
Oizirbaf
Utenti Registrati-
Numero contenuti
925 -
Iscritto
-
Ultima visita
-
Days Won
1
Tipo di contenuto
Profili
Forum
Calendario
Articoli e Tutorial
Member Map
Download
Shop
Tutti i contenuti di Oizirbaf
-
la municipale vigila le nostre strade per la nostra sicurezz
argomento ha risposto a Oizirbaf in In Piazzetta
Da quando hanno dato la possibilità di usare quei dispositivi alle amministrazioni locali si assiste ad un curioso e vessatorio fenomeno: la scomparsa della "strada extraurbana". Il codice della strada prevedeva la velocità massima di 70 Km/h su strade extraurbane se non diversamente indicato. Infatti quando si arrivava in un centro abitato si trovava il cartello blu con il nome del luogo, quello del limite di velocità 50 Km/h e quello con la tromba barrata ad indicare di non disturbare gli abitanti con il clacson. Ora le strade extraurbane sono scomparse ed il limite è stato abbassato dai comuni o dalle provincie prima a 60 poi a 50 Km/h, questo accollandosi la spesa di mettere i segnali con il limite dopo ogni immissione altrimenti il limite default sarebbe 70. Inutile dire che l'unico scopo di mettere il limite a 50 Km/h su strade che percorrono decine e decine di chilometri in campagna è solo quello di "fregare" in pochi minuti tutti quelli che passano con la macchinetta sparamulte e fare cassa a beneficio dell'amministrazione. Esempi: dalle parti di Roma tutte le strade della provincia di Latina, zona bonificata, pianura, rettilinei, visibilità perfetta 364 giorni l'anno. La via Ardeatina dove è stata allargata, riasfaltata, messa in sicurezza il limite, precedentemente abbassato a 60 Km/h è stato ulteriormente abbassato a 50 Km/h, nel tratto non rimodernato è rimasto 60 km/h, credetemi il limite di default di 70 km/h sarebbe ampiamente entro limiti prudenziali. Stesso discorso vale per il tratto di Pontina vecchia tra Pomezia ed Aprilia. Questo modo di procedere delle amministrazioni locali è veramente indegno di un paese civile. Infatti siamo in Itaglia. -
Ottimizzazione freni a tamburo: ispirazione T5
argomento ha risposto a Oizirbaf in Officina Largeframe
Tempo addietro ho sostituito la camma di apertura del freno posteriore al mio P200E 1983 perchè ormai i bordi che aprono le ganasce erano smussati (90.000 km). Se capisco bene avrei avuto un beneficio montando la camma di apertuta del T5? In questo caso avrei anche dovuto/potuto montare la leva che aziona la camma del T5? Montando questa leva avrei avuto la necessità di un cavo particolare? Illuminatemi perchè la frenata della Vespa è sempre un dramma. -
Togliere la catalitica comporta però la seccatura di doverla rimontare e poi togliere nuovamente in occasione di ogni revisione, quindi ogni due anni. Poi a Roma abbiamo anche la spendida invenzione del cacicco: il bollino blu che è annuale va fatto sempre dopo il primo anno (per giunta pretendono che lo abbia anche il visitatore residente in altro comune!!) quindi una volta l'anno toccherebbe questo smonta e rimonta.
-
Riflettendo sulla visita al mercatino Millennium, ripensando ad un paio di colloqui avuti con degli espositori, mi è capitato di ragionarci su e giungere alla stessa conclusione.
-
Uguale a quello che ho avuto io. Sembra anche in buono stato. Io avevo trovato qualche ricambio alla Casa della Moto, purtroppo nei quindici anni trascorsi da allora quel prezioso negozio ha chiuso. Pensate che i commessi, in grembiule blu, dopo aver ascoltato le richieste scomparivano in un sotterraneo che, considerato il tempo che impiegavano a ricomparire, ho sempre immaginato immenso e pieno di scaffali con ricambi di ogni tipo. Temo che trovare i ricambi sia molto difficile. Tuttavia quel piccolo 4T merita la massima considerazione, spero che qualche vespista decida di affiancarlo alle proprie vespe d'epoca. In fondo ha il cambio al manubrio!!
-
Purtroppo non trovo + il tuo numero di cellulare. Altrimenti ti proporrei uno squillo quando arrivo sul posto.
