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Una vespa funziona per alchimie tutte sue.... quando la tocchi alteri il suo karma... diventa quindi d'obbligo una buona revisione al carburatore e allo statore, il getto starter poi servirebbe per accenderla!!!! Dopo quasi 50 anni non è certo una buona cosa rimontarci sotto il motore pensando "andava bene!" Più che altro perché i paraolii hanno 50 anni i fili statore sono cotti ed il carburo andrebbe pulito che so... ogni 20 anni almeno!!!! Senza parlare del parastrappi... ma questa è un'altra storia. MAGARI è SOLO LA CANDELA.... magari no.
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Precisiamo... la 50 lusso a seconda dell'anno monta sia sella lunga priva di cinghia con targhetta quila made in italy, sia quella a gobbino, infatti dal 1969 anno di debutto della special prima serie tutta la gamma delle 50 monta di serie la sella monoposto a gobbino con serigrafia PIAGGIO, in effetti ciò accade anche per le selle large frame, per accordi immagino presi tra la aquila selle e la Piaggio, quindi pre 1969 targhetta AQUILA dal 1969 serigrafia Piaggio e sulle small gobbino, ergo se la tua L è del 69 monta in origine la gobbino tipo special.
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bentornato......ma.... la vespa come stà?????
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ma secondo voi..... una vespa rosso melanzana metallizzato, con quello skifo di copertina sella e il bordoscudo in plastica nera.... è più probabile che abbia il mix aggiunto e chissà cos'altro che non sia di serie!!! Comunque se di serie è riportato sul libretto... ma in quell'anno dubito.... a mio gusto diciamo che fa veramente skifo... inguardabile.
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Letto... e vedo che da mesi hai problemi non risolti.... direi che anziché impazzire sul phbg potresti rimontare il 16-10 shbc con getto da 60, togli la rete nel filtro a scatola originale e prova, se và meglio era il phbg che non andava.... la marmitta padellino sul 102DR crea poi casini incomprensibili, per certo mura presto... quindi una marma qualunque purchè non padellino devi provarla.... allora forse ci capisci qualcosa... il rodaggio sul 102 DR durai primi 20 Km circa 1 litro di miscela dunque poi puoi tirarlo allo spasimo. Il 102 DR con albero originale l'anticipo a 17 o 19 manco lo sente... come lo metti và bene.
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non mi sembra affatto un colore piaggio..... che anno la vespa?
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cioè.. è andata a scartabellare in tutto il cartaceo del 1970!!!! Una Santa questa impiegata! Non solo.. in genere dal numero di telaio non si risale a nulla, forse gli hai dato il nominativo dell'ex proprietario e da lì è risalita alla targa.... comunque sia .... cioccolatini come minimo ti ha fatto un MIRACOLO. Ci fai nulla però... la targa è riconsegnata, devi reimmatricolare sempre con targa nuova.
