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paradaise

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  1. paradaise

    paradaise

  2. Pezzo di cartone per terra mi ci appoggio con le ginocchia e due leve da 10 cm da bici con un po di sapone e van su che è una meraviglia.Per la robustezza dei cerchi io ho i #### è sono andati e tornati da capo nord sterrati compresi
  3. Tutti i cerchi tubless delle vespe se si cerca di montare la gomma dal lato sbagliato si piegano non è questione di difetto se si misura la circonferenza del canale e quella della gomma sono praticamente identiche per cui se non si fa calzare la gomma dal lato giusto facendola entrare nella gola ricavata nel canale si piegherá sempre e comunque il cerchio questo non accade nei cerchi auto o moto perchè hanno il canale più profondo mentre nella vespa per questione di spazi non si è potuto fare per cui nel 99%dei casi il gommista non conosce il problema .Io dopo che un gommista ha completamente rovinato la vernice di un cerchio ho iniziato a montarmi le gomme a casa con due semplici leve da bicicletta e se si conosce la technica e una cavolata
  4. Se guardi il cerchio c'è una gola sul canale e la gomma va montata da quel lato il cerchio si è storto perchè ha cercato di montare la gomma dal lato sbagliato e la gomma non ha il posto per cui quando si fa leva si piega il cerchio
  5. paradaise

    una et3 a capo nord

    Mi è molto difficile fare i conti perchè ho pagato un pó con le carte un pó in contanti un pó ho prelevato poi nei viaggi cosi non è facile capire effettivamente quanto spendi tra tasso di cambio benzina e casini vari.
  6. paradaise

    una et3 a capo nord

    Mmmm,meglio non fare conti altrimenti non vai piú da nessuna parte.Non tanto quanto il viaggio in se stesso,ma ci sono i preparativi del mezzo prima,l'abbigliamento,i pezzi di ricambio,le valigie,le riparazioni dopo ecc ecc ma sopratutto le ore spese ad organizzare tutto.diciamo che come tutte le cose ha un costo ma poi resta solo un gran bel ricordo anxhe degli imprevisti
  7. paradaise

