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  • Risposte

    • Buongiorno , sto cercando di far partire in px di un amico con il motorino di avviamento. ho notato che il motorino gira ma non esce l'ingranaggio che si aggancia al volano. L'ho smontato, pulito ecc, ma la situazione non cambia. E' riparabile o meglio sostituirlo? Grazie 
    • Ciao da Verona.  Per il restauro, Il mio consiglio è di informarti presso il vespaclub di zona, lì sapranno certamente consigliarti al meglio.  Per gli specchietti, ne basta 1 sul lato sx del manubrio, non superando il veicolo la velocità di 100 km/h sulla scheda omologativa. Solitamente sono cromati, fissati con staffe sotto il manubrio (per il tuo modello). Nessuno ti vieta di metterne 2, io monto questi P. S. La vespa in quegli anni usciva dalla Piaggio senza specchietto di serie, venivano montati in concessionaria, solitamente erano prodotti dalla FAR.  La sella è specifica per la Arcobaleno, telaio in ferro con molle, con un riquadro evidenziato sulla seduta, cucitura laterale che risale verso il codino, targhetta posteriore in plastica con scritta "PIAGGIO" colore nero su sfondo argento, serratura che si chiude con la stessa chiave di avviamento, e deve avere la cinghia per il passeggero fissata con borchie esclusivamente quadrate.  Il cavalletto deve essere in tubo diametro 22 zincato, con piedini in gomma come da foto Questa una foto tratta dal dépliant proprio del 1985
    • Ciao Mian, benvenuto anche da parte mia. Ho anch'io una PX150E Arcobaleno, dell'85, elestart. 
    • Ciao benvenuto. Quando puoi presenta anche le tue vespa  
    • Ciao a tutti, sono sicuro che verrò dirottato su altre discussioni dello stesso tema però dovrò comunque in qualche modo iniziare. Qui a Roma per usare una Px dell'85 serve il CRS e io ho bisogno di sistemare la mia per far "bella figura" con ASI o FMI. Mi servirebbe trovare un'officina che abbia competenza per lo smontaggio, verniciatura e rimontaggio della vespa. Il mio colore è Rosso Federale però mi mancano anche delle foto per capire com'era la mia vespa nel 1985 (specchietti, sella, cavalletto, ecc...). Qualsiasi aiuto sarà prezioso. Grazie a tutti 🤘

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  1. ciao, si effettivamente l'Italiano medio quando deve acquistare un veicolo è superficiale,guarda quante audi e vw ci sono.Tornando al post,la cosa l'unico particolare azzeccato è il nome.Sarà nata in un periodo infelice per le 125 in generale,ma detto ciò avendo vissuto di prima persona il periodo posso dire che come non sapevi come guardarla 30 anni fa,oggi non è cambiato nulla.Poi per carità,può esserci qualcuno che la preferisce al Px e a tutto il resto,ma al di la del periodo infelice in cui è nata,non conosco nessuno che ha un flashback con malinconia di questa due ruote.
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  2. Di certo non si può ridurre la differenza fra una PX ed una 125 stradale a pura estetica, che peraltro resta fattore soggettivo e non valido come termine di paragone, trattandosi comunque di categorie molto differenti. C'è tutto un discorso di praticità, funzionalità, economia di esercizio. Elementi sui quali la vecchia PX ha costruito il suo successo, al di là di qualsiasi moda e specialmente molto prima della mania del vintage che è storia ben più recente. L'estetica della Cosa, che pure può essere reputata infelice, è figlia del suo tempo, partorita peraltro dalla mente di un certo Paolo Martin che di non era propriamente l'ultimo arrivato. Basti pensare a certa concorrenza di quegli anni: il Peugeot Metropolis registrò buone vendite, ma oggi non esiteremmo a giudicarlo orribile. La PX però era molto più semplice ed economica; la sua temporanea uscita di scena gettò nello sconforto la clientela ligure, notoriamente attenta all'economia d'esercizio , col risultato che si prodigò nell'importazione dalla vicina Francia delle Arcobaleno, che là erano ancora in vendita. Aggiungiamo qualche peccato di gioventù della Cosa, tale da preoccupare una clientela sin lì abituata a mezzi poco bisognosi di manutenzione e riparabili senza troppe competenze o attrezzature. Oggi le cose sono cambiate, l'economia e l'essenzialità non contano come un tempo: anche la PX ormai è consegnata al passato, sostituita da oggetti ben meno duraturi.
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  3. Secondo me la causa maggiore non sono le prestazioni, chi compra una vespa non cerca e non cercava prestazioni da moto stradale (senza metterci mano non vanno tutte una cippa, lo sappiamo) altrimenti può tranquillamente comprarsi una moto o un plasticone usato a un quarto del suo prezzo. Riguardo la Cosa il ruolo fondamentale dello scarso insuccesso è stata l'estetica, non si può negare.
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  4. ciao, comunque alla fine un veicolo per avere successo"al di la del discorso economico" deve essere sopratutto gradevole esteticamente,perché se così non fosse a fine anni 70 e primi anni 80,la Vespa non avrebbe potuto reggere il confronto con le 125 stradali con prestazioni mostruosamente superiori.Tenete conto che il px faceva poco più di 90 kmh mentre un tranquilla Cagiva sst faceva i 110,il Laverda lz faceva i 120,per arrivare al Malanca gti 80 oppure Ob One oltre 135 kmh. Nonostante queste differenze,la Vespa ai bolidi dell'epoca,ha sempre tenuto testa come vendite. Poi dal 1985 le 125 stradali hanno iniziato ad avere prestazioni da oltre 150 kmh arrivando alla fine degli anni 80 a sfiorare i 170,proprio in quel periodo in cui è entrata in commercio la Cosa.Le prestazioni inferiori rispetto alle moto stradali,associate all'estetica non gradita hanno segnato il suo destino
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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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