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È bianca e viene da Castrovillari vero? Inviato dalla cabina telefonica
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ho combattuto per anni in passato quando da scapolone vivevo da mia sorella ma sullo stato di famiglia risultavo solo io. Loro incrociavano redditi e stato di famiglia e mandavano ste lettere e io prontamente rispondevo che convivevo con mia sorella già titolare di abbonamento rai. Ciò nonostante ogni anno rimandavano la solita lettera ed ogni anno rispondevo alla stessa maniera comunicando gli estremi dell'abbonamento di mia sorella. Un anno non ce l'ho fatta più ed ho chiamato uno di quei numeri indicati sulla lettera e dopo una ben animata e pittoresca discussione mi comunicarono che avrebbero mandato la gdf per i dovuti controlli. Li sto ancora aspettando. Comunque l'acquisto di un TV (pagato con carta di credito o con finanziamento o utilizzando le carte fedeltà dei vari ipermercati) o la sottoscrizione di un abbonamento scai o premium automaticamente fa scattare il controllo e la lettera.
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Mi spiace ma non ne ho uno da misurare, sempre che sia diverso da quello della 180 SS. Io tenterei di rigenerare l'originale.
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Sono passati tanti anni ma un catalogo ricambi dell'ETS non è mai venuto fuori. In passato e mi pare proprio in queste pagine venne fuori un utente che sosteneva di averlo e che avrebbe postato/inviato le scansioni di questo "allegato" al catalogo ricambi PK. Dopo lunga ed inutile attesa l'utente è sparito. Del resto la conferma che la Piaggio di questo mezzo avesse poche idee ma ben confuse l'ho avuta quando ho richiesto il certificato d'origine della mia ETS: non hanno (più?) ne date ne luogo di consegna dei mezzi, non hanno (più?) i numeri motore abbinati ai telai, avevo chiesto notizie del catalogo ricambi ed anche quì mi risposero che non ne avevano idea. Io sono stato sempre convinto che l'ETS è nata come prototipo (ed effettivamente è l'anello di congiunzione fra PK e XL) e come tale sia rimasto poco quanto nulla di documentazione. E pensandoci bene quanti sono i ricambi specifici dell?ETS? pochi, la scocca (che poi ha il posteriore della pk automatica ed un nuovo scudo), il paraspruzzi, il musetto, gli adesivi e la targhetta, manubrio e copri manubrio, la sella, la marmitta. Il resto proveniva da altri modelli oppure in seguito è stato adottato su modelli successivi come il motore, il mozzo anteriore, il bauletto. La cosa allucinante è che la piaggio aveva in casa i ricambi ETS ma non avendo i codici delle parti ed il catalogo ricambi non si potevano ordinare. Io per vie traverse ebbi una serie di adesivi nuovi, malconci ma nella busta piaggio. Col codice sono andato al magazzino e ne ho ordinate 5 serie, me ne sono arrivate 4 (le ultime mi dissero) e le custodisco gelosamente. Ho provato anni addietro ad ordinare la marmitta dopo averne recuperato il codice ma mi dissero che erano già finite. Le selle all'epoca se le sono vendute a uso selloni PK, per il coperchio manubrio poi qualche anno fa hanno toccato il fondo: In magazzino ricambi ne hanno mandati due etichettate come cop. manubrio PX FD ovviamente appena sono arrivati, visto che sapevano che ne cercavo uno sono stato contattato e l'ho ritirato.
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Aspettare che? e da chi? Il kit lo fa l'ariete, un buon ricambista dovrebbe averli. Ora capisci perchè tutti diciamo sempre che quando si smonta qualcosa di "nuovo" si fanno le foto?. Per la pulizia dei carter, io ti consiglio di non infierire e non utilizzare pallinatura/sabbiatura e altre azioni forti. Per il mio punto di vista dei carter di una vespa che ha quasi 50 anni non possono e non devono tornare nuovi, una buona pulita magari con prodotti sgrassanti e basta, i segni del tempo possono anche restare.
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Non credo visto che manca all'appello il catalogo ricambi, ben più importante del manuale di officina di un modello sostanzialmente assimilabile a modelli subito precedenti/seguenti. Nella sezione downloead dovrebbe esserci materiale su PK e simili, se poi hai particolari dubbi/richieste chiedi pure. Benvenuto
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Esatto, come è messo ora devi girarlo e infilarlo dall'altra parte. Per toglierlo, dopo che avrai tolto il cuscinetto, dovrebbe venir via molto facilmente, se proprio trovi impedimenti procurati un tubo bello grosso e cerca di fare pressione (non dare colpi) sulla parte più esterna. Quando lo togli controllalo bene, se ci sono ammaccature o pizzicate sul bordo esterno ed interno non indugiare, cambialo.
