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Auguri a Luigi da un Gino doc!
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Auguri CiccioPerri!!! E pensa (come hanno fatto notare anche a me!) che questo è il tuo ultimo compleanno spensierato! Hehehe!!! Un abbraccio, Gino
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A me, veramente, preoccupa di più quella leva motore così bassa. Di carrozzeria sembra ottima! Ciao, Gino
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Per i pezzi di ricambio ti consiglio di visitare i mercatini e di vedere sui siti di ricambi vespa più conosciuti: http://www.zangheratti.it/ http://www.mauropascoli.it/ http://www.sip-scootershop.com/ http://www.andreagentili.com/ Ciao, Gino
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Dire che non è legale è poco. Se il problema sono i soldi, incomincia a fare da solo, vedrai che non è così difficile e puoi sempre chiedere consiglio a chi ne sa più di te. Anche se ci mettessi un'anno o più, la soddisfazione sarebbe immensa!!! Ciao, Gino
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Il numero di motore non è riportato sul libretto di circolazione (ormai da una cinquantina d'anni), quindi puoi montarci sotto un motore qualsiasi che abbia la giusta sigla d'accoppiamento col telaio. La revisione va fatta obbligatoriamente ogni due anni, se il veicolo lo usi. Ciao, Gino
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Se è finita sotto quel camion militare, non aveva scampo! Quasi 30 anni fa ho visto una 600 finire sotto un TM con obice al traino (un vecchino uscito all'improvviso da un parcheggio!). Non se ne riconosceva forma! Ciao, Gino
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Intendevo la gara. Ciao, Gino
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Complimenti! Hai reso molto bene lo spirito del "Giro". Ciao, Gino
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Regolarizzare una "visura in bianco"! Prima iscrizione tardiva al PRA
un topic ha aggiunto GiPiRat in In rilievo
Lino, un amico di e-mail, mi ha dato una dritta che può agevolare di molto le procedure per la prima iscrizione tardiva al PRA per quelle Vespe dotate solo di targa per cui la visura al PRA risulta in bianco, in pratica per tutti quelle Vespe di 125cc (o meno) anteriori al 1959 e mai iscritte al PRA! (Vedi anche: Molto spesso, per queste Vespe, bisogna ricorrere all'immatricolazione ex novo (dov'è possibile), con relativa perdita di targa, perché una nuova circolare del ministero stabilisce che per questi veicoli non è possibile l'iscrizione tardiva al PRA in quanto sprovvisti del libretto, e pretendono un estratto cronologico che, logicamente, non è possibile produrre in quanto mai iscritti, mentre gli archivi delle prefetture e della motorizzazione non sempre conservano i registri di quegli anni. Ora, per molte di queste Vespe, si prospetta una soluzione: richiedendo la documentazione presso l'archivio di Stato provinciale dove sono conservati molti dei registri delle prefetture. Quindi, chi è interessato può rivolgersi lì! Rammento che la procedura per la prima iscrizione tardiva al PRA in presenza del libretto di circolazione è la seguente: per prima cosa si deve fare una scrittura privata di vendita in bollo da 16,00 euro, con firma del venditore autenticata (in comune o presso un'agenzia di pratiche automobilistiche abilitata, ed è meglio che il venditore, se non è l'intestatario del libretto, sia della stessa provincia di immatricolazione). Quindi ci si deve rivolgere alla motorizzazione per fare l'aggiornamento del libretto a vostro nome, presentando copia della scrittura privata (l'originale si deve esibire, ma lo terrete, perché vi servirà al PRA), copia della scheda tecnica omologativa del veicolo (per aggiornare i dati, soprattutto l'omologazione, che non è segnata sui libretti precedenti al 1959), copia integrale del libretto di circolazione, copia di un documento personale valido, il modello TT2119 compilato (si può avere allo sportello o scaricarlo qui: https://www2.ilportaledellautomobilista.it/WebModuleModuli/app?nomePdf=TT2119&service=download , ma fatevi aiutare a compilarlo dall'impiegato) e due versamenti postali (anche i moduli per questi vi verranno dati, parzialmente compilati, allo sportello). Ricordate che, anche se dovessero insistere, il libretto NON va sostituito, ma solo aggiornato! (A meno che alcuni dati sensibili non siano più leggibili) Una volta aggiornato il libretto a vostro nome (e, comunque, entro 60 giorni dalla data della scrittura privata), vi recherete al PRA per la prima iscrizione tardiva, portando l'originale della scrittura privata di vendita, la visura in bianco ed il libretto aggiornato, pagherete allo sportello il dovuto per la registrazione (circa 65 euro) e, dopo qualche giorno, vi verrà rilasciato il CdP a vostro nome. Ricordate che, prima di poter circolare, dovrete fare bollo, assicurazione e la revisione obbligatoria presso un'officina autorizzata. Alla revisione la vespa va presentata perfettamente efficiente e senza ruggine, con lo stop (anche se non era previsto che lo avesse) e lo specchietto laterale sinistro omologato. Ciao, Gino -
