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Oizirbaf
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Regione Lombardia - Blocchi 2007/08 e Manifestazione 6/10
argomento ha risposto a Oizirbaf in Off Topics
Il nostro forum di vespisti, giustamente bandisce la politica, di conseguenza non nominerò formazioni e personaggi politici. Tuttavia mi sento di ripetere, una volta di più, la mia analisi riguardo queste trovate: quanto subiamo è il risultato della repellente miscela tra pseudo ecologismo e cosidetto federalismo. Trovate politiche di formazioni minoritarie, invece di essere rigettate nel dimenticatoio delle idee bislacche sono state sposate unanimamente dal parlamento intero, al punto che, oggi non è possibile trovare una sola formazione che contrasti l'ipertrofica crescita dei poteri attribuiti agli enti locali o che non avalli qualunque vessazione purchè targata con l'etichetta "verde". Il risultato è che in ItaGlia la difesa dell'ambiente consiste unicamente nel costringere, con ogni mezzo, i cittadini ad acquistare veicoli dei quali non hanno alcuna necessità. La "condicio sine qua non" perchè questo funzioni passa per il mantenimento del possesso ed uso del mezzo privato come unica, necessaria ed inderogabile risposta alle esigenze di mobilità della vita quotidiana. Ogni articolazione dello stato (federale!) prende liberamente e senza alcun limite il proprio balzello sulla necessità di spostarsi dei cittadini giustificandolo con la necessità di arginare l'inquinamento causato dall'inarrestabile marea di veicoli fermi che ogni mattina invade le città. In questa ottica troviamo: la patrimoniale sulla povertà introdotta con l'aumento della tassa di proprietà per i veicoli più anziani; una trovata che grida vendetta ed a cui solo la malafede del pseudo ecologismo poteva fornire una indecente foglia di fico con cui rendersi presentabile; i parcheggi a pagamento istituiti da Comuni e Municipi con il modesto investimento di un barile di vernice sottraendo ai cittadini i posti esistenti, quindi già abbondantemente pagati dalle tasse, in luogo di costruirne di nuovi, i vari improponibili divieti per questo e quello messi in campo da Regioni, Provincie e comuni al solo scopo di costringere all'acquisto di veicoli nuovi chi si trova nella insopprimibile necessità di recarsi sul luogo di lavoro. Naturalmente tutto questo funziona perchè non vi è alternativa, eppure le soluzioni vere esistono e non si deve neppure andar lontano per trovarle: in quindici anni la città di Madrid ha costruito quattro (4) nuove linee di metropolitana che si aggiungono alle nove esistenti in precedenza. Nello stesso periodo cosa si è fatto in ItaGlia? Sommando l'intera rete di metro di tutte le città d'ItaGlia non si arriva a fare la metà di quella della capitale di un paese civile. La vulgata diffusa dai vari MinCulPop (federali!) è che la causa sia il destino cinico e baro che ha fornito Roma di un sottosuolo pieno di ruderi, Milano di uno pieno d'acqua, a Napoli ci ha messo il Vesuvio e nelle altre citta sanno gli Dei cosa. Mentre Madrid costruiva quattro (4) nuove linee qui si blaterava di linee C e D di anello ferroviario, metro leggero ed in sostanza ci si limitava a cambiar aria ai denti. Nel frattempo i treni monorotaia sono passati dalla fantascienza alla realtà ed anche quelli a levitazione magnetica ma i nostri Federal Federati impegnati a portare stipendi e privileggi propri e delle proprie burocrazie quanto meno a livello di quelli dei parlamentari nazionali non se ne sono accorti. Naturalmente i nuovi poteri attribuiti agli enti locali hanno cambiato il volto delle nostre città, ma non come sperato: una colata di cemento che non si vedeva dagli anni '60, ha sommerso ogni spazio rimasto, chilometri quadrati di periferie sono sorti lungo le strade esistenti, senza alcun adeguamento, senza che un solo chilometro di rotaie li raggiungesse. Questo il risultato del sindaco eletto, della Città Metropolitana, della Regione Federale e di quant'altre idiozie ci hanno propinato: Tutto come prima, peggio di prima. Come si recheranno al lavoro, a scuola, le persone che vivranno in questi nuovi quartieri? Ovvio con il mezzo privato, inquinando, perdendo tempo e denaro bloccati in strade insufficienti quali le soluzioni: Divieti & Gabelle!!! Viva l'ItaGlia -
Bene Bene! Se ha un'amica, ovviamente vespista, mi prenoto. Bella foto. Divertitevi.
