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Mi ricordo che quando ero bambino andavamo con lo stesso PK a fare miscela al distributore. è stato negli anni successivi che siamo passati alla verde e al misurino miscela poi avevamo la fortuna di avere un motoforniture sotto casa, vendevano tutto sommato oli decenti. Poi quando ero alle superiori e contavo davvero i centesimi dei lavoretti che facevo o delle paghette, prendevo quei famosi oli al supermercato... Ma si sentiva pure dall'odore che "puzzavano", mentre quelli buoni mi sembravano "profumati" Sicuramente quel pistone ne ha "assaggiati" di oli scarsi. Adesso in confronto fa una vita da re... @Echospro senza entrare nel merito (anche se mi interessa), non sei il primo ad accennare a questa cosa. Infatti il motoforniture vicino a casa, mi sconsigliò di mettere nella Vespa il Motul 710, che avevo poi usato negli anni successivi per un'Husqvarna. Diceva che era fatto per motori che giravano più forte, ma non per una Vespa tutta originale. Mi disse al limite di prendere il 510, che non so, forse non è 100% sintetico. Comunque per ora mi ci trovo bene. @Pier2162 lo credo bene! La ETS dev'essere una bomba. Già la nostra PK 125 S, pur non essendo un mostro di prestazioni, è stata incredibilmente affidabile e io la trovo, per i miei gusti personalissimi, la Vespa originale più equilibrata e piacevole da guidare. L'ET3 è la mia preferita, mi ha sempre affascinato. Ma venendo dalla PK sembra di salire su (passatemi il termine errato) un trabicolo, per quanto la trovi più bella ed elegante. La PX è comoda per viaggiare e non ci piove... anche la manutenzione la trovo leggermente più facile sulle large. Però rispetto alla PK mi sembra goffa e pesante. Dovrebbe frenare come la PK, ma io trovo che quest'ultima freni ancora meglio, forse complice il peso minore. Per non andare oltre off topic... se hai mai smontato il cilindro dell'ETS, potrei avere qualche domanda da farti
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Purtroppo con vergogna ti dico... non tantissimi, circa 20'000. Però c'era stato un circolo vizioso di problemi causati da cattiva manutenzione. La Vespa è nostra (o meglio, di mio padre) dall'85. Unico proprietario, tutta originale e conservata, cambiato solo il minimo indispensabile, ha sempre dormito in garage... ma non si può dire che ci capissimo qualcosa dal punto di vista meccanico. Io poi mi ci sono appassionato ed è stata mia compagna per anni, ma prima di arrivare a quel punto e decidere di imparare a sistemarmela perché tanto non potevo pagarmi il meccanico: - Ci abbiamo messo olio di m....a per anni - L'olio di m....a coi suoi residui carboniosi aveva causato già un'autoaccensione/detonazione (immagino la principale causa di tutto quel nero) - Dopo l'autoaccensione, a causa della percentuale di miscela errata, grippai... e via per altri km in quelle condizioni Poi finalmente si è girato pagina, smontato tutto con un amico capace che mi ha spiegato le basi, rettificato, revisionato il blocco motore, solo oli buoni... ed è li che va da dio da anni. Manco la candela mi sa che le abbiamo più cambiato... La cosa sorprendente però è che in quello stato (la fascia sotto era pure incollata, anche se non si vede granché) l'unico problema era l'accensione a caldo: bisognava spingerla. Per il resto non percepivo nemmeno un calo di prestazioni... una volta accesa, andava uguale a prima. Assurdo... So che non è un modello molto apprezzato, ma il PK l'ho amato.
