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125 primavera Restauro Vespa 125 Primavera, Prima Serie 1968
argomento ha risposto a Gianluca102 in Restauro Smallframe
Ciao Marben, ma infatti lungi da me seguire i loro consigli. La sostituzione del carter è una cosa che ho fatto per la 150 VBB del 61, ma in quel caso c'era l'incongruenza tra il telaio VBB1T e il motore VBB2M. Ora ho "fatto ricorso" all FMI centrale, diciamo, esponendogli il problema ed allegando ulteriori foto da altre angolazioni del numero di motore. Vediamo cosa mi rispondono...non la voglio proprio lasciar cadere sta cosa perché ho investito soldi e tempo, e mi sembra tutta una grande presa in giro. ciao e buone Feste Pasquali! -
125 primavera Restauro Vespa 125 Primavera, Prima Serie 1968
argomento ha risposto a Gianluca102 in Restauro Smallframe
🤔Come posso farlo? Mi garantirebbe avere la certificazione dell'associazione telaio - motore?? -
125 primavera Restauro Vespa 125 Primavera, Prima Serie 1968
argomento ha risposto a Gianluca102 in Restauro Smallframe
Lo sto considerando seriamente. Non mi va giù aver immobilizzato gli 80 euro per la pratica. Nel caso la pratica non vada a buon fine e abbia tutte le ragioni per esser nel giusto rispetto al pronunciamento della commissione potrei avere la speranza di recuperare qualcosa?? Ad ogni modo quest è stata la loro risposta alla mia mail. Da parecchi punti ai quali appigliarsi per pretendere un rimborso della pratica a mio modo di vedere...quel "non è assolutamente dimostrabile" mi fa davvero ridere....su che base danno i loro giudizi...? conoscono la materia che trattano?? Buongiorno Gianluca, Le comunico che previo consulto con la commissione federale, il carter motore del suo motociclo non è conforme alle caratteristiche d'origine, in quanto sono molto chiare dalla documentazione allegata le predette alterazioni alla sequenza alfanumerica precedente comunicate; questo non vuole essere un accusa nei suoi confronti, in quanto non è assolutamente dimostrabile e non di pertinenza con la commissione d'esame, ma con l'assetto attuale non è possibile procedere con la storicizzazione del motociclo. Le consiglio pertanto come già detto di reperire un carter motore analogo, di installarlo sulla vespa e di rifare due foto ovvero quella del nuovo carter da vicino per la lettura del seriale motore ed un altra a distanza dove dovrà essere inquadrata la matricola del nuovo e quella del vecchio adagiato li vicino. Mi raccomando il rispetto dei sei mesi dalla prima comunione in modo da evitare l'archiviazione della pratica. Distinti saluti -
125 primavera Restauro Vespa 125 Primavera, Prima Serie 1968
argomento ha risposto a Gianluca102 in Restauro Smallframe
Buongiorno a tutti! Grazie davvero per i vostri punti di vista e input, Marben e GiPiRat, Vespa979, davvero utili! Dopo un po' di ripensamenti ho deciso di mettere il Forum totalmente al corrente dell'evoluzione di questa situazione. Io ho risposto alla mail dell'esaminatore confezionando un risposta dalla quale trasparisse la mia più totale buona fede. Qui il corpo, per intero della mail (scusate il papiro) Buona sera Sig. XXXXX, grazie della cortese risposta. Alcune osservazioni: Sono contento che il numero di telaio incontri i criteri di assegnazione dell'attestato di storicità del veicolo! Ho provato a fare un lavoro di recupero cercando di non andare ad abradere troppo la zona. Il risultato che ho ottenuto è il migliore che ho potuto. Rimetterci mano vorrebbe dire rischiare di rendere totalmente illeggibile il numero di telaio e la sigla. Sul numero di motore mi permetto di dissentire con quanto da lei concluso e vado a spiegare il motivo punto per punto. Mi permetta di fare solo un cappello introduttivo dicendo che, conoscendo la storia della Vespa (unico proprietario come attestato da estratto