Il seggiolino da assicurare alla vespa, col bambino legato sopra, immagino, mi pare una cosa pericolosissima! In caso d'incidente (e ne ho subiti 3 o 4, in 50 anni che guido vespe) io ho sempre cercato di allontanarmi dal veicolo, provvedendo a fermarmi coi miei mezzi, la vespa, se era possibile, l'accompagnavo a terra e che poi andasse per fatti suoi. Il bambino rimarrebbe connesso ad un proiettile di 100-120 kg. Al limite, meglio legare a sé il bimbo con una cinghia, ma giusto se è il tipo che si addormenta volenti o nolenti (come la mia più piccola).
Ritengo molto più sensato munire la vespa di poggiapiedi rialzati, così che il bambino possa poggiare i piedi e sentirsi più stabile (invece che poggiare le ginocchia sui cofani) e munire il guidatore di una bella cinghia (o marsupio, come nel mio caso) al quale il bambino può attaccarsi e tenersi saldo, così da responsabilizzarlo nella sua stessa gestione. Inoltre, trovo molto utile parlargli, dargli indicazioni su come muoversi ed accarezzarlo sulle mani o sulle gambe per far sentire la propria presenza e vicinanza.
Questo il mio parere e la mia esperienza di padre vespista, che con le proprie figlie ha percorso tragitti di 100 km ed oltre, anche su strade di montagna.
Ciao, Gino