    una et3 a capo nord

    Giovedi 15 agosto ci svegliamo con delle anatre che passano davanti alla nostra finestra,tanto per rendere l'idea di come per loro sia normale vivere ed esser perfettamente integrati con la natura che li circonda. I vestiti si sono per fortuna asciugati e non sembra neanche voler piovere,siamo fortemente decisi a prendere il traghetto per la germania la sera stessa, cosi ci mettiamo in viaggio spediti e km dopo km proseguiamo senza intoppi,funziona anche la carta di credito,si per i primi due tre distributori poi per magia smette,cosi provo a rincontattare il servizio clienti,ma è ferragosto e,ovviamente sono chiusi,cosi abbiamo ancora 300 km da fare per arrivare al traghetto,si e no gli spiccioli per un caffè da dividere in due,una tanica da cinque litri e forse un litro e mezzo nel serbatoio,faccio due rapidi conti e capisco che se riesco a trovare almeno un distributore che accetta il bancomat c'e la dovremmo fare,il resto dell'energia la metto io con il fumo dalle orecchie.Si facile a dirsi ma quale le acceta e quale no?cosi passiamo la giormata a fare dentro e fuori dai distributori in cerca di fortuna,alla fine devo dire che sono più fortunato del previsto,probabilmente perche più ci avviciniamo alla germania più viene accetato anche il bancomat ma non son nemmmeno costretto ad intaccare la riserva della tanica.Arriviamo in porto nel tardo pomeriggio acquistiamo il biglietto e capiamo di aver fatto una cazzata,perchè ci ritroviamo gia in fila pronti per prendere il traghetto senza possibilità di uscire dal porto ma mancano più o meno sei ore alla partenza del traghetto,cosi passiamo il tempo a fare da attrazione ai vari camionisti e passeggeri dei vari traghetti che man mano si aggiungono nelle corsie di imbarco,ridiamo e scherziamo con tutti bè almeno per quello che riusciamo a spiegarci faccendo slalom tra le varie lingue presenti sul posto.Tra le varie battute ne faro una alla mia ragazza che si rivelerà un gran bel brutto presentimento.Non so quanti di voi hanno avuto modo di provare un imbarco in svezia o germania,ma funziona più o meno cosi,al via dell'omino si scatena un inferno,dove,non si deve assolutamente perdere tempo e bisogna affrontare una gran bella salita con una vespa col volano da un kilo prima lunga e carica come non mai,ma questo no è un problema tutto sommato.Be pocche ore prima dissi alla mia morosa:sai se non va più in moto la vespa al momento di salire sulla nave,bè non fu previsione più azzacata(se vi interessa con pocchi spiccioli posso fornirvi un oroscopo detagliato),e dire che in 10 anni che c'è l'ho forse era la prima volta che mi si ingolfava la vespa.Via via via, si ma a spinta, con gia il terrore negli occhi di dover spingere su per la ripida salita,fortunatamente,qualche metro più avanti la colonna si è un'attimo bloccata e la vespa ha deciso di tornare a frullare per poi scoprire che, a differenza della volta precedente,per noi motociclisti questa volta niente piano superiore ma la punta della nave,vabè meglio cosi un infarto inutile.PArcheggiato la vespa siamo saliti al ristorante della nave,sono le undici di sera,e sono oltre 26 ore che viviamo con due pomodori e una scatoletta di tonno,qui qualche ora più tardi un ragazzo tedesco visibilmente brillo si avvicina a noi per scambiare due parole,ci chiede se siamo quelli della vespa,anche lui arriva da capo nord ha viaggiato solo con un atv,ci racconta che è stata verramente dura e che spesso si è trovato a cercare qualcuno nei parcheggi per scambiare due chiacchere,ci scambiamo il racconto di un pò di avventure sue e nostre e ci congediamo.Stanotte il max del relax sarà qualche ora di sonno su una sedia un pò per vivere la tranquillità del mare di notte un pò per godere dell'alba un pò perche qualcuna è convinta di soffrire il mal di mare che in realtà non soffre e soppratutto vogliamo godere tutti gli ultimi momenti del viaggio.Sono le sette del mattino quando usciamo dal porto il sonno si fa sentire ma visto che è mattina presto ne dobbiamo approffitare per avanzare verso casa,colazione da leoni e giu gasss.Ma le forze ci abbandonano definitivamente nel pomerigio quando siamo ancora a 800 km da casa cosi troviamo un campeggio sperduto i mezzo ai campi,è piccolo,gestito da una famiglia ma è accogliente offre buona ospitalità,buona birra e da mangiare cosi montiamo la tenda doccia e cena per una volta ad un'ora decente. é sabato 17 agosto partiamo dal campeggio tranquilli e rilassati,non sapiamo ancora fin dove arriveremo ma in germania le strade si lasciano percorere rapidamente e cosi nel pomeriggio ci rendiamo conto di poter arrivare a casa senza ulteriori tappe per dormire cosi decidiamo di azzardare e fare 800 km in un giorno,anche se vorra dire arrivare in nottata.Percorriamo tutta la germania ma arrivati in austria sono costretto a fare una rapida sosta a bordo strada per tornare ai getti originali ,la vespa infatti e gia da ieri che sono sbarcato che è grassisima ma per noia non volevo toccarla,ma affrontare le alpi cosi sarebbe un suicidio.Ripartiamo,la vespa va decisamente meglio e se non fosse per i cuscinetti ruota definitivamente andati passare i paesini in festa dell'austria sarebbe uno spasso,tento anche di offrire un passaggio a una ragazza che fà l'autostop ma non so come mai rifiuta,e,terzo mal di spalla della vacanza.Sono le nove passate e dopo aver fatto un paio di passi con lo scarico svitato mi fermo praticamente in piazza a cortina a fissarlo,si lo so non è il massimo per la classe del posto ma sinceramente non me ne frega un ...pene.Sosta cibo al pedavena e alle tre di notte siamo finalmente a casa.Mi ci vorrà un pò per metabolizzare il viaggio,forse non ci sono ancora riuscito a distanza di parecchi mesi ma alla fine di sicuro ci è rimasto in tutti due la voglia di ripartire,sono stati quindici giorni difficilissimi durissimi,a volte pieni di ansia,ma di sicuro non è mai mancata l'avventura,e nonostante le difficoltà non ci siamo mai persi d'animo e alla fine siamo tornati pieni di emozioni e ricordi che invaderano per sempre la nostra mente.Recentemente mi è capitato di vedere un video su you tube che vi consiglio di stefano tiozzo su capo nord,bè l'anno scorso anche lui per certi versi ha fatto un viaggio simile al mio anche se fatto in auto e da solo,alla fine del video fà una considerazione che per certi versi rappresenta in pieno il mio modo di vivere,dove dice che era una vita che sognava di andare a capo nord da solo,è una volta arrivato si è accorto che capo nord non ha nulla di speciale ,in realta è solo una meta turistica ma che per una volta viaggiando da solo non si è posto dei limiti ma si è lasciato lungo il viaggio consigliare su dove andare e ha fatto le cose che gli andava di fare.Questo gli ha fatto provare un emorme senso di libertà e che in fondo anche la vita si tratta di un viaggio dove non ha importanza la destinazione ma cosa e chi incontrerai per strada.Be questo è il mio modo di vivere da alcuni anni per cui ringrazio chi ho incontrato questi anni,chi incontrerò e quello che mi accadrà perchè nonostante tutto farà parte del mio bagaglio di vita e spero di riuscire sempre a non chiudere mai la porta alle novità che spesso mi spaventano perchè nel cambiamento non c'è nulla di sicuro ma spesso è ciò che ci rende vivi.
  8. paradaise