Niente da aggiungere a quanto ha scritto horusbird. Ciao, Gino
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Scusa, ma quella bellissima sella Yanke che fine ha fatto? Ciao, Gino
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Exact! Ciao, Gino
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Dimenticavo: il CCT non serve assolutamente se si conosce il numero di targa, in quanto tutte le informazioni tecniche sono a disposizione della scheda del veicolo già in possesso della motorizzazione. Ciao, Gino
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Si può immatricolare ovunque, ma si deve fare la registrazione al proprio PRA di residenza. Le sedi di motorizzazione di mia conoscenza che sicuramente accettano di immatricolare veicoli storici senza targa e documenti, purché sia iscritti al R.S. FMI o omologati ASI, con scrittura privata di compravendita con firme autenticate dal notaio, CCT dell'FMI e dichiarazione di un meccanico iscritto alla CCIAA, sono: LECCE e BRINDISI. Ciao, Gino
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Tantissimi auguri per TUTTO Elena!!! Giovinetta irrefrenabile! Ciao, Gino
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Forza, accorrete numerosi che: "SE MAGNA AGGRATISSE!!!" (questa è musica per gli scooteristi! ) Ciao, Gino
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Marco, per quanto assurdo possa sembrare, visto che si tratta di un organismo statale, ogni sede di motorizzazione si comporta a proprio insindacabile giudizio (con rare eccezioni, dove ci sono dirigenti possibilisti), decidendo se è il caso o meno di accettare richieste di immatricolazione di veicoli d'epoca di cui non si conosce la provenienza. Quello che fa incazzare è che le notizie sulla provenienza del veicolo, al 99%, sono reperibili solo tramite motorizzazione e PRA che, invece, pretendono che siano fornite dall'utente. Posso capire nei casi "ordinari", in presenza di targa e/o documenti (ma, anche qui, non riesco a spiegarmi perché dev'essere il proponente a fornire il certificato d'origine. Non sono forse PRA e motorizzazione collegate telematicamente? Questa mi pare una vera vessazione del cittadino!) ma, negli altri casi, mi pare pretendere l'assurdo! Io ti dimostro come ne sono venuto in possesso, tramite una scrittura privata con firme autenticate con pinco pallino, a questo punto, se l'amministrazione ha dei dubbi, o li evidenzia, oppure procede nell'immatricolazione, non fa lo struzzo! (In tutti i sensi!) Per quel che riguarda il certificato d'origine, mi pare evidente che la scelta di alcune motorizzazioni di privilegiare il CCT rilasciato da ASI o FMI sia dovuta esclusivamente a crassa ignoranza. E' ovvio che, in caso decida di immatricolare un veicolo d'epoca di una casa costruttrice che non esiste più da decenni, mi debba fare rilasciare il CCT da un organismo riconosciuto all'uopo come ASI o FMI, ma se la casa costruttrice è ancora in attività, chi meglio di lei può certificare l'origine ed, eventualmente, le caratteristiche tecniche del veicolo? Questa è la fiera dell'assurdo! Ciò non toglie che, oggi come oggi, sia più economico richiedere il CCT all'FMI che non il CO alla Piaggio (grazie Colaninno!). Comunque, eccoti una circolare del ministero che autorizzava le immatricolazioni in particolari circostanze (comma 2.3), che puoi citare, ma che è stata superata dal CdS entrato in vigore nel 1993 (art. 60 e 215): MINISTERO DEI TRASPORTI DIREZIONE GENERALE M.C.T.C. IV Direzione Centrale - Div. 43 CIRCOLARE N. 170/86 Prot. n. 2280/4356 - D.C. IV n. A072 Roma, 15 settembre 1986 OGGETTO: Ammissione alla circolazione dei veicoli d'interesse storico (auto d'epoca). 1- PREMESSA A seguito del convegno relativo alla materia in oggetto tenutosi nel giugno scorso presso il Centro Superiore Ricerche e Prove Autoveicoli e Dispositivi di questa Amministrazione, l'A.S.I. - Automotoclub Storico Italiano - ha prospettato alcuni problemi inerenti all'ammissione alla circolazione dei veicoli d'interesse storico, cioè dei cosiddetti veicoli d'epoca. In attesa di una completa regolamentazione legislativa dei veicoli d'interesse collezionistico, si forniscono al riguardo i seguenti chiarimenti, distinguendo in primo luogo i veicoli che possono liberamente circolare in Italia in quanto qui immatricolati e revisionati ex art. 55 T.U. circ. strad. ovvero immatricolabili, essendo muniti dei dispositivi previsti dal vigente Codice della strada (con i temperamenti di cui all'art. 146) e della necessaria documentazione, da quelli che invece, sprovvisti delle previste caratteristiche tecniche, possono soltanto partecipare, nel rispetto di determinate prescrizioni, a raduni di auto d'epoca. 