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Avevo temuto di esser stato censurato per scurrilità, anche se non mi sembrava poi di esser stato particolarmente sboccacciato. Poi ho letto del problema tecnico e lo rimetto. Per sdrammatizzare: dopo il pesce palla (che quando vede le brutte va sul fondo e quando vede le belle viene a galla) è arrivato nei nostri mari anche lui. Gli effetti non sono mortali ma possono essere .... sorprendenti! State tranquilli: in genere le vittime predilette appartengono all'altra metà del cielo. Però non si sa mai! Misura di protezione: costume da bagno di bandone.
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Attualmente c'è un ritorno del vinile, addirittura da MediaWord, quindi un grande magazzino di elettronica di consumo sono comparse ristampe di dischi mitici: dai Beatles, ai Doors, a Madonna recentemente li ho visti anche da Feltrinelli. Di italiano ho visto le ristampe degli Area e qualcosa di Battiato. Se avete ancora un giradischi riesumatelo dalla cantina. Vi divertirete.
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Bellissima! Complimenti. Fu un vero peccato che queste ultime Laverda non ebbero successo, erano davvero belle moto. Quando l'industria italiana aveva ancora qualcosa da dire.
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La mamma o la suocera?
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Laverda all'epoca costruiva le bellissime 750 bicilindriche e le ancor più belle tricilindriche 1000, moto decisamente pesanti ed impegnative. Poi uscirono le belle 350 e 500 bicilindriche che furono il canto del cigno. Nelle piccole cilindrate avevano fatto una intelligente politica di accordi con altri costruttori europei acquistandone i motori: con la Zundapp per le stadali, con la svedese Husqvarna per le fuoristrada. Qualcuno ricorda la grintosissima Laverda-Husqvarna 125 Regolarità tutta arancione con il motore nero? Una vera meraviglia
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La ricordo anche io, ai tempi del liceo, il ritorno alle stradali dopo l'ubriacatura fuoristradistica, il motore Zundapp fu, se non ricordo male, il primo 125 di serie con il raffreddamento a liquido, funzionava a termosifone nel senso che non aveva una pompa dell'acqua. Il raffreddamento a liquido garantiva di poter spremere qualche CV in più dal motore rispetto alle concorrenti raffredate ad aria quindi era una moto scattante e grintosa, costava più delle altre quindi era da "pariolini". Se è in buono stato sarebbe un bell'esemplare da salvare.
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Veramente bella. A parer mio una delle moto più belle mai prodotta. Sul motore giravano pareri discordi però a vedersi è un capolavoro. Pare che accenderla non sia impresa facile nè esente da rischi. Complimenti!!!
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Fino a pochi anni fà non le voleva più nessuno e venivano praticamente regalate. Oggi un PX usato di una ventina d'anni costa queste cifre. E Piaggio lo toglie di produzione. davvero difficile da capire.
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Mostra scambio Millenium al Palasport dell' EUR a Roma
argomento ha risposto a Oizirbaf in In Piazzetta
In realtà il Corsarino era unico! Nel panorama nazionale della seconda metà dei '70, che vedevano un gran numero di marchi ed assemblatori confezionare ogni tipo di cinquantini in grado di suscitare gli appetiti di ogni liceale, il Moto Morini era l'unico con motore 4T. Il piccolo motore, dalla linea invero un pò antiquata anche allora, era un vero capolavoro di miniaturizzazione, era nato una decina d'anni prima per un ciclomotore a tubone con il cambio tre marce al manubrio, poi era stato montato sui modelli "motocicletta" aumentando a quattro il numero delle marce. Motore molto robusto aveva fama, a differenza dei colleghi 2T, di essere estremamente parco nei consumi offrendo comunque buone punte velocistiche dopo un adeguato lancio. Per le piccole dimensioni era apprezzato anche dal pubblico femminile. L'aspetto forse meno riuscito era la trasformazione del cambio da manopola a pedale con una serie di rinvii esterni spesso imprecisi. All'epoca eravamo tutti maniaci dei grintosissimi cinquantini da fuoristrada, Caballero ed Aspes in primis, tra gli "utilitari" dopo l'indistruttibile Vespino il Moto Morini si era guadagnato la fama di muletto. -
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argomento ha risposto a Oizirbaf in In Piazzetta
Per la gioia dei vespisti avevo dimenticato queste due foto. Un Primavera come questo mi piacerebbe davvero, sono convinto che per il traffico cittadino sia l'ideale. Certo per questo chiedevano una cifra da capogiro: mi sembra 3400 € ben al di sopra del prezzo del PX nuovo. Nella seconda una sfilata di Vespe di vario tipo e colore, riguardo i prezzi non so dirvi nulla. -
Che mi hai ricordato: ero a Creta con una amica, avevo affittato una T5 e stavamo girando l'isola, gira e rigira si era oltrepassata di molto l'ora del pranzo, la mia amica poi era di gusti difficili, avevo una fame che non ci vedevo più. Ad un tratto lungo una via di campagna ti vedo due enormi piante di fico che protendono i rami sulla strada, una di fichi verdi ed una di bruciotti, era settembre inoltrato. Senza ascoltare ragioni eseguo la manovra descritta da Italopapi, sordo alle proteste dell'amica, che non mangiava i fichi, chissa poi perchè essendo vegetariana, mi faccio una scorpacciata indimenticabile che mi rimette al mondo.