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Ciao a tutti, scrivo queste righe nella speranza che, un giorno, possano essere utili a qualcuno. Nel 2020 trovai la mia tanto desiderata ET3 in Piemonte, a un prezzo ragionevole. Ma c'erano due problemi: - da qualche anno abito in Svizzera - era radiata per demolizione, sebbene avesse stranamente ancora su la targa e la somma dei due punti mi sembrava una bella rogna, ma ho deciso di provarci comunque. Attenzione: analogamente a quanto succede in Italia dal decreto sicurezza di qualche anno fa, i residenti in Svizzera, sul territorio svizzero, possono guidare esclusivamente veicoli immatricolati in detto Stato. Il veicolo va sdoganato immediatamente all'arrivo e poi può circolare per un anno con la targa italiana/estera, ma con sdoganamento effettuato e papiri che lo attestano. In tutti gli altri casi (veicolo intestato a un parente, prestato, o a nome proprio ma con indirizzo in Italia ecc) sarete multabili. Ci avevo provato ai tempi con la mia vecchia Honda ancora targata Italia chiedendo "e se fossi un turista?" il doganiere rispose secco "lei non è un turista". Non è una roba da capogiro, che io sappia non vi confiscano il mezzo ne altro... io l'avevo anche scampata senza pagare alla fine. Ma vedete voi se volete rischiare la multa a ogni volta che vi fermano per un controllo. Tuttavia, per me si parlava di Vespa radiata per demolizione, quindi il problema non si poneva: non avrebbe comunque potuto circolare. Oltretutto, da quanto ho capito, la fattibilità in caso di veicoli senza documenti, può dipendere dal Cantone di residenza. Verificate con la sezione della circolazione locale, prima di ritrovarvi bloccati in un punto in cui il veicolo è già sdoganato ma non immatricolabile (un soprammobile insomma)... normalmente vogliono il libretto originale, ma l'ufficio tecnico (con cui dovete parlare) può scegliere di accettare un altro documento al suo posto (come, ad esempio, l'estratto cronologico). In caso non accettassero, l'unica possibilità sarebbe di fare reimmatricolare il veicolo in Italia tramite procedura FMI / ASI e poi successivamente fare un'importazione normale in Svizzera, trattandosi ormai di veicolo circolante e con documenti in regola. Ovviamente servirebbe un indirizzo di appoggio in Italia (sia per parcheggiare la Vespa che per fare le pratiche e il libretto). Ma non dovete essere per forza residenti, può anche essere presso un conoscente o parente. Basta che potete riceverci la posta, da quanto so (vedasi "elezione di domicilio"). Io avevo scelto di provare ad andare direttamente in Svizzera perché sembrava più facile. 1. Fate un contratto di compravendita col venditore, firmato da entrambe le parti, con marca da bollo e copia dei documenti di identità Uguale a quanto fareste per l'Italia, trovate vasta bibliografia su internet (cercate "scrittura privata di compravendita e di vendita" o simili) e ci sono anche vari modelli scaricabili. Mettete il valore corretto o quantomeno uno plausibile. Se scrivete 100€ di valore per una Vespa che su Subito.it si vende a 4000€ per pagare meno IVA e dazio, i doganieri potrebbero investigare per capire se state cercando di fregarli... Se il valore è "sensato", non guarderanno oltre. Se la Vespa è stata regalata, penso bisognerebbe pagare comunque in base al valore di mercato. Di nuovo, consiglio di mettere un valore plausibile, piuttosto che farli incarognire per risparmiare 50-100 CHF. 2. Procuratevi l'estratto cronologico Idem che per la procedura di reimmatricolazione in Italia, siccome si può richiedere a qualsiasi PRA (e all'inizio mi ero erroneamente fissato su quello di prima immatricolazione), sono passato da quello di Varese ma se non erro tramite il sito ACI. 3. Procuratevi il certificato di origine da Piaggio E via altri 60€ 4. Contattate uno spedizioniere Teoricamente potreste fare tutto da soli, ma posso assicurarvi per esperienza che, guarda caso, le cose saranno molto più facili e rapide con uno spedizioniere. In