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maramao

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  1. Scena da film! E pensare che spesso si associano queste "vignette" all'arte di arrangiarsi del popolo napoletano. Questa per me non è arte, soltanto delinquenza, e come tale non andrebbe ne' dipinta con toni comici ne' elogiata, ma solo combattuta, anche con l'esercito se occorre. Queste cose poi vanno ad alimentare tutta una serie di odi che rendono noi italiani un popolo unito soltanto per i mondiali di calcio... tutto il resto del tempo lo viviamo da ipocriti. Mi spiace davvero per il tuo casco.
  2. In ordine di età: 50 n 1966, 200 rally 1974 (spegnimento sotto sella e niente miscelatore), px 150 e del 1997 (ma sembra abbia 40 anni di più da tanto è tenuto male...)
  3. Non ne ho idea, il mio è TTexhaust, ma è molto basic, esistono però molti libri a riguardo, se ho tempo creo una discussione a riguardo, magari è utile.
  4. Rieccomi... se ti occorre ho un software che esegue un calcolo di massima della marmitta. Per geometrie più complicate dovresti fare conti più raffinati... ma alla fine della fiera la cosa migliore da fare è provare scopiazzando da un modello commerciale che ti piace.
  5. Fare una marmitta non deve essere facile. Per via di saldare non saprei dare consigli, per quanto riguarda il dimensionamento, una buona marmitta da 2 tempi deve fare in modo che si crei alternativamente un'onda di pressione di ritorno verso le luci di scarico e una corrente in depressione verso le stesse. Mi documento e poi ti dico...
  6. Bene, l'importante è sempre risolvere il problema. Ciao
  7. Bene! Fa sapere se il mastice tiene o da dei problemi... hai provato a non metterlo e a grattare soltanto, magari teneva lo stesso. Ciao
  8. Se esce roba non troppo scura, facile che si tratti di una perdita dal carburatore. In quel caso parti controllando l'attacco del tubo benzina, a volte il filetto della vite con gli anni si rompe e il beccuccio non fa più tenuta col carburatore. Per quanto riguarda perdite più scure, potresti avere trafilamenti dal gruppo termico o qualche perdita dai carter. Prova a pulire tutto e a farci un giro, poi la lasci ferma e vedi cosa succede. Ciao
  9. Sul restauro di chiese e dipinti non mi voglio sbilanciare, ma credo che restaurare un dipinto dando una nuova mano sia una contraddizione in termini. Questa operazione è coprire il dipinto originale facendo un altro simile. Con la vespa è un' altra cosa, poichè la vespa non è costituita di solo colore come un dipinto, quindi l'esempio non calza. Concordo sulla tua definizione di restauro, ma allora dove sta la differenza: se si ricerca l'originalità è buono tanto un restauro totale quanto un conservato. O no? La mia domanda è provocatoria, perchè io stesso preferisco il conservato, ma quello "vero" al 100%, dove non si devono fare pezze o sfumature per farlo sembrare tale, basta prenderlo, pulirlo (o lasciarlo sporco, meglio ancora) e partire. Purtroppo però di questi conservati non se ne trovano molti.
  10. Direi che alla fine sosteniamo la stessa cosa. Però credo che si conservi la storia anche facendo un restauro totale. Si cancellano i segni del tempo, ma d'altra parte quando si restaura una chiesa, mica si lasciano le crepe dell'intonaco, la sostanza però rimane. Se vogliamo rimane una fotografia di come era il mezzo in origine (e fare un lavoro corretto e coerente non è facile). Poi, come ho scritto nelle ultime righe del mio post precedente, le vespe non sono chiese e ci si dovrebbe limitare ad aggiustarle, quindi è scontato che un affioramento di ruggine non debba portare ad una riverniciatura.