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Nelle foto postate da kiwi il paraolio è montato ovviamente dal lato giusto. Certamente il paraolio lo hai montato al contrario e se mai avesse lasciato girare l'albero libero, ai primi giri sarebbe saltato via rischiando anche di fare danni. Quello è un motore che nei carter sviluppa pressioni e depressioni notevoli, se un paraolio non è al posto suo e piantato bene salta via come niente. Il paraolio lato frizione va infilato nella sede del cuscinetto e prima di questo, ti dico anche che i nuovi paraoli se non li pianti bene e li pressi bene col cuscinetto avrai qualche difficoltà a piazzare il seeger che ferma il cuscinetto. Quel seeger ti consiglio di posizionarlo prima da un lato nella sede e poi con la giusta pinza tirare l'altra parte il giusto per farlo entrare. Evita di stringerlo di più del necessario, a me uno è letteralmente esploso ed una scheggia mi ha bucato un dito, pensa se ti arriva in faccia...... E inoltre se lo rompi, poi per trovarne un altro dovrai piangere. Il problema che ha avuto kiwi con l'albero riguardava le dimensioni della testa di biella che in alcune posizioni poteva (o toccava, non ricordo bene) l'imbocco del carter. Nel motore 180 SS (e 160 GS) fra albero e carter non ci vanno spessori e sinceramente non ne ricordo neanche nei px dove l'unico spessore pertinente l'albero va sotto la campana al posto dell'eventuale ingranaggio di comando dell'alberino del miscelatore. Personalmente preferisco sempre gli alberi originali e se proprio devo e le spalle dell'albero sono in buone condizioni cambio solo la biella.
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Hai montato il paraolio lato frizione al contrario. Va girato e montato dal lato della frizione. Inviato dalla cabina telefonica
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Il 3d degli IPhonisti (leggere il primo messaggio prima di postare)
argomento ha risposto a Alext5 in In Piazzetta
Segnalo "indoona" (G). Consente di chiamare i numeri di rete fissa dal cellulare utilizzando la rete 3g/wifi quindi "diciamo" gratis o meglio senza consumare traffico telefonico. -
Mi permetto di aggiungere che in alternativa si può aprire una finestra sul pistone, sotto quella dell'unghiata. In questo modo si uniscono praticamente tutti i travasi all'aspirazione al cilindro (i benefici veri si hanno con una buona espansione) e nel caso venga fuori un motore che non ti piace puoi sempre tornare indietro sostituendo il pistone. Certo il pistone non lo regalano, ma costa meno del cilindro.
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Ecco, forse anche tu, inconsciamente hai evitato che il problema emulsione divenisse serio. Diciamo che sul mio lamellare il problema è aumentato a causa dell'albero non proprio ben bilanciato (e questo sarà il prossimo lavoro da fare) ma quando avevo il collettore polini, l'albero era originale, le vibrazioni c'erano comunque, ma il problema dell'emulsione nella vaschetta era compensato da un getto max più generoso. Riguardo il collettore lamellare malossi, lo comprai ma dopo averlo esaminato e dopo aver fatto delle prove di montaggio, mi resi conto che non faceva per me e finì su egay.
