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  • Risposte

    • ciao , allora la vespa non la uso nel dubbio , comunque non credo , di avere problemi paraoli perché sono tutti nuovi , può si esser uno sfiato , tra oggi e domani controllo bene questo fatto della testa 
    • In ogni caso, girare in quelle condizioni porta un altissimo rischio di grippare.  Prova a togliere il tappo di carico dell'olio del cambio, infila una fascetta da elettricista nel foro in modo che si bagni nell'olio, poi la estrai ed annusi se puzza di benzina. Se si, il paraolio lato frizione non tiene.  Per vedere se la testa sfiata devi togliere la cuffia e verificare se ci sono colature di olio combusto. Se sfiata tanto a volte l'olio cola fino al collettore della marmitta, e si vede semplicemente guardando sotto il motore.   
    • ciao, il foro è l’originale del 24 , non so di quanto , non so se sfiata da qualche parte e non so nemmeno come capirlo  in questi giorni con il sole non fa da limitatore , con l’unico di solito lo fa 
    • Concordo in toto con Gg, anche per me, come avevo già detto, aspira aria da qualche parte.  La centralina non ha nulla a che vedere con il colore della candela, ma dovresti dirci se il funzionamento "a limitatore" è sparito o lo fa ancora.  P. S. Io col 177 e carburatore 20-20 di massimo ho un 112 e di minimo un 50
    • Il 20/20 era per provare un altro carburatore e capire se il tuo 24 non potesse aspirare aria. Altra prova da fare è capire se la benzina arriva correttamente: Arriva? Il SI non ha lo spillo, ma usa il freno aria ed altri sistemi per bilanciare la carburazione. Se aumenti il getto sopra il 135 devi controllare che il foro del pozzetto sia da 1,8 mm, altrimenti puoi metterci anche il 190 ma non cambierà nulla, e comunque trovo strano che per riempire un 177 ci voglia più di un 130 di getto. Rimango dell'idea che il tuo motore aspira aria da qualche parte. La testa non sfiata? Ciao Gg

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Showing content with the highest reputation on 21/05/2020 in Risposte

  1. Queste situazioni mi paiono paradossali. E mi chiedo se dietro a queste grandi manovre vi sia l'effettiva intenzione di snellire la burocrazia e allentare gli oneri sul cittadino, oppure l'esatto contrario. Faccio un esempio concreto e lampante. Da qualche anno è stato "dematerializzato" il CDP, che infatti ora è rilasciato nella sola versione digitale. Questa operazione è stata elogiata con toni trionfali nelle note stampa dell'ACI e conseguentemente, anche da certa stampa che acriticamente rilancia queste note. Non solo, anche nei forum la novità è stata accolta come un grande progresso. Ne siamo sicuri? L'anno scorso ho acquistato da un privato una Panda del 2000, oggetto di numerosi trasferimenti di proprietà nel corso della sua storia. L'ultimo, prima del mio acquisto, ha avuto luogo nel 2018 e perciò l'auto era già priva di CDP cartaceo. In passato mi sono sempre occupato personalmente dei passaggi di proprietà. Il che significa: complilazione del vecchio CDP, autentica di firma all'ufficio anagrafe comunale, perfezionamento della procedura direttamente al PRA. Il tutto in maniera relativamente agevole e con un buon risparmio di denaro. E col CDP digitale come si fa? Come prima, letteralmente: occorre far "materializzare" il CDP digitale, compilarlo come in passato, ottenere l'autentica di firma, ecc. Ovviamente la materializzazione deve essere effettuata dal venditore, che dovrebbe quindi provvedere tramite agenzia oppure personalmente al PRA. Una complicazione che per un venditore è ragionevolmente inaccettabile, specie se deve perdere ore di lavoro. E quindi? Quindi non resta che optare per l'agenzia di pratiche auto, che per una voltura come quella della mia Panda ha comportato un rincaro di circa 130 €, rasentando così i 400 € (per una vettura da 800€, ma questo è un altro discorso...). A complicare ulteriormente le cose, la riorganizzazione del PRA che da giugno 2019 riceve esclusivamente su appuntamento. Appuntamento che ovviamente viene fissato da funzionari secondo i loro calendari, con poca possibilità di "trattativa"... La mia sensazione è che tutto muova in una chiara direzione: scoraggiare il "fai da te", con complicazioni esasperanti, a tutto vantaggio delle agenzie di pratiche auto. Fatico a vedere un progresso in tutto questo. La questione "dematerializzazione" degli originali, poi, mi porta ad un'altra riflessione. La trovo assurda, perlomeno se non si giunge a riconoscere il ragionevole diritto all'annullamento senza la distruzione obbligatoria. Ma pensiamo a quanto affanno nel cercare documenti e targhe originali, e a quanta speculazione questo aspetto ha generato. Per poi riscoprire che targhe e documenti sono proprietà dello Stato, che può disporne come preferisce. Magari imponendo, un giorno, la sostituzione di uno o dell'altro, o di entrambi. Meditate.
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  2. Buongiorno, torno su questo post dopo tanto tempo per aggiornarlo e ribadire l'integrità della persona alla quale mi sono rivolto (Simone della MAV). Il potere di internet ha fatto si che gli giungesse all'orecchio questo mio post e qualche giorno fa mi ha richiamato al telefono. Abbiamo chiarito il malinteso che è stato frutto dell'incastrarsi di periodi difficili per entrambi, può succedere.... Si è proposto di risarcirmi in qualche maniera, quindi forse mi manderà indietro il mio blocco o forse qualcos'altro.... Bene così Un saluto a Simone F
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  3. Pur non avendo particolare simpatia per Asi, la sostengo pienamente nelle battaglie che sta portando avanti. Ormai è una guerra a tutto campo con l'Aci, che peraltro per prima ha sferrato un attacco inaudito ai registri storici attualmente riconosciuti dal CdS. Il presidente dell'Aci, con un pelo sullo stomaco non indifferente, ha palesato la sua intenzione di entrare nel mondo del motorismo storico scalzando gli altri, e l'ha fatto tra l'altro con argomenti preoccupanti. Mi pare che l'Aci stia avanzando su più fronti: consolidando la sua posizione nella burocrazia ordinaria (ruolo che invece si poteva tranquillamente mettere in discussione, ma si sa come funziona con certi carrozzoni...), e dall'altra mira a diventare l'unico riferimento per gli attestati di storicità, peraltro minacciando tutti i poveretti che non hanno mezzi prestigiosi. Basta vedere le gesta del suo presidente, per capire a quale mondo appartenga. La vedo molto male.
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  4. bene, la metterai in ordine come si merita?
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  5. Marco, lo dico da anni: sono tutte manovre per non far chiudere il PRA e, di conseguenza, togliere un'enorme fetta di potere all'ACI. In primis, il CdP si può PRETENDERE cartaceo come una volta, e non possono impedirti di volerlo, in secundis, hai perfettamente ragione, la semplificazione NON ESISTE, se mai il contrario! Per finire, tutto questo avvalora il mio convincimento che la presenza di targhe e documenti originali non serva assolutamente ad aumentare il valore di un veicolo storico, se non di una percentuale infinitesima. Speriamo che ASI la spunti, FMI non pervenuta. Ciao, Gino
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