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Euro 2 o euro 1? E la parte in cui hai aperto la "finestra" è il fondo della marmitta, giusto?
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Padellino Sito: 40 neuri, su eGay. Treno getti Max e getto Min: 10-20 euro, su eGay o SIP (o da un buon ricambista). Viaggiare come Dio comanda: non ha prezzo.
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Vanno bene i dell'orto.
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Quando ho scatalizzato la mia ho cambiato il treno dei getti del massimo con 160-BE3-100 ma non ho toccato il getto del minimo, e il risultato è che devo accenderla con l'aria tirata tutti i giorni, devo tenere il minimo un pò alto e se apro con decisione dal minimo anche la mia è molto "pigra" nel salire di giri. Mi sa che in questi giorni dò un'occhiata e vedo che getto minimo monto. Il 48-160 è il getto del 150 arcobaleno col mix?
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No. Con l'aria aperta la mia parte al max alla terza spedivellata, di solito alla seconda, senza toccare altro. Estate e inverno.
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Se è passata più di un'ora dallo spegnimento lo devo fare anche con la mia, estate e inverno.
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Su ogni mezzo nuovo è buona norma nei primi tempi controllare ogni tanto i serraggi. Se la candela era semplicemente "lenta" perché non correttamente serrata, allora danni non dovresti averne fatti. Se invece si è allentata nonostante il corretto serraggio (o più probabilmente a causa di un serraggio eccessivo) è possibile che sia andata la filettatura della testa, più debole dell'acciaio della candela e quindi soggetta a spanamento se stretta oltre misura.
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Per il mio, di cerchio, ho spazzolato fino al metallo solo le zone dove affiorava la ruggine, ho dato una grattata al resto senza portar via la vernice, e quindi ho dato due mani di zincante (utilizzabile come fondo antiruggine, c'era scritto sulla bomboletta) a circa 12 ore l'una dall'altra, e due mani di vernice color alluminio per alte temperature (che avevo già in casa) giusto per non lasciare solo il fondo: dopo nemmeno un mese mi sono trovato il cerchio con grumi di vernice ovunque, come se non avesse fatto presa, e addirittura i segni della zigrinatura della camera d'aria incisi sulla vernice. A questo punto è evidente che sbaglio qualcosa, per cui chiedo a chi ha già verniciato i cerchi: - il cerchio va spazzolato tutto a metallo? - sul metallo nudo, cosa è meglio usare come fondo? - quante mani di fondo vanno date? a quanto tempo di distanza? - volendo verniciare, esiste il grigio cerchi in bomboletta? - quante mani di vernice vanno date sopra al fondo per una copertura ottimale? A quanto tempo di distanza? - altri consigli?
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ed è un collante estremamente "rigido", quindi mal si adatta ad incollaggi "flessibili" quali devono essere quelli su un pezzo di gomma soggetto ad espansione.
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Per "vicino" intendevo un paio di dita di distanza, forse tre. Troppo?
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Fatto anche quello. Questo non l'ho fatto, ma avevo lavato la camera d'aria con acqua e sapone neutro mentre cercavo il foro. Se per tenaccio intendi il mastice ho fatto anch'io lo stesso, serve a dare alla colla il tempo di "attivarsi". Dato che il foro era vicino alla valvola assicurarsi una distribuzione uniforme solo con un peso sembrava problematico, per questo ho usato un morsetto per schiacciare toppa e camera d'aria sul banco da lavoro del garage. Ni. Il mastice è quello del minitubetto che ho trovato insieme alle toppe, marca Cacao Meravigliao e senza istruzioni. Sulla qualità dell'applicazione non sta a me pronunciarmi, ma l'ho dato su entrambe le superfici e ho "collaudato" la camera prima di rimontarla tenendola un paio di giorni ben gonfia in un angolo del garage, senza che mostrasse lembi sospetti o altro... In finale mi confermi allora che non c'è assoluta necessità di questa "vulcanizzazione"? Perché se è così continuo, altrimenti mi sa che o guardo come fa il gommista o mi rassegno a comprare ogni volta una camera nuova.