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Colgo questo messaggio per aggiungere qualcosa a riguardo. Montare uno di questi carburatori potrebbe sembrare la soluzione a tanti problemi, in realtà ne nascono altri che se non adeguatamente valutati portano più scompensi che benefici. Quando montai al T5 il collettore polini ed il 28 mi accorsi subito che la posizione del carburatore non era proprio felice. La vaschetta toccava sulla cuffia cilindro, il carburatore stesso per non toccare la scocca nell'oscillazione del motore doveva stare parecchio inclinato lateralmente, col soffietto montato, in due, il soffietto tendeva a strozzarsi ed il carburatore andava a toccare la scocca comunque, anche se inclinato. Questo staticamente parlando. A motore in moto, dopo parecchi tentativi riuscii a carburarlo in maniera decente ma quando andavo in due diventava grassa ma grassa che non vi dico, in principio davo la colpa al soffietto che si occludeva e limitava l'accesso di aria, poi misi all'interno del soffietto una molla, questo sembrava aver migliorato leggermente la situazione ma era solo una apparenza. Arrivò il momento di restaurare il T5 e chiesi al carrozziere di "scavare" nella lamiera della scocca sopra ed al lato del carburatore. Parallelamente il motore fu trasformato in lamellare e per il collettore decisi di costruirmelo da me in modo da far stare il carburatore "comodo". Montato il motore nella scocca sembrava tutto perfetto, carburatore che non toccava da nessuna parte, libero di oscillare fino a fondo corsa, soffietto che stava quasi dritto e grazie alla molla interna non si schiacciava, tutto apparentemente perfetto. Arriva il momento del primo test su strada ma appena il motore saliva di giri iniziava a smagrire tanto da fare dei vuoti come se mancasse benzina o come se il getto massimo fosse terribilmente piccolo. Inizia un calvario durato fino a notte fonda, dopo aver cambiato di tutto, serbatoio, tappo, tappo con foro supplementare, tubo, galleggiante, getti, polverizzatori, di tutto di più. Niente, nessuna soluzione. Finchè mi accorsi che accelerando da fermo dai tubicini del troppo pieno usciva benzina e lì si accese una lampadina: le vibrazioni. Praticamente, con quei tipi di collettore e carburatore montato con giunto elastico le vibrazioni del motore fanno vibrare tanto il carburatore che nella vaschetta si creano bollicine d'aria, i getti pescano aria e benzina e lo smagrimento è servito. Col collettore polini inconsciamente ero riuscito a compensare la formazione di bolle con dei getti più generosi ed anche perchè il carburatore era poggiato sulla cuffia cilindro e questo limitava le vibrazioni. Ma quando andavo in due ero grasso perchè in due il carburatore era "costretto" fra scocca e motore e quindi senza vibrazioni, i getti pescavano benzina senza bolle. Col nuovo collettore lamellare autocostruito il carburatore si trovava libero, si, libero di vibrare a piacimento tanto da fargli sputare la benzina dagli sfiati. Alla fine il problema l'ho risolto trasformando il collettore da attacco elastico ad attacco rigido e sostituendo il carburatore con un vecchio VHB27 attacco rigido, ex cagiva. Nelle moto il motore è solidale col telaio, le sue vibrazioni vengono scaricate sul telaio ed il carburatore è fissato in maniera ben salda da entrambi i lati (sia pure in maniera elastica), sulla vespa invece queste condizioni non ci sono, il motore è fissato elasticamente al telaio, le vibrazioni "restano" sul motore e si diramano sulle "appendici". Detto questo, una soluzione per me è assicurare saldamente il carburatore al motore, da un lato e dall'altro e se proprio dovete utilizzare un attacco elastico meglio un tubo telato bello tosto che un gommotto morbido.
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Scusate l'ot ma credo che questo sia il posto più indicato per avvisare i baresi Ho appena ricevuto un avviso per una possibile tromba d'aria nelle prossime ore su Bari. L'avviso proviene da un mio parente che lavora in una fabbrica della zona industriale dove sono stati messi tutti in allerta. Vedendo la situazione meteo attuale non sembrano esserci segni evidenti ma vedendo quello che è successo qualche ora fa a Taranto e dintorni c'è da stare in allerta. Occhio! Inviato dalla cabina telefonica
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Per ora chiudo. Inviato dalla cabina telefonica
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you huuuuuuuu :risata1::risata1::risata1: Per quello ho già risolto da diversi anni!
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Ma sbaglio o ci sono agenzie di pratiche auto che ancora utilizzano il "canale fast"? Riguardo alla rivista, sinceramente per come è e per la poca rilevanza che viene data al settore storico, se la tolgono non credo sia una grossa perdita ma sinceramente visto che almeno nelle intenzioni sembra vogliano dare un po' più di spazio al settore storico (tessera vintage etc.) mi sarei aspettato una rivista dedicata piuttosto che l'abolizione totale. Per qualche anno sono stato tesserato ASI e devo dire che più passa il tempo e più mi convinco che il prossimo anno tornerò ad essere un tesserato ASI. Avete mai vitsto/sfogliato la rivista che arriva ogni mese a casa dei tesserati? Le ultime che ho hanno 140-150 pagine, ben rilegate, belle foto, begli articoli piacevoli da leggere, certo viene dato più spazio alle auto ma per come siamo noi innamorati del "vecchiume" vi garantisco che non vi dispiacerà. E poi le riviste dell'ASI finiscono sempre in libreria, motoitalia per me finisce nel cestino direttamente dalla cassetta della posta, giusto il tempo di togliere l'etichetta col mio nome. Inviato dalla cabina telefonica
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Che non si potesse immatricolare un veicolo che non ha mai avuto un numero di telaio lo sapevo e l'ho scritto ma se parliamo di esemplare unico, cosa ne impedirebbe l'omologazione? Premesso sempre che uno si dota di tutto il necessario quindi progetto del veicolo, che lo stesso sia in condizione di superare le prove a cui sarà sottoposto e che ci sia tutta la miriade di carte necessarie, per quale motivo non dovrebbero accettare l'omologazione?