Svizzera ancora ancora vi spiegano le cose, ma in Italia quando ponevo domande mi rimbalzavano direttamente con frasi tipo "se ha dubbi sulla procedura, le consigliamo di contattare uno spedizioniere professionista". Se poi qualcosa andasse storto, dovreste tornare un altro giorno, riportare la Vespa in Italia, potenzialmente prendere un altro giorno di ferie, ecc... son circa 200 franchi spesi bene. Io ne ho preso uno a Brig con cui mi sono trovato molto bene, perché operavano sia in Italia (per l'export) che in Svizzera (per l'import) e parlavano italiano, tedesco e francese. Sono passato dal Passo del Sempione. Qui la lista per cercare... 5. Procuratevi il mezzo di trasporto O chiedete allo spedizioniere, di solito sono in contatto con dei corrieri che (pagandoli a parte ovviamente) possono occuparsi del trasporto. Col senno di poi avrei fatto così, come ha fatto un mio collega: lo spedizioniere di Briga conosceva uno col furgone che faceva avanti e indietro tutte le settimane. Ha dato l'indirizzo di casa di suoi per il ritiro e l'indirizzo in Svizzera per la consegna. Il corriere si è preoccupato di fare le pratiche doganali necessarie con lo spedizioniere e gli ha recapitato la Vespa sotto casa con le bolle pronte, IVA e dazi pagati. Io alla fine avevo preso un giorno di ferie, noleggiato un furgone e fatto avanti e indietro per portare la Vespa, passando per le dogane indicate. Se conto noleggio, gasolio, strade e tutto quanto non ho risparmiato poi molto... (Per Vespe non radiate, circolanti e assicurate, potete passare la dogana guidando la Vespa stessa.) 6. Preparate i documenti necessari - Contratto di acquisto - Estratto cronologico - Consiglio spassionato: la scheda tecnica di omologazione, che io avevo trovato qui su VR, potrebbe essere d'aiuto (a me aveva fatto fede in dogana per il peso della Vespa, così che non me l'hanno nemmeno tirata giù dal furgone per pesarla... risparmiando tempo e seccature). Il dazio infatti si paga sul peso del veicolo - Permesso di soggiorno B o C e documento di identità per gli stranieri. Se avete il permesso nuovo in formato tessera o se avete la cittadinanza elvetica, vi consiglierei di munirvi anche dell'attestation de résidence che riporta il vostro indirizzo svizzero aggiornato - Se non avete il libretto, lo spedizioniere vi farà completare un'autodichiarazione - Certificato di origine 7. Passaggio in dogana Seguite le istruzioni dello spedizioniere, se vi occupate voi del trasporto. Dovrete prima fermarvi alla dogana italiana (nel mio caso Dogana Tir di Domodossola), dove si occuperanno della parte di esportazione e prepareranno una bolla con un codice a barre. Quando arrivate alla dogana svizzera, c'è un chiosco dove scannerizzare il codice a barre e poi potete continuare verso l'ufficio (nel mio caso a Briga) per le formalità e il pagamento, effettuabile con carta o contante... L'IVA è dell'8% sul valore riportato in fattura e il dazio in base al peso. Io avevo speso 300 franchi e qualcosa. Assegneranno un numero di matricola svizzero al veicolo e vi daranno il famigerato modulo 13.20A. Tenetevelo stretto come se fosse la sacra sindone, perché senza quello poi non si va avanti a immatricolare. 8. (Consigliato ma non obbligatorio) Procuratevi una copia del Typenschein / Réception par type E' la scheda tecnica di omologazione svizzera. Se il modello di Vespa era importato in Svizzera all'epoca, ne esisterà una dedicata con un codice univoco. Purtroppo da qualche tempo bisogna pagare per scaricarle, e non ne vale la pena... ma se riuscite a procurarvela gratis (io ne ho tante sul mio PC, in caso posso caricarle qui su VR o condividerle via messaggio) male non fa. In certi casi, potrebbe velocizzare. 