    una et3 a capo nord

    Mercoledì 14 agosto ci svegliamo nel fantastico mondo delle fiabe,si lo so sono scemo, ma l'albergo era proprio come tornare indietro di quarant'anni quando una signora tirava fuori l'impossibile da una borsa e volava grazie ad un ombrello, tra l'altro all'esterno c'erano delle inquietanti statue di gufi che guardavano con sospetto due giovani viaggiatori mentre loro erano costretti in un corpo di pietra a rimanere fermi.Colazione in riva al lago con il sole decide di farci compagnia,saluti di rito e via più veloce di una bici,ma a metà pomeriggio inmancabilmente arriva puntuale come un orologio la pioggia cosi mi fermo per evitare l'acqua più pesante ad un distributore dove ne approffito anche per fissare la marmitta visto che sono rimasto solo con una vite,l'altra si è spezzata all'altezza del dado al cambio pistone.Arrivano due ragazzi uno a bordo di una bmw 320 e l'altro non ricordo di preciso,entrano di traverso nel distributore,fanno benzina e ripartono facendo all'ellegramente sbandare il posteriore alla rotonda succesiva e pure in quella dopo. Intanto ha smesso di piovere,si bè ha smesso di diluviare e piove solo,così ripartiamo ma dopo pocchi km ridiluvia cosi mi fermo in un supermarket a prendere qualcosa da mangiare,entriamo prendiamo due o tre cose e ci avviciniamo alle casse,faccio per pagare con la carta di credito,qui tutto funziona con le carte e sono accetate ovunque ma questa volta la cassiera mi dice che non ho credito,come come come?é praticamente la seconda volta che la uso,fin'ora ho pagato tutto con una prepagata è imposibile che non ci sia credito così riprova ma nulla.Fortunatamente acceta anche il bancomat,i negozzi ma soppratutto i distributori non li accettano quasi mai.Esco un pò preocuppato sopratutto per il fato che senza carta di credito non riuscirò praticamente quasi mai a fare benzina nei self service,e forse neanche neglia altri distributori,cosi mi fermo al primo distributore ma effetivamente la carta non funziona.Ripartiamo con circa sette litri di benzina in tutto e oltre 2000 km da percorere ma mi sa che non c'è la farò neanche addotanto una guida super economica. Cosi,nervoso come non mai,sono una persona molto calma ma ogni tanto sclero anch'io ,proseguo fregandomene altamente del diluvio universale,solo la mia ragazza ha indosato l'anti pioggia,fino a che un salmone mi risale dalle maniche fino al collo e lì grazie all'acqua bella fresca mi calmo,troviamo un campeggio che acceta il bancomat e chiediamo un bungalow,ci offre gentilmente un'asciugamano per poter firmare il foglio,entriamo e scopro di aver circa mezza riserva d'acqua moldiale nei miei vestiti.Finalmente riesco a contattare il servizio clienti della mia carta dove scopro che era semplicemente scattato un allarme sicurezza, perchè, qualcuna, di un negozio aveva sbagliato a inserire la data di nascita.
  9. paradaise

