Ormai è tornata in produzione più bella che mai…Sono passati tre anni, da allora, ed ho capito subito che era una creatura unica: appena presa, la guardai, per capire con cosa avrei avuto a che fare, e per quanto tempo…mi resi conto, nel tempo a venire, che avevo a che fare con chi, e non cosa…e che non ci sarebbe stato un limite di tempo.Pur essendo dignitosamente autonoma ed affidabile, chiedeva silenziosamente le sue coccole quotidiane, portandomi nel tempo a non riuscire più a distaccarmi da lei.Solo pensare di avere a che fare con l”unica creatura a due tempi, carburatore e cambio al manubrio…ti incute rispetto…oggi mi trovo a salutarla ad ogni apertura di garage.La accarezzo, le dico parole gentili, non mi arrabbio mai con lei, nemmeno quando non la capisco, perché penso che non è colpa sua mai.La vita con lei è tutta un rito, mi sento veramente in compagnia di un essere vivente, respiro i suoi vapori, ascolto la sua voce, mi riscaldo col suo calore…Quando esco con lei saluto e ringrazio sempre il “Professor d’Ingegneria” Corradino D’Ascanio, autore di questo benessere mondiale: strofino con le dita le estremità delle leve Mozze friz & fren, come se volessi sfregare per gioia le orecchie del Professore, e mi immagino che mi sorrida…non prendermi per pazzo, ma la vivo come nient’altro al mondo.Elica. Questo il nome del mio cavallo d’acciaio, scolpito nel metallo.Laddove vedevo difetti, oggi mi fa impazzire più che mai, la porto con esperienza e prudenza insieme, cercando sempre la migliore sintonia con lei…ho già fatto 26.000 km e tre 3 mari e, più che mai, sono innamorato di lei.