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Oizirbaf

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  1. Oizirbaf

    Foto Millenium

    Complimenti a Piero per la sua collezione, in cui riconosco diverso materiale sovietico, tra cui in bella evidenza la Kiev 60 6*6 che mi piacerebbe provare. Sono contento di non essere il solo ad avere le due fissazioni della Vespa e delle fotocamere meccaniche. In effetti a me capita di avere l'imbarazzo della scelta con macchine ed ottiche. Visto che apprezzate aggiungo altre foto.
  2. Oizirbaf

    Foto Millenium

    Ora andiamo di colore. Qui vedrete le meraviglie esposte nella fantastica mostra mercato e qualcuno dei nostri cari amici aggirarsi, con fiuto da segugi, tra la rottamaglia alla ricerca del pezzo mancante dell'occasione da non perdere. In questa prima serie una, davvero splendida, Laverda 1000. I mozzi e freni Fontana. Il fantoccio di un pilota dei tempi andati, scatole di contakilometri per ogni gusto, carburatori, autoradio/mangianastri di qualche lustro fà. Le spillette proposte dai romani "Amici del Corsarino" che ho fotografato ma, ancora mi dolgo, di non averne acquistate un paio, in particolare quella dell'olio Castrol e quella del Corsarino. Sarà per la prossima volta.
  3. Oizirbaf

    Foto Millenium

    Riporto in quota questo post perchè nei giorni scorsi ho acquisito con lo scanner anche le foto a colori. Qui le ultime B/N.
  4. Oizirbaf

    Foto Millenium

    :lol:Non sono così bravo, raramente ed in maniera assolutamente amatoriale stampo qualche foto con l'ingranditore. Non discuto minimamente la praticità del digitale. Infatti uso lo scanner. Prima o poi acquisterò una reflex digitale. Per giunta Pentax, da sempre la mia marca preferita, consente di utilizzare sulle digitali anche i vecchi obiettivi di cui ho un buon numero. Intendevo dire che le vecchie macchine fotografiche meccaniche e metalliche mi affascinano e mi diverte usarle, per le plasticose macchine attuali non provo alcuna attrazione. Ovviamente il mio è un hobby se dovessi lavorarci il digitale sarebbe una scelta praticamente obbligata. Naturalmente prendo la cosa non troppo seriamente visto che mi sono autodefinito pellicosauro sono cosciete di essere fuori dal tempo, ma in fondo questa passione per il vintage fa scopa con l'usare la Vespa e con il recarsi alla mostra mercato Millenium. Effettivamente i sensori attuali hanno superato la pellicola 35 mm, ancor più se vogliamo tener conto dellla scarsa qualità offerta oggi dai laboratori. Per il colore l'analogico non ha più senso, per il b/n può ancora dire molto, anche per la possibilità di gestire in proprio l'intero processo.
  5. Oizirbaf

    Foto Millenium

    La ЗЕНИТ ET Una macchina fantastica per chi ama la meccanica. Ho una Zenit E il modello precedente, peraltro una delle prime a vite 39, purtroppo ha la cellula al selenio dell'esposimetro esaurita ed una tendina sgommata che fa passare la luce. Un peccato perchè è una delle prime prodotte ed ha pure una storia. In Italia non te le ripara nessuno e comunque il costo della eventuale riparazione supera largamente il valore dell'oggetto Poi ho una Zenit B che è uguale alla E ma senza l'esposimetro, questa funziona bene ed ogni tanto la uso. La ET rispetto alla E ha in più l'attuatore del diaframma ed i prismi per la messa a fuoco. Gli obiettivi russi si trovano a cifre abbastanza modeste, hanno una resa stupefacente per il loro prezzo e sono divertenti da usare. Lo stesso divertimento che i vespisti provano nell'usare cambio e frizione rispetto ai plasticoni automatici.
  6. Oizirbaf

    Foto Millenium

    :-) Bene! Bene! Visto che l'ottimo Calabrone apprezza proseguo con qualche altra immagine vintage in Bianco e Nero. Ci sono i bellissimi Corsarini dell'espositore Ravennate, suo anche il Tre e Mezzo nelle immagini precedenti. Alcuni stivali motociclistici d'epoca ed un autentico mucchio di ruggine che nasconde una delle motorette più brutte mai prodotte dalla MV Agusta.
  7. Oizirbaf

