Probabilmente con alcuni di voi ci siamo già letti su altri forum vespistici ma mi sono voluto iscrivere anche qui...
Eccoci qua, dopo che ho ultimato il restauro della mia prima vespa (che più avanti vi presenterò), sbirciando spesso questo ed altri forum per carpire consigli qua e là, ho sentito il bisogno di tenermi in contatto un po' più stretto con tutti voi e, perché no, di raccontarvi passo per passo il mio restauro; giusto per spirito di condivisione e perché la mia "avventura" possa servire anche ad altri, visto che fino ad ora, a vostra insaputa, un po' tutti mi avete aiutato.
Mi chiamo Francesco, ho 30 anni ed abito nella periferia di Pisa; ho sempre avuto la passione per i motori che mi è stata trasmessa fin da piccolo da mio padre, all'epoca collaudatore per una "nota azienda di Pontedera..." dove oggi lavoro anche io.
Circa 15 anni fa, studente di istituto tecnico in piena età da smanettone di scooter, ciao, si, bravo e chi più ne ha più ne metta, cominciò a balenarmi in testa l'idea di comprare una Vespa..."non voglio una Vespa pronta all'uso e non una qualsiasi, voglio restaurare una 50 Special!"
Così convinsi mio padre a darmi una mano per trovarne una che, comunque, avrei comprato con i miei risparmi ed eccola, una Special biancospino serie migliorata V5B3T del 1982; lievemente ammaccata sul parafango, funzionante, vernice originale con un po' di ruggine superficiale, pedane ok e libretto a corredo. Inutile dire che non ci pensai due volte, vista e presa!
Una volta presa è stata messa in moto di tanto in tanto ed usata nel piazzale e strade private dintorno casa per prenderci confidenza ed in attesa di essere abbastanza convinto e informato su come restaurarla, sennonché la voglia di iniziare a smontarla e sistemarla è andata via via scemando. Per farla breve questa Vespa è rimasta 15 anni in uno stato di "quasi" abbandono in una rimessa per gli attrezzi (con il senno di poi, mi viene da dire per fortuna...sicuramente 15 anni fa, essendo la prima Vespa su cui mettevo le mani, non avrei avuto la maturità di affrontare un restauro totale fatto come si deve), ma ormai la Vespa mi aveva punto e la voglia di ridarle nuova vita non si è mai del tutto spenta; ogni volta che ci passavo davanti mi sembrava di farle un torto a tenerla in quel modo, così mi convinco che è ora di prendere una decisione: o la vendo così com'è o la restauro...
Ovviamente se sono qui a scrivere potete immaginare il seguito della storia...questa è la mia Vespa.
A breve vi parlerò di lei nella sezione apposita, scusate per la lungaggine e a presto...
P.S.: vi racconterò anche del restauro di un motore ET3 VMB1M che oggi è già sotto la Vespetta...ma questa è un'altra storia ?