Paolo, però, non confondiamo problemi diversi. Nel tuo caso direi che l'artigiano che ha revisionato lo strumento non ha riposizionato con la dovuta perizia la lancetta, così dopo l'intervento la velocità indicata è risultata superiore.
Io quando ho dovuto sistemare qualche tachimetro dei miei mezzi, mi sono avvalso di un avvitatore ricaricabile a batteria completamente carica. Ho così una velocità certa in giri/minuto (ovviamente con ragionevole approssimazione): poniamo 1000 rpm. Per il tachimetro 1 giro = 1 metro; 1000 rpm sono 60 km/h.
È giusto fare in modo che l'indicazione superi di qualche chilometro orario quella reale, come previsto in origine.
Poi per maggiore sicurezza confronto con un tachimetro CEV ex Gilera abbastanza preciso.
Comunque c'è chi ha ottenuto ottimi risultati anche su strada, al confronto col GPS. prima di chiudere lo strumento.
Mi sento di dire che i tachimetri PreArcobaleno e Arcobaleno anni '80 siano simili per precisione, adottando un movimento quasi identico. Ovviamente le molle di contrasto sotto alla lancetta posso avere piccole differenze, le une dalle altre, per cui può accadere che strumenti identici diano indicazioni non del tutto congruenti.
Certi tachimetri anni '80 (come quello del mio P150X) mostrano la tendenza a segnare di meno del reale dopo una certa velocità (es. circa 80 km/h). Altri, pur identici, non lo fanno.
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Per tornare al discorso mozzi/rinvii, come dicevo ho anch'io ho il SIP per Arcobaleno.
Come ho scritto, ho settato un diverso fattore di correzione rispetto a quello consigliato da SIP: il rinvio del disco ha 17/12 denti, mentre i PX col tamburo hanno 16/12.
Eppure per tutti SIP indica di impostare il fattore a 0.75 (12/16). Io ho inserito 0.71 (12/17 = 0.705), recuperando una buona attendibilità.
Il problema resta relativo al mozzo, perché sui "disco", come ho scritto, è imprecisa anche la distanza percorsa. Questa - ovvero quella indicata dall'odometro - non è "tarabile", dal momento che è definita unicamente da un rapporto fisso determinato dai vari ingranaggi che compongono la catena cinematica.