9. Creazione e applicazione della targhetta col numero di telaio Nessuno ve lo dirà, ma se non avrete una targhetta sulla pedana col numero di telaio, non passerete la revisione e dovrete tornare, settimane dopo, pagando di nuovo, con le pive nel sacco. Per tutte le Vespe importate in Svizzera (e immagino anche in altri Paesi) non è sufficiente il numero di telaio punzonato sulla scocca, ci vuole anche una targhetta applicata sulla pedana con scritto numero del modello e del telaio. Dove va applicata di preciso? è scritto sul documento di cui si parlava prima (typenschein / rec. par type). Potete richiederla a un concessionario Piaggio o online, ma io (che rimanga fra di noi) mi sono riufiutato di dargli 80 franchi e ne ho trovata una farlocca per circa 10€ su Internet. Prodotta da SIP, riproduzione fedele di quella tedesca (quindi in teoria non valida per la Svizzera, ma ci ho provato comunque e non si sono accorti). Il numero di telaio l'ho fatto incidere da quelli che fanno le targhette dei cani. Per fissarla l'ho prima puntata col biadesivo, poi ahimé forato la pedana e rivettato. In teoria, le Vespe originali (come il mio PX svizzero) avevano tipo dei ribattini molto più eleganti dei miei rivetti. Se siete più capaci di me, mettetela su bene... 10. Prendete appuntamento per la revisione Andate con tutti i documenti di cui abbiamo parlato prima (soprattutto il 13.20A, ma anche tutto il resto, compresi i vostri documenti di identità) alla sezione della circolazione (da noi è l'Office Cantonal des Véhicules) a prendere appuntamento per la revisione e immatricolazione. Vi diranno esattamente cosa vorranno... c'è una lista che normalmente è anche disponibile online. Nel mio caso, ho avuto un'amara sorpresa alla revisione... volevano anche il... 11. ...passaporto FIVA Siccome pare ci sia stato un boom di Vespe farlocche ma molto simili alle originali (avevano però tutte lo stesso numero di telaio) che arrivavano dall'Asia... adesso chiedono spesso il passaporto FIVA (Fédération Internationale Véhicules Anciens), che è un po' come FMI / ASI internazionale. Dovrete fare richiesta online e prendere appuntamento perché venga il perito a casa vostra a vedere la Vespa e certificarne lo stato e l'originalità. Nel mio caso era davvero una brava persona, figlio di italiani, appassionatissimo ed espertissimo di Vespe, smanettone e restauratore. Ha subito notato che la mia Vespa non era completamente originale (marmitta SITO non omologata, cilindro Polini, sella senza scritta Piaggio ecc)... però ha comunque rilasciando la certificazione, dicendo che si vedeva che era stata rispettata l'immagine del mezzo. Mi ha anche aiutato per la storia della targhetta. Purtroppo poi per ricevere il passaporto ci vuole tempo, ma potrà rilasciarvi un'attestazione dove dice che certifica l'originalità del mezzo e la conformità all'omologazione svizzera. Questo prezioso documento, vi permetterà di evitarvi anche la temibile... 12. ...attestazione sulle emissioni e sul rumore Altrimenti obbligatoria per importare veicoli che non hanno un certificato di conformità UE sulle emissioni inquinanti e sonore. Senza passaporto FIVA, avete due opzioni: - Andare a Bienna a un centro federale dove fanno i rilievi per le omologazioni (auguri, facile che vi partono 1000 franchi e dovete pure arrivarci col furgone o con l'immatricolazione temporanea) - Contattare OFRAG ladri maledetti, l'importatore Piaggio per la Svizzera, che dopo farvi prendere varie foto della Vespa in cui si veda il numero DGM sullo scarico, vi chiederà 480 franchi circa per "certificare" la conformità. In pratica, vi rilasciano un Typenschein uguale a quello che vi posso mandare io ma con sopra il loro timbro. quattrocentottantafranchi. Se avete pazienza, il passaporto FIVA e la visita del perito costano poco meno di 200 franchi e vi evitano queste rogne. 13. Assicurazione Non dimenticate che in Svizzera, per il rilascio della carta di circolazione e della targa, è necessario avere l'assicurazione. Fate in modo che la polizza sia attiva almeno dal giorno della revisione per il vostro numero di matricola (lo vedranno per via telematica). 