Omobono Tenni
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Aumento cilindrata lml star 125 4t a 200
argomento ha risposto a Omobono Tenni in LML Star general forum
Il 4t è più complesso come architettura, pertanto dovresti controllare alcune cose come la compatibilità della testa del 125 e delle dimensioni valvole ed apertura con albero a camme rispetto al 200. Per quanto riguarda i carter presumo siano identici. Dal punto di vista prestazionale il 200 è proprio bello. Va quanto un 150cc. 2t ben a punto ma consuma meno, vibra molto meno ed ha più coppia. -
Il discorso olii è troppo vasto e non considera che questi motori digeriscono di tutto. Pertanto anche un olio per miscela di fascia più bassa andrà bene e non ti farà grippare se il motore è correttamente carburato e non aspira aria. Ciò detto olii per miscela di qualità superiore creano un film lubrificante più efficiente fortemente consigliato su motori più spinti con minori tolleranze. Tali olii rilasciano spesso minori residui bruciando in modo più efficiente. Pertanto salire di qualità e costi non è ovviamente controproducente, anzi (tralasciando olii da gara e kart progettati per altri utilizzi). Per questi motivi ognuno ha la sua ricetta personale collaudata nel tempo e che difficilmente abbandonerà. Io personalmente non abbandono i prodotti Bardahl, dopo che un mio amico con il modello più economico (VBA) è arrivato e tornato dalla Sicilia all'Inghilterra ed un altro amico con il KTS competitition (olio che uso sui miei mezzi) con un Velosolex è arrivato prima da Como a Pachino e dopo da Milano a Marrakesh senza mai grippare o dover sostituire le fasce (nel secondo viaggio ha risaldato più volte il telaio... ma non è un problema causato dall'olio )
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Aggiornaci su tutto e ci dispiace per quanto accaduto. Ad ogni modo hai comprato da un venditore professionale e strutturato, non dovresti avere problemi a trovare per il tramite dell'avvocato una soluzione al problema ed avendo tu ragione le spese legali con buona probabilità saranno interamente a carico del venditore (salvo dover anticipare qualcosa).
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Per me sei in un vicolo cieco poiché sicuramente non puoi utilizzare il mezzo e devi denunciarlo. Detto questo, le operazioni da te effettuate (controllo solo numero di telaio senza prefisso, venditore professionale, passaggio di proprietà andato a buon fine ecc) dovrebbero escludere una tua responsabilità per incauto acquisto poiché hai utilizzato una normale diligenza nell'acquisto. Per spiegarlo in modo più semplice le ipotesi di responsabilità penale possono essere di ricettazione per il venditore e di incauto acquisto per l'acquirente. Quest'ultima si configura nel caso l'acquirente non si sia adoperato per assicurarsi che il mezzo risultasse in regola (es. motore con libretto palesemente falso o comunque con irregolarità vistose) ma nello specifico non è il tuo caso. Ovviamente non puoi pretendere una disamina esaustiva del problema, per di più fortunatamente non comune e complesso, tramite consigli su di un gruppo internet... quindi i miei consigli sono di rivolgerti ad un avvocato, sporgere denuncia e far causa al venditore chiedendo il risarcimento di quanto pagato per nullità del contratto (il motore rubato non poteva esser venduto e probabilmente vi sono gli estremi della truffa). Prendi quanto da me affermato come un'idea di base della problematica, ripeto, l'argomento è troppo complesso per esser trattato in questa sede. Ricordati che contestualmente c'è una persona che soffre perché è stata privata di un qualcosa di prezioso, magari tramandato in famiglia da padre in figlio. Questa persona deve riavere il proprio mezzo senza se e senza ma. Chiunque nella vita ha subito un furto di un mezzo sa bene questa sensazione.
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Io nella mia ho montato il modello "grezzo" non verniciato originale piaggio con l'IGM prescritto. Si parla comunque di una replica moderna, in alternativa avrei montato quella verniciata nera di Mauro Pascoli con la modifica del cannello alto.
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Per farti un esempio ecco la mia 50n prima del restauro con il colore verde 303 (ed il portapacchi in azzurro chiaro 400) ebbene... dov'è il verde nella foto ? Vi è anche da dire che io l'ho comprata già così (male) restaurata quindi non ho certezza della correttezza del colore tuttavia, basandomi su quanto detto anche dagli altri, penso sia piuttosto fedele. Un occhio attento una punta di verde la nota, ma minima.
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La mia 50n unificata era prima di colore verde 303 e adesso, solo perché in fase di restauro lo abbiamo trovato come prima vernice, di azzurro chiaro 400 Il verde 303 in realtà è un bianco caldo con piccolissime sfumature di verde che a seconda delle luci e della fotocamera non escono completamente. A dirla tutta con altre luci arriva a sembrare anche un azzurro chiaro 400. L'unica è dimostrare di aver usato vernici max meyer con il codice colore giusto e, nel caso, dare una punta ben studiata in fase di photoshop. E' sbagliato suggerirti di ritoccare la foto ? Beh se la vernice è giusta e devi sottostare al parere di chi a distanza analizza una foto... forse non del tutto.
