Ciao a tutti, inizio la discussione inerente il restauro della mia GT del 66. Premetto che è il mio primo restauro, non sono un carrozziere, nè un meccanico ma ho in mente di fare quanti più lavori in autonomia perché da anni sogno di rimettermi a posto una vespa da solo, e perché tempo e voglia per fortuna non mi mancano. Nel corso dello smontaggio ho incontrato vari “intoppi”, vi parlo di alcuni e di come li ho risolti:
- Bullone motore/telaio completamente bloccato: provato con wd40 chiave e martello, nulla, aspettato giorni, rispruzzato, nulla, a quel punto ho versato un po' di aceto di alcool al 6% dall’apertura del carter che dà nell’incavo dove passa il bullone, lasciato qualche giorno con la vespa inclinata da un lato e qualche giorno dall’altro. A quel punto facendo ruotare il bullone e battendolo con calma è uscito
- Pernetto del mozzo (quello su cui ruota il cilindretto con ingrassatore) molto arrugginito nella parte che rimane scoperta: invece di procedere con forza per farlo uscire per poi finire per tagliarlo comunque, tornando indietro avrei grattato la ruggine e l’avrei tagliato subito
- Tankerite: online dicono di diluire la miscela di resina e induritore con 5/10% di alcool etilico. Per esperienza personale nel caso di un serbatoio a camera unica come quello della vespa consiglierei di diluire solo al 2/3% almeno lo strato di resina rimane un pochino più spesso (e penso così possa copiare meglio le tracce lasciate dalla ruggine nella lamiera) all’interno del serbatoio invece di avere un sacco di resina in eccesso inutilizzata (io ho usato la gum). Sì è vero che uno strato più spesso è più rigido e forse si potrebbe venare più facilmente sotto sollecitazioni, però con percentuali appena sopra il 5 ho avuto parecchia difficoltà proprio a far catalizzare il prodotto (anche i 18 gradi centigradi non hanno aiutato)
- Per evitare che mi rimanessero i cerchioni incollati l’uno all’altro, previo smontaggio ho gonfiato leggermente le camere e si sono disassemblati senza problemi da soli nonostante un po' di ruggine interna
Venendo al discorso pedana, dopo aver letto moltissime discussioni a riguardo, la mia idea in principio era quella di rimuovere quella vecchia anche se non conciata malissimo, così da poter sabbiare il tunnel, trattarlo con epossidico e richiudere con una pedana nuova. Così facendo, anche spaventato dalla quantità di ruggine (tre manciate buone) libera dentro il tunnel decisi di rimuovere la pedana vecchia (solo dopo ho scoperto che la ruggine prende 3 volte il volume del ferro che mangia, per cui avrei fatto meglio a non farmi spaventare), fino ad appena dopo la terza traversina.
A questo punto feci una grande scoperta: sabbiare l’interno del canotto dello sterzo è impossibile anche tagliando via la curva che porta allo scudo (non l’ho tagliata). Quindi a questo punto, potendo tornare indietro, avrei cambiato giusto una traversina di rinforzo, e poi avrei fatto decapaggio e cataforesi.
Ma indietro non ci si può tornare, per cui ho ordinato la pedana nuova da un negozio tra i più rinomati d’Italia per quanto riguarda il mondo vespa (hanno pure un museo), non volendo risparmiare su un pezzo così importante e volendo essere sicuro della qualità del prodotto. L’ho pagata 100 euro giusti e ieri mi è arrivata la pedana a casa come in foto. Premetto che è la prima pedana di ricambio che vedo e tocco con le mie mani, però mi sembra veramente storta, qualcuno che ha avuto esperienza con pedane provenienti da questo negozio o da altri può dirmi se questa è la normalità e mi devo arrangiare a metterla in riga o se mi conviene fare il reso? Vi ringrazio infinitamente.