-
Porc....! Da ieri sera mi sento i sintomi dell'influenza, i miei familiari già se la sono beccata, spero non progredisca (grazie al fisico d'acciaio) anche perchè ho preso lunedì di ferie ed avrei cose da fare. Se domenica mattina starò bene verrò troviamo un accordo per vederci.
-
Avete intenzione di trascorrervi la giornata? A che ora aprono i cancelli? Per la verità ora denaro da spendere proprio non ne ho e neanche voglia di fare acquisti di antiquariato, l'idea era di curiosare, fare qualche foto (da decidere se colore B/N o entrambi) ovviamente con le mie macchine d'antiquariato. Comunque domenica mattina ci sarò. Da casa potrei quasi quasi venire a piedi o in bici (appia antica + via di Torricola).
-
Non capisco: ma ci sarà sabato e domenica prossimi questa mostra scambio? Cioè sabato 7 Ottobre e domenica 8 Ottobre? Se è così diamoci un orario di appuntamento, mi farebbe piacere. Oltre ad High di persona non conosco nessuno. Ovviamente porterò la reflex.
-
Taverna con annesso lupanare???? Ove ristorare il vespista stanco?
-
Che spettacolo!!! Mi sta venendo una fame! Poi stamattina piove pure ed a me il maltempo mette appetito.
-
Queste sono invece immagini di altri Motom prese ad una mostra di moto d'epoca. Un particolare da segnalare è la doppia leva sul lato sinistro del manubrio per azionare freno posteriore e frizione, ci voleva non poca abilità. :idea: I modelli sport sono veramente intriganti, penso che senza il peso dei pedali e relative corona e catena, e con le ruote di diametro maggiore e più sottili dovevano andare come frecce. dia_30 dia_35
-
Queste sono altre immagini, sempre del mio Motom. Tra i ricambi nuovi che avevo accumulato per il restauro ricordo la marmitta, il pignone della catena, piuttosto complesso essendo coassiale con quello dei pedali che servivano per l'avviamento, i gommini degli ammortizzatori posteriori. Da notare la sospensione posteriore a corsa verticale ed il guidacatena. neg_12 neg_11 neg_10 neg_09
-
Ravanando tra le vecchie fotografie mi sono capitati tra le mani i negativi delle foto che scattai al mio Motom 48 tredici anni fa. Li ho scannerizzati e ve li propongo assieme ad una storia che, in fin dei conti, non è a lieto fine ma è comunque una storia di grande passione per il motorismo d'epoca. Spero di non annoiarvi. Il Corsarino mi fece appassionare ai piccoli quattro tempi. All'epoca, primi anni novanta, i ciclomotori erano ancora liberi da ogni pastoia burocratica, potevano essere acquistati e venduti con una stretta di mano, non avevano assicurazione obbligatoria, in tal modo erano l'ideale per scopi collezionistici. Il Motom 48 era gia vecchio verso la fine degli anni '70 quando avevo un età da "motorino" in genere se ne vedevano per la campagna e per i paesi, utilizzati da qualche anziano agricoltore tant'è che lo chiamavamo il "motorino da fruttarolo". Non so come nel '93 mi prese la voglia di averne uno e restaurarlo, trovai un annuncio su PortaPortese così in un torrido giorno d'Agosto mi recai con il vecchio tram che percorre la via Casilina dal cocomeraio di Grotte Celoni per procedere all'acquisto. Il Motom, originale in ogni sua parte, ad eccezione della bobina, e di una ravvivata data alla vernice con una bomboletta non stava male. Tornando a casa prese due belle scaldate, scoprii poi la causa nel distacco del condotto dell'olio che va dal carter alla testata. Prima di procedere allo smontaggio scattai le foto che vi propongo, mi misi al lavoro, qualche pezzo presso la mai sufficientemente rimpianta Casa Della Moto in via D'Azeglio si trovava ancora. Ricostruii le ruote facendo un buon lavoro: mozzi verniciati, ganasce nuove, raggi, cerchi, gomme, parastrappi e corona nuovi. Poi restaurai i fanali. Il carburatore. Scartavetrai tutte le parti della carrozzeria in attesa di riverniciarla. Poi piantai tutto li. Rimase smontato ad ingombrarmi la piccola cantina per più di dieci anni. Capii che non avrei più trovato la voglia e l'entusiasmo per continuarlo, poi il motore proprio non sarei stato in grado di