14. Revisione e immatricolazione Finalmente andate in revisione, con tutti i documenti che avete raccolto finora. Se la Vespa è in ordine e tutto andrà bene, potrete immediatamente avere il vostro libretto e la vostra targa. Per quello si consiglia di andare già con un portatarga svizzero montato, o almeno con qualche soluzione temporanea che permetta di fissarla. Per andare in revisione, potrete anche andare senza targa (prendendo la strada più breve e senza uscire dal Cantone di residenza)... ma dopo la revisione (che l'esito sia positivo o meno), non potrete più circolare senza targa o immatricolazione provvisoria (che potreste richiedere qualora l'esito fosse negativo). 15. Restituzione eventuali targhe e documenti esteri In base al Paese di provenienza, vi potranno chiedere di restituire immediatamente le targhe e il libretto esteri. Si occuperanno loro di rispedirli. Nel caso dell'Italia, non è così semplice. Il mezzo dev'essere prima stato radiato dal PRA. Nel caso di cui stiamo discutendo, lo era già (per demolizione). Mi hanno comunque fatto firmare un documento dove attestavo che non stavo restituendo nulla a loro, e che mi assumevo la responsabilità di ciò. In verità, sempre detto fra noi, nessuno sapeva dell'esistenza della targa originale e me la sono tenuta per ricordo... o nella speranza si poterla riattivare, se tornassi a vivere in Italia. Però è illegale e si fa a proprio rischio e pericolo, va restituita in quanto proprietà dello Stato italiano. In conclusione: come per la procedura italiana, ci vogliono tempo, pazienza e denaro. Forse più denaro in questo caso. Io, lavorando a tempo pieno ed avendo poco tempo di starci dietro, ci ho messo un anno e mezzo a fare tutto... tra cose da scoprire, le magagne tipo la targhetta per cui non ho passato la prima revisione, il trasporto della Vespa, ecc. Curiosità: - Le revisioni in Svizzera sono davvero così terribili? "Dipende"... siamo in una federazione dove molte cose sono decentralizzate e delegate ai Cantoni (che mi sembrano giuridicamente più simili a uno Stato americano che ad una regione italiana, sebbene abbiano meno libertà che uno Stato americano... ci sono comunque delle norme a livello federale per la circolazione stradale). A Ginevra per l'importazione sono mediamente puntigliosi, ma a volte un po' incompetenti su questo tipo di mezzi. Poi per le revisioni normali delle moto (5 anni, poi 3, poi ogni 2) vanno a "culometro"... una volta controllati fari, frecce, stop, clacson ecc... si mettono il casco e vanno in "pista", su un mini circuito dove provano il mezzo e decretano. Non passano su dei rulli che danno misure oggettive (ad oggi). Il mio PX elaborato ha già passato due revisioni così... ovvio, ci vuole il buon senso. Se arrivate col filtro a cono che esce dal cofano e la marmitta ad espansione artigianale, buona fortuna. Se gli dite "ah ma io l'ho comprata così" e li prendete in giro, agiranno di conseguenza. Poi per carità, ho sentito di gente in altri cantoni a cui hanno misurato pure lo spessore dei dischi dei freni sull'auto, o robe simili. Io onestamente non posso lamentarmi... mi hanno fatto un po' dannare all'inizio, ma poi quando ho capito come prenderli mi hanno anche molto aiutato quelli dell'ufficio tecnico, e da li è andato tutto liscio. Già solo poterci parlare di persona, senza far quasi coda, è un grande aiuto. - In compenso la polizia ha cominciato a verificare emissioni inquinanti e sonore ai posti di blocco... le mie Vespe sono nate euro 0 quindi nessun problema per le emissioni (son potenzialmente cazzi se si scatalizza), per i dB non lo so... sono leggermente fuori, ma finora non ho mai avuto problemi. - Si può omologare tutto a libretto: si, tutto quello che è omologato in Svizzera. Il certificato UE ve lo date in faccia e i pezzi SIP omologati dal TUV in Germania pure. Per quel che mi riguarda, agisco come in Italia: originale (ET3) o al massimo elaborazione turistica semi-invisibile all'occhio non esperto (sul PX che uso per i viaggi) e mantenere basso profilo (magari tipo evitando multe da sequestro di persona, a 120km/h in due sulla 50 Special ). - La targa svizzera non ha