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Utente Cancellato 007

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  1. Utente Cancellato 007

    148 o 151?

    Credo che il discorso sia leggermente diverso Vol... Credo invece che dipenda da ciò che c'è scritto sul libretto: può essere segnata la cilindrata effettiva, e in quel caso la Vespa non può entrare in autostrada, o può essere segnata la cilindrata dichiarata dalla targhetta identificativa, e in quel caso la Vespa potrebbe tranquillamente entrare in autostrada. La cilindrata segnata sul libretto è indipendente dall'anno di produzione, dipende solamente dal fatto che qualche motorizzazione sul libretto indica, giustamente, la cilindrata effettiva, mentre altre motorizzazioni indicano la cilindrata indicata dal nome del modello, forse per fare prima o per chissà quale altro problema. Questo vizio di forma è il motivo che permette alle Vespe 150 di poter entrare in autostrada
  2. per ora non è ancora arrivato nulla, se tra mezz'oretta continuo a non avere nulla ti do' un altro indirizzo email, ho l'impressione che i nostri due attuali indirizzi si stiano un po' antipatici Ecco finalmente le foto della VB1 in tutto il suo splendore! Spero che questa volta ci siano tutte
  3. mmh... a dir la verità mi è arrivata solo questa
  4. secondo il mio parere da genovese con le braccia cortissime dico che anche 2000 sono troppi... fosse per me, più di 1500 non me la sentirei... il padrone ha chiesto 2500 perchè ha aperto ebay, ha scritto "vespa ts", ne ha cercate 2 o 3 e ha fatto una media... chiaramente non ha idea che i ts, a quella cifra e in quelle condizioni, su internet ci rimangono fino a diventare blocchi di ruggine
  5. per quanto riguarda la ghiera è possibilissimo che non sia marchiata... a dire il vero non mi ricordo di averne mai visto di marchiate siem su vespe post 75
  6. nel 1996 non c'è dubbio che abbia il freno a tamburo... il primo modello a disco è il px m09 del 1998, ma lo riconosci facilmente da alcuni particolari... la scritta sul fianco sinistro è uno: non è più PX125E elestart con l'arcobaleno disegnato ma è una targhetta nera con scritte argento con scritto PX125 con caratteri strani, utilizzati solo in quell'anno... altri particolari sono la sella, differente, più "gobbuta" nella parte posteriore, la scritta "Vespa" sullo scudo, in corsivo, non più in stampatello minuscolo e la presenza della scritta "Vespa", sempre in corsivo, sul cofano motore...
  7. Si, ovviamente hai ragione, ho confuso le misure
  8. a me pare un chiaro annuncio di una prostituta, camuffato per non avere "noie" legali
  9. anche a me sembrano da 8 mmm... potrebbero esserci altre differenze, ma non me ne vengono in mente... forse forse puoi ancora dare un'occhiata alla stampigliatura del marchio piaggio: in teoria quelle più vecchie hanno la scritta "PIAGGIO", mentre quelle più recenti hanno lo stemma rettangolare inciso... lo stampo si trova tra i due dadi che sono ancora attaccati al mozzo... comunque, come ho detto prima, se avesse i prigionieri del mozzetto da 8 andrebbe bene per vnb3, vnb4, vnb5 fino a 113000, vbb1 da 71000 di telaio e vbb2 fino a 212000... però, da quello che so, basta cambiare il mozzetto (tanto quello ha più poca utilità) per farlo andare bene anche sui modelli precedenti
  10. in teoria dipende(va) dai prigionieri sul mozzetto e dal tamburo (quello dentellato andata sulle 150 ad esclusione di vl1 e vl2, quello senza denti sulle 125 e vl1-2)... se i prigionieri erano da 7 credo andasse bene dalla v30 (o v31, ho il dubbio perchè sulle v30 il coprimozzo era differente) fino alla vbb1 (fino a telaio 71000, se ricordo bene) e alla vnb3 (ma qua non ricordo con precisione), se invece erano da 8 va bene su vbb1 post 71000 fino alla vbb2t (fino a telaio 212000 e rotti) e vnb4-vnb5 (anche qua, prendila con il beneficio del dubbio, non ricordo precisamente quando avviene il cambio anche se credo sia intorno a vnb5t 113000) perchè poi cambia la conformazione del mozzo (viene aggiunta una piastrina di rinforzo come quella che c'è sui successivi mozzi large)
  11. è ottone cromato, per cui non arrugginisce e basta una lucidatura per farla tornare a splendere... chiaramente non esagerata altrimenti arrivi all'ottone... p.s. anche il marchio siem non è detto che ci sia... anzi, nel 77 è molto più probabile che non ci sia e che il vetro insieme alla parabola siano marchiati aprilia...
