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Showing content with the highest reputation on 31/08/2023 in Risposte

  1. ciao,all'inizio di quest'anno,avevo programmato una nutrita serie di zingarate,compreso la 1000 km di Mantova,il Vespa World Days in Svizzera,Ma per una serie di imprevisti,solo ad una parte sono riuscito a fare.Per esempio,a 1000 km,a causa del fatale incidente,in cui ha perso la vita un concorrente,si è svolta solo la tappa del venerdì.sabato ovviamente è stata annullata,il Vespa World days,l'ho perso per impegni inderogabili di lavoro,ma nello stesso tempo, causa dell'incidente della 1000 km,e un grave incidente accaduto in Vespa ad un mio amico,il quale dopo quasi 3 mesi è ancora intubato, ho avuto una crisi e non ho toccato la Vespa per tutto il mese di giugno. Avevo pensato di vendere tutto,però mi sono reso conto che,un uomo senza due ruote,nonostante abbia una famiglia,un lavoro,la salute,ha una esistenza incompleta-Serve uno sfogo! Ai primi di luglio,dentro di me non stavo bene,allora ho deciso di rimettermi in sella. Al 7 luglio era un venerdì,alle 10,00 ho smesso di lavorare,mi sono preso mezza giornata di ferie,e,alle 10,30 sono partito da solo direzione Val Trompia-Passo Del Maniva-Passo Crocedomini e ritorno.Alle 18,30,dopo aver percorso con calma 400 km ero già a casa.Mentre ero in viaggio,mi è venuta una illuminazione,ho pensato a dei luoghi ben precisi,la zona tra Lodi e Castelleone,dove anni fa avevo un caro amico e cliente,la facevo spesso,un tratto di strada in mezzo al nulla,poi in provincia di Brescia,Orzinuovi,Leno,Ghedi Montichiari,in questi paesi, sono venuti alla luce i miei avi dal 1700 sino ai miei genitori,Mantova in onore alla 1000 km,Cremona perché il tratto di strada che si percorre arrivando da Mantova,mi ricorda la mia zona come era 40 anni fa,Casalpusterlengo è stata una scelta obbligata,per arrivare a Pavia,città dove sono nato e dove c'è il mio Vespaclub,e ovviamente il ritorno a Lacchiarella. Senza preparazione alcuna,se non il broncio di mia moglie,domenica 20 agosto,alle 21,05 sono partito,alle 14,00 di lunedì 21 agosto,dopo aver percorso 3 giri e 1050 km (dal tachimetro sono 1026,ma segna meno del gps),ho deciso che avevo raggiunto il mio scopo Inconvenienti,alla fine del primo giro, ho sostituito la centralina,perché ad Orzinuovi ogni tanto perdeva i colpi,fortunatamente sono riuscito a finire il primo giro,e l'ho sostituita sulla pedana idraulica con comodità. Tenendo conto che ogni 85 km mi fermavo a fare 10 euro di benzina,il cambio della centralina,qualche caffè,un panino e il pranzo al Road House a Cremona,1050 km in 17 ore su strada statale,invasa di autovelox e tanta roba. tappa della 24 ore.pdf
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  2. Ciao direi che il problema è dato da una somma di fattori. Staffe con curva troppo accentuata, ( il gap dovrebbe essere solo 1mm , giusto lo spazio per scavallare la traversa pedana, ma dalla foto ne vedo + di 2 ) + battuta di fermo (la U) su cavalletto troppo alta. Il primo lo risolvi con un paio di martellate "per stendere" la curva della staffa , il secondo con un colpetto di lima sulla parte superiore della U. Quelle ossidate in basso a DX sono le tue staffe originali?
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  3. Ciao, sono nuovo del forum, e come suggerito posto qualche foto del mio restauro iniziato da qualche mese della mia Vespa PX150 Arcobaleno 1984, Verde night. Ho intenzione di certificarla ASI e quindi sto cercando di rimanere come originale e poco sono in contatto con alcune persone che mi stanno aiutando a questo scopo. Il primo passo è stato smontarla... lavoro veramente divertente e tutto sommato molto facile questa la condizione iniziale... qualche ammaccatura ed un po' di ruggine:
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  4. In effetti sono esistite delle P200X, ma erano comunque elettroniche, se ne è discusso qui: Ciao, Gino
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  5. Passata alla sabbiatura e portata a carrozziere.... E' pronta! A giorni la porto a casa e si comincia a montarla!
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  6. Comprendo il tuo bisogno di sfogo e la necessità di voltare pagina mentalmente, tuttavia 17 ore in sella, oltre mille chilometri senza particolare allenamento ed accorgimenti mi sembra un azzardo poco lucido che ha messo in pericolo te e gli altri guidatori per strada. Per esperienza oltre 250km in un giorno, soprattuto senza magari una sella particolarmente comoda, si inizia a perdere lucidità ed il rischio di una distrazione diventa sempre più alto con l'aumentare dei chilometri. E qui l'esperienza conta ben poco, sono abituato a viaggiare, sto molto attento nella guida e soprattuto nei viaggi con bagagli e passeggero ma se inizi ad essere stanco l'unica è fermarti e riposarti per qualche ora. Nei miei viaggi ad esempio alterno sempre tappe più lunghe con tappe più rilassanti perché alla lunga il fisico e la schiena iniziano a mostrare cenni di stanchezza. Ovviamente si sta discutendo ed il mio tono vuole essere colloquiale e non polemico o di rimprovero (al più un amichevole rimprovero) ma a mio avviso l'unico modo per conciliare l'uso del veicolo onorando chi non c'è più o chi è messo male è un utilizzo molto attento e previgente, ricordandoti che in questo modo potrai prevenire la maggior parte dei rischi (ovviamente non tutti, ma quella percentuale di rischio l'hai in modo maggiore o minore anche se cammini a piedi, prendi un aereo, un treno ecc... e devi conviverci altrimenti non vivi). Pertanto rallentare anche agli incroci dove hai il verde e non sorpassare mai in modo azzardato, ancor meglio se avvisi la tua presenza. Ricorda che oramai la maggior parte delle persone è dipendente dai telefonini, anche mentre guida... e non hanno tempo per pensare a cose meno importanti come le altre persone sulla strada.
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