revisionarlo. Così tre anni fà lo rivendetti così come stava smontato, ovviamente rimettendoci un enormità di quattrini, ad un signore pensionato che vive in campagna ed ha tempo e spazio per fare dei restauri che sono veri capolavori. Purtroppo pretende di farsi pagare come fosse Michelangelo redivivo. Alla fine di quel fantastico motociclo mi son rimaste solo queste foto ed un certo rimpianto per non aver ultimato il restauro. Vale la pena di osservare come quel piccolo motore a quattro tempi percorreva oltre 40 km con un litro di benzina ed aveva una potenza impressionante per questo era molto diffuso tra gli agricoltori che ci percorrevano strade bianche magari con qualche cassetta di ortaggi sul portapacchi. Il mio, nonostante catena, corona e pignone in uno stato miserando, il pistone vittima di diverse scaldate raggiungeva i 60 km/h con una bella potenza in salita. Insomma uno di quei motori miracolosi che l'industria italiana una volta riusciva a creare, un rude strumento di lavoro per gente che non aveva tempo e denaro da gettare. neg_08 neg_07 neg_06 neg_05 neg_04 neg_03 neg_02
-
Mi scuso: ho confuso volevo scrivere ASI. La mia assicurazione chiede che il mezzo sia iscritto al registro ASI oppure che il proprietario sia iscritto ad un motoclub federato ASI. Da quanto scrive Horus nel post ASI vs FMI "La quota associativa annua dell’ASI corrisponde a 41,32 Euro, da versare obbligatoriamente tramite un Club Federato ASI; a questa cifra si deve aggiungere la quota del club, che varia da uno all’altro". Nella mia ipotesi di circa 80 € mi riferivo a questo caso però ho scritto la sigla sbagliata.
-
Purtroppo a Roma è divenuto decisamente pericoloso e sgradevole farsi la passeggiata con la bici da corsa. Con la MTB qualche parco vasto c'è però tutti ci portano i cani e con quelli grossi sono problemi.
-
Vi elenco tutti i difetti......px2006 di un amico
argomento ha risposto a Oizirbaf in Officina Largeframe
Tutto sommato mi paiono buone notizie. Se il nuovo PX resiste ad un uso così gravoso con così poca manutenzione la qualità non deve essere molto inferiore a quella dei vecchi tipi. La rottura del cavo freno posteriore mi sembra una cosa molto brutta per il resto i fili di frizione e freno anteriore si rompevano anche sui vecchi. Il consumo di ganasce posteriori mi fa pensare che il tuo amico abbia una guida spericolata una media di 4000 km a coppia è veramente poco. -
Non so se tra voi vi è qualche appassionato dell'altro genere di due ruote ma il grande Paolo Bettini (già campione olimpico) con tutta la nazionale italiana di ciclismo Domenica ha trionfato ai campionati mondiali di Salisburgo L'eclettico Bettini in questa occasione si è inventato velocista battendo in volata nientemeno che quel grandissimo campione di Erik Zabel.
-
Sono stato in agenzia per il rinnovo della polizza ho chiesto nuovamente spiegazioni ed ho avuto la medesima risposta. In sostanza, a loro dire, questa norma è sempre esistita ma era disapplicata in anni recenti al fine di contenere i costi (Sic!) le compagnie hanno preteso dallo stato una maggiore rigidità di applicazione di certe norme. Anche se questa continua a non convincermi. Potrei passare la polizza su un nuovo veicolo solo assicurando, preso di loro, il vecchio veicolo come moto storica. Per assicurarla come moto storica deve essere o iscritta la moto all'ASI o iscritto il conducente ad un circolo motociclistico federato ASI. Ho letto quanto scritto da Horus su ASI ed FMI e faccio la seguente considerazione: la polizza RCA per un anno mi costa 236 € sono in classe CU: 7 che credo sia la più alta da quando il bonus malus è stato esteso alle moto. La assicurazione per moto d'epoca prevede il notevole sconto del 65% pagherei quindi circa 85 € ai quali dovrei aggiungere il costo della tessera FMI 41 € circa più l'iscrizione al circolo diciamo altri 40 € circa. Il risultato finale sarebbe un risparmio oscillante tra i 60 ed i 70 €. Cifra rispettabile che dovrebbe sommarsi a quanto risparmierei mantenendo la classe di merito sul nuovo veicolo.
