Mi chiedo quali siano, oggi, i volumi di vendita dei modelli Ape. Se sia, in definitiva, remunerativo l'aggiornamento della gamma in relazione alla richiesta del mercato. L'Ape 50 Euro 4 costa caro: 4800€, una cifra che, se paragonata ai costi di certe utilitarie, non si può certo definire contenuta. Mi vado convincendo che la PX dovesse essere eliminata; motivazioni di carattere tecnico paiono inconsistenti e pure quelle di carattere economico, alla luce di tante altre scelte del gruppo, non mi persuadono più. Quando parlo di PX parlo anche di una eventuale erede che ne possa ricalcare le caratteristiche salienti, prima fra tutte il cambio non automatico. Credo che il piano di Piaggio sia volto ad una sorta di oblio del passato, che in fondo è passato e basta; adesso Vespa è automatica, eventualmente elettrica, nulla di diverso dal nuovo corso inaugurato oltre vent'anni fa. Intravedo anche dietro a Lord of the bikes la longa manus di Pontedera: anche lì le protagoniste sono state automatiche attualmente in commercio, che hanno dominato la scena. Il resto è contorno da museo. Le automatiche probabilmente sono in assoluto più remunerative ed in questo senso la PX è una presenza ingombrante; il suo spettro per due decenni ha continuamente insinuato che le automatiche «non fossero vere Vespe» e quindi in Piaggio, dopo aver sfruttato il più possibile il vecchio progetto, credo non vedessero l'ora di toglierla di mezzo. Motociclismo si attendeva almeno un comunicato per i quarant'anni della PX, lo scorso ottobre: silenzio assoluto; pare inopportuno anche solo nominarla, questa PX.