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Venerdì scorso ho provato sulla mia pelle l'inebriante scossa adrenalinica che da il sentirsi il posteriore "molle" per una foratura mentre viaggi a 80 all'ora su una strada senza piazzole o corsia d'emergenza. Vabbé, le forature capitano, ho pensato, e invece non avevo forato, ma si era "scollata" la toppa che avevo messo qualche settimana prima su un'altra foratura. Ho usato una toppa da bici, più che sufficiente per il foro, e l'ho incollata con il mastice apposito stringendo poi il tutto con un morsetto per assicurarmi una perfetta aderenza delle parti. Non ho grande esperienza con le riparazioni (ho cominciato quest'anno... questa era la terza, e la prima con la camera d'aria della vespa) e pensavo che il mastice bastasse a fare tenuta, mentre in diversi mi hanno detto che avrei dovuto "vulcanizzare" la toppa sul foro applicando un ferro da stiro caldo o qualcosa del genere. So da me che cambiare camera d'aria è la cosa più sicura, ma l'ultima l'ho pagata 10 euro e i soldi non li colgo dagli alberi, oltre al fatto che mi piacerebbe imparare ad eseguire una riparazione come si deve. C'è qualcuno in grado di darmi informazioni su come riparare a regola d'arte una camera d'aria? Oltre a questo, avevo anche provato a riverniciare l'interno del cerchio dando due mani di fondo zincante e due di vernice per alte temperature (che avevo già in casa), ma dopo meno di un mese di utilizzo l'ho trovato in uno stato pietoso. Anche qui, c'è un'anima pia che mi farebbe un corso accelerato di "verniciatura a bomboletta dei cerchi" for dummies? Al vostro buon cuore...
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Una tirata sola? Di pochi secondi? A vespa calda? Se è così non solo non hai compromesso nulla, ma probabilmente hai fatto del bene al cilindro. La polidella era la versione per cilindri standard, per il tiro in basso invece dell'allungo? Bisognerà che ci cominci a pensare seriamente...
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Perché, te mettere un doppio pacco catalizzatore e un cilindro in ghisa speciale come lo chiami? Rimanere fedeli alla tradizione? E comunque, se non sbaglio, nessuno sulle LML si lamenta dell'eccessivo calore della pedana...
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... dimenticando che alla LML c'erano arrivati un paio di anni prima...
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Olio per miscela: meglio sintetico, semisintetico o minerale
argomento ha risposto a Santo151 in Officina Largeframe
Non si tratta di montare solo il serbatoio dell'olio. C'è da modificare il motore, e non è assolutamente un interventino da poco, oltre ad avere affidabilità dubbia.. (questo a detta di chi ci ha provato) -
Sì. Sì, ai sensi dell'art. 79 CdS: "Nuovo codice della strada", art.79. Il prezzo di un padellino e di un treno di getti. Circa 50 euro a starci larghi.
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Benvenuto nel club dei cambiatori di pannolini... Augurissimi a tutti e tre!
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qual'è stato il primo motorino che avete guidato???
argomento ha risposto a Santo151 in In Piazzetta
Non ricordo l'età (erano più di 10 e meno di 16) ma il primo mezzo a motore che ho guidato è stato il peugeot 103 appena regalato al figlio dei vicini di mia zia, dove stavo passando le vacanze estive. Se il neo-proprietario non avesse insistito a voler stare seduto dietro di me credo che avrei fatto più dei 10 metri totali che è durata quell'avventura, e comunque mi sarei fatto male solo io e non entrambi... Il secondo è stato il mio Ciao di n-esima mano senza variatore e con le ruote talmente lisce e vecchie che sono andato per terra alla prima curva (dopo aver percorso più di 10 metri, ma sicuramente meno di 100). Una volta fatto pratica col Ciao, in un pomeriggio assolato d'estate un amico decise di prestarmi la sua Special col cilindro maggiorato per non rallentare il gruppo mentre andavamo al fiume a rinfrescarci, e così ho fatto la mia prima esperienza con un mezzo a due ruote dotato di cambio e frizione, infrociandomi miseramente su una macchina parcheggiata a bordo strada nemmeno 4 metri più avanti del punto di partenza. Sì: bei ricordi... -
Borchie cromate e niente scritta posteriore (a occhio quella nel mezzo delle tre postate). Quella di serie sulla mia px del 2006 è così.