cronologico), posso assicurare che non sia mai stata operata alcuna manomissione del motore (da me personalmente restaurato e smontato per la prima volta dal mezzo dal 1968, e sono nella posizione di fornire tutte le foto che lo documentano) e che il suo restauro sia stato effettuato aprendo per la prima volta il blocco motore dalla produzione della Vespa. Il numero di motore estremamente congruente a quello del numero di telaio, conferma inoltre il fatto che non ci sarebbe stato nessun motivo di manomettere o modificare il numero di motore o la sua sigla. Ora vengo alle sue perplessità sulla punzonatura del motore. L'abrasione, rimozione, di caratteri precedenti avrebbe comportato l'asportazione di un quantitativo considerevole di alluminio, data la profondità con cui solitamente vengono incisi i numeri di motore o anche la sola sigla. Questo avrebbe portato ad un evidente modifica della sede circostante il bullone di carico dell'olio a causa della barenatura (asportazione) di alluminio. Quest'area non risulta tuttavia compromessa in nessun modo, ed il labbro di alluminio sporgente attorno al bullone di carico è intatto. La punta che si intravede al di sopra della prima stella potrebbe essere una punzonatura di rimbalzo, così come se ne vedono in molti altri casi. La punzonatura dei numeri era fortemente dipendente dall'operatore laddove la punzonatura veniva effettuata a mano (trattandosi di punzoni separati per ciascuna cifra o simbolo), in termini di allineamento tra gli stessi e profondità di ciascun carattere. In allegato (FOTO3) un esempio di un numero di motore in cui si notano i disallineamenti attribuibili alla punzonatura manuale e all'"effetto operatore". Il carattere "0" , nel mio caso, probabilmente è stato impresso con una inclinazione del punzone non perfettamente perpendicolare al piano di incisione. Sono d'accordo con lei nell'affermare che, in questo caso, la mano dell'operatore è molto evidente (tornerò su questo aspetto più sotto). La differenza di profondità tra la sigla VMA2M e lo stemma Piaggio è dovuta alla differenza tra le tipologie dei punzoni utilizzati, anche questo aspetto fa parte dell'arte nota. Lo stemma piaggio veniva da un punzone ad un solo stelo, il segno che lasciava era tipicamente più profondo di quello utilizzato per la sigla motore, che invece era unico (e più largo) per tutti i caratteri, e quindi dalla superficie di battuta più ampia (a parità di forza impressa dall'operatore, c'era più probabilità che il solco risultasse più superficiale rispetto a quello dello stemma Piaggio). Allego la FOTO4 esemplificativa di questo effetto su un altro numero motore appartenente a una Vespa Primavera Prima Serie molto vicina alla mia in termini di numero di motore. Da osservare come le punzonature, le differenze di profondità tra stemma e sigla motore, allineamento delle stelline, la posizione dei caratteri, siano estremamente congruenti con quelli della mia Vespa. Quelli che appaiono come segni di abrasione di una precedente sigla motore, sono in realtà tipiche smagliature dell'alluminio, così come sono evidenti sotto i caratteri "9" e "1" del numero. Solo al di sopra dell'ultima "M" della sigla è presente quello che sembra un segno riconducibile ad una seconda "M". Ma anche qui il fatto che sia così ben sovrapponibile alla M sottostante (come nel caso della punta della prima stellina) farebbe propendere per un rimbalzo di punzonatura. A completezza della mia trattazione le allego tre ulteriori immagini: la prima (FOTO1) mette in evidenza un numero chiaramente manomesso. é visibile la deformazione del piano di punzonatura a seguito dell'asportazione dell'alluminio (che deve essere considerevole data la profondità dei punzoni), e i caratteri della precedente punzonatura, che nonostante l'abrasione, affiorano a causa della loro iniziale