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Ne ho provate di tutti i colori.... Michelin s 83 in due codici e versione renforced... ottime gomme standart per velocità fino ai 110 orari direi, non amano i carichi eccessivi, gomma flessibile ma saldamente ancorata all'asfalto, il classico per ogni vespa buona per ogni stagione, la tassellatura molto frazionata ne causa un deterioramento e consumo eccessivo soprattutto al posteriore, sulla pioggia sono insuperabili. Michelin sm 100, gomma piccola di diametro leggermente inferiore alla misura, stretta con costola centrale piena , quindi non adatta al bagnato, profilo rotondo, nervosa nelle curve, la vespa scende rapida in curva, forse anche troppo rapida... Michelin S1, gomma sportiva di casa Michelin, profilo sportivo, neutra nelle curve, incollata sull'asciutto, mescola fantastica, sul bagnato e in inverno da dimenticare. Pirelli Sc 30, alternativa valida alle più morbide e flessuose Michelin S83, leggermente alta di spalla e di diametro maggiore alla analoghe misure michelin, profilo rettangolare, robuste di fianco e tasellatura, mescola dura, sul bagnato quasi al livello delle S83, sull'asciutto buone, il battistrada rimane piatto sul suolo grazie al profilo quadrato, gomma quindi con sezione di appoggio importante, gomme durature, ottime per vespe da viaggio, disegno e sagoma perfetta per vespe a cerchi larghi delle serie 160-180, direi la miglior gomma per le 200cc che unisce robustezza tenuta e buon design a doti di durata. METZLER me1, gomma di diametro importante, sezione maggiorata, neutra in curva, mescola morbida ma robusta, carcassa robusta ed un pelo rigida, ottima su vespe iper dotate in cavalleria, curiosamente nonostante il disegno dalla tassellatura sportiva ottime anche sul bagnato, senza esagerare, non sono certo a livello delle s 83 o delle sc 30 in inverno, ma sono comunque utilizzabili... Pirelli S 23 mod phantom, (di serie su T5) profilo quadrato come pirelli sc 30, battistrada piatto, mescola dura, scivolose sul bagnato, i taselli rigidi e piatti sono scivolosi sui fondi sporchi, hanno solo robustezza per il resto deludenti. Michelin Acs, prodotte nuove per versione 9", sono la prima dotazione delle vespe anni 70-80, profilo quadrato con battistrada piatto, tasselli molto frazionati, gomma che unisce doti di flessibilità ad una ottima tenuta e grip, usura eccessiva al posteriore come ogni gomma con tasselli molto frazionati e dalla mescola morbida... sono bellissime perché introvabili, ma pur vero che andavano benissimo.
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Negli anni 80 io andavo in vespa... tutti andavamo in vespa in vero... e qualche altro sul Sì o al peggio sul Ciao.... ma dico lo avete poi riguidato davvero un Ciao, scendo dall'SH e salgo sul Ciao, come imparare a camminare dopo sei mesi di gesso ad entrambe le gambe.... il vespa club in vero già esisteva, nessuno lo cagava ovviamente, era solo una cosa per snob e poveri deficenti, ma chi in un mondo di sole vespa aveva bisogno di distinguersi e perché? Oggi certo lo so... oggi che anche per me c'è una bella differenza tra una PX ed una GL, oggi che nel mondo degli euro 4 mi ritrovo nostalgicamente a bordo della mia euro ZERISSIMO due tempi da arresto.... ma allora spensierato ragazzino andavo errando per strade amiche... qualcuno già restaurava GS da poche decine di migliaia di lire... io sulla mia special fiammante ignoravo cosa fosse una farobasso, altri iniziavano ad apprezzare le varianti dei colori per anno di ogni modello, tutto questo in un tempo in cui era più probabile che le vespa finissero nei cassonetti che non sui libri o nelle pubblicità!!! Fu dunque la passione di altri che portò alla realizzazione di VeSPA TECNICA, che se ne dica la BIBBIA del Vespismo, piccole inesattezze forse... ma pur vero che allora quando fu scritta, quasi non si conoscevano a memoria nemmeno tutti i modelli, pensa tu che ne potevamo sapere dei dettagli o dei codici colore o delle sigle,,, le VNB le facevamo PX e le PX le facevamo viola metz!!! E' Questa la verità.... Oggi tutti bravi a dire sì ma c'è un'inesattezza, oggi che a forza di vederne e farne sappiamo