Per riconoscere il tamburo, si misura il colletto interno, che va a battuta sul cuscinetto e sul quale calza il labbro del paraolio.
Prendo a prestito questa immagine dal web:
Da cui si capisce bene dove misurare.
Per inciso quello in foto è uno dei temibili tamburi "made in Taiwan", distribuiti sotto vario nome in Italia. Fra questi RMS e, orrore, anche Piaggio, almeno per un certo periodo.
Sono tamburi assai pericolosi. Per saperne di più rimando a questa discussione, dove se ne è parlato estensivamente.
Per riconoscere il tamburo anteriore, c'è un'altra misura che permette una veloce identificazione. Anzitutto i tamburi anteriori PX includono tutti due cuscinetti (uno a sfere più esterno, ed un astuccio a rulli all'interno), oltre al rocchetto che trasmette il moto al rinvio del contachilometri.
La misura da effettuare è la sede della borchia che copre il dado dell'asse ruota.
È una misura piuttosto intuitiva, si possono riconoscere facilmente a vista.
il tamburo per forcella primo tipo (asse da 16, dal 1977 al 1982) ha la sede della borchia da 30 mm;
il tamburo per forcella cosiddetta maggiorata (asse da 20, dal 1982 in avanti, comprendendo la serie Arcobaleno), ha la sede della borchia da 36 mm.
Nota. Per i tamburi del secondo tipo, alcuni hanno la sede leggermente più larga ed in essa è ricavata una gola ben visibile: in tal caso si tratta di tamburi realizzati per la borchia di plastica (dal 1987 in poi). Montano senza problemi su tutte le forcelle con asse da 20, ma per l'installazione della borchia di acciaio è necessario ricorrere a qualche espediente (allargare le linguette della borchia ed eventualmente avvolgerle con del nastro).