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Il più grande problema di usare "quotidianamente" un mezzo simile....... sono i ladri !
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In teoria si formano dei fogli rigidi che con diverse difficoltà possono andare via quasi interi. Sul discorso ruggine, niente false illusioni, con queste premesse la vera sorpresa sarebbe una pedana ancora decente...
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A mio avviso la pedana è stata rinforzata con una colla per barche in vetroresina. Pessimo lavoro che preannuncia che sotto, con buona probabilità, la troverai in cattive condizioni.
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Io proverei a rispondere in modo più dettagliato sulla gemma posteriore allegando delle date: Partirei confermando che sui modelli più antichi (credo sino al 1965, chi più competente di me confermerà) andava il modello "carenato" tipico della prima serie e che l'esaminatore ti contesta. Tuttavia ribadirei che a partire dal 66' (anche qui data da confermare) questo veniva modificato e semplificato con il modello che poi verrà adottato da tutte le serie successive sino alle ultime R. L'unica differenza tra le varie serie è la presenza della cornice metallica nel catarifrangente mentre nelle serie più recenti come la R dovrebbe essere assente e solo di plastica. Il fanale posteriore che ti contesta l'esaminatore inoltre ha un costo non indifferente poiché si trova a circa 60€ ed a tale cifra va aggiunto il costo della verniciatura della parte metallica con il colore del mezzo. Insomma... anche a volerlo fare contento ed evitare problemi c'è da spendere troppo per una inesattezza....
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L'unico appunto che ti faccio dalla foto è la guarnizione del clacson anteriore che va grigio e non nero (sembra esser nero dal poco che si vede nella foto). Per il resto, giusto per ambire alla perfezione, la sella sembra rimontata troppo alta, le strisce pedane sembrano montate storte a causa di buchi non regolari e la ruota anteriore sembra troppo indietro rispetto al parafango (forcella di poco storta?) ma questi non sono problemi che pregiudicano l'ottenimento del CRS La vespa è corretta nel colore e negli accessori in relazione all'anno se si tratta di un modello del 67' con numero di telaio compreso tra quelli possibili per il colore da te scelto (ricordo che sono tutte cose già attenzionate in precedenza). L'unica è discuterla con l'esaminatore poco preparato fornendo documentazione a sostegno (es. Vespatecnica ed altre riviste di settore) della tua (giusta) posizione.
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Rispetto ad una proma per restare su questa tipologia a mio avviso bisogna orientarsi sulle W1R by Dexter racing che hanno uno studio (ed una estremizzazione) ancora più approfondito dietro. La Proma resta un prodotto estremamente valido per il prezzo ma molto riconoscibile per via del rumore (che personalmente non apprezzo) e della forma molto diversa dall'originale.
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Le sospensioni più dure accentuano il problema. Può essere un cerchio un po' storto a causa di una buca o gli altri motivi che ti hanno descritto. Io ricordo un problema simile nel PX di un amico ma... in quel caso... era il telaio che si stava dissaldando 🤪
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L'iscrizione a qualsiasi registro storico contempla solamente veicoli in condizioni di originalità e pertanto: A) motore originale almeno come sigla (V5A1M nel tuo caso) e B) colore di prima dotazione o al più colore alternativo tra quelli disponibili per il tuo modello nel tuo anno di costruzione sulla base dei numeri di telaio. Ogni ulteriore modifica a tua fantasia si discosterà dai canoni filologici richiesti per l'ottenimento del certificato.
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Anche senza contachilometri se mai deciderai di montarlo. Al suo posto ci va il tappo in tinta con il veicolo già discusso sopra. Discorso diverso va per la sella. Quella doppia dovrebbe esser considerata optional e quindi dovrebbe (con il condizionale) passare solo con la sella singola, questo anche se all'epoca si era soliti comprarla direttamente con la sella doppia sin da nuova.
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vespa 50L 1968 positano : restauro CONSERVATIVO
argomento ha risposto a Omobono Tenni in Restauro Smallframe
Sempre altissimi livelli di attenzione ai dettagli e raffinata volontà di preservare il preservabile. Nel restauro della mia ho fatto come te, dotandomi tuttavia delle repliche moderne ma di ottima fattura. Piccola chicca Ho riprodotto l'adesivo del venditore dell'epoca della mia zona, da dove probabilmente la Vespa è uscita. Le bellissime gocce Esso le ho invece aggiunte nel casco (lato desto femmina, lato sinistro maschio e posteriormente entrambi in sella ad una Vespa). Purtroppo ho solo una foto dove se ne intravede solo uno -
Sino ad ottobre 1967 ci va il tappo contachilometri con il logo rettangolare vecchio tipo. Il tappo va verniciato del colore del veicolo e non lasciato "grezzo".