  11. Parli bene signorhood, d'altra parte "il signorhood era un galantuomo, sempre ispirato dal sole, con due pistole caricate a salve ed un canestro pieno di parole"... immagino tu conosca la canzone... Per come hai esposto la tua visione del restauro conservativo, non si può che essere d'accordo. Però credo che tu sia un po' troppo severo nel distinguere tra conservati e lecca lecca. Credo che ci voglia molta bravura e pazienza anche a realizzare un restauro che riporti il mezzo a condizioni pari a quelle che aveva appena uscito dalla fabbrica e credo che per altri versi anche queste opere possano essere affascinanti, come tutte le opere di ricerca. Un conto è andare dal primo carrozziere, scegliere un colore a caso, acquistare sella, contachilometri, cavalletto e quant'altro su ebay dal primo cinese di turno, un altro è voler rimanere nel campo dell'onestà e trovare tutti i componenti del tempo, ripulirli, farli trattare se occorre, e rimettere tutto assieme senza aver usato vernici epossidiche o mani di trasparente. Anche questo è un lecca lecca? Io credo di no. A dire il vero credo anche un'altra cosa a riguardo della vespa: non si può restaurare! Sia che lo si faccia in modo conservativo o totale, ogni forma di restauro tradisce l'essenza stessa del mezzo, popolare per definizione, lo si può "solo" riparare. Un anziano signore poco lontano da casa mia ha una vespa 125 gtr, la usa da una vita per andare a lavorare, ha sempre eseguito da se tutti le riparazioni, fregandosene dello stile e badando solo al risultato. Ovviamente l'insieme può apparire sconclusionato ed incoerente, ma quella credo sia una delle ultime vere Vespa in circolazione. Quella è la testimonianza marciante della grandezza di un progetto, le altre (le mie comprese) rischiano di diventare oggetti da esibizione o raduni.
  12. Mah... i vostri post mi lasciano un po' perplesso. Credo che il confine tra la vostra idea di conservato e tarocco sia tanto labile quanto quello tra un restauro totale e lo stesso tarocco. Sono un cultore del conservato, ma se non si può fare qualcosa di buono senza dover ricorrere a ritocchi e ingiallimenti vari, meglio restaurare utilizzando i prodotti giusti ed evitatando di creare un insulso confetto. Forse sbaglio, ma un restauro fatto bene, utilizzato come va usata una vespa (e non tratato da cimelio), dopo alcuni anni sembrerà un conservato, invece un conservato che ha qualche pecca strutturale, dopo alcuni anni di uso intenso, sarà ridotto maluccio. Chiudo con una domanda: come mai per le vespe esiste questo culto (da me condiviso) del conservato, mentre in campo automobilistico si preferiscono restauri totali? Mi aspetto una risposta filosofica, perchè alla fine che cos'è il restauro se non filosofia...?
  13. Ciao, scusa se mi rendo antipatico, ma nell'Italiano corrente, "perdenza" non si usa più. Puoi dire perdita per individuare il trafilamento di olio dalla testa, e calo di prestazioni per dire che la tua vespa va meno. Mi scuso ancora. Quanto al problema, smonta testa e cilindro, metti le superfici di accoppiamento su un piano di riscontro sicuramente liscio (un vetro va bene) e guarda se sono presenti anomalie. Se queste sono piccole, puoi spianare con carta molto fine (mi pareva di aver usato una 600) entrambi le superfici e richiudere senza sigillante. Se ci sono grossi avvallamenti, sarai costretto a spianare e a recuperare il gioco con una eventuale guarnizione. Se la tua vespa beve molto, può essere dovuto al fatto che per far fronte alla maggior quantità d'aria che entra dagli "spifferi" sia stato montato un getto più grosso del dovuto. In bocca al lupo
  14. Credo che il pignone non esista, è disponibile per altre rapportature (vedi sito pinasco).
  15. Non so che rischi tu corra, ma se hai la faccia da bravo ragazzo e non da smanettone quattordicenne, direi che puoi stare tranquillo. Devo dire che la banana non è che ti dia chissà quali vantaggi, io l'ho montata per il sound. Il fatto che tu abbia passato la revisione con la vespa elaborata non ti mette al riparo dalle forze dell'ordine. Quanto al resto, non hai scelta, o monti le ruote da 10", oppure apri e cambi la rapportatura. Comunque esistono le ruote da 10" piene, non snatureresti più di tanto, e poi in 5 minuti potresti rimontare le tue. Secondo me è la modifica più sensata e oltre tutto ne guadagneresti in sicurezza e tenuta di strada.