    Foto Millenium

    Domenica scorsa alla Mostra Mercato Millenium alle Capannelle, dove mi sono incontrato con diversi forumisti, ho scattato due rulli, ebbene si sono un pellicosauro non:noncisiamo: convertito al digitale, chi ama le Vespe e le vecchie moto può, senza grandi sforzi, comprendere anche la mia passione per le vecchie fotocamere. Il rullo a colori è ancora al laboratorio, a quello in B/N ho provveduto personalmente (qui sta il gusto:crazy:) la sera stessa. Vi propongo le prime scansioni di questi negativi, poi ne aggiungerò altre. Queste sono state scattate nel pomeriggio, dopo il mio ritorno da pranzo.
  8. Grazie Gustav. Precisissimo. Sull'altra vespa per il tubo benzina avevo escogitato l'espediente di giuntarlo con un altro pezzo di tubo dello stesso diametro in maniera da poterlo poi tirare verso il carburatore in fase di rimontaggio senza impazzire per farlo ripassare nella scocca. Quindi il tubo olio si sconnette dalla pompa nella scatola del carburatore. Poi sollevando i serbatoi se ne viene via attaccato al serbatoio olio. Ma come si fa poi per farlo ripassare?
  9. A Roma, varso il mare, Casal Palocco per essere precisi, vicino al luogo dove lavoro c'è un grande negozio di bici e purtroppo di scooter, scrivo purtroppo perchè lo preferivo quando aveva solo bici, una cosa da puristi. Per farla breve l'altro giorno nella vetrina ti vedo 4 LML mi fermo ed un cartello recita (mi pare) 1390 € per la 150. Non avevo tempo per entrare, chiedere e curiosare, però un collega che lo ha fatto mi dice che quel prezzo non è chiavi in mano. Comunque sono davvero belline e, per quanto ho potuto osservare nella vetrina, del tutto uguali al PX my, colori a parte.
  10. Non posso che sottoscrivere. I partecipanti quelli elencati, oltre all'ottimo Marx. Dell'esposizione che dire? Non potevo mancare visto che abito a due passi di distanza, però mi è parsa più moscia dell'ultima tenutasi nel cortile del Palasport. Pochi stand del nuovo, intendendo con nuovo ricambi, abbigliamento, gadgets. Le moto in vendita, tra conservati, restaurati etc. mi son sembrate pochine, prezzi del comparto vespistico decisamente elevati. Le moto bellissime in esposizione si contavano sulla dita di una mano, cito la Laverda 1200 arancio ed una Ducati Pompone in livrea pompe funebri come le più belle, a parer mio. Come al solito una menzione particolare per il ravennate restauratore di MotoMorini, i suoi corsarini sono dei veri gioielli, esponeva anche un tre e mezzo sport davvero bello. Personalmente non avevo denaro per acquisti e neppure necessità di farne, tutto quel che ho preso si riduce a due spillette da 3,00 € l'una. Gira però voce che il fiuto per il buon affare :applauso: non abbia tradito i membri della comunità vespistica che si sono aggirati come segugi tra le bancarelle degli sfasci. Appena tornato a casa ho sviluppato il rullo in bianco nero, a presto qualche immagine della manifestazione.
  11. Grazie ragazzi. Dunque, se ho capito bene con bicchierino intendete la bolla in plastica trasparente che fa da spia del livello olio. Quindi questa è avvitata al serbatoio e c'è una guarnizione che non tiene. Senza smontare nulla potrei provare a serrarla dandogli una girata a mano? Comunque per smontare il serbatoio sconnetto il cavo benzina dal carburatore poi svito e lo alzo tirandolo su da dietro, ma prima di estrarlo devo infilare la mano e vedere di disconnettere il cavo dell'olio. Questo passaggio lo ignoro avendo sempre avuto vespe senza miscelatore, quello che non c'è non pesa, non si guasta e sopratutto non rompe i cabbasisi. Si riesce a sconnetterlo e poi per riattaccarlo come si fa? Sempre alla cieca infilando la mano sotto il serbatoio? O.K. il nastro da idraulico al teflon ce lo ho. 'Mazza che palle, in questo periodo proprio non ho voglia di mettermi a combattere con la Vespa.
  12. Grazie, però il copioso trasudo è sicuramente olio della miscela nuovo. Si forma dal lato del sinistro, quindi non dal lato del motore, ed è molto vicino alla bolla del livello olio. Suppongo che parli della chiappa lato motore, però non mi pare che togliendo la chiappa si veda il tubo della benzina che, almeno sui modelli senza miscelatore, entra nella scatola del carburatore passando da sotto, dietro il motore. Se il bicchierino del miscelatore è quello nella scatola del carburatore allora sicuramente non è lui perchè l'olio è dalla parte opposta.
  13. Dieci N€uri? Alla faccia del ....! Ai quali si deve aggiungere l'eventuale parcheggio, che da quelle parti non abbonda. Cosa non aumenta? E dire che questa mattina alla radio parlavano di crollo dei prezzi, di deflazione:azz: ma quando mai! Comunque leggo che la maggioranza è orientata per domenica mattina, sinceramente considerato il prezzo dell'ingresso e la mia mancanza di valuta per eventuali acquisti non sono certo di venire, comunque seguirò il topic. Potrei cambiare idea, ultimamente mi sono mancate le occasioni fotografiche e potrei non aver voglia di fare sport.
