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baetto

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  1. Ciao Blackgabri, No non sono un mega manico anche se penso di difendermi bene, il fatto è che ho cominciato ad andare in moto 40 anni fa ed ho fatto una "certa" esperienza, poi per svariati anni ho corso nelle "derivate" di serie, famose negli anni 70 ed 80 con varie moto, laverda SFC comprese........... Allora punto primo, le gomme sono della misura che si usava allora per tutte le moto, con le pirelli Mach ti garantisco che con la 750 SF del 1973, quella con il tubo compensatore sotto uil motore ho limato per bene il compensatore medesimo sul passo del muraglione per andare al mugello al motomondiale, divertenti le facce dei "moderni" che si trovavano il vecchietto con la moto d'epoca attaccato alla ruota e che li passava alla prima occasione.................... questo per dire che ti puoi fidare delle gomme. Non puoi aspettarti dalla Laverda la maneggevolezza dei giocattoli di oggi e nemmeno la stessa potenza che comunque è più che sufficiente per andar veloci, la tecnica di guida non può essere quella delle moto di oggi, per esempio non serve, o per lo meno serve poco, spostarsi in maniera coreografica sulla sella, puoi farlo per divertirti ma è molto più redditizio rimanere composti alla Geoff Duke, è invece importante indovinare la traiettoria, per farlo non devi guardare la ruota anteriore ma la fine della curva, il resto ti verrà con l'esperienza, il limite dei freni, la fine della spalla dei pneumatici ecc. ma su strada non te lo consiglio, l'eperienza ti servirà anche per "battezzare" le condizioni dell'asfalto, regolarità, grana, pulizia ecc., tieni sempre molto ben gonfie le gomme perchè la moto è pesante ed il profilo di una 120-90 non è certo quella di una moderna ribassata e sotto il peso, l'inclinazione e la manetta il profido della gomma si deforma ed il comportamento della moto diventa incoerente, cerca inoltre di fare le curve sempre in tiro in modo che ti ritrovi un mezzo più facilmente rialzabile in uscita senza contare che farai rimanere sorpresi molti "moderni", Saluti Black e divertiti,
  2. La Jota piace anche a me, e il 180 gradi sembra un 4 che va a 3 solo ai bassissimi regimi, appena sale di regime vibra meno del mio a 120°, nella RGS le vibrazioni sarebbero più avvertibili se il motore non fosse montato su silent-blok, ma il suono è senza dubbio più rotondo ed anche l'erogazione, il 180° è un motore più "appuntito" e sportivo ma ripeto che anche la RGS è tuttaltro che addormentata, nelle mie uscite sono sempre insieme a moto moderne (tuono-Monster-GSx-Fazer-ecc.) e ti garantisco che non hanno mai dovuto aspettarmi, è successo qualche volta il contrario...., a parte comunque la sportività la RGS è senza dubbio più comoda, si poggiano bene i piedi in terra ecc.( nella Jota usavo le punte, qualche volta una sola, e sono alto 1,75) , in definitiva è più usabile rispetto all'affascinante Jota, ma in quanto a fascino ti garantisco che con l'RGS hai sempre un bel pubblico, saluti MrOrizio ed a tutti quelli nel forum.
  3. La RGS è la più bella maxi degli anni 80, il canto del cigno della Laverda, è una moto che puoi usare come una moto moderna (io lo faccio) senza nessuna controindicazione ed hai le agevolazioni dello storico (bollo a 11 euro ed assicurazione a 90 euro l'anno), devi iscriverla però al registro storico della Federmoto, chi dice che si guida come un cancello non ha capito nulla , nel senso che non puoi pensare di guidare una CBR od una R6, va guidata in maniera diversa: esempio se tu arrivi velocemente sotto una curva a destra dai un colpetto (tirando) in ramo di sinistra del manubrio e magicamente la moto entrerà in curva con due dita,l'inverso inuscita, se poi vuoi un ingresso in curva fulminante pesta la pedana interna e scoprirai come si possa andar veloci anche con una vintage, che comunque passa agevolmente i 220 all'ora ed ha una bella progressione in uscita di curva, la concorrenza dell'epoca non era tutta in grado di fare altrettanto,certamente parliamo di una moto che pesa 250 Kl a secco ed ha un interasse importante, non puoi pensare quindi ad una maneggevolezza da libellula, i freni sono ottimi per l'epoca, certo non sono all'altezza di margherite, pinze e pompe radiali e tubazioni aeronautiche di oggi ma frenano più che decorosamente e sopratutto sicuramente, il motore è un bel bialbero a cammes in testa generoso e robusto, gira senza dubbio molto più rgolare e rotondo rispetto al precedente Jota con le bielle a 180 gradi ed è in definitiva molto più godibile, le vibrazioni sono avvertibili a velocità elevate, sotoo non ci sono problemi, tieni presente che il valore del mezzo può solo aumentare ma non credo che la venderai se cominci ad entare in sintonia

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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