    una et3 a capo nord

    martedi 13 agosto ci svegliamo esausti e un pò affamati ma ormai fà parte dei nostri viaggi dove spesso e volentieri il pranzo lo saltiamo o alla meno peggio mangiamo quello che i mercati del posto offrono e la cena spesso è un pò blanda,quando c'è.Rituali matuttini e si riparte con la bussola che punta a sud ma con già un pò di nostalgia del nord. La strada scorre veloce,bè si fa per dire,e il contakilometri della vespa continua a scrivere in maniera indelebile su esso la nostra storia,ora non abbiamo fatto nulla di particolare o che cambierà il mondo,molti prima di noi e dopo di noi affronteranno la stessa strada ma nessuno avrà le stesse emozioni dell'altro o lo stesso stato d'animo perchè ognuno di noi è unico e siamo il risultato dato dalle esperienze che ognuno di noi ha avuto nella vita,per cui quello che abbiamo fatto in qualche modo ha cambiato il mio IO e di conseguenza il mio piccolo mondo. La strada prosegue tra millllllioni di alberi finchè a un certo punto scorgo in lontananza un sagoma famigliare molto famigliare,è una vespa un px, la vedo girare, la seguo, vedo che si ferma ad un distributore mi fermo anch'io non è una vespa o meglio non è una vespa vespa,è la nuova lm quattro tempi ma vabe hanno copiato una delle meraviglie d'italia per cui me la faccio passare,sono italiani,io arrivo suonando e due ragazzi mi guardano con la classica espressione di ...azzo vuole questo,li saluto e quando capiscono che sono italiano si mettono a chiaccherare con me,sono anche loro carricchissimi,hanno anche un bengio,sono partiti da milano se non ricordo male più o meno quando siamo partiti anche noi ma se la prendono con più calma di noi,forse,non hanno limiti temporali lavorativi stretti come i miei. Li salutiamo e ripartiamo anche perchè, tanto per cambiare in svezia spesso piove,proseguiamo fino a sera quando decidiamo di non farci fregare di nuovo e alle sette o forse anche prima ci fermiamo a mangiare,dopo due giorni ci vuole.Dopo cena riacendiamo il bolide e inizia la ricerca di un campeggio ma è gia un pò tardi quindi optiamo per un albergo,ci troviamo in una vietta in mezzo alle migliaia di laghi dove troviamo un albergo,entriamo,suoniamo ma non c'è nessuno,nel frattempo arriva anche un'altra coppia un pò anziana, suonano anche loro ma non arriva nessuno,la signora prova a salire ma non trova nessuno,cosi decidono di provare a telefonare ad un numero che c'è scritto su una bacheca.Risponde la padrona dell'albergo dicendogli che ci sono le chiavi sopra il bancone di prenderle,salire,e che il giorno successivo alla mattina avremmo pagato.COOOOOSA?Se lo avesse fatto qui da noi forse non avvrebbe trovato neanche più i muri dell'hotel.Siamo talmente spiazzati dalla cosa che decidiamo di non dormire li siamo troppo imbarazzati da una cosa del genere,tra l'altro si è alzata anche un pò di nebbia e la mia testa dice che sono il protagonista della Donna il sogno e il grande incubo di Max Pezzali.Proseguiamo ancora per qualche kilometro e troviamo un altro alberghetto in riva al lago molto molto carino,semplice ma simpatico,entriamo e una signora anziana ci accoglie dopo le classiche registrazioni ,stavolta, ci da le chiavi della stanza di mary pompins e ci accomodiamo.
  10. paradaise