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Sicuramente non è omologata. Altrettanto sicuramente viola come minimo tre leggi una statale, una regionale ed una provinciale. Perciò se il nonno si fa male con quella sega non lo portano all'ospedale ma al gabbio! L'arte di arrangiarsi è stata messa al bando.
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Una volta li facevano più solidi. I bambini!
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Era quasi un anno e mezzo che non fumavo più. Le prestazioni atletiche erano decisamente migliorate e non credevo che avrei ricominciato. Purtroppo ultimamente la sfiga e lo stress si stanno accanendo nei miei confronti. Per il momento fumo, poi smetterò. Per il circolo sportivo entro fine mese dovrei pagare anche loro, devo dire che il fumo mi ha fatto passare la voglia di sport, ma lo strnz che mi ha graffiato la Vespa me la sta facendo tornare: un canoista ha spalle grosse e mani pesanti, costui deve augurarsi con lo scopra ogni volta che mi vede!!!
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Bene, cioè male Il problema della Grigia era certamente l'aria che restava tirata, quindi ho fatto i primi 300 km con l'aria tirata. I sintomi erano chiari ed io un caso di evidente rimbecillimento precoce per non averlo capito subito e per non aver nemmeno tentato di smanettare il pomello dell'aria. Quanto a quelli della concessionaria che sostengono di avermi sostituito i getti smagrendo: penso e spero che mi abbiano raccontato una frottola perchè diversamente mi avrebbero fatto un danno. D'altra parte un meccanico che non capisce che è l'aria a restare tirata, per giunta accede al carburatore per sostituire i getti non lo vede neppure allora è un asino Comunque dovrò verificare di persona il tutto, credo che l'aria continui a restare un pelo tirata, chiudendo gas tende a restare un poco accelerata per poi normalizzarsi al minimo, come se la valvola del carburatore non chiudesse subito per bene. Vedremo Per intanto ieri un collega con la digitale mi ha fatto qualche foto con la disgraziata creatura.
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argomento ha risposto a Oizirbaf in In Piazzetta
Grazie. In quella foto sono certo di aver usato il filtro polarizzatore per togliere la gran parte dei riflessi. L'obiettivo era il 50 mm Pentax K f 1:1.2 uno dei migliori "normali" mai costruiti. Ho fatto solo sviluppare il negativo e lo ho scannerizzato con lo scanner in automatismo, si potrebbero regolare molti parametri fotogramma per fotogramma ma ci vorrebbe una vita. Su Photoshop ho fatto solo aggiustamenti automatici: livelli automatici, colore automatico, contrasto automatico. Sul colore automatico non sono in genere convintissimo, mi sembra che cambi quel tono caldo che, credo sia specifico degli obiettivi Pentax, virando verso toni più freddi. Ho acquisito a 2400 dpi poi ho ridimensionato, con l'automatismo di Photoshop, ad 800*600 con qualità più bassa per spedirle sul sito. Come la Vespa la pellicola sta scomparendo, il digitale è indubbiamente più immediato e pratico, trovo però che i costruttori non mettano sulle ottiche per digitale lo stesso impegno che mettevano negli anni d'oro della reflex. -
Però, forse scrivo una sciocchezza perchè la mia competenza non va oltre la teoria molto all'ingrosso, ma cuscinetti con minore attrito, quelli montati su motori da competizione, dovrebbero consentire al motore di recuperate qualche centinaio di giri.