profondità. La seconda foto (FOTO2) porta alla sua attenzione una punzonatura di motore di Vespa Rally200 originale, in cui è visibile l'effetto rimbalzo sulla cifra "1" del numero di motore. La terza foto (FOTO5), forse la più significativa, mostra il motore Primavera punzonato 10 numeri prima del mio. Tutto, o quasi, quello che ha riscontrato sul mio motore è presente anche in questo: numeri disallineati, stelle punzonate storte, differenza di pressione tra scudetto piaggio e sigla motore. Questa è un'ulteriore prova del fatto che è possibile attribuire tutto ciò che lei ha elencato, al solo ad unico operatore Piaggio (e non a qualsivoglia "manipolazione" postuma) che quel malaugurato giorno del 1968 si è trovato a punzonare una decina di motori Primavera. Concludo commentando il suo ultimo suggerimento di procedere con sostituzione del carter motore: lo trovo fortemente anacronistico nel momento in cui, a tutela dell'originalità del mezzo, si preferirebbe accoppiare al telaio un carter di un motore prodotto potenzialmente in un momento molto successivo a quello di produzione del telaio, considerando che si tratta di una Primavera prima serie (già intrinsecamente rara) con numero telaio molto basso, (primi 7000 esemplari). Certo della sua comprensione le chiedo cortesemente di poter riconsiderare le sue osservazioni, dovendo esser consapevole del fatto che non si tratterebbe di ritrattare una decisione ma piuttosto di riconoscere una posizione, la mia, di un appassionato conscio della buona fede delle proprie azioni e dichiarazioni. In attesa di suo riscontro, la saluto cordialmente. In prossimo post la sua risposta... Spoiler: non è stata positiva... -
125 primavera Restauro Vespa 125 Primavera, Prima Serie 1968
argomento ha risposto a Gianluca102 in Restauro Smallframe
Stupendo, grazie mille! Il numero di motore che più vicino al mio non si puo' (o quasi)!! Questa è la prova che quel giorno del lontano 1968 in cui sono stati punzonati quei due motori, l'operaio Piaggio non è che avesse proprio tutta sta voglia di lavorare Spero che questo faccia cambiare idea all'esaminatore, ho tutti i diritti di far valere la mia posizione, poichè convinto di esser nel giusto. Grazie! -
125 primavera Restauro Vespa 125 Primavera, Prima Serie 1968
argomento ha risposto a Gianluca102 in Restauro Smallframe
Potrebbe, non lo escludo....non avrebbe dovuto apparire traccia almeno su foglio complementare della sostituzione? Non lo so la vedo come una remota possibilità. Ho smontato personalmente pezzo per pezzo questa Vespa e ho davvero trovato tutte le parti che non sembravano esser mai state sostituite o toccate....mi sembra davvero strano. -
125 primavera Restauro Vespa 125 Primavera, Prima Serie 1968
argomento ha risposto a Gianluca102 in Restauro Smallframe
Grazie per la tua opinione Pier! io sto vedendo un po' di tutto...su un procedimento cosi manuale, difficile avere una riproducibilità perfetta tra un motore e l'altro... Quello che tu dici esser un "5" è davvero una nervatura dell'alluminio, come quelle adiacenti e quelle sotto al ) e all'ultima cifra, e poi non avrebbe nessun tipo di allineamento con l'ultima M (parziale) quindi dovrebbe appartenere addirittura ad una terza punzonatura. Ma se le due punzonature fossero state tutte e due abrase per far posto all'ultima punzonatura allora avrebbero dovuto rimuovere una quantità di alluminio tale che sarebbe visibile nello svaso del bullona di carico dell'olio. Ma a me quella sede pare perfetta....Non mi fa piu' uploadare nuove immagini ma trovo delle foto di numero di motore molto vicini al mio che sono molto simili in quanto a disallineameti vari.... -
125 primavera Restauro Vespa 125 Primavera, Prima Serie 1968
argomento ha risposto a Gianluca102 in Restauro Smallframe
Non so perchè non mi ha fatto inserire le immagini....ci riprovo.... -