    una et3 a capo nord

    Eccomi qua sono stato un pò latitante,ero a regalare alla vespa un pò di manutenzione in vista del prossimo viaggio,frizione,retifica e pistone nuovo,tra parentesi ho gia tirato una scaldata perchè ormai l'ho preso come vizio per far capire al pistone chi comanda,ma riprendiamo. é lunedi 12 agosto e ormai l'avventura è agli sgoccioli ma non ci pensiamo per il momento,le stanchezze iniziano un pò a fare da padroni per cui c'è la prendiamo con calma e non facciamo più le alzataccie dei giorni precedenti. Ci alziamo col fiume davanti a noi che suona una sinfonia d' acqua,colazione e preparativi che ormai fanno parte delle nostre abbitudini,come spesso adoro passare le mattine a respirare l'aria fresca cosi mentre sono fuori da bungalow il mio personale stereotipo di famiglia fillandese si affaccia dal bungalow accanto al nostro,lui biondo barba e con il fisico da tagliaboschi,lei biondissima e altissima e il figlio immancabilmente biondo. Lui mi si rivolge in inglese e mi chiede dove siamo diretti,io inaspettatamente anche per me gli rispondo, poi però va sul difficile è sono costretto a chiamere rinforzi,che nel fratempo stava sentendo tutto e se la rideva in attesa della mia richiesta d'aiuto. é quasi mezzogiorno quando ci mettiamo in marcia e le nuvole piene di pioggia mianacciano il nostro ritorno ma fortunatamente decidono di attacarci alle spalle e si sa che la vespa e più veloce del vento, cosi per tutto il giorno non riescono a raggiungerci.Il viaggio prosegue senza intopppi a parte qualche indecisione del navigatore che ci fà fare su e giù per le strade decidendo che è giusto in un viaggio del genere provare anche dello sterrato,e,io decido di assecondarlo (i cuscinetti della ruota davanti un pò meno ma non hanno possibilità di scelta),scopro che in realtà è una strada di uso comune infatti incrocio parecchi veicoli tra cui uno scooter elaborato, avrà fatto 100 all'ora sulla ghiaia,io con due quintali sulla vespa e cuscinetti finiti più altri 2500 km da fare non me lo posso permettere e mi accotento di molto meno. La giornata prosegue come al solito fatta di pause benzina caffè e km su km,gli italiani che incontriamo in autogrill si stupiscono ogni volta nel vedere una vespa targata italia a quelle latitudini,mi resterà per sempre impressa la faccia di una signora abituata al confort del suo camper da 60mila euro chiderci ma siete venuti dall'italia con quella? La tipica faccia di stupore ammirazione e un pò da io non lo farei mai non c'è neanche la tv,ma si sa il viaggio lo si fà per vedere posti nuovi mica per guardare il programma preferito alla tv. é sera e troviamo un campeggio in riva al mare un gran bel campeggio 5 stelle dotato di ogni confort,chiediamo se hanno un ristorante,un bar insomma qualcosa da mangiare il ragazzo della reception ci conferma di avere tutto cosi montiamo la tenda doccia e ci avviamo verso i locali.Arriviamo davanti al ristorante, già chiuso, il bar idem ,il negozio di alimentari pure.Cosi ennesima cena fatta di marmellata e biscotti in tenda,per fortuna ci addatiamo con facilità di sicuro non racconteremo di aver fatto delle mega cene di prodotti locali.
  11. paradaise

