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Oizirbaf
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Sono abbastanza antico da ricordare perfettamente la pubblicità di questo accessorio sulle riviste di moto che acquistavo da giovane. A me è sempre parso una buona idea: una valigetta 24 ore che si fissa, per il trasporto, sullo scatolato al centro della pedana del PX. Non mi sono mai reso ben conto delle reali dimensioni ma potrebbe essere davvero utile, per esempio andando al lavoro. Chissà se un PC portatile ci entra. Davvero una bella fortuna trovarne un esemplare invenduto.
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Vespe/moto/auto d'epoca non possono circolare a Milano
argomento ha risposto a Oizirbaf in In Piazzetta
La Vespa no! L'immondo SUV si!!:nunchuck: -
:ok:Come mancare!!!
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:ok:Non lo assicuro ma Domenica 23 un salto potrei farcelo. Con la metro.
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Dopo aver acquistato nel 2007 uno degli ultimi PX 150 Piaggio prima che interrompessero la produzione (spero che il grande manager che prese quella intelligente decisione sia stato invitato a recarsi all'ufficio di collocamento!) che si è rivelato deludente sotto ogni punto di vista ed assolutamente incapace di rimpiazzare la P200X che avrebbe dovuto sostituire mi sono sempre più interessato a questo 200 4T della LML e questa prima impressione di guida di SuperStar80 pare confermare che si tratta di un buon prodotto.
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Dopo oltre una settimana con dentro l'olio nessuna perdita si è manifestata. Spero quindi che il problema sia stato causato dal banale allentamento della bolla. Prima di rimontare il tutto ho serrato, a mano, la bolla sino a che proprio non dava più segno di potersi stringere ancora. Poi ho rimontato ogni ciborio. Far entrare il rubinetto mi fatto santiare molto più di quanto non accadesse con la Vespa senza miscelatore ma alla fine ogni cosa sembra andata al proprio posto. Un unico dubbio: L'olio non sembra voler scendere per gravità nel tubetto, l'ho succhiato e si è riempito, però prima che riuscissi ad infilarlo nel tubetto metallico che va alla pompa l'olio tendeva già a tornare indietro formando una bolla d'aria. E' normale?
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Sulla mia il tubetto dell'olio era saldamente fissato, con le sue fascette, sia al serbatoio che alla pompa. Il tubetto appare integro anche se nel rimontarlo lo metterò nuovo perchè è un po irrigidito. Dal serbatoio olio che ho riempito e sta sospeso tra tavolo e spalliera della sedia fino a ieri sera non era trafilata neppure una goccia continuo a non capire, anche perchè la Vespa ne è talmente inondata che continua a sgocciolare anche senza i serbatoi.
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Stamattina andando al lavoro ho incontrato un ambulante che stava iniziando a scaricare la merce, l'unico articolo che aveva già messo sul banco erano delle matasse di spago di vari diametri. Ne ho acquistato uno proprio pensando a questo.
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Tommy grazie, proprio quel dado in fondo al tubo di carico è quello di cui scrivevo a proposito della chiave snodata che costa 40,00 €. Quindi per separare i due serbatoi è necessario rimuovere prima quel dado. Escludo che il problema sia il collare di serraggio del serbatoio perchè è in alto e potrebbe perdere solo se pieno sino al tappo. Ieri, parlando con un amico grande appassionato vespista, forumista anche lui, mi ha raccontato che gli capitò di smontare la bolla dell'olio e dovette combattere assai per svitarla, gli sembra quindi strano che io l'abbia rimossa svitandola a mano. Ho riavvitato la bolla, sempre a mano, e messo i due serbatoi sospesi tra tavolo e sedia con un giornale sotto e l'olio dentro. Fino a ieri sera la perdita non si è manifestata. Nell'ipotesi migliore la causa potrebbe essere la bolla non sufficientemente serrata.