  12. ma tra l'altro.... chi l'ha vista la Vespa? tutti i link ormai non sono più collegati a nessuna pagina, per cui come fa il proprietario a sostenere che si tratti proprio della sua (così ha detto)? se poi nome, cognome e numero di telefono coincidono è possibile che qualcuno li abbia utilizzati per coprirsi da affari poco leciti e che quindi il vero proprietario non c'entri nulla... rimango un po' perplesso del perchè l'utente "amico2013" (alla faccia del tono amichevole, tra l'altro) abbia deciso di scrivere questa valanga di insulti e insensatezze che vorrei cercare di capire: la denuncia alla polizia da quando si fa su internet ? le foto della tua vespa quali sono? qualcuno asserisce di averti pagato e contattato, dimostraci che uno dei due sbaglia... sii ragionevole, è possibile che ci sia stato un equivoco, vediamo di chiarirlo, no?
  13. esatto! come quelle del px a partire dal 1976 dal numero di telaio 29499
  14. in origine bordoscudi di quel tipo erano utilizzati sui modelli sportivi ad esclusione della gs vs1 che non aveva nessun tipo di bordoscudo... quelli originali (e molto ricercati) erano prodotti dalla ULMA, erano di acciaio inox e avevano 5 viti di ottone che li fissavano allo scudo ed avevano inciso un numero distintivo per lato per i vari modelli, posizionato sul fondo nel lato della pedana: Rally 180-200: 044, 180 SS: 202 160 GS: 207 150 GS: 107 (non sono sicuro che vs2-3 avessero il numero inciso, devo verificare) Poi la Ulma produceva anche bordoscudi per altri modelli ma erano tutti aftermarket... ho trovato montato questi sulle seguenti vespe: VNA1T: 261 VNB1-2: 035 VB1T: 247 Tornando al discorso iniziale, esistono anche bordoscudi non originali... li riconosci subito perchè hanno 4 viti per lato anzichè 5 e sono di acciaio cromato anzichè inox (anche la giunzione è differente ma dovresti confrontarla con uno originale quindi lasciamo perdere) e non hanno alcun numero inciso...
  15. se lo esegui nella maniera corretta, il restauro conservativo da' il risultato di un mezzo degli anni 60 conservato nel miglior modo possibile, come se non avesse mai visto acqua o altri agenti atmosferici... chiaramente è un lavoro certosino, bisogna smontare la vespa ai minimi termini come per un restauro completo (in un restauro del genere io eviterei di sostituire guaine e impianto elettrico ma consiglierei semplicemente di pulire le terminazioni dell'impianto in cao di ossido e cambio dei cavi con lubrificazione abbondante delle guaine con olio denso nelle guaine e grasso sui cavi), pulire tutta la bulloneria dalla ruggine (io eviterei di rizincare tutto... sarebbe meglio una bella e semplice spazzolata per eliminare il velo di ruggine in eccesso... in caso di viti irrecuperabili o troppo corrose dalla ruggin sarebbe meglio cambiarle con altre usate in condizioni "conservate"... se invece volessi zincare tutto potresti, una volta dopo aver zincato, creare una soluzione di acido molto diluita e ettare dentro tutto per eliminare la brillantezza in eccesso) e infine la parte più complessa ma, per quanto mi riguarda, divertente: pulire il telaio e tutte le parti eliminando tutte le tracce di ruggine superficiale (e no) con il cif... nei punti dove la ruggine è più superficiale sotto riuscirai a vedere ancora la vernice, un po' più sbiadita rispetto ai punti non colpiti dalla ruggine, mentre in punti dove la ruggine si sarà insediata un po' di più, dovrai arrivare a lamiera... a questo punto sui punti dove avrai la lamiera nuda sarà necessario operare: qua puoi sbizzarrirti, puoi passare il remox, poi il fondo e infine la vernice (fatta fare nitro a campione in un colorificio tendneo da parte eventuali altri colori, come ad esempio il bianco, il nero e il grigio per "virare" leggermente la tinta ove necessario) spruzzata con un buon aerografo, oppure puoi passare il fidoil per creare una patina che dia un aspetto più rugginoso... visto che devi reiscriverla consiglio il primo procedimento... cerca sul forum i lavori di signorhood, verai cosa si può riuscire a fare!
  16. non è niente male! fosse la mia la terrei così "rat style"! tirare fuori tutta la vernice originale è improponibile, sicuramente avrebbe bisogno di ritocchi, quindi, più che di "conservato" si potrebbe parlare di "restauro conservativo"... a giudicare dal manettino delle marce e dalla bobina femsa azzardo che si possa trattare di un 1965... il motore sembra stato sistemato alla bella e meglio in tempi recenti, infatti si vede la cuffia tendente al nero anzichè al color ruggine come su tutti i conservati e le spruzzate di color alluminio ovunque, compresi i cavi delle marce e la scatoletta di bassa tensione. secondo me se riesci a scendere un pochetto (1200-1300) non è affatto male, tenendo conto che quasi tutti i pezzi sono originali... fai forza sul fatto del motore verniciato alla cazzo di cane... per me quindi è SI!
  17. Utente Cancellato 007

