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IL_Pantofola

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Su IL_Pantofola

  • Compleanno 17/02/1992

Informazioni Personali

  • Città
    Treviso
  • Le mie Vespe
    Vespa PX125E Arcobaleno 1985 "Beppe"; Vespa PX125E Arcobaleno 1984
  • Occupazione
    Addetto Test e Validazione Reverse Engineering

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Reputazione Forum

  1. Esattamente! Complimenti e lodi! In Vespa dev'essere ancor più difficile... zero autostrada o quasi, velocità basse e frequenti rifornimenti.. mica uno scherzo!
  2. IL_Pantofola

    PX150E o PX200E

    Io son di parte e ti direi: cerca un modello Arcobaleno, indipendentemente dalla cilindrata, se ti chiedi il perché prova a cercare qualche discussione dove elencano le migliorie rispetto le versioni non Arcobaleno. I 200, stando ai maggiori siti di vendita on-line, sono quelli più quotati e magari ti permettono di recuperare qualcosa in più in caso di vendita. Poi mio nonno con un 50 si faceva Padova-Treviso & ritorno in giornata senza batter ciglio, quindi che sia 125-150-200, si va ovunque .
  3. Beh, moto, Vespa, sempre freddo è! Marzo è vicino più che mai se penso che ieri era Capodanno e una settimana prima invece Halloween... E così sia, basta solo organizzarsi il minimo: dove trovarsi, il resto lo lasciamo bene o male al caso, al massimo sbagliamo di qualche decina di km, cosa che comunque alle Vespe male non fa! Te la consegnano a Marzo e sarai in rodaggio, vuol dire che è passata tra le mani del meccanico e del carrozziere, ho indovinato? Prudenza e gomme buone, una cosa mi han sempre detto in officina: "Gomme e Freni MAI al risparmio", e han ragione. La guida notturna l'ho sperimentata solo in qualche occasione, per lo più a tarda notte e con strada praticamente deserta, d'estate e con un giacchino soft che proteggeva dalla leggera brezza fresca, ritmo di marcia sostenuto ma prudente e ove possibile abbaglianti... devo dire che è quasi un esperienza mistica... Comunque: "Better Late Than Dead on Time", particolare ma simpatica .
  4. Un altra, forse riflessione invernale, riguarda la sicurezza della Vespa nell'ambito strada bagnata, diluvio universale e illuminazione dei tratti buii. Forse i primi due dubbi sono più giustificati nella stagione fredda, ma quest'ultimo punto, l'illuminazione, mi rimanda alla galleria affrontata quest'estate con Beppe: posizioni accese e occhiali da sole con lente gialla -> P A N I C O, frutto di un attenta ma non troppo, pianificazione del percorso che mi ha fatto spaventare non poco al momento dell'accaduto. Tutto ciò si è tramutato nella mia voglia invernale di addobbare Beppe con luci extra tipo BMW GS, illuminazioni a LED stile videogame e ogni sorta di dispositivo atto ad illuminare. E anche quest'inverno, facciamo tutte queste belle modifiche: il prossimo. Comunque, il mito del "Vero Vespista" esiste, ed è bene o male passato in tutte le nostre orecchie. Il mito del: "Il Vespista impavido che senza paura sfida l'afoso e cocente caldo di Agosto delle desolate statali Romane, che combatte a suon di clacsonate e sciarpa il terribile il freddo Dicembrino delle ispide strade Alpine, colui che porta alto il vessillo Piaggio e guida un fidato insetto che non punge ma scoppietta (scoreggia fa brutto, penso), VESPA". Rileggetelo con in mente il tono di voce di Guido Notari, per la fierezza e il senso di eroicità con cui pronuncerebbe le parole sopra scritte (non per il contesto storico politico, sia ben chiaro), e ditemi se non vorreste mettervi in sella al vostro "macinino" con un bel caschetto in metallo e occhialino furbo, pashmina di fine fattura di color azzurino carta da zucchero, pantalone con piega davanti color crema chiaro, giacchino leggero anch'esso cromaticamente abbinato e girare per il centro con un elegante signorina seduta al posto di coda (rigorosamente gonna lunga) e le gambe incrociate di lato. Il fascino della Vespa, d'estate. La pioggia mi impensierisce, anche se, devo dire che Beppe, rispetto alla Rossa (lo Special che avevo), su fondi scivolosi e di scarsa aderenza mi ha dato