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  1. Questo si che è amore: https://www.ilgazzettino.it/nordest/udine/a_70_anni_dino_si_compra_la_vespa_usava_quand_vigile_urbano-3508849.html
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  2. Ti confermo che hai portato a casa una senzafrecce! Tutto sommato in questo sei anche stato fortunato. È stato utilizzato, in parte, un kit aftermarket (di solito distribuito da SGR) che permetteva l'applicazione degli indicatori di direzione alle PX (e non solo) che all'origine ne erano sprovviste. Perché "in parte"? Mi spiego meglio: Le frecce anteriori sono appositamente realizzate per questi kit; apparentemente identiche a quelle classiche che equipaggiano le PX con indicatori, esse in realtà non richiedono la realizzazione delle grosse aperture sullo scudo, poiché restano montate in superficie, mediante tre fori (due per le viti, uno per il cavo). Le lampade sono a siluro e questo ha permesso di limitare l'ingombro in profondità. Dovrebbe essere marcate Veralux; curiosamente sono simili, se non identiche, a quelle montate sulle Lambretta "Lince" di produzione spagnola. Il lavoro di carrozzeria sulla scocca, quindi, non sarà particolarmente impegnativo: dovrai chiudere sei fori sullo scudo e verosimilmente due sul tunnel, all'interno del bauletto; Il manettino del comando cambio è stato sostituito per alloggiare il deviofrecce; è dunque quello di una PX con frecce. Il kit di cui parlavo di solito conteneva un deviatore da montare sul manettino originale, ma il proprietario della Vespa deve aver preferito l'utilizzo di pezzi Piaggio per rendere meno riconoscibile la modifica; Stesso discorso per le frecce posteriori: il kit aftermarket forniva degli indicatori da montare a raso, sempre con tre fori ciascuno, indicatori anche in questo caso molto simili a quelli della Lambretta "Lince", che peraltro si adattavano anche al montaggio sulle smallframe; il proprietario della Vespa deve avere preferito recuperare due cofani con frecce sostituendo in toto gli originali; Per l'alimentazione degli indicatori, è stata usata la voluminosa centralina fornita col kit, quella nella scatola di plastica nera; questa è una buona notizia, perché significa che la Vespa monta l'impianto luci originale a 6V, cosa che trova conferma nel volano montato, visibile nell'ultima foto. Quindi hai anche lo statore originale e può darsi che tu possa recuperare l'intera treccia dell'impianto elettrico, che francamente non sono se sia stata riprodotta. Io ho due senzafrecce e per entrambe ho mantenuto l'impianto originale, i cui cavi erano tutti i buone condizioni, e ti auguro di poter fare altrettanto. L'impianto delle frecce è del tutto separato da quello delle luci e quindi è molto probabile che l'impianto originale non sia stato manomesso. Una curiosità: la grossa centralina integra un raddrizzatore, un relè intermittente ed un pacchetto di batterie NiCD formato AA (le "stilo"): in pratica la centralina trae alimentazione dallo statore per ricaricare le batterie, le quali poi alimentano le frecce (sempre a 6V); espediente, questo, necessario per non generare vistosi cali di luminosità con gli indicatori inseriti. Cosa ti manca, quindi? Per ora direi: Cofani senzafrecce: sono stati riprodotti e sembrano di buona qualità, piuttosto fedeli agli originali, però non ne ho esperienza diretta; Coperchio manubrio: la tua monta quello della serie Arcobaleno, mentre in origine aveva quello della prima serie, con strumento più piccolo, ma privo del foro del blocchetto chiave; infatti le senzafrecce 125/150 non erano dotate della chiave di contatto, in sua vece il bottoncino di massa sotto al devioluci, che penso sia ancora quello originale (fai una foto!). Il coperchio che cerchi non è stato riprodotto e non è affatto facile da reperire. Molti venditori cercano di spacciare il coperchio manubrio delle LML Nv degli anni '90, ma questo manca anche degli alloggiamenti delle spie. Devi procurarti anche la spia verde delle luci ed il tappo in plastica nera presente in luogo della spia delle frecce. Tachimetro PX prima serie, che puoi reperire con grande facilità; La pedivella dell'avviamento è aftermarket, e peraltro la tua Vespa on ogni probabilità è uscita di fabbrica con la pedivella corta tipica della prima produzione 125/150, ma capita di trovarne; Misura poi il diametro del cavalletto: dovrebbe essere 20 mm, ma è molto probabile che sia stato sostituito nel tempo con quello post 1979 da 22 mm. Scritta P125X; Codino in plastica grigia con paraspruzzi in gomma: Parafango originale, dalle foto si direbbe che quello montato è una riproduzione aftermarket. Questo è quello che noto per ora, mandaci qualche altra foto... Avrai parecchio da lavorare, ma vale la pena riportarla alla sua originalità. Considera che gli indicatori di direzione sono stati resi disponibili, come optional, diversi mesi dopo il lancio della serie PX, quindi è altamente probabile che al tempo della produzione della tua Vespa questi non fossero ancora ordinabili. A prescindere da questo, è nata senzafrecce e mi sembra più che opportuno che ritorni tale. A proposito: come telaio, attorno a che migliaia siamo? Io ho una P125X senzafrecce telaio 185xx, immatricolata il 2 agosto del 1978. Anche lei modificata col kit SGR, ma mantenendo i cofani originali. Buon lavoro!
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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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