tutto, ma VESPATECNICA rimane la collana migliore per chi si avvicina a questo mondo, solo dopo si avrà fame di manuali di officina e libretti uso e manutendo.... In un mondo che dimenticava la vespa insomma, qualcuno la ricordava e la consacrava sulle pagine di un libro, in un mondo che rottamava le vespa come mosche, qualcuno le restaurava e le conservava, in un mondo asociale e distaccato in pochi si riunivano a cena e si facevano una tessera.... oggi grazie a loro molte vespe giungono a noi, oggi grazie a loro i Club crescono ed aumentano, oggi grazie a loro la vespa trova spazio nei musei e grazie a gente come il compianto Agnelli un museo la ricorda, la tutela, la cura.... Io solo me ne fregavo... avevo una vespa certo come tutti, ma non la amavo, avrei voluto una Laverda piuttosto.... altri fecero della vespa ciò che oggi è.. io semplicemente ero distratto... poi leggendo il VOLUME III° ho scoperto cos'era quella vecchia vespa del vicino... il codice del colore esatto, il dettaglio giusto, ricomincio da qui... grazie ad altri ho modo di far bene... altri che amarono in tempi di ignoranza il bello senza vantaggio, altri che solo per passione catalogarono, tramandarono... Siamo noi peggio di loro... che è oggi un fatto di moda e non ieri... ed oggi tutto ha un costo minore che non ieri... una sella nel 1982 costava 100 mila lire oggi ne costa 80 di euro... tradotto un tempo ogni ricambio costava moooolto di più ed ogni anno che passa, i ricambi sono non solo meno cari, ma si trovano pure!!! Chi tra voi nel 1990 ha cercato un fanalino VNB originale sa di cosa parlo.... oggi è tutto in vero molto più facile... abbiamo i forum, siamo in tanti, abbiamo libri e mercatini di genere.... nel 1980 non c'era nulla, non c'era il museo, le schede tecniche, non c'era internet, c'erano solo tre ragazzi e tante vespe per lo più sconosciute, una vespa era allora solo una vespa, già tanto distinguerla per la cilindrata, è una 150 ed una 125 si diceva mica è una VSB prima serie o Un VGL o una VNA!!!... Dal nulla, ed anche per giunta in periodo di declino del mezzo (periodo di minima vendita 1985), seppero darci VESPATECNICA!!!! Tutto parte da qui.. da soli 20 vespaclub con i soliti 15 iscritti... dire che sono indegni è scorretto, falso, sciocco... siamo nulla davanti a questi giganti... invidiosi davanti alle loro GS... mentre noi compravamo special nuove a £1.200.000 loro restauravano sconosciute GS... a costi allora proibitivi date retta, costava una GL quanto una sella nuova in piaggio o quasi, questo sì un poco ci fa invidia, ma la GL NESSUNO la VOLEVA! Volevamo le PX le Honda e poi volemmo i GEO ed i METROPOLIS, fino agli SH.... corrotti NOI dalle mode... Leardi sulla sua GS 160, casco come si comanda con fascia al centro... due gatti al raid in qualche paesotto... primi vespisti con la vespa dentro.... a rischio estinzione quasi! Oggi siamo in tanti... su vespe bellissime... tante le manifestazioni, tanta la storia, le riviste, i gadget.... no non fu per guadagno, non fu per vantaggio.... fu sola vera passione, e talmente grande che ancor oggi dilaga e si contagia.... contagia anche me... che ero distratto e non mi piacevano affatto le vespe!!! Oggi come ieri, solo che i club sono tanti, gli iscritti tantissimi, alle cene tanta gente, i raduni a non finire, ed ad ogni raduno centinaia i veicoli.... lontani i tempi di quei tre ragazzi in vespa piacevan solo a loro le GS.... gli altri, anzi in vero "noi" li deridevamo.... ma avevamo torto.... ed eccomi ora qui sulla mia vespa presidente... la seguo, posso solo seguirla, senza mai raggiungerla... mai superarla davvero.... il vespismo ha i suoi giganti la sua bibbia, i suoi credo e le sue leggi, semplicemente ora le conosco... la prima regola è salvare una vespa la seconda aiutare un vespista la terza... è ben scritta nel mio esile cuore di insetto Presidente, faccia strada la seguiremo in sciame. E grazie... per le bellissime parole... grazie per i libri... per ogni iniziativa che a livello di tutela e legislazione portate avanti per farci circolare ancora... se avete potuto quando eravate pochi, ora che siamo in tanti nessuno più potrà fermarci!!! Ach! Ho grippato!!