senso di più fiducia, sembra proprio un tipo che sa cosa fare e quello che vuole. La Rossa anni fa in rotonda ha preso coscenza di se e ha tentato di farmi baciare il freddo asfalto, ho vinto ma mi è costata una coronaria. Poi d'inverno, con le lunghe giornate passate appollaiato sul divano nel punto di massima vicinanza alla stufa mi piace documentarmi. Su i tipi di pneumatici consigliati per la stagione calda e quella fredda (che tanto alla fine non la muovo mai d'inverno...mah, spreco di tempo), sull'abbigliamento tecnico antifreddo, su quanto tempo un essere umano in sella ad un lamierato di 30anni riesce a resistere prima di congelarsi anche i neuroni a -20°. Poi leggi di Bettinelli, di chi fa l'elefante, del Polo Nord, viaggi mi(s)tici, di quello che "scendo a prendere le sigarette in Vespa" e torna dopo qualche anno con la scusa "avevo finito la miscela, me la son fatta a piedi", e ti verrebbe voglia che fosse sempre Luglio. "L'attesa del piacere è essa stessa il piacere", ma fatemi un piacere e datemi l'estate!
  5. Contaci! non sono un corridore, ma ho visto che anche a 50-60 all'ora si arriva ovunque e si risparmia un qualcosa sul consumo di miscela. Sei vicino a Treviso? Abbiamo delle belle zone per fare qualche scorrazzata come leprotti in campo aperto su e giù per le prese del Montello, per esempio, e poi ci sono i colli di Conegliano dove c'è il Prosecco e osterie a non finire se per caso ci si perde e si ha fame/sete. Guanti di Pile li ho, grazie Decathlon! Dannato purgatorio, ora oltre ad un nome ha anche una stagione associata: l'inverno! Conto di rimontare in sella da Marzo fino a Settembre almeno, però ora proprio non mi va, o meglio.. Beppe mi chiama, e c'è un qualcosa dentro che mi dice "Perchè non sei li fuori a goderti la rilassata guida del PX verso una calda meta?", io ribatto con "perchè per arrivare alla meta probabilmente morirei di freddo, zitta stolta parte interiore, l'idea di stare con il naso a mo di lavandino con perdita d'acqua, non mi entusiasma affatto". Nei miei trip mentali mi vedo già combattere contro l'afa e il caldo sprigionati dalla lingua di asfalto mentre aspetto un eterno rosso si tramuti in verde al semaforo, il sole che scalda la pelle e asciuga la maglietta sudata, la borraccetta termica di acqua leggermente fresca e un pizzico di limone pronta a dissetarmi e l'indimenticabile "Panin con tutto" per pranzo. Che pacchia fioi. In compagnia si può affrontare di tutto, vedi i famosi 300 Spartani. Se sei quello tu in foto, il tuo sorriso vale più di mille parole, e non posso far altro che ammirarti e sentirmi (ingiustamente) partecipe di quell'avventura. Mi sono già immedesimato. Simone: Bardatura da artificiere, doppi guanti, doppio passamontagna di lana, doppia calzamaglia, giaccone da combattimento modello "steppa Russa 45-48", stivaloni della Crispi con arrogantissimo calzino di spugna rigorosamente con l'elastico sulla caviglia che ha smesso di far tenuta dopo il primo lavaggio (dannato!), necessaire in quanto a cibarie, occhialone modello aviatore, scaldacollo in pelliccia di qualche animale che sicuramente con quella ci stava al caldo. Beppe: gomme chiodate, benedizione del prete, partenza "Le Mans" con spinta collettiva e applauso, gas spalancato 1/4. Sono gasatissimo all'idea, però ho appena realizzato che ti sto scrivendo da un luogo ove la temperatura più bassa è 23 gradi, e solo l'idea di mettere il naso fuori mi infastidisce! Grazie per il complimento, sappi che invidio molto i tuoi 18 gradi, e ancorpiù i 40 di Luglio-Agosto! Ho degli amici dalle parti di Napoli che fanno il bagno anche a settembre, mentre io sono già con il cappellino con il paraorecchi. Le tue parole sono veramente ispiratrici, e pian piano, riflettendoci, penso che mi son sempre spinto leggermente più in la di quanto non avessi fatto il giretto precedente. Non è detto che debba fare tutto oggi no? si può pianificare per un futuro non troppo lontano eventualmente... l'importante alla fine è farlo, è il togliersi la soddisfazione o lo sfizio... Alla fine, Beppe, è uno sfizio, che amo ma pur sempre uno sfizio. Si vive anche di quello penso. Spero