125 primavera Restauro Vespa 125 Primavera, Prima Serie 1968
argomento ha risposto a Gianluca102 in Restauro Smallframe
Ciao! Dopo qualche mese son ritornato a lavorare sulla Vespa per renderla conforme alle richieste avanzate dall'esaminatore FMI. Ecco una foto in cui potete osservare come abbia portato la sella a norma, rispetto a quanto richiesto, e come abbia aggiunto anche il gommino del blocchetto bloccasterzo (grazie per exstreme per il suggerimento!). Ho rifatto tutte le foto perché mi avevano contestato lo sfondo....non uniforme.... Ad ogni modo mi hanno già risposto, apprezzando tutte le modifiche fatte, e fin qui tutto bene. La persona con cui sto interloquendo si sta però impuntato sul numero di motore, sospettando una abrasione e una ripunzonatura. Vi riporto qui direttamente, virgolettate, le sue perplessità. Ovviamente vi riporto anche la foto che ho rifatto da più vicino, del numero di motore. "Per quanto concerne invece il numero di motore la situazione è più complicata, in quanto lo stile dei caratteri e soprattutto il loro posizionamento fa emergere purtroppo la presenza al di sotto di altri caratteri probabilmente abrasi, facilmente verificabili dalle due foto qui allegate; nello specifico dove è punzonata la prima stella si denota al di sopra della punta superiore un altra punta, il carattere zero 0 è totalmente disassato e mal impresso rispetto agli altri, l'ultima stella oltre ad essere storta è anch'essa maldestramente punzonata. Passando poi al prefisso "VMA2M" nonostante lo stile dei caratteri risulti "indicativamente" corretto, si notano anche qui vecchi caratteri punzonati e mal abrasi appena al di sopra di tutta la sequenza del prefisso e come ultima cosa il logo esagonale Piaggio ha profondità di punzonatura diversa rispetto al prefisso quando invece dovrebbe essere analoga." Il suo suggerimento è quello (drastico) di andare a cercare un carter motore con la punzonatura "corretta". Ovviamente questa sua analisi mi trova toootalmente in disaccordo, per diversi motivi. 1. conosco la storia della Vespa: unico proprietario, sempre tenuta intera e mai smontata (il motore aveva i suoi km originali e non era mai stata fatta alcuna revisione/apertura per cambio parti) 2. la punzonatura è molto coerente con numero di telaio: VMA2T 02677* e VMA2M 02679*. 3. quello che lui interpreta come maldestre punzonature o doppi segni, a me sembrano semplici "rimbalzi" del punzone comuni nelle punzonature dei carter. Oltretutto ciò che lui indica come "vecchi caratteri punzonati e mal abrasi al di sopra di tutta la sequenza del prefisso" sono chiaramente "smagliature" dell'alluminio (molto ben visibili se si fa zoom sulla foto) come se ne vedono in mille altre parti della fusione dei carter. C'è solo un segno che sembra richiamare l'ultima "M" ma anche qui, a me pare un rimbalzo di punzonatura. Questa è la mia analisi, voi che ne dite?? Pensare che il numero di telaio era il particolare che mi sembrava il più inattaccabile di questa mia richiesta di iscrizione! -
125 primavera Restauro Vespa 125 Primavera, Prima Serie 1968
argomento ha risposto a Gianluca102 in Restauro Smallframe
Ciao! grazie mille per i vostri commenti e risposte! Giusto, lo ho già in casa, provvedo a inserirlo e farlo comparire nelle foto che mi hanno richiesto di rifare.... Staffa interna è corretta. Risulta sollevato perché io sono solito inserire una guarnizione adesiva in gommapiuma interna alla parte mobile dello sportellino in modo che annulli le fastidiose vibrazioni. L'ho fatto su tutte le mie Vespa. Non hanno obiettato nulla a riguardo in FMI...per fortuna passa inosservato. Caspita che occhio! Vero è una riproduzione Zadi...se ne troverò uno originale a buon prezzo provvederò a sostituirlo... Quindi a vostro modo di vedere se dovessi sostituire la sella attuale con una tipo originale senza la scritta piaggio e senza gancio portaborse dovrei essere a posto? Grazie mille per il vostro parere! -