  14. In genere si tiene in Settembre. Leggo ora che evidentemente han deciso di anticiparlo. Dove si terrà? Al Palasport dell'EUR come le passate edizioni? Purtroppo capita in un momento di tasca infelice per quanto mi riguarda, però per fare qualche foto e per incontrarvi il pensierino lo farò di sicuro. Seguirò il post per capire dove e quando.
  15. La Grigia, la mia PX 150 MY, ha superato i 13.000 km ed i 20 mesi di utilizzo, in questi giorni le ho dato una pulita e sostituito la gomma posteriore. Sul lato sinistro della pedana, verso il perno motore, avevo notato da tempo il formarsi di una certa quantità di morchia oleosa, non avevo dato importanza alla cosa pensando di aver schizzato un pò di olio nel rifornire il serbatoio o qualcosa del genere. Però dopo averla ben pulita vedo affiorare dell'olio di miscela nuovo, bello pulito, dalla saldatura del trave centrale, proprio sotto alla bolla di controllo. Pulisco. Il giorno dopo eccolo di nuovo. Poichè avevo letto in passato dei post in cui si lamentava la rottura della bolla di controllo con conseguente perdita di tutto l'olio, non mi sembra sia questo il caso, però domando vi è una guarnizione tra la bolla ed il serbatoio dell'olio che può perdere? Oppure devo preoccuparmi perchè la bolla si romperà e magari l'olio mi finirà sulla gomma posteriore mentre cammino? Oggi arrivato al lavoro ho dato un occhiata ad una Vespa dello stesso tipo nel parcheggio ed ha quella parte di pedana fortemente morchiata. Peraltro il serbatoio delle Vespe senza miscelatore lo ho smontato tante volte, ma questo non saprei proprio quali cautele si dovrebbero adottare. Che pensate?
  16. :-)Sembra davvero ben tenuta, complimenti. E' un modello della metà degli anni '70 fa parte di una serie che precedette le Pantha 500 con motore ad L da cui derivano tutte le attuali Ducati. Quanto sto per scrivere non inficia minimamente il valore storico della moto, anzi. Queste moto, prodotte nelle cilindrate 350 e 500 in versione turismo e sport, in pratica come tutte le moto italiane di quegli anni, visto che la 350 si poteva guidare a 18 anni mentre la 500 era ancora considerata una grossa cilindrata ed erano necessari 21 anni, non ebbero molto successo anzi guadagnarono alla casa una pessima fama che le successive Pantha 350 e 500 dovettero faticare non poco per sfatare. Se non ricordo male all'epoca la Ducati meccanica e la Ducati elettronica erano controllate dall'IRI Finmeccanica nell'ambito delle cosidette partecipazioni statali. Versione italiana dell'azione politico economica delle socialdemocrazie nordeuropee. Un modello economico cancellato completamente negli anni '90 con gli accordi europei e le privatizzazioni che oggi viene riesaminato, facendo giustizia di giudizi spesso ingenerosi, e rivalutato complice la attuale crisi economica. Queste moto furono frutto di un errore concettuale o, se vogliamo dirlo in linguaggio pseudomoderno, di una errata analisi di marketing. Erano gli anni in cui le quattro cilindri giapponesi avevano raggiunto la supremazia tecnologica trionfando sulle piste e sopratutto sui mercati. Ducati, che costruiva i più bei monocilindrici del mondo, affidò la progettazione dei nuovi bicilindrici ad una firma inglese, affidandosi quindi ad una cultura motociclistica moribonda. Perchè bicilindriche e perchè bicilindriche frontemarcia verticali come le Triumph Bonneville, le Norton Commando, le BSA Rocket, gloriosi modelli britannici ormai decisamente sul viale del tramonto nessuno lo capì mai. Del motorismo inglese i nuovi bicilindrici presentavano tutti i difetti, a cominciare da pesi ed ingombri davvero eccessivi, basti osservarne l'enorme carter motore e la posizione verticale dei cilindri, perdite d'olio, fragilita di molti componenti, vibrazioni. La componentistica di fabricazione italiana era di buona qualità e, per alcuni aspetti, all'avanguardia come l'impianto frenante su tre dischi, i cerchi in lega, le sospensioni, la strumentazione, il fanale posteriore e frecce erano costruite dalla CEV ed erano in comune con tutte le moto italiane dell'epoca. Insomma moto poco affidabili e, a quanto ne so, piuttosto rognose da riparare, poco amate anche dai meccanici. L'ultima che vidi, una 500 turismo, la aveva un amico, negli ultimi '80, che mi consentì di provarla facendo il giro del quartiere. Debbo dire che, pur trovandola assai meno potente della Pantha 500 che avevo allora non mi dispiacque, così come mi erano sempre piaciute a livello estetico, probabilmente per la loro originalità rispetto a tutte le altre moto dell'epoca. Poichè non ebbero successo e scomparvero precocemente credo siano oggi piuttosto rare, l'esemplare in foto sembra in buono stato e, a mio parere, merita di essere conservato. Quanto alle marmitte non sono sicuro ma credo di ricordare che sui modelli sport come quello fossero nere, del resto neri mi paiono i collettori che si vedono in foto mentre i modelli Turismo le avevano cromate. Temo che trovare ricambi ed assistenza non sarà una impresa facile. Le marmitte montate dalle Ducati di allora erano costruite dalla Conti, non ho idea se questa ditta esista ancora. Spero tu riesca a riportarla al primitivo splendore.
  17. Oizirbaf