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:lol:Salve a tutti, da tempo non mi capitava di scrivere sul forum, peraltro ho dovuto rinunciare alla Vespa per qualche mese, ma spesso ho acceduto e dato una letta in giro. Ho cercato e letto sul forum tutte le conversazioni su questo problema ne apro una nuova perchè non riesco a venirne a capo. L'antefatto: la Vespa è una PX 150 catalitica del 2007 acquistata nuova. Dopo un paio d'anni e più o meno 10.000 Km. percorsi iniziai a notare un trasudo d'olio tra le lamiere della pedana più o meno in zona bolla di livello olio. Pensai che si fosse crepata o perdesse dalla filettatura come avevo letto molte volte sul forum capitare alle Vespe di questa serie. All'inizio il problema era trascurabile ma con il tempo, dopo qualche giorno ferma in garage, sotto la Vespa lato SX si formavano chiazze d'olio sempre più vaste. Per motivi vari la Vespa è ferma sei mesi, con la primavera volendo rimetterla in strada la scorsa settimana l'accesi, facendo girare il motore per qualche minuto, senza camminarci non essendo assicurata. Rimessa in garage il giorno successivo si era formata formata una vistosa ed abbondante macchia d'olio sempre dal lato SX. Ho messo un giornale a terra e nei giorni successivi ho constatato trattarsi, senza alcun dubbio, di olio fresco per miscela. Oggi mi sono deciso ed ho smontato i serbatoi. Nell'interno della scocca, sopra la paratia di plastica che chiude il fondo c'è una bella pozza d'olio ovviamente raccolto verso il lato posteriore a causa dell'inclinazione all'indietro della Vespa sul cavalletto. La bolla di livello olio l'ho smontata, si toglie tranquillamente svitandola a mano, sembra però sana, dalla sua filettatura non mi è parso di vedere perdite, inoltre sul fondo della Vespa non vi sono tracce di colatura nella zona sottostante la filettatura della bolla. A questo punto credo che la perdita sia dal raccordo dell'olio sul fondo del serbatoio, anche se in quel punto non vedo una perdita evidente. Immagino che, banalmente, il dado che dall'interno fissa il raccordo abbia bisogno di un serraggio. Purtroppo non ho una chiave a T sufficientemente lunga per arrivarci, avevo pensato di acquistare una chiave snodata ma il prezzo, 40,00 €, sia pure per una ottima chiave Beta mi ha scoraggiato. Inoltre non so che misura dovrei acquistare. Al momento ho posto i due serbatoi i posizione orizzontale, tra le spalliere di due sedie, dopo averli puliti per bene, ho rimontato la bolla, ho rimesso l'olio ovviamente otturando l'estremità del tubo, e posizionato un giornale pulito al di sotto, nella speranza che si evidenzi da dove perde. Temo però che a fermo la perdita non si evidenzi ma ci voglia la vibrazione del motore per far si che o la bolla o il raccordo del tubo inizino a gocciolare. Mi sembra :mah:inspiegabile come, a fronte di una perdita tanto abbondante da fermo poi tutto sembri tenere. Il serbatoio olio sembra fissato a quello della benzina da una sorta di collare a vite in plastica, ovviamente smontandolo si accederebbe con facilità al dado che fissa il raccordo, ho però provato a svitare, a mano, quel collare ma non sembra volersi muovere, si potrebbe provare a forzarlo ruotando il serbatoio olio, ma dato che ho due belle manacce mi sono astenuto dal forzare serraggi plasticosi che smonto per la prima volta, a scanso di fare altri danni. Nel frattempo una lista di dubbi che forse qualcuno più ferrato avrà la bontà di chiarirmi: 1) Che misura è il dado che sta in fondo al serbatoio olio e fissa il raccordo? 2) Come si separa il serbatoio olio da quello della benzina? 3) Le piccole guarnizioni di bolla e raccordo si trovano come ricambi? Ovviamente qualunque esperienza e dritta sull'argomento saranno graditissime.
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Passando davanti ad un officina in centro città ho potuto scattare questa immagine del cruscotto di una Norton Commando 750. Il fanale cromato, credo della Lucas, con il piccolo l'amperometro è davvero bellissimo.
