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  1. Come detto sopra da @Gianluca_67, per ogni gruppo termico il produttore consiglia la candela più adatta. Se non si sa che grado termico utilizzare, si monta una candela del tipo raccomandato sul libretto di uso e manutenzione, poi dopo qualche centinaio di km si controllano le condizioni: se l'elettrodo (non l'isolatore centrale, che deve sempre essere marroncino o nocciola) appare scuro ed incrostato, la candela è troppo fredda. Se invece appare biancastro è troppo calda. L'elettrodo deve autopulirsi, quindi non presentare incrostazioni o bruciarsi, ma avere un colore il più possibile simile a quello dell'isolatore. Riguardo le marche, i motori girano in tutto il mondo con i più disparati tipi di candele, e vanno bene tutte. Data la grande differenza di applicazioni e di tipologie di motori ed accensioni si trovano candele aventi elettrodi di forme e materiali diversi, ma per i nostri motori che sono molto semplici un elettrodo classico in rame è più che sufficiente. Poi ovviamente è come per l'olio, ognuno parlerà bene di quello che utilizza lui. Di certo la maggior parte dei problemi con le candele si riscontra per errato utilizzo, per esempio chi monta candele con grado termico errato, o peggio con la resistenza, pensando siano migliori, in realtà riducono la potenza della scintilla soprattutto con le accensioni a puntine, e vanno utilizzate solo in casi di presenza di apparati elettronici collegati all'impianto elettrico (radio, contagiri elettronici ecc.), perché la resistenza ha solo la funzione di filtro antidisturbo. A parte NGK, di cui ho sentito recentemente di candele difettose o fake, mai sentito di altri marchi dare problemi. Da parte mia, in 50 anni di motociclismo mi sono trovato bene con tutte le marche che ho utilizzato, negli anni '70 si trovavano solo le Marelli e le Champion, poi nell'80 arrivarono le Bosch e le Lodge, con l'arrivo di internet a metà anni '80 iniziò il commercio internazionale ed arrivarono le giapponesi Denso, NGK, Beru e tutto il resto. Se devo dare una preferenza, Champion. Nella foto, come dovrebbe essere una candela dopo l'uso continuo: elettrodo ed isolatore dello stesso identico colore.
    2 punti
  2. La foto si legge molto male, è possibile che il piede della "L" si sia usurato e sia poco visibile? Ciao, Gino P.S.: ti prego di non duplicare i topic, se devi fare aggiunte basta modificare il precedente post o aggiungere un post.
    1 punto
  3. Ciao, però ve lo dico prima, non so quale tipo di pneumatico Voi vogliaTe usare,parlo per una mi esperienza personale,con le Dunlop scootsmart nel periodo marzo-ottobre,e le kenda 701 da novembre a febbraio,c'è da sudare per fare il cambio. I cerchi sono scomponibili,ok,ma per staccare la gomma dai semicerchi, sopratutto quello che va contro il tamburo, con i due modelli di pneumatici che adopero,se non si ha un minimo di manualità e malizia le prime volte è dura. Sempre a porposito dei cerchi scomponibili,mi raccomando,le due parti che vanno in battuta,quando avete tolto la gomma, lasciatela verso l'alto,NON strisciatela per terra,togliete e maneggiate la guarnizione OR,con mani pulite,personalmente la ungo con un velo di vasellina,per evitare che si indurisca perdendo la sua funzione di tenuta. Le ruote,sono uno degli elementi più importanti del veicolo, quindi meglio fare le cose con calma e sopratutto, non lesinare nell'acquisto dei pneumatici, meglio spendere 40 euro per una gomma di una marca conosciuta,che spenderne 15. Altra cosa importante,controllare periodicamente,lo stato della valvola e ,come da foto Vi consigli di fare uno scanso sul tamburo,dove passa la valvola quando montate la ruota Personalmente ho bucato con i tubeless,con la lancetta oltre il fondoscala,ho avuto il tempo di percepire che qualcosa non andava al posteriore e fermarmi in sicurezza. Negli anni 80,ho visto amici bucare a 80 kmh con le camere d'aria,se il traffico era intenso come oggi,molto probabilmente li avrei persi.
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  4. gli ho già spruzzato mezza bomboletta... Stasera riprovo... Grazie
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  5. Perdonami ma non ricordo .... ho un Pinasco 177 in ghisa e sul libretto che accompagnava del gruppo termico era riportato il grado termico da usare. Ciao - Gianluca
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