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electroma

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  1. electroma

    electroma

  2. Evidentemente non riesco a spiegarmi so dell'esistenza di quel ritardatore, anzi mi baso proprio sul funzionamento di quello citato nel primo post da pistone grippato. Il mio intento sarebbe proprio quello di accostare piu di uno di quei circuitini differenti tra loro nei valori di resistenza e/o condensatore, in modo da cambiare la costante di tempo del circuito e quindi la pendenza dell'ipotetica retta che sta sul grafico "gradi di anticipo in funzione dei giri". Il vantaggio di avere più circuiti da selezionare consiste nel fatto di avere una curva di anticipo non proprio lineare, ma lineare spezzata. I filtri passa basso, passa banda e passa alto sono un ipotetico e rudimentale modo di misurare il numero di giri del motore, e non sono da applicare al segnale del pick up ma bensì a quello, per esempio, generato per induzione da un filo avvolto sul cavo della bobina Electro
  3. Riguardo il segnale del pick ho visto qualcosa, di sfuggita, se non erro postato proprio da te, vol. Il fatto è che a noi ci interessa relativamente in quanto vorrei semplicemente accostare 2,3,4 circuiti ritardatori lineari (quelli più banali resistenza condensatore, che sono testati e funzionavano già prima che qualcuno estrapolasse la forma d'onda dell'impulso del pick-up) ad un circuito che in base al numero dei giri decida attraverso quale di essi far passate il segnale del pick-up. Purtroppo dadoPX mastico solo un po' di elettronica analogica, quindi nello specifico non saprei come aiutarti. Un consiglio che mi viene in mente è quello di guardare un circuito di una pistola stroboscopica o di un contagiri a led (qua sul forum mi sembra che ci siano). Come primo risultato, comunque, sarei molto felice se si riuscisse a tirar fuori un dispositivo analogico, qualcosa alla portata di tutti (me compreso), mantenendo come step evolutivo il digitale. Electro
  4. Non crocifiggetemi, so che l'argomento è stato trattato in decine di discussioni. L'altro giorno però, in uno dei miei frequentissimi cali di attenzione durante lo studio, mi é venuta in mente una soluzione che potrebbe soddisfare i tre requisiti che ogni alternativa proposta non ha mai soddisfatto a pieno. Un'accensione ad anticipo variabile deve essere, almeno secondo il mio punto di vista: affidabile, personalizzabile ed economica. Affidabile perchè, se un oggetto del genere si rompe: o ci lascia a piedi (e vabè se ne ho un'altro dietro lo cambio) oppure potrebbe anche essere che, diventando un cortocircuito, ci spara l'anticipo a valori da buco nel pistone in 300 metri visto che non conosco soluzioni che funzionino senza la prerogativa dello statore "tutto anticipato". Gli altri due punti sono strettamente collegati: centraline ad anticipo variabile e "personalizzabile" ce ne sono a secchiate, peccato che costino magari un po' troppo in relazione ai benefici che apportano, mentre quelle economiche son semplicemente dei ritardatori lineari. Ma veniamo al dunque: la mia idea è solo in fase embrionale, sono sotto esami e per qualche settimana avrò poco tempo da dedicargli ma se qualcun altro avesse voglia e tempo, insomma, ben venga. Quello che ho pensato, molto banalmente, è di accostare un circuitino, analogico, che funga da contagiri e di conseguenza devii il segnale del pick-up verso il circuito resistenza-condensatore adeguato al numero di giri in cui il motore sta operando. Per spiegarmi meglio uso un esempio. Se la vespa è al minimo, mediante un filtro passa-basso tagliamo tutte le frequenze diciamo sopra i 1500/60=25hz: in tale range un deviatore, come un transistor, indirizza il segnale del pick-up al circuito ritardatore dedicato alla zona del minimo (il quale, se settiamo lo statore a 22º potrebbe indurre un + 3º). Tra i 1500 e i 3000 giri un filtro passabanda potrebbe eccitare un transistor che indirizza il segnale pick-up direttamente alla centralina bypassando quindi il ritardatore (anticipo a 22º quindi); mentre un filtro passa-alto eccita un terzo transistor il quale indirizza a sua volta il segnale pick-up all'ultimo circuito delayer il quale ritarda linearmente il segnale dai 3000 in su (partendo da 22º si potrebbe ad esempio arrivare a 17º). Ovvio che i piu esigenti si possono sbizzarrire con 5, 7 o 10 range di funzionamento, ottenendo una qualsiasi curva (seppur sempre approssimata tramite spezzate rettilinee), con un costo che di sicuro rimarrebbe di un ordine di grandezza inferiore rispetto ai gingilli analogici e non che si trovano in commercio. Secondo voi è fattibile? Electro
