Mi piace sentire queste storie! Il primo Vespista fu il mio bisnonno, che aveva una GS, sostituita poi da una rally che conserviamo ancora. Io sulla vespa di mio nonno ci sono cresciuto, nella fattispecie una V di colore blu, tutta scassata. Con quella a 11 anni ho imparato a guidare nel giardino di casa, e ricordo ancora la prima puntuale inchiodata con l'anteriore, con conseguente caduta di lato e una spaccatura sul parafango anteriore. Il primo giro in strada a 14 anni, sempre con questa V, abbassato come Valentino Rossi, a 50 orari con la vespa che strillava sembrava di volare. Dopodiché fu la volta della mia vecchia specialina blu, telaio saldato nel sottosella (si era aperta), parafango che toccava sullo scudo perché storto, impianto elettrico inesistente (la spegnevo lasciando la frizione), ammo vecchi e gomme dure, eppure ebbi il coraggio di tirare al limite della 4a quel 130 doppia, che sembrava avere una spinta infinita. Poi per volere di mio padre, il motore venne venduto e montai sotto il mio attuale 75, declinato poi in varie configurazioni, non sempre soddisfacenti. Mi ha lasciato per strada 2 volte, e una volta per cambiare la candela, sfilettai la filettatura a caldo. Dopo aver sistemato la filettatura, è andata sempre bene fino allo stop per colpa delle puntine, e successivamente presi la mia attuale rossa, con cui in poco tempo ne ho passate tantissime