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Fabrizio_C

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  1. Svizzerolvga, dimenticavo una cosa che magari potrebbe tornarti utile. Importando la vespa in Italia la devi reimmatricolare con nuovi documenti. Con le vecchie vespe capita che i numeri di telaio non si leggono bene specie se la vespa e' stata riverniciata e prima di essere riverniciata e' stata sabbiata senza proteggere i numeri. Se non si leggono bene i numeri sul telaio, ci potrebbero essere problemi con la reimmatricolazione. Le vespe svizzere spesso hanno in piu' rispetto a quelle di altri paesi,una targetta aggiuntiva identificativa del veicolo applicata in alluminio con i rivetti avio. Sulla targetta c'e' una griglia verniciata di nero e nelle celle in allumininio non verniciato sono riportati con una seconda punzonatura sua la sigla telaio che i numeri di telaio, quella targetta e' bene non rimuoverla e se non ricordo male può essere tenuta in considerazione dalla motorizzazione civile / PRA ...etc ...quando si reimmatricola la moto anche se i numeri di telaio non sono chiarissimi. Diversamente se ci sono solo i numeri sul telaio e non sono leggibili.....sono problemi perchè bisogna fare richiesta di riponzunatura che puo' essere fatta solo dagli enti autorizzati/preposti e da nessun altro.....su questo sito trovi ulteriori dettagli sia su l'importazione e relativa reimmatricolazione, sia sul problema dei numeri non leggibili e anche una foto di come e' fatta la targetta in alluminio di cui sopra...la trovi nel post di pindale e topic "Vespa 50S svizzera V5SA1T.. AIUTO" per trovarlo eventualmente basta che usi la ricerca con le parole chiave 50 S e V5SA1T. Saluti. Fabrizio
  2. La 50 S ha alcune caratteristiche interessanti, oltre al motore leggermente piu' potente rispetto alle vespe 50 immatricolate in Italia , 2,6 Cv e 5800 RPM invece che 1,45 CV e 4500 RPM (o 4100 su alcune), per cui viene classificata come motociclo invece che ciclomotore, ha come particolarità rispetto alle altre vespe 50 compresa la SS che il gruppo cambio e trasmissione sono praticamente ad hoc. (forse , ma non ne sono sicuro perche' non riesco a trovare la STO, l'unica altra vespa che aveva un cambio simile era la spagnola primavera 75) Se non ricordo male il cambio della 50S era: I° Marcia: gli ingranaggi hanno lo stesso numero di denti delle 50 faro tondo e delle special di prima e parte della seconda serie, II°, II° e IV° marcia hanno una combinazione di denti che allungavano di molto le marce Poi pero ci hanno messo una trasmissione (pignone e corona dentata della frizione) con un rapporto leggermente piu' corto delle italiane. Quindi la prima e' in teoria piu' corta di quella delle italiane ma per il fatto che il motore ha piu' giri, la 50S raggiunge in prima marcia una velocità maggiore delle italiane. Dalla seconda in poi, la velocità raggingibile per ogni marcia e' superiore all'equivalente marcia delle italiane a 4 marce. Risultato finale : scatta molto meglio in prima e raggiunge circa i 60KM/h contro i circa 40KM/h delle italiane. Quando c'erano le competizioni delle vespe, il gruppo cambio della 50 S veniva usato per le 125 preparate che avendo piu' cavalli si potevano permetetre anche di avere marce alte piu' lunghe a parità di trasmissione e la prima comunque appena appena piu' corta che migliorava lo scatto alla partenza. Oggi e' possibile farsi realizzare un cambio ad hoc, ma a quei tempi si facevano esperimenti con quello che esisteva gia' in commercio. Sulla 50S poi dove i denti del gruppo trasmissione erano se non sbaglio 14/69 bastava montare la trasmissione dei 50 italianr ovvero 16/57 oppure 16/68 per spingere la 50S alemno a 10KM/h in piu' senza altri interventi (carburatore, marmitta, gruppo termico) Un gruppo cambio e trasmissione molto ma molto simile ce l'ha l'APE 50 , se non ricordo male cambia solo per 1 dente nella prima. Se trovssi una 50S già in italia, la comprerei o la scambierei volentieri con qualcuna delle vespe doppie che ho, fa nulla se non e' ancora immatricolata in italia, la devo collezionare non andarci in giro, ho altre vespe che per andare a zonzo sono molto piu' divertenti.
  3. Ok, grazie Gino. Inizio comunque a prendere delle info, si sa mai che poi approvano il tutto in un decreto dando quindi l'opportunità di avere un secondo colpo di cuuuulo come dice Iena, che e' sempre possibile perche' come sosteneva Seneca: "La fortuna (il cuuuulo di Iena) e' quando la preparazione incontra l'opportunità". Incrociamo le dita perchè ci sia a breve questa opportunità per tutti quelli che potranno coglierla, non sarebbe male vedere in circolazione piu' vespe vintage, specie ora che dopo i 40 anni , con il CRS e' possibile circolare tutto l'anno nelle zone dove gli Euro zero con meno di 40 anni non posono.