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Vagamente una idea di quanto vale quella ferrari negli states????.... Diciamo che se la rifanno nuova ci compri...una 20-ina di 98 quelle da 40.000... e la rifanno che sono Americani mica Italioti!
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Dimenticavo... prima si sistemano i numeri poi si restaura ovviamente...
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Alt! CENTRO REVISIONE PRIVATO, PAGHI E REVISIONANO! !aLTRO CHE mCTC SE andavi in MCTC con quei numeri fantasma col cavolo che te la reimmatricolavano!!!!! So di cosa si parla.... allora: se i numeri proprio non ci sono, la ribattono in MCTC... ma con nuova numerazione e nuovo libretto, il casino è che probabilmente se non hai con te il CERTIFICATO DI ORIGINE da richiedere pagando alla Piaggio te la reimmatricolano 2014, per altro i numeri te li punzonano sul tunnel alla come viene viene ovvero da bestie! La vespa perde un qualunque valore storico o quasi.... Se i numeri sono solo leggerissimi ma si vedono.... penna a ferro, fondo spary, penna a ferro e fondo spray.. lente di ingrandimento e mano ferma... uno bravo sa come si fa, li resuscita!!! Se numeri assenti... un buon ladro li ribatte e te li rifà nuovi ed originali.... nel 70% verranno male, nel 20% dei casi verranno benino, nel 8% dei casi son proprio belli, nel 2% dei casi hai trovato il mago dei numeri e sono perfetti meglio di quelli piaggio!!!! Solo che è illegale... c'è tipo l'arresto o quasi....
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il bordoscudo è di tipo piatto in plastica grigia argento come Pks si trova ma è alquanto raro totalmente differente da quello PX my, il bordo in plastica grigia era della Rush, mai nero dunque su pk, il serbatoio con tappo a vite e tre nervature in tinta con la carrozzeria, il devio frecce assente c'è un tappo particolare.... il bauletto mi pare invece ci fosse,,,, dovrei guardarci.... ma mi pare che anche la SF lo avesse e di serie. Il parafango come pks è liscio con giuntura la centro dei due semigusci, il modello simile con le nervature di lato è per XL-RUSCH.
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Diciamo che il costo è argomento da mess privato, ma se non sei di zona ti costa più di spedizione a mio dire che non di lavoro... dipende poi da come è messo l'albero, se nuovo vale la pena se mezzo sfinito fai prima a prenderti un DRT bilanciato ed amen.... le vibrazioni restano ma si mitigano... importante poi è saperli assemblare nei carter, spesso gli diamo tali mazzate che vanno fuori centro da nuovi, in effetti gli alberi vanno saputi montare, se ci hai fatto caso quando chiudi i carter i cuscinetti calzano stretti, carteggiare le superfici di innesto dell'albero riducendole di qualche centesimo aiuta a forzarli meno in fase di chiusura mettendoci al riparo ma piccoli disassamenti delle spalle, nei casi peggiori infatti le due spalle possono addirittura andare fuori centraggio... altro sistema per avere un albero decente è quello di prenderne uno NON anticipato, di suo meglio bilanciato (più sono anticipati di solito più vibrano), per compensare la piccola feritoia di ammissione si può abbassare il fro valvola sul carter al suo massimo (circa 0,6mm) al fine di aumentare l'ammissione e mantenere le vibrazioni ad un livello decente.
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Certo.. anzi se serve poi ti dico meglio e per punti.... ovviamente essere lì assieme richiedeva tre minuti e doverlo spiegare su di un forum diventerà una impresa assurda... ma ripeto chiuso il primo.... d'altronde è così con le vespe, se le tocchi pungono! E non c'è cura al loro veleno!!! Meglio non toccarle dunque, ma se si toccano... bisogna essere consapevoli del fatto che poi ti sarà impossibile non aprire un motore di tanto in tanto... perché? Perché una volta punto se non ci metti mano ti manca l'aria, sei sempre insoddisfatto e ci trovi sempre dei difetti!!! Giuro che ho veduto vespisti riaprire motori perfetti solo per verificare se il gommino di battuta dell'avviamento era usurato!!! Esagero come mio solito.... o forse... forse no. VESPITE & VESPISMO
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confermo sia la V5A2T che la V5B1T montano il V5A2M come le V5A1T (serie R) d'altronde tranne quelle del 1969 che avevano curiosamente ancora il V5A1M della (serie N) lunga o unificata che sia.... quanto sono scemo a parlarti così!!! Eppure il tutto ha un suo perché...
