Io metterei l'anemometro all'estremità di un tubo di plastica, lungo diciamo circa 30 cm e di diametro pressapoco uguale alla foratura del coperchio ventola, in modo che la ventolina dello strumento sia al centro del tubo ovvero coassiale alla ventola.
Più la ventola aspira, maggiore sarà la velocità dell'aria in ingresso e quindi la quantità d'aria inviata al gt tramite il convogliatore.
Per misurarla in mandata è un po' più complesso, bisogna trovare un punto dove l'aria esce (sotto la cuffia per esempio) e fissare lo strumento in modo che la posizione rimanga sempre la stessa. Maggiore è la velocità dell'aria in uscita, maggiore è la quantità di aria che arriva al gt e quindi migliore è il raffreddamento.
Volevo però anche commentare i risultati del video postato più sopra: tra le varie ventole testate, la temperatura minima è variata da 38° a 47°, mentre la massima da 64° a 76°! 10°~12° sono tanti di differenza, è però anche vero che non si gira sempre col motore a 8000 giri/min. Detto ciò, la migliore ventola in termini di raffreddamento è risultata essere la Pinasco con 38° di minima e 64° di massima. Se a queste temperature aggiungiamo i 40°~45° circa della temperatura dell'aria media estiva a livello della strada (può arrivare e superare anche i 50°...), abbiamo la temperatura del motore tra 115° e 130° tra la ventola più efficiente e la meno efficiente. Se poi mettiamo in conto che il test è stato fatto staticamente, col motore non sotto sforzo come nell'uso normale, che ci possa essere l'anticipo non proprio perfetto, l'olio di qualità mediocre ecc. si, più è fresco il motore e meglio è, si riduce il rischio di scaldate, grippate, rotture ecc.