125 primavera Restauro Vespa 125 Primavera, Prima Serie 1968
argomento ha risposto a Gianluca102 in Restauro Smallframe
Grazie mille Pier per la pronta risposta! Si vedo anche io difficile trovare prova fotografica... A dire il vero volevo comunque acquistare una nuova sella, tenendo quella sua originale restaurata più a scopo collezionistico... Altro dettaglio della sella: il gancio porta borse a vostro modo di vedere è d'obbligo per la certificazione storica? Vedo che le selle venduta oggi, non lo hanno... -
125 primavera Restauro Vespa 125 Primavera, Prima Serie 1968
argomento ha risposto a Gianluca102 in Restauro Smallframe
Buongiorno a tutti! ebbene si, dopo più di due anni, rieccomi a concludere questo thread lasciato per troppo tempo silente! (anche perché nel frattempo non sono rimasto con le mani in mano in quanto a "parco Vespe"). I lavori sono andati avanti nel frattempo, e tutto è andato alla fine per il meglio, fino ad ora. Faccio un fastforward di quello che è successo alla mia Primavera fin qui, in questo lasso di tempo. 1. La carrozzerie è ritornata dall'officina con fiancata sinistra e pedana sostituite. Erano un colabrodo. 2. Il motore, rifatto completamente, ora suona che è una meraviglia. Dopo aver sbattuto la testa per un po' di tempo su una carburazione difficile da mettere a punto (fatto che ho attribuito allo stato del carburatore originale) mi son deciso ad optare per uno nuovo Dell'Orto. 3. A livello burocratico ho completato la trafila, tra PRA e Motorizzazione, per ottenere Certificato Unico di Circolazione a me intestato. La cosa non era cosi ovvia poiché il mezzo si presentava ancora in vita (non come la GL) come non radiato, con il primo ed unico proprietario deceduto. Ero in possesso di tutti i doc originali, quindi il trasferimento di proprietà è avvenuto in concomitanza con scrittura privata di compravendita con mio amico. Non è stato necessario fare altro. Se non avessi avuto il foglio complementare, sarebbe stato impossibile procedere.....fiu....l'ho scampata.... Ora sto apprestandomi all'iscrizione al registro storico FMI (Procedura A). E qui arrivano le "grane".... Dopo la sottomissione della pratica mi arriva una prima risposta da Federmoto con alcune piccole cose da correggere. Si tratta obiettivamente per la maggior parte di nulla di critico: numero di telaio da rendere più visibile (ci sto già lavorando), i gommini "ferma porte" messi sul cavalletto per evitare che sbattesse sulla pedana, da rimuovere (sulla GL non se ne erano accorti, c'erano pure li.... )....Ma la cosa che mi perplime di più è il commento che hanno fatto circa la sella. Ora: manca il ganciolo/cinghia del passeggero, é vero, leggerezza mia quella di non ripristinarlo. Ma l'aspetto principale è che sembra non accettino la sella targata Rejina. Considerate che la sella è la sua originale con la copertura recuperata, che ho trovato al momento dell'acquisto (era la cosa meglio conservata della Vespa)... Vi risulta che selle Rejina potessero esser montate originariamente su Primavera prima serie? Considerate che si tratta di una 1968 con numero di telaio molto basso, ma non bassissimo (026XXX). Mi hanno chiesto, nel caso fossi sicuro della sua lecita provenienza, di fornire prova (con brochure dell'epoca o documento simile) del fatto che queste Primavera potessero esser vendute con selle Rejna dai concessionari...che dite, compro una nuova sella? G. -
Tranquillo, con quella ghiera, e altri piccoli dilemmi, prima o poi ci si trova tutti a fare i conti....! L'importante e non perdersi mai d'animo, e chiedere una mano qui sul Forum se necessario! Si evitano grandi-piccoli disastri... Facci sapere se riuscirai a svitarla!! Facciamo il tifo per te!