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La frizione che hai non và bene è una classica 7 dischi (3+4) per certo tarscinerà una volta montata ed avrai la leva durissima che quelle molle sono un sasso! per il cilindro POLINI... pessima scelta la tua, righerai anche questo, infatti il POLINI per funzionare decentemente ha bisogno di raccordatura dei travasi ed aumento delle fasi di aspirazione , và di regola abbinato ad un carburatore 19mm della primavera ed ad una marmitta ad espansione, monatre il cilindro polini con il 16-10 la padellina originale e senza travasi ed albero anticipato significa buttarlo. Insomma volendo fare una modifica modesta quello è il cilindro meno indicato... campa poco o meglio come il precedente....meglio, ma molto meglio era un 75DR che ha travasi identici a quelli dei tuoi carter, ben sopporta il modesto carburo da 16_10 (cambiare solo il gettomax da 52 a 56) e la strozzatissima padellina , eventualmente serviva solo per la frizione i tre dischi sughero nuovi 5 euro e la molla leggermente rinforzata in piaggio nuova sui 10 euro (ti davano quella della primavera danno oggi solo quella ed andava perfetta), volendo spendere qualcosina il rapporto da 18-67 gli dava allungo ed era un altro andare... esagerando marmitat a siluro della sito e getto da 58 in questo caso... non solo spendevi una cifra simile, ma avresti avuto un motore molto più fluido, parco e per assurdo più veloce e bello da guidare, per altro affidabilissimo. Il polini che hai devi farlo come si fanno invece i polini: serve rapporto 18-67 carburatore completo da 19mm con filtro a scatola POLINI getto max da 84, con filtro vespa primavera getto da 80. albero anticipato pinasco o Mazzucchelli, o che abbia almeno la gabbia a rulli sullo spinotto del pistone, se albero non anticipato devi abbassare il foro della valvola verso il basso di 0,5mm, questo perché l'albero a fase originale NON anticipato pala poca benzina ed allungando il foro della valvola sul carter è come se tu avessi un albero anticipato. travasi, vanno raccordati e quelli disegno polini sono pure tostarelli da raccordare che sono belli ampi. ovviamente ALBERO CARBURO E TRAVASI VANNO ABBINATI COME MINIMO, ripeto, come minimo, ad una marmitta siluro sito o la solita proma banana e simili... allora e solo allora il polini ti porta in giro senza cuocersi entr i primi 3000 km... con i rapporti originali il 16-10 ecc tanto durano i polini infatti.... potevi spendere meno ed avere ben altro motore insomma.... certo puoi anche solo montare un gettomax da 58 sul 16-10 e montarlo così... come fanno tutti... tutti quelli che di solito ai raduni dopo i primi 20 km tirati rimangono in panne, il tuo vecchio pistone ha insegnato nulla vedo.
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l'albero che non vibra...... chiedi a denis DRT se te ne confeziona uno bilanciato... altrimenti bilanci il Mazzucchelli che hai sotto.... non so da chi ma io me li faccio fare da tale Damiano a Roma, me li centra di spalle e me li bilancia ad ore 12 tagliando una parte della spalla.... direi che vanno benino.....