vivamente di poter postare una foto come l'hai descritta tu: uno yeti con la sua renna nel bel mezzo della bufera, perché per me, prima di tutto, sarebbe una piccola vittoria contro un gran nemico: il freddo. Purtroppo lo temo, e anche tanto: la maglietta dentro per le mutande? Il Piumone già ad Ottobre? Suvvia, lo facciamo tutti ma nessuno lo dice! La sensazione di godimento con il calore e il rumore del Phon? (personalmente mi rilassa fino ad addormentarmi). Beppe è sempre li che mi aspetta, e per fortuna! "senza fretta ,ma senza sosta" -> Lo faccio stampare come un adesivo e lo applico nella parte superiore del bauletto anteriore, sarà di monito per me e chiunque la legga, grazie!
  6. In questi giorni di freddo, Beppe dorme in veranda sotto il telo da moto, gomme gonfiate a 2,7 Bar, rubinetto benzina chiuso. Vede la luce solo quando c'è bel tempo per fargli prendere aria, come un detenuto durante l'ora "svago". Eh si, perché non sono un vespista puro al 100% sapete? Non sono quello da Elefante o quello che ha stabilito che il limite tecnico del "non temo il freddo" è uguale alla temperatura di congelamento della benzina. 0-5 Gradi? Inverno profondo. Purtroppo lo soffro e il mio ronzino a ruote non offre molto riparo dal vento gelido! Se fosse estate tutto l'anno non avrei un automobile. Lo so che esiste la copertina per le gambe, "el parabriss" (come dicono dalle mie parti), giubbotti tecnici, k-way impermeabiltraspiranti, il San Bernardo con la botte di grappa sotto la pappagorgia e addirittura guanti con le batterie che riscaldano le mani, ma sostanzialmente sono pigro, credo. Conta il casco Jet (in previsione acquisto di un integrale), e una dotazione invernale scarsa ed ecco il risultato penoso di un addizione già scarsa in partenza. Ogni volta che ci passo davanti a Beppe lo guardo e sorrido, vivo l'inverno aspettando l'estate, facendo progetti epocali di viaggi in terre desolate e dimenticandoli qualche giorno dopo per poi ricominciare con le fantasticherie, così fino al disgelo. Di bello è che stampo gli itinerari che vorrei fare (toglimi anche quello...). La tanto sognata gita in Croazia, in Francia, fino all'estremo sud Italia, il pellegrinaggio a Pontedera, e invece? A CASA! L'unico giro grande che ho fatto è stato un mega raduno di un ragazzo (Luca) che ha organizzato tutto su Facebook: "Sulle Dolomiti col PX". Mi son divertito un botto, e non ha nulla a che vedere con i miei giretti che sembrano robetta per pivelli! Un altro fuori mano è stato il tentativo di fare Treviso - Lago di Carezza, a metà strada abbiamo decretato il giro di boa. Di mio ormai ho il mio percorso prestabilito, come riscaldamento: da Treviso a Nervesa e un giro sul Montello parte alta, poi se mi sento in forma si inizia: Valdobbiadene, si fanno le Pianezze, giù a Combai e via fino a Valmareno direzione Carve, nuovamente giù e si va per Pedavena a bere... un acqua minerale... infine casa. NO orari, solo Simone e Beppe. Poi nei sogni invernali c'è la parte di personalizzazione del mezzo: sono arrivato a voler trasformare Beppe nella T5 rossa da Dakar esposta al museo Piaggio, poi in qualcosa di Militare e via dicendo... beh tutt'ora è come l'ho comprata, dannazione! Ah no, ho aggiunto due golfari e mi sono sentito subito Vespa-Tuning-Man, che mona ! I riti? Chi non ne ha? Preparazione pre-giro con controllo di tutti i dispositivi illuminanti e sonori (trobetta a mano compresa), verifica dell'olio per miscela e che ce ne sia una quantità sufficiente per almeno il doppio dei km previsti, miscela in serbatoio almeno per arrivare al primo benzinaio, borsellino con cacciaviti e attrezzi per manutenzione minima, cibarie per il sottoscritto, vestiti per qualsiasi tempo atmosferico e poi via! In definitiva vorrei usare la Vespa sempre, forse mi faccio troppe paranoie, infine il freddo non ha mai ucciso nessuno (diceva un abitante del nord della Russia), però poi mi accorgo di pensare a tutto ciò accanto alla stufa con 26 gradi in salotto. Comunque ho consultato forum, parlato con i pionieri del freddo su due ruote, con quelli che "alla tua età facevo i 100 all'ora a petto nudo e capelli bagnati a Febbraio" e quant'altro, per informarmi su come vestirsi nella stagione fredda ed affrontarla in Vespa, ma forse l'unico ostacolo sono solo io! Quante scuse si riescono a trovare pur di non fare una cosa? Il problema che andare in Vespa mi piace... cavolo... Tristezza...? Quando arriva l'estate? p.s. Beppe -> PX125E Arcobaleno 1985