2- VEICOLI AMMISSIBILI ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE IN ITALIA Nei seguenti sottoparagrafi si farà riferimento ai veicoli che non siano in atto muniti di carta di circolazione e di targhe nazionali, valide per la circolazione. 2.1 Veicoli già radiati dal P.R.A. Con circolare n. 89/79 del 15.12.1979, allegata in copia, è stato chiarito che i veicoli che conservino immutati gli stessi organi essenziali che avevano prima della loro radiazione dal P.R.A. o della loro cessione da parte di ministeri, enti, ecc. possono essere immatricolati indipendentemente dalla loro anzianità senza che sia necessaria l'integrale rispondenza alle norme attualmente in vigore, essendo invece sufficiente, come già accennato al paragrafo 1, la rispondenza alle norme del Codice della strada, con i temperamenti di cui all'art. 146 per i veicoli di precedente produzione. 2.2 Veicoli risultanti già immatricolati all'estero Le procedure per l'immatricolazione in Italia di veicoli già immatricolati all'estero sono dettagliatamente indicate nelle circolari n. 104/83 del 3.5.1983 (1) e n. 133/85 del 28.8.1985 (2). Pur tuttavia saranno da adottarsi talune agevolazioni nel caso di veicoli d'interesse storico, intendendo per tali quelli, costruiti da almeno 20 anni, per i quali venga certificata l'iscrizione in uno dei registri (Automotoclub Storico Italiano, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo) previsti dall'art. 5, comma 34° del decreto legge 30 dicembre 1982, n. 953, nel testo modificato con legge di conversione 28 febbraio 1983, n. 53 (pubblicata nel suppl. Ord. alla G.U. n. 58 dell'1.3.1983) (3) recante misure in materia tributaria. In particolare: - quale certificazione d'origine, in luogo del documento di circolazione estero definitivo, può presentarsi un certificato di avvenuta radiazione (o cancellazione o esportazione definitiva) ovvero una denuncia (vistata dalla competente autorità cui è stata presentata) di smarrimento, sottrazione o distruzione del documento di circolazione in parola, senza che sia necessaria la fotocopia dello stesso; - la certificazione delle caratteristiche tecniche può essere sostituita da una dichiarazione rilasciata dall'ente (A.S.I. ecc.) cui il veicolo risulta iscritto, come sopra precisato. 2.3 Veicoli di provenienza sconosciuta Nel caso di veicoli di non dimostrata provenienza originaria (residuati bellici, veicoli abbandonati, ecc.) quale documentazione d'origine potrà assumersi l'atto di aggiudicazione emesso dalla pubblica autorità competente, mentre per la dichiarazione delle caratteristiche tecniche, ove necessaria, è da ritenersi valido quanto consentito nel precedente sottoparagrafo 2.2. 3- VEICOLI D'INTERESSE STORICO NON AUTORIZZABILI ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE I veicoli d'interesse storico che, come indicato al paragrafo 1, non possono essere autorizzati alla libera circolazione in Italia, possono essere muniti, a richiesta, di foglio di via e di targa provvisoria per partecipare a manifestazioni turistico-sportive ad essi riservate, con i criteri di cui all'allegata circolare prot. n. 12531/CA64 del 27.1.1975. IL DIRETTORE GENERALE dr. ing. Gaetano Danese Ciao, Gino
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E' giusto, hai 60 giorni di tempo e le spese sono di circa 20 euro. Ci sono due bollettini da pagare che distribuiscono alla motorizzazione. Ciao, Gino
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Stupendo! Ciao, Gino
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Hehehe! Grazie fanciulli! Purtroppo oggi niente giretto in vespa, che il tempo è orribile! Altro che estate, qui è autunno! Spero di rifarmi nel fine settimana. Ciao, Gino
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Dal 14 luglio chi acquisterà un nuovo ciclomotore dovrà munirsi della nuova targa che gli consentirà (se il guidatore è maggiorenne) di poter portare un passeggero se il ciclomotore stesso è omologato per due persone. Per chi già possiede un ciclomotore, avrà la possibilità di scegliere se fare o no la nuova targa, ma se mantiene il "traghino", anche se in possesso di un ciclomotore omologato per due, dovrà viaggiare da solo. Ciao, Gino
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Una volta iscritto (o anche prima, come ti pare), contatta il responsabile regionale del R.S. FMI e chiedigli PRIMA se le foto con la ruota di scorta vanno bene (secondo me no), altrimenti, se non vanno bene, la procedura si allunga di parecchio (e già adesso ci vogliono 3-4 mesi). L'elenco degli esaminatori lo trovi qui: http://www.federmoto.it/file/12043.pdf Devi compilare un modulo da presentare, su cui trovi la descrizione di quello che serve. Lo trovi qui: http://www.federmoto.it/file/10838.pdf Ciao, Gino
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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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