    una et3 a capo nord

    Aggiungo qualche foto del mio mulo da viaggio....è quella blu non quella coi capelli rossi:risata:
  12. paradaise

    una et3 a capo nord

    Sabato 10 agosto ci svegliamo con qualche goccia di pioggia che non guasta mai, entusiamo alle stelle e stanchezza a palate ma oggi è il D day ,almeno lo speriamo, gli episodi degli ultimi giorni un pò fanno cupolino nei nostri pensieri ma mai abbastanza per farci desistere.Cosi partiamo per affrontare gli ultimi km(non sono proprio pochi ma rispetto a quelli affrontati fin'ora sembra una passeggiata)perfino la vespa sembra avere una marcia in più e aver finalmente capito di cosa è capace.La giornata procede tranquilla con le solite pause,chiacchere e caffè con la gente che affolla le aree di sosta,in una di queste veniamo a lungo spiati da un russo, che cerca in maniera molto furtiva di scattare una foto ma no si fa tutti questi riguardi nell'augurarci buon viaggio al momento della partenza e quando poi ci supera con l'autubus non perde occasione per salutarci.Ad un centinaio di km da capo nord mi fermo a fare benzina ed incontro un signore in camper butto l'occhio e vedo la targa che indica un concessionario di vicenza molto vicino a dove abita la mia ragazza, lo saluto e scambiamo due chiacchere su come sia strano trovare praticamente un vicino di casa a 4000 km da casa,ci avverte che su fa molto freddo con forti raffiche di vento,ma cavolo già la mia compagna d'avventura ha passato tutte le ere glaciali trasformandosi a sua volta in cubetto di ghiaccio e questo mi dice che su è ancora più freddo,vabbe non torneremo certo indietro ora.Rimettiamo in moto l'avventura e imbocchiamo di nuovo la strada,arriviamo finalmente al tunnel che collega l'isola con la terraferma,a casa avevo letto di questo tunnel lungo 7 kilometri e 212 metri sotto il livello del mare,ma affrontarlo ha tutto un'altro sapore,scende per metà della sua lunghezza e risale per l'altra metà,è buio e bagnato e incute in chi lo affronta un misto di paura e entusiasmo una senzazione stranissima una specie di vertigine al contrario,o almeno nel mio caso è stato cosi.I paesaggi mi ricordano molto le foto lunari e iniziano delle ripide salite dove l'asfalto bagnato e umido non mi entusiasma finche ad un certo punto quasi inaspettato in lontananza intravedo lui...nordkapp per gli amici...sono gli ultimi centinaia di metri i più duri da affrontare dove il cuore si fà via via più leggero e i pensieri affollano la mente,dove le stanchezze iniziano a farsi pesanti ma l'entusiasmo la fà ancora da padrone.Paghiamo l'entrata, in realtà capo nord è molto commerciale ma per noi ha un sapore speciale, quello di una sfida vinta,ok dobbiamo ancora fare tutto il ritorno, ma, soppratutto per me interessava solo arrivare fin qua.Raggiungiamo il parcheggio dei mezzi e neanche il tempo di togliere il casco e veniamo accolti da un'italiano di chiare origini emiliane che ci chiede se siamo partiti da vicenza(la mia vespa e targata vi)gli rispondo nooooooo da treviso,l'unica cosa che riesce a dire è bè complimenti avete i "controcoglioni"poi mi chiede in quanto tempo e via naltra botta di "controcoglioni",ci salutiamo e ci dirigiamo verso l'ambito monumento con il mappamondo.Qui trascoriamo la serata in attesa di vedere il famoso sole di mezzanotte tra museo cinema cena e tutto quello che offre il posto,cartoline di rito fotoricordo e la consapevolezza di avercela fatta(non che nessuno l'abbia mai fatto ma in due su un telaio piccolo è stata dura mooolto dura).Da buoni turisti aspettiamo la mezzanotte per fare le foto godendoci il silenzio che solo pocchi posti al mondo possono dare, visto la