  5. Al momento ho un lapsus, sono indeciso tra 22 e 24. Sui px di dadi castellati comunque se ne montato solo due, di chi uno non è nemmeno propriamente un dado (quello della frizione) per cui non ti sbagli. Anche io ho un px del tuo stesso anno, e il colore della tua mi sta stuzzicando.... P.S. Ti manca il copribiscotto! Electro
  6. Con un dado castellato la coppiglia evita sia che il dado si sviti sia che si allenti. Con quel dado la coppiglia non evita che esso si allenti. Questo perchè con il dado castellato la coppiglia viene inserita tra i "merletti" consentendo pochissimo gioco. Electro
  7. Ti occorre un dado castellato, come questo Electro
  8. Recentemente anche carbone produce per conto di rms, nello specifico è quello che nel catalogo rms è indicato con il codice 204550293 (posteriore), e credo valga anche per l'anteriore. Electro
  9. Dovendo intraprendere un viaggetto a fine anno in una zona dove probabilmente nevicherà le city grip winter non mi convincevano al 100%. Avrei potuto acquistare le IRC, ma mi sembravano sprecate visto il loro profilo estremo (anche perchè una volta rientrato, abitando sul litorale, sarebbero state pressochè inutili). Ho deciso quindi di fare un salto nel vuoto acquistando le kenda k701, essendo quelle che come disegno del battistrada assecondavano tutte le mie richieste. Pagate 30 euro l'una da un sito su cui mi son sempre trovato bene, quindi credo che anche il DOT non corrisponderà a una data molto lontana. Condividerò la mia esperienza in modo tale da fare un po di luce su queste gomme praticamente sconosciute, ma che un po' tutti vendono. Electro
  10. Salve a tutti, come si intuisce dal titolo sto per intraprendere un viaggetto che mi porta verso questo territorio, che non ho mai visitato. Nello specifico per la fine di quest'anno io e un mio amico vorremmo tentare l'impresa a bordo del mio px. Non è certo gran che rispetto ai viaggi che sono stati intrapresi con le nostre nonne, ma visto che è il nostro primo tentativo ed in pieno inverno, siamo molto esaltati per questa nostra avventura. Partiamo da Viareggio e dopo aver costeggiato tutto il litorale ligure fino a Genova, ci addentreremo in terra piemontese. Ed è qui che sorgono i miei dubbi, per cui sto invocando l'aiuto di tutti i vespisti piemontesi. Solitamente per la fine dell'anno nella zona di Acqui Terme si rischia di trovare neve? Per precauzione vorrei comprare delle michelin city grip winter (anche perchè una volta tornato a viareggio, dove la neve la fa per sbaglio forse per mezza giornata l'anno, almeno non le consumo nel giro di 1000 chilometri come accadrebbe con le irc). Certo è che se mi dite che le nevicate sono abbondanti di sicuro opterei le irc! Grazie a tutti e si accettano anche altri suggerimenti e precauzioni che non riguardano solo gli pneumatici! Electro
  11. A me non è mai capitato, nè con motori originali nè con varianti anche abbastanza pepate. Per adesso ho avuto modo di usare shell spirax s6 e un bardahl del quale per adesso non ricordo la sigla, sintetico anche esso però. È un evergreen... da domani si riprende una discussione anche su quelli per la miscela Electro
  12. Mi trovi d'accordo solo se mi dice che compri il minerale perchè costa meno. L'olio sintetico è ottenuto con processi di raffinazione più recenti e sofisticati rispetto al minerale. È quindi superiore ad esso praticamente sotto ogni aspetto: ha migliori capacità di lubrificazione, raffreddamento e detergenza, tanto per dirne alcune.... Electro
  13. Dovresti trovarlo anche al negozio dove ti sei già recato... La denominazione è probabilmente quella da te ipotizzata, controlla comunque anche il grado di viscosità per esser sicuri Dovrebbe costare sui 10-15 euro al litro, ma se consideri che con un litro ci fai almeno tre cambi olio, direi che è una spesa tutt'altro che onerosa. Un ultimo consiglio, abbi premura di conservare il flacone in un luogo, come si legge sulle etichette degli alimenti, fresco asciutto e lontano dalle fonti di calore e aggiungerei anche lontano dal gelo! Electro

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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