...qui.
Ovviamente da solo.
Che sensazioni si provano una domenica di metà ottobre, alle 6.56, uscendo di casa in Vespa con la prospettiva di fare una quattrocentata di kilometri in solitaria ???
La prima sensazione è di freddo: ci saranno 10-12 gradi , il cielo è sereno ma ancora tutto scuro tranne una fascia chiara, giallo-rossasstra ad oriente (foto 1). La giornata si preannuncia ottima.
La seconda sensazione è, ovviamente, di libertà: per le strade non c'è in giro nessuno, forse con il rombo del vuoto della mia marmitta ho svegliato qualcuno...
Poi, verso Lodi, la sorpresa: la nebbia, fidata compagna del viaggiatore padano, fa la sua comparsa . Il paesaggio sfuma, si vedono a malapena le strisce che delimitano la carreggiata.
La maledetta si condensa sul povero viaggiatore, in pochi kilometri sono completamente bagnato. Le gocce sgocciolano (ovviamente) dalla visiera, il giubbotto si bagna tutto davanti.
Poi, ad un tratto, la nebbia si squarcia (foto 2) ed un sole abbacinante mi colpisce dritto negli occhi: sono a Piacenza, in riva al Po.
E qui la seconda sorpresa: il ponte sul Po è chiuso !!!
Un breve consulto con un automobilista del luogo e la decisione è presa: torno indietro di tre-quattro kilometri, prendo l'autostrada (non ditelo a GustaV...) a Piacenza nord ed esco a Piacenza sud.
Da lì in avanti nessun problema: sole, caldo, via Emilia e colline della Val Recchio...
E poi aperitivo, doppia razione di tagliatelle alla salsiccia, salamino alla griglia, torta di castagne (la mitica pattona, compatta e pesante come il cemento armato ) e vino a volontà. E poi caffè, ammazzacaffè (un terrificante liquore all'anice di provenienza turca...) e un altro giro di pattona.
E poi è l'ora di tornare.
Approdo a casa alle 19.30. Poco più di dodici ore di gita, un sacco di amici visti e salutati, 398 unità aggiunte al contachilometri della Ferox.
Per quest'anno dovrebbe essere l'ultima uscita, adesso aspettiamo che Riccardo confermi la sua offerta di aiuto per il "restauro (poco) conservativo"...
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