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Il colore azzurro chiaro 400 non esce con nessun dotazione specifica. L'unica differenza è il colore (grigio) della scritta "vespa 50" anteriore e dei numeri marce bianchi solo sul colore rosso poi tutte le versioni sono identiche e le differenze sono solo nelle dotazioni di alcuni anni di produzione. Ho elencato gli accessori proprio per evitare (invano) di farti confondere elencando cosa c'è di difforme, o comunque non di prima dotazione, rispetto ad un mezzo completamente originale (seppur si parli di modifiche facilmente reversibili). Sempre a titolo informativo il gancio porta oggetti nel canotto di sterzo della vespa color verde 303 è anch'esso un (bello) accessorio non di prima dotazione (la 50N non aveva ganci). Per quanto utilizzi quasi sempre la vespa da solo, la possibilità di poter ospitare un passeggero per brevi spostamenti mi ha portato ad aggiungere il secondo sellino. Devo dire che si è rivelato molto comodo ed anche qui si tratta di una modifica facilmente reversibile poiché non ho forato nulla.
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Considerato il tuo numero di telaio intorno al 180.000 i colori disponibili sono: azzurro chiaro (dal 92877 al 200.000, poi sostituito dall'azzurro acquamarina comunque molto simile) Verde chiaro 303 Rosso Gli altri colori partono dal numero di telaio 200.000 e non è il tuo caso Tubo sterzo, mozzo, copri ventola e cerchi ruota colore alluminio
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Colore azzurro chiaro 400 con però gomme modificate da 10" e sellino passeggero rispetto alla dotazione di serie (più altri piccoli accessori come il biscotto copri molleggio, il tappetino ed il porta bollo). Il verde 303 era probabilmente il colore che avevo prima del restauro (ho optato per l'azzurro poiché ritrovato durante la fase di sverniciatura) ed è un colore splendido, molto tendente al bianco con riflessi di poco azzurri in controluce. La differenza tra i due in foto è minima e non sempre distinguibile, dal vivo si nota la punta di azzurro più predominante per l'azzurro chiaro. Entrambi sono molto belli ed a mio parere ci stanno benissimo su di una 50N. Il verde 303 è un colore in assoluto più raro, poiché previsto per molti meno esemplari rispetto all'azzurro chiaro. Se non lo avessi trovato sverniciando avrei optato per quest'ultimo (ma in realtà li adoro entrambi).
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Perchè aprire una nuova discussione e non continuare la precedente ? ti rispondo in quella
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Si può fare, l'importante è che stiano attenti nei dosaggi, tuttavia nella scelta del colore attento a non ricadere in errore. Il verde ...303 non è l'unico colore disponibile per il tuo numero di telaio ma bensì tra i vari colori possibili per l'anno 1967 il verde 303 era possibile solo per quel "ventaglio" di numeri di telaio tra i quali rientra anche il tuo (e rientrava anche il mio). Prova del ragionamento è la vespa 50n del settembre del 67' in colore originale azzurro chiaro 400 che stando alla tabella colori del 67 nemmeno è riportato. In realtà è uno dei colori più diffusi all'epoca ed era previsto dal 1966 sino al settembre 1967 (poi dal numero di telaio 200.000 verrà modificato in azzurro acquamarina).
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Secondo me rischi di sprecare soldi perché per ottenere risultati ripetibili dovresti avere le stesse condizioni di temperatura esterne e replicare sempre lo stesso percorso con lo stesso gas dato alle medesime andature. Inoltre dovresti ben posizionare il sensore e gli spazzi sono risicati. In realtà la prova un risultato utile lo ha dato, e cioè che ci sono ventole con caratteristiche differenti ma non vi sono ventole ottime e ventole pessime, vanno tutte mediamente bene con alcune migliori per utilizzi specifici. Non saranno 5/6 gradi di differenza sul cilindro a scongiurare una scaldata, fa molto più una ottimizzazione in termini di carburazione, anticipo/posticipo, fasi di aspirazione e scarico, marmitta che non tappi e compressione e lucidatura cielo e luce di scarico.
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Dipende dall'utilizzo, il discorso sembra corretto (non padroneggio l'argomento, ho solo visto alcuni video a riguardo) tuttavia 8.000 giri è già un gran bell'andare per un blocco come quello del PX che predilige regimi più bassi e probabilmente a regimi leggermente più bassi i vantaggi delle palette più piccole (o in minor numero) sono minimi (pochi gradi ininfluenti) mentre sarebbero più evidenti i minori vantaggi di raffreddamento a regimi più bassi (a mio avviso il range di maggior utilizzo salvo per l'uso in pista). Inoltre la prova non considera una variabile molto importante, e cioè il raffreddamento dinamico ad alte velocità variabile, questa, per nulla ininfluente. Ci sta che non sia stata considerata, proprio per l'impossibilità di ottenere un dato replicabile per ogni prova tuttavia ciò rende il discorso sulle ventole empiricamente corretto ma non pienamente provato. Insomma, secondo me sei al punto di partenza con i tuoi dubbi, solo con più conoscenze tecniche 😅 Visivamente per me palette più grandi, o più piccole con un grosso effetto venturi (es. Pinasco) favoriscono la movimentazione di una grande massa di aria, condizione questa che si verifica alle medie/alte velocità. Mi lascia molto perplesso la soluzione nettamente controcorrente di Malossi, ma avranno i loro motivi per averla realizzata essendoci bravi ingegneri e tanta voglia di sperimentare ancora oggi.
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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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