fortuna dei pocchi turisti presenti in alcuni momenti della sera,ci troviamo addiritura da soli per una mezz'ora sulla terrazza panoramica,non avete idea di quanti suoni ci sono nel "silenzio" di un posto cosi. l'una passata decidiamo di ripartire con destinazione Alta,fuori ci sono meno di tre gradi ma con l'aria sembrano molto meno senza contare che un pò di sonno si fà sentire,ma siamo dei super eroi acciacati ma super,cosi via giù per la discesa se il bagnato dell'andata un pò mi preocupava il ritorno con i cuscinetti della ruota che ormai sono alla frutta si fa traumatico e si che girare anche in moto col bagnato non mi ha mai creato problemi,forse sono anche le sm100 a non dare tutta sta confidenza ma non sono mai andato cosi piano in vita mia nenche sulla neve(si ci vado anche in vespa).La mia ragazza si fà sopprafare dal freddo e dal sonno la sento scivolare sulla mia spalla e faccio appena a tempo ad afferarla poi si riprende e proseguiamo,via di nuovo giù per il tunel e su di nuovo,i paesaggi col sole appena appena acceso all'orizzonte sono la cosa più magnifica mai vista con un mix di colori indescrivibile che nessuna macchina fotografica riesce ad immortalare.Affronto l'enesima curva accellero e niente il motore sale di giri ma la vespa non avanza: "azzo" c'è stavolta non sembra la frizzione ma all'ora?(prima di partire dicevo a tutti che la vespa è il mezzo perfetto se decide di fermarsi in un posto vuol dire che quello è il posto ideale per viverci e si è fermata in tre posti germania svezia e norvegia tre luoghi che ora amo e non vedo l'ora di tornarci sarà un caso?) ma ora sone le tre di notte sono stanco ho sonno e non ho per niente voglia di smontare la vespa,ma non ho alternative,quindi "preghiere" di rito e giu a sporcarsi le mani.Raggiungo abbastanza rapidamente il punto dove si trova il problema ma ho qualche difficolta a svitare il dado del pignone,per fortuna si trattava solo di una fottutisima chiaveta che ha tentato di chiavarmi,in qualche modo riesco a risolvere il problema ma l'enessima rottura e i cuscinetti della ruota che non so per quanto tempo decidano ancora di fare il loro dovere ci fa desistere dal proseguire verso Alta,quindi decidiamo in anticipo sui tempi previsti di dirigerci verso casa in fondo il nostro obbiettivo primario lo abbiamo raggiunto inutile dire che da li in poi oltre a dover fissare la marmitta e ricarburare la vespa una volta in germania non abbiamo più avuto problemi ma in quel momento ci sembrava l'unica soluzione saggia da prendere,avvevamo già rischiato abbastanza.Un pò con la coda tra le gambe al bivio che porta verso Alta giriamo verso sud e iniziamo ufficialmente il rientro.A metà mattinata mi rendo conto che mi si chiudono gli occhi e non è per niente una bella cosa cosi trovo un piazzola lungo un fiume dove c'è dell'altra gente accampata e mi sdraio sopra un tavolo io e sopra una panchina la mia ragazza l'acqua che scorre ci fà da ninna nanna e immediatamente mi addormeto, mi sveglierò dopo un'oretta sorpreso di non essere stato derubato di tutto e violentato ma poi mi ricordo di non essere in italia.Un ragazzo si avvicina a noi e scambiamo qualche chiacchera sul viaggio, sul mezzo,più o meno le stesse domande che ci hanno fatto tutti in fondo mi rendo conto che suscitiamo curiosità,stiamo per ripartire ma torna il ragazzo armato di macchina fotografica e in italiano ci dice uno momento,poi ci fà ok e ci congeda.Proseguiamo fino a metà pomeriggio o meglio fino a quando le forze non ci abbandonano del tutto prima di dire basta e trovare un campeggio per la notte,siamo di nuovo in fillandia(ci mancava dormire una notte qui).
  13. paradaise