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Davvero una interessante documentazione storica originale. Impressionante vedere lo stato in cui erano ridotte le città e le infrastrutture come ferrovie e ponti. Un piccolo contributo di conoscenza: il carro armato che si vede semidistrutto su un pianale ferroviario nella penultima serie di immagini è un carro Renault R35 ovviamente di fabbricazione francese. Si trattava di un piccolo carro, del peso di 10 T. equipaggio di due uomini, armato con un cannone da 37 mm. Nel 1940 durante l'occupazione della Francia i tedeschi ne catturarono centinaia, si trattava di un mezzo largamente superato già a quella data. I tedeschi, giudicandolo del tutto inadatto come carro armato ne utilizzarono un buon numero come trattori di artiglieria privandoli della torretta. Un centinaio vennero ceduti all'esercito italiano che li utilizzò in Sicilia contro gli alleati. Si stava ovviamente raschiando il fondo del barile.
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Complimentoni. Gran bella Vespa e gran bel motore, 18 CV su una Vespa ne fanno qualcosa di davvero sorprendente. Sicuramente riuscirai a "segare 'e 'recchie" a parecchi frullatori.
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Gran bella moto la Bonneville. Sulle ruote in lega piuttosto che a raggi è questione di gusti, come per i colori. Due cose di questa moto non le ho mai capite: primo come si fa a vendere una moto del genere senza contagiri. Secondo il carterino triangolare sul lato destro del motore avrebbero potuto sforzarsi di farlo come quello del modello cui la moto si ispira, che per inciso era bellissima.
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Non vorrei apparire cattivo ma: non avendo azioni Piaggio se e quanto vende sinceramente non potrebbe interessarmi meno. Dopo che han messo fuori produzione la Vespa, la 200 per sempre, e le altre a singhiozzo, per l'attuale proprietà, ex Telecom (dove nocquer tanto) nutro poca simpatia. Veniamo alla LML 4T: che sia una Vespa non c'è dubbio, la scocca non è portante, ma per il resto l'idea è quella, l'estetica è quella, la ruota di scorta c'è. Ho un PX150 2T degli ultimi prodotti tre anni fà ed è un vero polmone, le LML 4T di pari cilindrata mi danno giù di brutto. Adesso ci offrono la possibilità di riavere il 200 4T per giunta con la bellezza di 12 CV quindi parliamone: qualcuno ha già la 4t 150:?: qualcuno pensa di acquistare la 200:?: Ad assistenza e meccanici come siamo messi :?:
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Per me la 200 4T inizia ad essere una interessante tentazione. Varrebbe la pena di parlarne, mi sembra invece che riscuota scarso interesse tra i forumisti. Sono convinto che ora che LML ha compiuto il gran passo superando i 150 cc, seguendo quello è stato in questi anni l'andazzo comune, presto cresceranno ancora di cilindrata, almeno sino a 250 cc.
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Magari qualche nipote di Sonia Ghandi è amica della nipote di Mubarak che ci ha messo una buona parola ... poi lui ha chiamato la motorizzazione ... dicendogli: omologate la vespa de 'sti pori indiani ..... so terun pure loro
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Leggo soltanto oggi, su Corriere della Sera Sette di un collega, che è stato rimesso in produzione il PX nelle solite cilindrate 125 e 150. Purtroppo il 200 non pare abbiano intenzione di resuscitarlo. Comunque una notizia positiva per tutti i vespisti. Certo avranno dovuto faticare visto che gli sono stati necessari tre anni di lavoro per riuscire ad omologarlo Euro 3. D'altra parte, considerato che le LML (sopratutto la 4T) vendono alla grande, un ripensamento era davvero obbligatorio, spero accompagnato da un invito a presentarsi all'Ufficio di Collocamento per i grandi MaGnager che tre anni fà decisero con tanta lungimirante saggezza di toglierla di produzione.