  7. Però è un fenomeno che si verifica nei giretti in solitaria (almeno per me). Comunque complimenti all'autore del Post e al suo fantastico viaggio. L'ho letto tutto d'un fiato e ne sono rimasto letteralmente rapito!
  8. Purtroppo conosco anche io quella sgradevole sensazione d'avere un paio d'ore libere per fare un giro ma d'un tratto dover tornare a casa di gran carriera perchè penso che tutti mi stiano aspettando per fare chissà che... Tristissimo.
  9. Arcobaleno, che sia 125 o 200 i 70km/h li tengono entrambi. Più che di esigenze si tratta quasi di portafoglio alla fine! Vai di PX, mal che vada te ne innamori.
  10. Ciao a tutti, volevo un consiglio da voi esperti riguardo alla candela sulla mia Vespa. Ho una Vespa PX125E Arcobaleno comprata usata con attualmente queste modifiche al motore fatte dal precedente proprietario: - Polini 177 in ghisa (ignoro quale modello specifico sia) - Presumo abbia adeguato i travasi - Non ho idea se la testa sia stata abbassata e/o modificata in qualche altro modo - Carburatore Si 24/24 con emulsionatore BE3 e getto massimo da 120 - Albero anticipato (ho solo visto tramite l'apertura sotto al carburatore che è stato asportato del materiale dalla spalla della valvola) Di conto mio faccio sempre miscela al 2% leggermente abbondante e il carburatore è stato revisionato e pulito per bene da cima a fondo dal meccanico. La vera domanda è: siccome ho visto che monta una candela Piaggio P82M, è corretta per la configurazione del mio motore? La Vespa tira bene però la candela è nera e sembra con un leggerissimo velo di fuliggine e vorrei cambiarla con una nuova anche per fare una piccola "scorta" da portarmi dietro in caso di necessità. A volte in discesa o in situazioni di rilascio sento che fa degli scoppi irregolari a sensazioni è come se tiri il collo ad un palloncino mentre si sgonfia, non saprei come descriverli bene, scusatemi, forse è per colpa della candela non corretta? Scusatemi se non sono tecnico nel spiegarmi e spero possiate illuminarmi.
  11. Ne approfitto del commento di Matteo sull'illuminazione per darti un consiglio: occhiali fotocromatici aiutano se vai su passi di montagna con frequenti gallerie e poi sole a picco, oltretutto il fascio di luce della Vespa è meno potente di quanto puoi pensare!
  12. Ciao Massimiliano! Finalmente un "vicino di casa"! Colgo l'occasione per darti il benvenuto e magari per organizzare un prosecco in compagnia con le Vespe, che ne dici? Simone
  13. La coda di auto ferme dal ritorno dalla spiaggia? Freccia a sinistra su linea tratteggiata, seconda a pelo di acceleratore e via andare! Subito.it non è male, per prima cosa dai uno sguardo generale, ti salvi sui preferiti quelle che sembrano più buone e attirano l'attenzione e poi con calma inizi a scremare quelle più dubbiose e che non ti danno fiducia. Chiama e fai tutte le domande del caso, chiedi se puoi visionare il mezzo e se hai qualcuno da portare con te che ne mastica di Vespe al costo di una birra vai a vederlo! Quattro occhi anche se inesperti son sempre meglio di due! Io e mio fratello andiamo sempre via in coppia e al ritorno c'è lo scambio di opinioni e idee su quanto visto! Comunque se un annuncio sembra scritto di fretta o con poche info non scartarlo a priori, può essere che il proprietario non se ne intenda oppure non abbia voluto dilungarsi troppo credendo che due righe bastassero. 125? 150? 200? alla fine il sorriso te lo lasciano tutte, ma dato che sei in ballo a questo punto ti direi: non accontentarti e punta al 200!
  14. Buondì, vorrei capire come fare per mettere la firma sul fondo dei messaggi. Ho provato a guardare tra le impostazioni ma non ho trovato nulla, potete aiutarmi? Grazie!

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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