    una et3 a capo nord

    Venerdi 9 agosto ci svegliamo con l'ansia di quel che sarà della giornata la rottura di ieri ci ha lasciato un segno dentro e la paura di una metà cosi vicina ma che rischia di diventare irrangiungibile.Cosi smontiamo la tenda e carichiamo per l'enesima volta la vespa,una rapida scalciata e lei senza batter ciglio si accende partiamo ma con sempre il bubbio se lei asseconderà i nostri sogni,proseguiamo lentamente senza forzare il ritmo, in fondo un pò di rodaggio glielo concediamo,la carburazione sembra ok ma decidiamo comunque di fare una piccola sosta in realtà ci dobbiamo fermare perchè abbiamo finito la benzina ma gia che ci siamo meglio essere prudenti,la candela non è perfetta ma almeno non è il bianco neve dei giorni scorsi e così facciamo finta vada bene e avanziamo senza, bè quasi senza paura.finche ad un certo punto era mezzogiorno circa ci appare lei,una renna,che con la sua tranquillità sembra in grado di rallentare il tempo,mi fermo lei un pò impaurita si allontana senza fretta,due rapide foto e si riparte in fondo siamo venuti a conquistare il punto più alto d'europa mica a guardare le renne brucare.la giornata prosegue tra renne soste per controllare la candela e la ricerca di distributori di benzina dispersi in mezzo a boschi.La nosta paura di poche ore prima si trasforma presto in entusiasmo quando leggiamo il cartello con scritto fillandia quindi decidiamo di concerci e concedere alla vespa una sosta ci fermiamo in un locale un misto di negozio ricordi bar e country ma mi piace,solito caffè solito spuntino e scambiamo due parole con alcuni italiani che sono li in camper si ferma anche un anziano e una signora del posto che difronte a un piccolo mezzo carico come un camion resta a bocca aperta e si fa raccontare la nostra avventura.Vabe ormai non abbiamo paura di nulla e decidiamo di voler conquistare la norvegia(in senso figurato non eravamo armati)quindi si riparte e in serata siamo in norvegia troviamo un campeggio ma non mi ispira quindi decido di proseguire tanto ormai il buio della notte é stato definitivamente sconffito dal giorno, poco più avanti su un fiume dei ragazzi con la motoslitta non chiedetemi come ma facevano a gara a chi era più bravo a farla planare per centinaia di metri.Propongo alla mia ragazza di partecipare alla competizione con la vespa e mi becco il secondo mal di spalla della vacanza.mi fermo poco più avanti a fare benzina e ci sono dei ragazzi noto un certo stile film americano in loro molto college(forse un po you porn) tra di loro spopolano i quad e i fast food.Risaltiamo in sella e via alla ricerca del prossimo campeggio,rinunciare a quello precedente non è stata una grande idea se il sole continua a spiare il nostro viaggio le temperature miti del giorno presto spariscono e lasciano spazio a una bella brezza tipica dei nostri inverni cosi io mi sento un po infredolito mentre la mia dolce metà si è traformata in una ragazza vibrante per il freddo,siamo costretti a percorerre più di cento chilometri prima di trovare un riparo per la notte.Stasera visto il colore morte della signora ci concediamo il tepore di una hitte.La serata si conclude a mezzanotte quando finalmente riusciamo a corricarci con la consapevolezza che manca poco verramente poco.
  14. paradaise

    una et3 a capo nord

    Magari il prossimo viaggio provo il telaio grande
  15. paradaise

    una et3 a capo nord

    il problema grave è che nello scrivere mi si sta muovendo qualcosa nello stomaco è la voglia di ripartire si fa sempre piú grande

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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