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Ciao! Se non erro, la ghiera in questione ha la filettatura sinistrorsa, quindi si svita girandola in senso orario! Per ora quindi non hai fatto altro che, stringere, stringere e stringere...! 😬
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Forse ho trovato risposta al mio dubbio attingendo a piene mani dall'archivio (ormai memoria storica) del Forum! Si tratta di un tachimetro originale Veglia Borletti (colorazione della plastica del fondo, lancetta e fondo scala sembrano dirci questo), risalente agli anni 60 (le prime due cifre dell'etichetta possono riferirsi all'anno?? il '64??). Non è tuttavia marchiato Piaggio con il logo a scudetto o esagonale che avrebbe dovuto essere al posto della scritta Veglia Borletti. A mio modo di vedere, data la natura di optional del pezzo, sarei felice di montarlo su una vespa 50. A vostro parere quale sarebbe un prezzo adeguato per un pezzo del genere? Considerate le cifre folli alle quali girano i tachimetri originali Piaggio, per vespe 50 e non solo...(pezzi da gioielleria). Grazie!
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Ciao A tutti! Sto iniziando a raccogliere informazioni circa la Vespa 50 come da titolo, in quanto vorrei farne il mio prossimo progetto di restauro. Ho da porvi una domanda circa il contachilometri che su quei modelli era optional: vi sembra che quello nella fotografia sia autentico?? Ho dei dubbi che nascono dal fatto che non ha logo piaggio ma solo Veglia... Grazie mille per qualsiasi vostro contributo! Gianluca
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Ciao Ivo! bella Vespa che hai ereditato! Sembra tenuta bene! Si tratta di un modello degli albori delle piccole cilindrate Vespa, quelle che si guidavano senza patente per intenderci, e che strizzavano l'occhio ai 14enni. In particolare la tua ha delle peculiarità dei primi modelli (la produzione delle Vespa 50 è iniziata nel 1963), come lo sportellino per l'ispezione del vano motore di dimensioni ridotte rispetto ai modelli che seguiranno a partire dal 1966. Direi che chi ti offriva 500 euro, "ce stava approvà"...qualcosina in più vale a mio parere. Gianluca
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Liguria - Albenga - Dopo un guasto al cuscinetto devo rottamare la P200E?
argomento ha risposto a Gianluca102 in Officina Largeframe
Ciao! Stupenda la tua P200E senza frecce! Super Volpone!! " lasciala lasciala qui che è irrecuperabile...." Tienitela stretta, prendi tutto il tempo che ti serve, come vedi di appoggio da questo forum ne stai ricevendo (e ne riceverai) molto! Per rifare i (per ora pochi) motori, con valvole e sedi cuscinetto a detta di molti "senza speranze" mi son sempre affidato a officine di rettifica serie. Fanno quello per lavoro: riporto di materiale e alesature, riporto di materiale alesature a reimboccolare sedi cuscinetto...Gli strumenti li hanno, l'esperienza pure. Se vuoi posso indicartene un paio, ma sarebbero per te un po fuori mano (Milano). Se invece vuoi cambiare i carter, un consiglio spassionato di chi è rimasto fregato più di una volta: non acquistare nulla su internet senza aver prima visto di persona lo stato effettivo dei carter, che ca va sans dire, devono avere la punzonatura corretta e coerente con il telaio della vespa. Quindi codice motore corretto (nel tuo caso VSX1M se non erro....) e numeri il più possibile "vicini" a quelli del telaio...ma questo ultimo particolare è più per una tua fisima personale e per avere la certezza di stare sostituendo i carter vecchi con dei carter che in tutto e per tutto sono uguali a quelli originali. All'interno della medesima serie la Piaggio non era raro che apportasse delle piccole modifiche... A presto! -
Ciao! Può esser un motore originariamente di una Vespa 50 destinata al mercato estero? Non c'è traccia di quei numeri matricolari. Gianluca