fori... e come cacchio si monta? Ci vuole il suo portatarga adatto, dove si mette a incastro (non dev'essere infatti "fissata" al veicolo, è rimovibile). Tuttavia, siccome in passato i portatarga in plastica non c'erano e si trovavano solo poche cornici metalliche, non sempre compatibili... la foratura della targa è "tollerata". Se non danneggiate i numeri e resta perfettamente leggibile, di solito non fanno storie. Non è come in Italia dove ci sono 4 fori e quelli vanno usati, coi rivetti e il supporto adatto. Io che sono un malato mentale e volevo rimettere tutto originale sull'ET3, ho forato la targa pur di non mettere il portatarga in plastica, per tenere quello metallico come in Italia. Sul PX c'era il plasticone in origine e l'ho tenuto. - Si possono avere 2 veicoli dello stesso tipo sulla stessa targa, pagando solo un bollo e un'assicurazione. è un bel risparmio... ovviamente può circolare solo un veicolo alla volta e la targa (non fissata, per l'appunto) va spostata ogni volta. Esistono dei portatarga che si sganciano e agganciano più rapidamente. - I veicoli di almeno 30 anni (preferibilmente con passaporto FIVA, altrimenti bisogna fare una revisione apposta dove controllano tutto in maniera più puntigliosa) che non percorrono oltre 3000km all'anno, possono avere lo status "veterano" scritto sul libretto. Questo permette, tra le altre cose, di fare la revisione ogni 6 anni invece che 2. Per i veicoli veterani, se ne possono mettere anche più di 2 sulla stessa targa. Da 3 in su, a Ginevra danno una targa della serie 50000 ("collezionista"). Per chi ha molte moto d'epoca, è un enorme risparmio in termini di bolli e assicurazioni. Se non le usate regolarmente, pagate praticamente solo per una. Io ho deciso di mettere l'ET3 come veterana e tenere il PX "normale" perché ci faccio viaggi, ci vado a lavoro, ecc. - Non so come funzioni tutta questa procedura per i ciclomotori, ma posso dirvi un'altra curiosità: devono avere la luce del freno. Ad esempio, se avete una Special 50, dovete adattarla e fare in moto che si accenda lo "stop" quando frenate col posteriore... come sulle 125. Altrimenti non passa nemmeno se da originale era così. E per le moto non radiate? Da qualche anno, l'Italia chiede che i veicoli vengano radiati per esportazione prima che lascino il Paese. Dovete svolgere la procedura tramite un'agenzia ACI o simili, da quanto so... Ai tempi si poteva prima importare e solo dopo restituire targhe e libretto tramite il Consolato. Adesso comunque ci dev'essere una radiazione (quella per esportazione è possibile solo se siete in regola con le revisioni). Potenzialmente vi risparmierete il contratto di compravendita, l'estratto cronologico, il certificato di origine e sarà tutto molto più rapido. E se la moto era già mia in Italia/all'estero? Se il veicolo vi apparteneva da almeno 6 mesi prima di traslocare in Svizzera, potrete portarlo come masserizia di trasloco. Non potrete rivenderlo per 1 anno dallo sdoganamento. Qui beneficiate di una procedura semplificata, ed è tutta un'altra storia... non avete nemmeno bisogno dello spedizioniere in questo caso, non si pagano IVA ne dazi. C'è anche un'eccezione sulla certificazione delle emissioni, che non verrà richiesta. Niente contratto di compravendita, l'estratto cronologico, il certificato di origine, passaporto FIVA, ecc. Dovrebbe rimanere da fare solo la targhetta col numero di telaio. In sostanza, in questo caso, vi presentate in dogana con il libretto e il veicolo (che sia guidato o trasportato, basta che possano "constatarlo")... e vi rilasceranno il 13.20A O, più facilmente, potrete già dichiarare il veicolo quando andrete con l'inventario dei beni che state traslocando in Svizzera (che siano altri veicoli, mobili, lingotti d'oro, ecc.) Avrete massimo 2 anni di tempo dall'arrivo in Svizzera per importare gratuitamente beni che vi appartenevano nel Paese di provenienza (io eviterei di arrivare così lungo però, anche perché tanto non ci potete circolare qui se non sdoganate).