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Per me certe modifiche sono come le scoregge: piacciono solo a chi le fa. ?
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A rigor di legge (la logica spesso è ben distante) non dovremmo toccare nulla dei nostri mezzi, eccetto olio, filtri e altri dettagli. Per il resto si è obbligati a far eseguire i lavori alle officine regolarmente iscritte alla camera di commercio. E a rigor di legge e di logica non è neanche giusto fare fare i lavori a tizio che però non essendo iscritto alla camera di commercio si fa fare la fattura/dichiarazione da Caio. Il motivo di questa "restrizione" è semplice, per la legge una officina regolarmente iscritta è specializzata e formata a dovere per intervenire sui veicoli, noi non essendo del mestiere potremmo "minare" la sicurezza del veicolo e la sicurezza della circolazione altrui. Che poi molti meccanici con tanto di iscrizione alla camera di commercio siano dei cani questo può accadere ma almeno a loro non succede nulla se si presenta la stradale in officina, se succede a noi sono caxxi. (art 10 comma 2 legge 05/02/92 e art 13 del 14/11/1981 n°689 ) Articolo 10 Vigilanza e sanzioni. 1. Le province e i comuni vigilano sull'applicazione della presente legge. 2. L'esercizio dell'attività di autoriparazione da parte di una impresa non iscritta nel registro di cui all'articolo 2 è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire diecimilioni a lire trentamilioni e con la confisca delle attrezzature e delle strumentazioni utilizzate per l'attività illecita. 3. L'esercizio, da parte di una impresa, di attività di autoriparazione di pertinenza di sezioni del registro di cui all'articolo 2 diverse da quella in cui l'impresa è iscritta è punito, salvo il caso di operazioni strettamente strumentali o accessorie rispetto all'attività principale, con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire cinquemilioni a lire quindicimilioni e con la confisca delle attrezzature e delle strumentazioni utilizzate per l'attività illecita. Se la violazione sia ripetuta, si fa luogo alla cancellazione dell'impresa dal registro di cui all'articolo 2. 4. Chiunque viola la disposizione di cui all'articolo 6 è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire centomila a lire cinquecentomila. Per la legge se ti trovano nel tuo box, debitamente attrezzato e con la tua vespa smontata, è prevista una sanzione ed il sequestro di tutto, non ne parliamo se ti trovano anche la vespa di un amico a cui stai cambiando le ganasce. Figuriamoci se ti scoprono il 130- Per stare tranquillo prepara tutto che in serata passo a ritirare attrezzi e pezzi
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Quei telai si possono utilizzare solo per sostituzione, ammesso che siano accompagnati da fattura di acquisto, dichiarazione di perfetta esecuzione lavori da parte di una officina meccanica, foto e reperti del vecchio telaio/matricola. Non possono essere immatricolati come veicoli nuovi semplicemente perchè quei telai non hanno un numero e non puoi certo inventartelo, ne tanto meno può inventarselo un meccanico. Una possibilità potrebbe essere la richiesta di omologazione come esemplare unico ma la pratica è assolutamente lunga e costosa, dovendo poi necessariamente passare per l'ufficio complicazione affari semplici.
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Fai una visura al PRA e controlla che sia effettivamente lui l'intestatario. Per il resto secondo me il fatto che siano cinque piuttosto che tre o nove non cambia nulla, l'importante e che i documenti siano in regola.
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Questa non la sapevo, ho smontato motori gs prima e seconda serie ma non ho notato differenze.
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Assolutamente no, ci va la sua, è certamente la stessa della GS 160, forse è la stessa di rally180 e rally200 femsa, forse. Puoi verificarlo sugli esplosi, li trovi nella sezione download.
Board Life Status
Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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