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Mostra scambio Millenium al Palasport dell' EUR a Roma
argomento ha risposto a Oizirbaf in In Piazzetta
Certamente incontrarvi sarebbe stato un piacere. La mostra però per dimensioni e quantità degli espositori non avrebbe giustificato un viaggio tanto lungo. Per me sia l'ippodromo delle Capannelle che il Palasport sono dietro casa quindi non sarei potuto mancare. -
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Solo ora mi rendo conto di alcune inquadrature tagliate, penso e spero che siano state causate dallo scanner. Altrimenti significa che non riesco più neanche a guardare nel mirino della macchina fotografica. Un caso di rincitrullimento precoce! -
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argomento ha risposto a Oizirbaf in In Piazzetta
re Foto effettuate con Pentax K2dmd del 1976 obiettivi SMC Pentax 50 mm f 1:1,2 ed smc Pentax M 100 mm f 1:4 Macro, negativa Kodak Gold 200 ISO, scanner Epson 4870 -
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Proseguo con la fotocronaca -
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Venerdì sera, appena giunto a casa, d'umore alquanto attapirato causa le note vicende della mia nuova Vespa ed altro, il telefono squilla. E' l'ottimo Highlander che mi propone di visitare assieme la mostra scambio di rottamaglia varia che, quest' anno si svolgerà al Palasport del'EUR. Cado dalle nuvole, ma naturalmente accetto, rinunziando alle mie pagaiate del sabato ed alle pulci (ma questa è un altra storia). Il mattino successivo, caricata la Pentax, mi reco al Palasport, purtroppo High deve rinunziare a causa di un feroce raffreddore, mi metto in contatto con Marx che, dopo aver ottenuto l'assenso di Stalin, Trotsky e Lenin ... si scherza mi raggiunge sul luogo. Iniziamo la breve cronaca dicendo che la manifestazione ha luogo nell'area recintata attorno al Palasport, le dimensioni e la partecipazione degli espositori sono certamente inferiori rispetto all'edizione precedente svoltasi all'ippodromo delle Capanelle, naturalmente il biglietto d'ingresso è aumentato ben 10,00 € un pò troppo. La Vespa sempre grande protagonista, sia per la presenza di numerosi e ben forniti ricambisti che per il numero di esemplari, restaurati, conservati, rottami, mucchi di ruggine e pezzi sparsi. Da appassionato consentitemi di segnalare lo stand degli "Amici del Corsarino" di Ravenna con alcuni esemplari tirati a "licchetto" qualche ricambio e molta disponibilita, assieme ad un simpatico signore, anche egli Ravennate, che presentava alcuni carburatori per Corsarino ed altri piccoli motori perfettamente restaurati e tachimetri, egualmente perfetti. Purtroppo la tasca non mi ha consentito di acquistare questi due articoli per il mio Corsarino. Veniamo ai miei acquisti: una scritta PX200E (5,00 €) per la povera Burra, L'adesivo Piaggio che va sul retro della sella PX a molle (4,00 €) una mezzaluna copri ruota di scorta nera per la Grigia (10,00 €) due spillette: una blu con la scritta Vespa ed una, molto carina, con il logo Moto Morini (5,00 € entrambe). Infine sono riuscito ad operare un mezzo baratto: un carburatore per Corsarino Dell'Orto 14/12/2 in cambio di un Dell'Orto vaschetta laterale incompleto più un paio di pezzi dello stesso tipo di carburatore ai quali ho dovuto aggiungere 20,00 €. Così quando mi deciderò ad iscrivere il Corsarino al registro FMI avrò il carb originale di quel modello. Attualmente monto un 15 vaschetta laterale molto più bello ma appartenente ad un modello più antico. Gli aquisti del Marx (che al ritorno è stato purgato da Stalin, Lenin e Trotsky per aver sforato i bilanci del piano quinquennale .... si scherza ) ve li racconterà lui stesso, se ne avrà voglia. Avrei voluto fare qualche altro acquisto, mi sono dimenticato di chiedere i gommini del portapacchi anteriore, altrimenti introvabili, qualcosa mi è venuto in mente dopo, ma comunque è stata una piacevole giornata, che mi ha distratto in un periodo non dei migliori. Ho scattato un rullo di foto che, spero vi piaceranno, e possono dare un idea della manifestazione. -