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CIao! Eh ne ha parecchi di "mescoloni"... Se per te l'originalità è fondamentale, una volta portata a casa questa vespa, ci devi metter parecchio mano...Cosi' di primo acchito non mi piace quella pedana con il bordo forse un po troppo "ondulato". Cerchi e tamburi da rifare, sembrano cromati...😒 A mio parere, forse 4500 è un po troppo....e il fatto che chi la vende prenda in considerazione "solo offerte superiori ai 4500" denota già un po' il tipo di persona... Io gliela lascerei. Aspetta però qualcuno di più esperto del forum che ti sappia dare qualche consiglio più tecnico... Gianluca
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Ciao! Allora il fanale anteriore è aprilia, del tipo quadrato (trapezio). Dubbi che sia il suo originale. Nel frattempo: i cavi in uscita dal motore sono due ed è corretto che siano due. Il problema è che sono controintuitivamente colorati di rosso e nero, con il cavo ROSSO come cavo di massa del motore. Quindi si, avevo invertito le connessioni....e quindi accendendo le luci mandavo a massa sulle luci anteriori il motore. Ho collegato momentaneamente il cavo del fanale posteriore al telaio e ora funziona tutto: ho anche ripristinato Le laminette del devio (tolto e rimesso i ribattini) in modo da fargli riacquistare un po' di elasticità (il pulsante del clacson era sempre in contatto). Finalmente posso postarvi delle foto. Si intravede come sotto quella mano di nero mal stesa ci siano alcune parti arancioni (tubi principali), che sembra un'antiruggine, ma che viste alcune foto, penso possa esser il suo colore originale, accoppiato al bianco dei parafanghi e serbatoio. Inviato dal mio M2101K7AG utilizzando Tapatalk
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Ciao! Come al solito durante la settimana devo sospendere i lavori per lontananza dai mezzi....però ho avuto modo di pensare e mi sa che i collegamenti cono corretti, ho trascurato solo un piccolo particolare! Non avendo il fanale posteriore, il cavo rimane per il momento flottante, e considerando che è su quel cavo che dovrebbe venire messo a massa il motore (quando si preme il pulsante di massa a livello del devio luci), ci credo che la candela continua a fare scintilla! Rimane un mistero il perché se metto il devio in posizione luce anteriore, non ho più scintilla....magari qualche contatto c'è comunque attraverso il coperchietto del devio (si possono essere allentate le laminette di ottone) Ad ogni modo ho per ora ordinato un devio nuovo (il suo, marca Vetta originale, trovato a pochi euro) e i pezzi mancanti del carburatore che mi impedivano di fare una corretta messa a punto (registro cavo gas che mancava e vite del minimo un po' rabberciata). Rimane ancora l'incognita sul fanalino posteriore (quale??) Su cui per ora non ho nessun riferimento....sarei orientato su questo ma, ripeto, sto andando alla cieca, O meglio solo sulla base delle foto dei CR che vi ho allegato in precedenza... Inviato dal mio M2101K7AG utilizzando Tapatalk
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Ciao Kalimero! Grazie per la risposta! in effetti l'impianto è minimale (cosa che mi frustra ancora di più per non capirne il funzionamento). Dallo statore escono due fili, uno rosso e uno nero (oltre a quello che va alla candela, poiché ha bobina di accensione interna). Ho mantenuto, cosi come da impianto originale, la connessione del filo rosso con un filo altrettanto rosso dell'impianto. Il filo nero, invece è stato collegato al filo giallo dell'impianto. Partiamo dal presupposto che Il filo nero (giallo) sia la massa dell'impianto di accensione. Gli altri fili che costituiscono l'impianto sono: - blu: clacson - grigio1: faro anteriore anabbagliante - grigio2: faro anteriore abbagliante - nero: faro posteriore Considerate che il cavo rosso che arriva dallo statore, prima di collettassi al devio luci, passa da un contatto del clacson, dal quale poi riprende (in serie) la sua corsa. La connessione dei fili come in foto, a me pare logica, tuttavia non funziona come dovrebbe. Osservando le laminette in ottone rivettate al coperchietto del devio, ti direi di si. Una porta in contatto il cavetto Blu (clacson) con la massa (nero che va al faro posteriore), l'altro porta a massa invece il cavetto giallo. Devo provare ad invertite cavetto rosso con quello giallo...