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Si avevo letto ed ho anche visitato il sito, ora la Six Days la realizza, ovviamente, sulla base dei modelli attuali, per questo non avevo realizzato la paternità di quella che ho fotografato. Se posso permettermi un consiglio: Prendila! A me prezzi dai 6000 € in su mi paiono una esagerazione. Sarei curioso di conoscere il prezzo pagato al fabbricante indiano. Comunque con le modernizzazioni che vi hanno introdotto hanno perso molto fascino. Proprio ieri sera, mentre aspettavo il bus, ho visto passare una Bullet, il modello precedente, a carburatore, tempo addietro girellando in Vespa ne incontrai un altra, guidata da una ragazza. Insomma qualcuna ne hanno venduto.
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Credo che anche il famosissimo lungo fucile Lee-Enfield che per almeno sessanta anni, dalla fine dell'800 agli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, è stato l'arma standard della fanteria britannica e delle colonie sia una realizzazione della RSAF-Enfield. Pensate che in alcune parti del mondo è ancora usato e prodotto. Tornando alle moto: qualcuno sa se quello che ho fotografato è, o meglio era, un modello di serie oppure una bellissima realizzazione artigianale? Comunque i prezzi del nuovo mi paiono francamente esagerati.
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Giorni addietro ho visto questa moto. Mi ha colpito l'estetica da enduro primissimi anni '70 davvero bella. Avevo con me la Pentax e le ho fatto qualche foto. So bene che si tratta di una Royal Enfield moto di produzione indiana regolarmente importata in Italia di cui qualche esemplare in giro capita di vedere. Non so però se questa in particolare sia un modello di serie o una special realizzata artigianalmente. Una volta lessi un articolo che spiegava come, nella vicina Svizzera l'importatore ufficiale di queste moto fosse il mitico Fritz Egli che prima di commercializzarle le revisionava una ad una migliorandole in molti aspetti, potenziandone il motore e su richiesta modificandole esteticamente. Visto che noi vespisti siamo ormai indianizzati ho dato un occhiata al sito dell'importatore italiano: questo modello non vi compare anche se esiste una Scrambler. Debbo dire che sono rimasto assai sfavorevolmente colpito dai prezzi, a parer mio esageratissimi, inoltre per poterle esportare nei paesi europei dove vigono, come ben sappiano, norme antinquinamento molto rigide (che non hanno risolto alcun problema ma questo è un altro discorso) gli indiani sono stati costretti a modernizzarle dotandole di una nuova parte termica e della iniezione elettronica, creando così un ircocervo privo del fascino retrò che avevano i modelli precedenti. Che ne pensate?
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Si potrebbe ipotizzare che i maGnager del markeTting di Piaggio dopo tre anni si siano accorti di qualche migliaio di pezzi venduti in meno o di quanto stia vendendo la LML 150 4T che, peraltro, costa meno di quanto costava tre anni addietro il PX 150 e va pure più forte.
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A me ne regalarono una in lamierino che, come lavoro, è anche essa rispettabilissima. Bisognerà che le faccia una foto.
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Non si può non dire che non abbia fatto bene. Non è facile però. Siamo onesti: fumare è un piacere, un grande piacere, se così non fosse se ne dovrebbe concludere che fumiamo solo per accorciarci l'esistenza. Ho smesso tante volte, ricominciato dopo pochi giorni o pochi mesi, progressivamente i periodi di non fumo si sono allungati sempre più. Ora sono più di 18 mesi che mi astengo, i miglioramenti nelle prestazioni atletiche sono assolutamente evidenti, non provo più voglia di fumare anzi il fumo altrui inizia a darmi sensazioni fastidiose. La nostalgia più grande la provo per quei momenti conviviali con i colleghi negli intervalli di lavoro ed, alle volte, per le sigarette solitarie dopo cena. I benefici per la saccoccia sono assolutamente evidenti e con il denaro non speso in tabacco mi sono cavato molti sfizietti. Un consiglio che mi sento di darti per il primo periodo è il seguente: bevi più acqua che puoi, ogni volta che senti desiderio di fumare butta giù una sorsata abbondante. Aiuta e forza il ricambio dei liquidi eliminando più rapidamente la nicotina. Dopo tre o quattro settimane fare una donazione di sangue costituisce un ulteriore forzatura nel ricambio.
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Ne vendevano però di Vespe!
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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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