  4. Behhh in effetti diciamo che il mio lato B ha particolarmente apprezzato l'idea di potersi sedere su una sella di un 125 Primavera terza serie , quella piu' vicina all'Et3 come configurazione di produzione prima dell'ET3 stesso, meglio questo che altre cose che potrebbero richiedere come protezione delle mutande di ferro. Per il testo, mi sono perso anche io, ragion per cui ho chiesto, credo che a questo punto farò come hai suggerito, inizierò a chiedere ai vari uffici della motorizzazione o alle agenzie di priatiche auto, anche se temo, causa i soliti decreti "che nemmeno gli scenziati capiscono", troverò persone anche piu' confuse di me. Per i briganti......non e' il mio caso.......sono un collezionista.....ed i collezionisti non collezionano i falsi....meglio spendere quanche Euro in piu', ma autentico.
  5. Ciao, mi presento, mi chiamo Fabrizio, mi sono iscritto da pochi giorni ma sono uno nuovo lavato con perlana, nel senso che la mia prima vespa e' stata fine anni 70, quando non erano "vintage" e si compravano dai concessionari e non ai mercatini. Di recente mi hanno regalato una 125 primvera del 77. Tenuta tutto sommato bene ma da riverniciare. Era stata ufficialmente demolita con riconsegna di targa e libretto e lasciata 30 anni nel box. Oltre alla ricevuta del PRA su cui oltre al numero di telaio compare la targa, ho anche gli ultimi due certificati assicurativi dove e' riportata la taga. Ho gia' preso il CDO e le STO dalla Piaggio. Dal Thread che ho letto in questo forum mi pare di aver capito che potrei non solo riottenere la targa originale ma anche una copia del libretto originle, ma mi devo dare una mossa perche' qualcuno potrebbe richiedere una targa storica per una reimmatricolazione di una vecchia vespa e quindi soffiarmi il numero di targa originale della mia vespa. Corretto, ho capito bene? Inoltre mi e' venuto pure un dubbio......ma se si entra in possesso di una vespa che era stata immatricolata all'estero e radiata nel paese dove ere stata immatricolata. Qualora la si porta in Italia , la si potrebbe reimmatricolare con una targa storica di qualche modello analogo che risulta ufficialmente demolito al PRA? Nel CDO mica c'e' scritto dove e' stata immatricolata la prima volta, viene al piu' riportato dove e' stata venduta, ad esempio la mia a Milano, per cui se un importatore parallelo le aveva acuistate in Italia e portate in svizzera o in germania dove sono state immatricolate la prima volta e poi dopo anni radiate. Come fa il PRA a sapere che andrebbe prima re-importato e poi reimmatricolato? Potrebbe benissimo essere una di quelle vespe usate per le competizioni di allora e mai imatricolate. Ad esempio nelle moto da cross e trial e' facile trovare delle moto italiane che non sono mai state immatricolate. In ultimo ma non meno importante, si parla di pagare dei costi calcolati ad hoc, indicativamente di cosa stiamo parando , a spanne, non chiedo l'importo puntuale.
  6. Attenzione che leggendo la STO sembrerebbe che con l'omologazione n° 9977 OM del 7 Febbraio 1972 con cui sono stati introdotti i taburi in ghisa come sullo special, poichè a questo punto il motore era a tutti gli effetti identico a quello dello special e' stato deciso che a partire dal telaio V5A1T 752189 il motore venisse dotato di una stampigliatura V5A2M invece che V5A1M Per cui sembrerebbe che sono state prodotte le ultime 938.761-752.189=186.572 con le sigle telaio e motore V5A1T/V5A2M. Leggendo la STO ho capito cosi, provate a controllare anche voi. Saluti, Fabrizio
  7. Ciao, i colori Max Mayer possibili nei vari anni di produzione dovrebbero (uso il condizionale) essere i seguenti: Attenzione: si intendono gli anni di produzione individuabili dal codice telaio. Potrebbe quindi essere successo che una TS prodotta l'anno precedente, anno che era l'ultimo in cui e' stato usato un dato colore, sia stata immatricolata l'anno successivo. Ad es una TS prodotta nel 1977 potrebbe essere stata immatricolata nel 1978 ed essere Chiaro di luna metallizzato, in tal caso attenzione a pensare che e' stata rivernicita perche' potrebbe essere un conservato. Fondo: Grigio 8012M Cerchi ruote, tamburi, mozzo anteriore, tubo sterzo, coprivetola cilindro colore: Alluminio 1,268,0983
  8. Fabrizio_C

    Fabrizio_C

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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