  16. Se hai le ruote da 9", monti quelle da 10" senza cambiare nient'altro e vedrai che la vespa sarà più riposata e al contempo andrà anche di più. Io ho 75 polini, 16/10, marmitta banana e ruote da 10", la vespa tiene i 65 di velocità di crociera, beve poco ed è molto affidabile (ieri mio fratello ha fatto 250 km per seguirmi ad un raduno)... penso possa bastare.
  17. Se la bobina interna è in ordine, si dovrebbe accendere subito anche cn quella, ma con gli anni, magari qualche giretto un po' lungo, e la normale usura, la bobina interna perde di efficenza, questo accade specialmente a motore caldo e dovresti notare che ti si abbassa anche il minimo. Se è così, ti conviene cambiare, fermo restando che il mezzo perde parte della sua originalità. Ciao
  18. Eh si, se non ricordo male è proprio tutto li. Ciao e fa sapere.
  19. Vedi la vite che hai sulle puntine, ecco, aggiungi un filo che da li va alla bobina esterna e hai finito. La bobina poi va attaccata con il suo supporto metallico nei due buchi dietro al carter.
  20. il tuo meccanico ha ragione, ma la cosa funziona anche senza svolgere, fidati. Hai lasciato collegata la bobina di alta? Perchè se erroneamente l'hai scollegata pensando che bastasse cambiare filo, la scintilla non ci sarà. Se lasci tutto come se avessi la bobina interna, isoli l'uscita vecchia della candela e tiri un nuovo filo verso l'esterna, tutto dovrebbe essere ok. In sostanza è tutto uguale a prima ma avrai un filo rosso in più in uscita dal carter.
  21. Ciao, premetto di essere un caprone per tutto quanto riguarda la parte elettrica. Io comunque nel tuo caso ho fatto così: - sostituito puntine e condensatore (ma se non ne hai bisogno fai a meno); - tagliato il cavo della candela (il più grosso di quelli attaccati alla bobina) e adeguatamente isolato ciò che ne rimaneva); - dallo statore se non ricordo male devono uscire 1 filo rosso, uno verde ed uno bianco. Questi vanno verso la scatoletta di derivazione e vanno lasciati stare. -il filo rosso che parte dalla morsettiera sopra alle puntine va raddoppiato e portato alla tua bobina esterna. Io l'ho fatto uscire dallo stesso foro da cui escono gli altri e poi l'ho fatto passare davanti alla cuffia del cilindro. E' veramente più difficile da dire che da fare. Ciao
  22. Ciao ragazzi, ho fatto un primo passo e nella pausa pranzo ho smontato il carburatore. Ho iniziato poi a tirare via la ghigliottina ed è venuta fuori a stento dalla sua sede. Premetto che il carburatore non era stretto eccessivamente (lo avevo pulito e rimontato in dicembre) e che non pare essere imbarcato. La ghigliottina si inceppa proprio verso la fine della sua corsa, non mi pare che la sua sede o la stessa ghigliottina siano imbarcate. La base del carburatore è perfettamente liscia (verificato su un banco di riscontro). Che faccio? Do di carta vetrata sui bordi della ghigliottina e sulle sue corsie? Attendo Lumi...
  23. Nel week end se tutto va bene la apro in due come una mela e poi vi faccio sapere. Ciao
  24. A me non piace quel tipo di vespa, e sul mercato sono indubbiamente poco ricercate. Non vorrei essere troppo schietto, ma sono veramente di poco effetto. Vanno bene da truccare fino al midollo.
  25. Mah, so che adesso qualcuno se ne avrà a male, ma le vespe di quegli anni sono quelle con meno fascino in assoluto. Io le lascerei dove stanno e proverei a cercare qualcosa a partire dallo special, andando indietro. Poi fa tu... magari le compri, le tieni in casa alcuni anni e poi le rivendi al quadruplo... coi tempi che corrono tutto può essere

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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