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Buonasera a tutti, è la prima volta che scrivo in questa sezione del forum, ed uscire dal ''seminato'' Vespa un po' mi spaventa, ma l'intento credo sia nobile. Mio padre, in tempi non recenti, acquistò un 50cc CR Rizzato, anni 70, credo precisamente sia del 71...ma verificherò su libertino.... é un mezzo al quale mio Padre è molto legato, lo ha utilizzato per molti anni per compiere il tragitto casa-orto (poco più di 2 km). Purtroppo, di recente, gli è stato intimato dalla forza pubblica, di non utilizzare più quel mezzo (pena il sequestro) per l'assenza di alcune dotazioni (fanalino posteriore), e una targa, quella a cinque cifre, "fuori legge". A questo ultimo "inconveniente" che l'ha obbligato all'utilizzo della bici, che complica di non poco il traino del carrettino con i pochi attrezzi necessari alla cura dell'orto, si sono aggiunti alcuni problemi tecnici al carburatore e all'impianto elettrico. Ora, il problema della targa non più a norma, è stata risolta con la richiesta di un nuovo targhino a sei cifre, vorrei quindi poter risolvere gli altri problemi in modo che mio Padre possa tornare ad utilizzarlo quotidianamente. Ho iniziato a lavorarci ma il primo ostacolo con il quale ho dovuto confrontarmi, è stata la scarsità delle informazioni presenti in rete circa questo modello....in effetti non so nemmeno come precisamente riferirmi a questo modello (da qui i punti interrogativi nel titolo). Ho proceduto per confronto con le foto che ho trovato online, che mi hanno portato a concludere che non si tratta ne di Califfo ne di Califfone Rizzato, non di Atala Rizzato, ma forse di Maino Rizzato...?? Per chiarirci le idee, riporto sotto qualche foto presa da internet del mezzo in questione (ne farò ne prossimo futuro alcune del ciclomotore di mio Padre). Dopo una prima revisione (pulizia carburatore, verifica statore, verifica scintilla, e revisione impianto elettrico) mi son dedicato alla ricerca dei pezzi di ricambio/mancanti. Devo cercare, impresa assai ardua, quel fanalino posteriore circolare, non riesco a rintracciarlo in nessun modo. Anche il fanale anteriore non sembra essere il suo originale poiché è del tipo rettangolare (Aprilia) e non circolare come nelle foto. Il devio luci mi sta dando poi problemi in questo senso. E' un classico devio luci come ce ne sono sui 50cc anni 70-80: selettore luce abbagliante/anabbagliante e due pulsanti uno che dovrebbe esser dedicato al clacson e l'altro allo spegnimento, ovvero alla massa del motore. Ecco, io non ricordo quale dei due pulsanti debba esser cosa. Sta di fatto che se spedivello per verificare la scintilla alla candela, non c'è modo, tenendo premuti i pulsanti, di sospendere la corrente alla candela. Mentre invece se sposto il selettore dalla posizione di "tutto spento", ecco cha la corrente non arriva alla candela. Immagino debba aver riconnesso i cavi in modo sbagliato, dopo la revisione dei cavetti dell'impianto. Vorrei poter verificare la correttezza delle connessioni con uno schema elettrico che naturalmente non è reperibile in rete.... Vi chiedo gentilmente se sapreste darmi qualche dritta, di qualsiasi tipo, circa i punti che ho indicato sopra. So di per certo che di mezzi analoghi ne avete visti. Faccio appello alla infinita esperienza di questo Forum!! Vi ringrazio di cuore per tutto l'aiuto che vorrete darmi. Gianluca
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RESTAURO CONSERVATIVO: 125 primavera ET3, blue jeans 1977
argomento ha risposto a Gianluca102 in Restauro Smallframe
Per completezza, la primavera su cui l'ho trovato montato è una delle prime ..non primissime ..telaio 267** Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk
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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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