    Un inno

    Ragazzi un amico me lo ha segnalato ed io lo giro a voi perchè è davvero troppo bello e, tristemente, realistico. Mettetevi la cuffietta ed ascoltate. Un vero inno. Ciao. Ho sistemato il link. Scusate.
  18. Fu una moto molto diffusa negli anni settanta. Per me periodo delle scuole medie prima e del liceo poi. Da noi giovani non era molto considerata perchè all'epoca impazzivamo tutti per le moto da fuoristrada ed una tranquilla stradale da turismo non faceva sognare nessuno. Personalmente non mi dispiaceva il disegno squadrato, molto pulito, del motore ed anche l'estetica generale della moto era, nel suo genere, passabile. D'altra parte ebbi un Gilera 50 Touring che, esteticamente, ne era la copia carbone in piccolo. Quello che proprio non andava, ai miei occhi di allora, era la forcella decisamente bassa ed esile come diametro degli steli e gli strumenti, contagiri e contakm bruttini. Oggi non mi dispiacerebbe averne una. Ma certo non ci spenderei più tanto e la prenderei solo conservata in ottimo stato. Esisteva anche una versione 150.
  19. Carina! Effettivamente così messa .............
  20. Era davvero un bel motorino, anni '70. Ebbi un touring 4 marce trasformato in fuoristrada ed elaborato. Era davvero un bel mezzo. Salvatelo. Non vi pentirete. Specialmente se potete andarci per campi.
  21. Oizirbaf

    Terremoto

    Anche io sono stato svegliato questa notte dalla scossa, nonostante abiti al primo piano e Roma non sia zona sismica, è stato impressionante. Il tempo di svegliarsi, capire che sta accadendo qualcosa, accendere la luce, vedere il lampadario pendolare, realizzare che è il terremoto sul serio. E non smetteva. Poi il rumore che si sprigionava, credo, dalle mura degli edifici era davvero sinistro, uno scricchiolio mai sentito prima. La prima cosa che ho pensato è stata: "Qui è venuta giù mezza Italia!".
  22. Vada per la pizza vespistica Venerdì sera. Capace che verrò a piedi. Se c'è qualcuno interessato all'acquisto di uno splendido cupolino cuppini black per la modica cifra di 20 Neuri, ovviamente con attacchi ed ogni ciborio, me lo dica così lo porto. Non avrò mai la pazienza di mettere un annuncio.
  23. Anche io non prevedo difficoltà. Peraltro in quel momento inizio un paio di settimane di ferie che mi han costretto a prendere. Racconterò. Non so cosa fare, penso di andare cinque o sei giorni a Venezia, lo desidero da anni, per fare foto. La terra di Tinto Brass mi ispira:Lol_5:. Per il resto del tempo non saprei che fare. Parleremo.
  24. :lol:Ma... se il meteo si mantiene così piovoso per le gite in vespa la vedo male. Per la pizza suggerisco il ritorno all'Ostiense ormai tradizionale.
  25. Ma... se il meteo si mantiene così piovoso per le gite in vespa la vedo male. Per la pizza suggerisco il ritorno all'Ostiense ormai tradizionale.

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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