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Hai sostituito anche l'intermittenza? Io no, e credo che quello sia parte del problema, oltre al fatto che le parabole delle frecce (soprattutto le anteriori) sono costruite per lampade più "lunghe".
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A chi interessasse l'acquisto di un'ottima chiave dinamometrica con range 10-50 Nm oppure 40-210 Nm (o magari di entrambe ) informo che sul forum Tingavert è ripartito un GDA (gruppo di acquisto) per un certo quantitativo delle medesime a prezzo praticamente dimezzato (60€ contro i 120 di listino della 10-50, 70€ per la 40-210). Io mi sono iscritto al loro forum apposta per partecipare al primo GDA, gestito dalla stessa persona che sta gestendo l'attuale, e tutto si è svolto nel migliore dei modi, infatti ho già usato la mia 10-50 per i dadi ruota e a breve la userò anche per i dadi della testa. Al momento sono fermi a 6 prenotazioni, che già permettono di avere le chiavi rispettivamente a 70€ e 82€. Superando le 10 prenotazioni i prezzi calano a 67€ e 78€, e arrivati a 19 partecipanti i prezzi vengono fissati a 60€ e 70€, ragion per cui è importante raccogliere più adesioni possibile. Io non parteciperò all'attuale GDA perché ho già una 40-210 (del LIDL, di qualità infinitamente inferiore, ma per quello che serve a me...). Qui il link al post sul GDA: GDA chiavi dinamometriche Pastorino 10-50 o 40-210 Nm - GDA - Gruppi di Acquisto Sperando di aver fatto cosa gradita, vi saluto.
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Non si tratta di RINUNCIARE completamente all'uso dei mezzi propri, solo di ridurne l'uso a quando è assolutamente necessario. Mio padre ha vissuto tutta la sua vita senza patente e senza auto. Per gli spostamenti ordinari utilizzava gli autobus e le care, vecchie "fette", mentre in caso di urgenza chiamava un taxi: non solo è campato felice fino a 87 anni, ma secondo me ha pure risparmiato un casino. E non era un pazzo misantropo, ma il figlio di un'epoca in cui l'auto era ancora un "lusso" e non l'oggetto indispensabile per lo spostamento come lo riteniamo oggi.
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Autostrada col 125? Oltre alla multa e ai punti della patente rischi che in caso di incidente l'assicurazione decida di rivalersi su di te, per il semplice fatto che tu, lì, non dovevi proprio esserci. Detto questo, col 150 prima e col 151 da quattro anni a questa parte, mi faccio un breve tratto di autostrada TUTTI i giorni per andare e tornare dal lavoro, senza problemi di sorta. Certo, qualche cavallo in più e ruote più grandi aiuterebbero, ma non sono indispensabili: prudenza e conoscenza dei limiti del mezzo bastano per sfangarsela più che egregiamente.
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- Non fare carburante per due giorni non serve a nulla, se non a mandare un segnale che... verrà tranquillamente ignorato. - I carburanti di origine vegetale non sono una risposta: la terra emersa non è abbastanza neppure per un decimo del parco circolante, e poi ci sarebbe il problema del cibo. - Idrogeno ed elettricità hanno ancora limiti tali da non renderli alternative accettabili. - le accise sui carburanti conservano ancora la denominazione iniziale, ma di fatto al termine dell'esigenza si sono trasformate in TASSE sull'uso dei veicoli a motore, sul cui introito (sicuro e costante, a differenza delle tasse "normali") lo Stato basa gran parte dei propri conti. Per questo motivo non vengono e non verranno mai tolte, ma semmai aumentate. La soluzione? Al momento ne vedo una sola: limitare il consumo (prendere la vespa invece della macchina, privilegiare la guida risparmiosa rispetto a quella sportiva), tornare a vivere a "Km zero" (fare la spesa al negozio sotto casa con la sporta invece di andare al centro commerciale, ricordarsi che le "passeggiate" si fanno a piedi e non in macchina) e "disabituarsi" progressivamente all'uso dei mezzi propri in favore di quelli di massa. Ne guadagneranno il portafogli, il traffico e la salute.
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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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