-
Il prezzo esatto non lo ricordo, ma certamente non ha superato i 10,00 €. Purtroppo da molti mesi credo che la bancarella abbia cambiato posto, ci avevo acquistato diversi ferri di discreta qualità ad ottimo prezzo. Per giunta i furboni a vendere ci mettevano due ragazze molto carine. Quanto al mozzo non ricordo che vi sia scritto nulla, prezzo 70,00 € con cuscinetti montati, questo il motivo per cui lo ho acquistato. Purtroppo ha una fusione imperfetta su uno dei prigionieri de cerchio, me ne accorsi dopo e non avevo voglia di tornare per farmelo sostituire.
-
Dovendo sostituire le ganasce il mozzo anteriore lo ho sempre fatto uscire a mazzate. Più meno contemporaneamente alla sostituzione del mozzo stesso con uno nuovo, non originale, su una bancarella di polacchi ho acquistato per pochi euro questo utile estrattore che funziona benissimo per questo scopo. dia_07
-
A Madrid nei primi anni '90 ne giravano a migliaia. Confidenzialmente lo chiamavano "pepino" che in spagnolo significa cetriolo.
-
Simpaticissimo il Velosolex. Poi il suo originale nero da parroco di campagna. Ne acquistai uno, di cui si erano smarriti i documenti, molti anni fa, quando il ciclomotore era libero da ogni pastoia burocratica ed assicurativa (Bei tempi; Si stava meglio quando si stava peggio!) poi data la mia cronica intolleranza per ogni pratica burocratica lo rivendetti nelle stesse condizioni in cui lo avevo acquistato. Un mezzo incredibile trazione anteriore! Il gas non ruota ma ha due posizioni fisse: pianura, salita. In partenza ed in salita è necessario e previsto (fa parte del gioco) l'aiuto da parte del conducente con robuste pedalate. Non ho mai capito l'arcano mistero di come la miscela giunga al carburatore essendo il serbatoio al di sotto del motore. L'unica spiegazione che ho saputo darmi è che si alimenti con i vapori della benzina. Comunque consuma pochissimo, va pianissimo e nelle nostre trafficate città si rischia di essere travolti più o meno come una bici. Certo che un veicolo del genere debba avere targa ed assicurazione e che serva la patente per guidarlo mi pare spropositato. Magari sarà anche considerato inquinante!!
-
Signori cari: io sono romano. Mi intrometto perchè incuriosito dalle guaine Shimano: suppongo ci si riferisca a quelle utilizzate per freni e cambi delle bici da corsa e da fuoristrada. Essendo appassionato di bici (anche se a Roma è divenuto impossibile praticare) ne ho avuto tra le mani qualche pezzo e mi sembravano di sezione inferiore a quella normalmente usata sulle moto. Sbaglio?
-
Cari colleghi vespisti, mi rendo conto che scrivere mi fa un rumore cosa potrebbe essere? E' la classica domanda da un milione di $$$. Comunque il quesito è: motore in folle, al minimo, tiro la leva della frizione e si sente un rumore, la rilascio ed il rumore aumenta un poco, si abbassa di tono, poi smette. Lo fa sempre, lo fa da anni qualcuno ha una idea di cosa potrebbe essere? Il cuscinetto sotto la frizione è quello dell'albero motore, potrebbe essere lui? Penso e sopratutto spero di no! Altrimenti: il dado a castello lento ma trattenuto dalla rondella di sicurezza? Non ho mai smontato la frizione della Vespa ma su ScooterHelp(non lo ringrazieremo mai abbastanza questo zio d'America) mi sono letto con la massima attenzione tutti gli articoli inerenti ed una idea di come si smonta me la sono fatta.
Board Life Status
Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
Chi Siamo
Vesparesources.com è dal 2005 il Forum italiano di riferimento per i possessori e gli amanti della Vespa, il capolavoro a due ruote che dal 1946 è sinonimo di genio e qualità italiana nel mondo. Il Forum con oltre 75.000 discussioni e 1.100.000 messaggi è il più completo archivio al mondo su tutto quello che riguarda la Vespa.