Vi aggiorno sulla sfiga che sembra perseguitarmi: in circolazione credo vi siano pochi atei più convinti e militanti del sottoscritto ma da un po di tempo sto pensando ad un pellegrinaggio a Santiago De Compostela o Lourdes o la Mecca, hai visto mai? Allora la grigia va malissimo, non tiene il minimo, a basso regime si ingolfa, fuma come una ciminiera e consuma come un carro armato. Lunedì Telefono al concessionario che, sbrigativamente, mi dice di portarla. Nei due giorni successivi non ho tempo e vado al lavoro in macchina. Al ritorno la brutta sorpresa qualche STRZ nel garage di casa si è divertito a sfregiarla. Non la avevo neppure da una settimana. Il coraggioso personaggio è stato magnanimo accontentandosi di rovinarmi la chiappa lato ruota di scorta ed il bordo superiore del bauletto. Inutile dire che se avessi la gioia di pescarlo sul fatto al traumatologico dovrebbero fare gli straordinari. Ieri avevo un giorno di permesso al mattino vado dal concessionario, il meccanico mi parla di carburazione, chiedo se si riferisca alla vite dietro il carburatore perchè altro da regolare su una Vespa non c'è. Comunque devo lasciarla e tornare a casa con il bus. Torno la sera a riprenderla, mi dicono di aver sostituito i getti che erano troppo grassi. Mi pare cosa strana e lo faccio presente, in fondo la Piaggio fa due modelli di PX ed i getti sono standard, qualora avessero per errore montato quelli del 125 la carburazione sarebbe magra non grassa, ma loro insistono. Porto fuori la Vespa, tiro l'aria, la accendo, fumo, si ingolfa e si spegne. Protesto che mi sembra non sia cambiato nulla. Il meccanico, in maniera un pò arrogante, mi dice: "E' ma sei la fa ingolfare ogni volta che la accende", la accende lui, da due belle sgassate, noto che tira e disenserisce l'aria, parte a razzo, arriva in fondo alla via torna il minimo lo regge, piuttosto alto. Non è decisamente una delle mie migliori giornate, vado via, si va meglio ma chiudendo gas continua quello scoppiettio ed il minimo, scaldandosi il motore, si alza ancora un pò. Arrivato a casa decido di abbassarlo, con l'occasione regolo il fanale che era posizionato per l'antiaerea. Questa mattina la prendo, accendo, solita storia: ingolfata e non tiene il minimo. Penso di averlo abbassato troppo con il motore caldo, dopo qualche semaforo in effetti si regolarizza. Faccio 25 km gran parte fuori città. La sera la accendo e la situazione è peggiorata: ingolfata, fumo da incrociatore della prima guerra, niente minimo, chiudendo il gas affoga. Ho le gonadi rotanti e sono davvero sconfortato. mi fermo in una via deserta, provo a regolare il minimo, tutto inutile. Arrivo all'EUR, non si può continuare così, mi fermo di nuovo, tolgo la chiappa, tenta e ritenta niente! :idea: Mi viene in mente il gesto del meccanico ieri sera: tiro l'aria, la chiudo. Si normalizza, regolo il minimo, lasciandolo un pò alto. Arrivo dalle parti di casa, va molto meglio, ma ai bassi continua ad avere la tendenza ad ingolfare. Però ho capito il problema: resta aperta l'aria. Do una smanettata al cavetto dell'aria, regolo il minimo al meglio ed arrivo a casa. Il problema è questo e sono convinto che ieri non hanno cambiato alcun getto, anzi non l'hanno proprio toccata a parte regolare il minimo, aggiungo pure che probabilmente il meccanico aveva capito il problema ma non lo ha riparato. Però mi han fatto firmare un intervento in garanzia. Stasera ho guardato nel libretto di garanzia che mi avevan chiesto, per vedere se avevo anche io il foglietto con la descrizione dell'intervento, m non c'è. Adesso il problema è capire perchè l'aria rimane aperta, dato che sono certo che, comunque, non chiude del tutto anche dopo aver smanettato il cavo. Ragazzi che palle!!!
Board Life Status
Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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