura violate sia da Goti con l'inganno che da eroici Bersaglieri col coraggio, giunge fino al monte dove Agrippa ricondusse alla ragione il popolo scioperante, Giove punitore con il fulmine in mano diede sacralità a questo monte.... da allora Montesacro
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  10. Mettiamole sott'olio per paura di rovinarle allora
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  11. Bellissima la Chetak Classic. Questa pare in più che buone condizioni. Un amico ne ha una uguale ed è un gran mezzo. Anche la sua del 1995, ma con le frecce cromate. Non c'è una regola, molte uscivano con le frecce nere, altre con con quelle cromate. Sono frecce CEV di produzione italiana, come il proiettore, probabilmente montati dall'importatore per esigenze omologative. Le frecce si trovano molto facilmente, in quanto ampiamente utilizzate nella nostra produzione motociclistica. Per i colori, sono tanti, ed i metallizzati sono arrivati già prima, attorno al 1993-1994 (molto diffuso l'antracite che, però, dona poco a questo modello). Meccanicamente è - grosso modo - una Sprint Veloce, rivisitata nel cambio, a denti grossi, di ispirazione PX post 1984. Non è identico a quello Piaggio, perché ha una crocera piatta, ma con tacca di fermo, perché lo stelo di comando è ancora del tipo scomponibile. Poco male, in caso di manutenzione basta cambiare crocera e stelo con quelli Piaggio 1984. In definitiva, troverai sorprendente la fluidità di marcia (pare elettrica); non è veloce, ma è molto elastica e silenziosa, la marmitta ha per questo due paratie all'interno. Montando una padella PX classica si guadagna qualche chilometro orario, ma si perde il gusto di tenere la quarta nelle rotatorie. L'importante è risparmiarle patacche "Vespa" sullo scudo per non farla diventare ciò che non è. Ha piena dignità così, ha motorizzato un mezzo continente e è giusto riconoscerglielo.
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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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