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richiudere è la parte tosta pèrche ci sono due o tre segretucci... il primo è su come posizionare l'ingranaggio ruota di presa libera dell'avviamento... esistono due motedi il primo la metti incastrata dietro l'ingranaggio a ventaglio della pedivella, rimane quindi sospesa tra la molla e l'ingranaggio a ventaglio, quelli bravi la infilano così, il secondo è che la posizioni sull'alberino del quadruplo (cluster) quel coso con i 4 pignoncini che si infila in mezzo alla campana dei rapporti (rapporto secondario), chiudi i carter e poi azionando la pedivella mandi tutto a posto, si sente un clak!!! Ancora se non chiude sono sempre i cuscinetti che non entrano bene sugli assi dell'albero, ridurli utilizzando abrasiva da 280 ed olio aiuta, sopratuto se l'albero è nuovo, per far scendere i cuscinetti sugli assi i 2 perni fissi sul carter aiutano, ci piazzi il solo dado e li serri piano piano e graduale fino a farli scendere serrando... ma... ma come sempre accade, i carter non scendono... ruota allora con l'ausilio di una pinza l'asse ruota ancora privo del tamburo, senti un clak e vuole dire che è entrato nelle sue sedi.... ricordati di mettere sempre il piatto ganasce prima di chiudere almeno accostato e provvisorio o quando serri i prigionieri l'asse ruota ti spinge fuori il cuscinetto del tamburo.... Insomma non è vero che è facile i motori small sono veri bastardi... ma chiuso il primo motore e capiti questi due trucchetti che ora sembrano austroungarico il gioco è fatto... non faccio il complicato, ma solo dico che non è così facile come spesso si lascia intendere.... la prima volta è pur sempre la prima volta d'altronde.
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hai la campana da 69 o 68... la 18-67 è proprio un'altra primaria!!!!! per altro perfetta per il 75dr con 16-16... stracollaudata direi...
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Ogni gomma attuale si può montare sia tubless che con camera.... le SM100 hanno un profilo stretto e circolare in curva sono nervose e la vespa scarta brusca e scende rapida (devi farci l'abitudine), la costola centrale piena è molto direzionale e ne aumenta la vita media rispetto alle S83, ma sul bagnato le rende parecchio scivolose, sono gomme diciamo sportive ma parecchio scivolose. ME1 metzler, sagoma importante, diametro e spalla maggiorati rispetto alle più esili michelin, la mescola da nuove è fantastica, hanno tanti pregi e qualche difetto a mio dire, i pregi sono la qualità dello scolpito che sopporta decentemente anche il bagnato (ma mai come le S83), una carcassa ben solida, lo spessore del battistrada, ed il fatto che allungano un pelo il rapporto, di contro sono fuori luogo su vespe rigorosamente originali, si sposano male avendo un disegno troppo moderno. S1 Michelin, gomma sportiva, dura, và scaldata, leggermente bassa di profilo, da suicidio sul bagnato... per sentirla davvero bisogna scaldarla forte, allora sei sui binari, ma solo in estate, gomma per vespè da 20 cv insomma... Pirelli SC 30, la vera alternativa alle s83, profilo quadrato, appoggio quindi molto largo, hanno anche un diametro appena maggiore delle s83, il battistrada drena bene l'acqua e la tassellatura molto stretta abbinata alla mescola duretta la rendono longeva, la consiglio su vespe a cerchio largo tipo SS e Gs160 dove sposa perfetta, e sulle 200 che macinano chilometri, robusta gomma italiana dal classico disegno detto MANDRAKE... apparso negli anni 70 .
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Fin quando ci saranno vespe, ci sarà sempre chi dirà che la Px è meglio della LML... in effetti è vero ma costa il doppio! Questione di risparmio dunque.... ma d'altronde una LML da 2000 vale domani 1000 e una px da 2000 vale 2000, poi che vada meglio è da vedere... una cosa è una vespa nuova Piaggio o LML che sia ed un'altra una di 30 anni suonati!!!
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Guardando le foto non sembra limato ma proprio mai punzonato...
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Poi rimane sempre la forcella rush... che fà il suo porco mestiere...
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Trogloditi sempre lì a darsi clavate!!! Benetta forcella rush
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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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