    et3

    a naso mi sento di dire che lo sportellino non esisteva ed è stato creato per farla diventare una "più pregiata" et3... bisognerebbe vederlo all'interno, ma a me puzza parecchio...
  18. visto che all'epoca i portaruota degli aftermarket, puoi mettere quello che ti pare... secondo me è più carino dietro lo scudo ma se sei alto 1,90 direi che è impensabile, quindi opterei per quello posteriore...
  19. mmmh, sinceramente mi sembra un po' eccessiva quella dei dadi del cilindro... se non ricordo male è intorno ai 20 quella per 125-150 e 2/3 in più per quella per il 200... con quel serraggio spacchi la camma senza alcun dubbio... purtroppo nei miei documenti vespistici ho solo le coppie di serraggio per le small, per il px-pe prima serie e per i px disco, quindi non ho alcuna info per la camma flottante... comunque sia a questo punto il problema permane perchè le rondelle elastiche, come ha detto anche il buon Case, non si trovano molto facilmente...
  20. Se mi dite così mi ricredo... c'è però qualcosa che non mi torna e mi farebbe piacere avre lumi: come lo stringete il dado? dubito fortemente che si possa usare una chiave dinamometrica, in quanto le coppie di serraggio saranno minime, lontanissime dalla sensibilità di una chiave da brico... Sinceramente se non lo serro ho il timore di perderlo per strada e, per serrarlo in modo che non rimanga lasco, un pochino devo stringere, il tanto che basta per non far muovere più la camma, nè con le dita nè premendo la leva... le rondelle ci sono ma immagino che ormai, dopo 29 anni di servizio, il loro lavoro lo facciano più poco ma questo non credo che influisca in maniera incredibile... Vabon, io i miei dubbi li ho esposti, fatemi sapere!
  21. ma la camma non devo "flottare" una volta stretta!! quel meccanismo serve solamente quando la vespa non frena correttamente o le ganasce sfregano in maniera non uniforme sul tamburo... quando accade una cosa del genere si mette la vespa sul cavalletto in modo da avere la ruota che non tocca terra, si svita il dado "A" fino a che la camma non è libera, si fa girare la ruota a mano (nel senso di marcia, ovviamente) e si preme con forza la leva del freno (per sicurezza lo si può fare due o tre volte)... a questo punto, senza toccare più nulla, si stringe bene il dado "A", e il gioco è fatto... la ruota girerà libera e la camma sarà bella centrata...

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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