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Consiglio carburazione PX125E: Pinasco Magny Cours, SI 24/24, Megadella, albero anticipato
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Fino a pochissimo fa, avevo il Motul 510. Adesso avendolo finito, sto usando dal pieno scorso un Eni che mi fu regalato. Dovrebbe essere questo in foto se ben ricordo, ma posso andare giu in box e verificare. che sia lui il "colpevole"? Tra un po' a furia di andare in giro a tirare terza e quarta dovrò fare il pieno di nuovo (i pieni meno duraturi della storia ) posso provare con un altro. -
Consiglio carburazione PX125E: Pinasco Magny Cours, SI 24/24, Megadella, albero anticipato
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Torno a rompere per le scatole per dare un'aggiornamento della prova candela. Andando in giro tranquillo / ad andatura normale, la candela sembra marrone tendente allo scuro, probabilmente complice il minimo grasso. Mi va più che bene così, per il momento. Ma... facendo circa 1km di tirata o poco meno, sembra "cotta". è come se in alto fosse si tendente al marrone, ma la parte bassa dell'isolante si schiarisce. Possibile che sia ancora magro in alto? Ormai sono a 125 di getto massimo ed non ho ancora tolto il filtro sebbene sia forato. O magari non è la candela giusta? Per curiosità, ho provato a comprare una B9HS (mentre solitamente faccio le prove con una B8HS)... mi sembra che la Vespa vada più o meno uguale, solo che in una decina di km o poco meno la B9HS non ha quasi preso colore pensavo ci volesse meno, ma sembra ancora quasi nuova. La 8 invece basta fare 1-2km ad andarura rilassata e si "abbronza" subito, una tirata e torna ad avere quella faccia da "gremata". Qui più foto... https://kdrive.infomaniak.com/app/share/224343/df99cc97-06e4-4289-844c-bbc450fc5f28 -
Cilindro ETS - si può montare su ET3? come sistemarlo?
un topic ha aggiunto macwood in Officina Smallframe
Buonasera a tutti, sto cercando di rimettere la mia ET3 originale (o perlomeno, il più possibile originale). Purtroppo alcuni pezzi non li ho mai avuti, tipo marmitta e cilindro. Sono riuscito a procurarmeli di recente salvo che, distrazione del venditore, distrazione mia, o distrazione di entrambi... il gruppo termico non sembra essere quello dell'ET3, bensi dell'ETS. O quantomeno è quanto riportato sulla testa, poi magari il cilindro è ancora un'altra cosa (leggo 4268/f o 4258/f che potrebbe anche essere della PK normale da quanto ho letto in giro). Ho provato a caricare qui qualche foto (chiedo scusa se alcune sono un po' sfuocate, proverò a prenderne di migliori): https://kdrive.infomaniak.com/app/share/224343/1e2fe646-9204-4204-b47c-6a33355a76a1 Cosa ne pensate? I miei dubbi sono: - Sarà davvero tutto il gruppo termico ETS? Come verificare? Ho letto che dovrebbe avere i travasi più alti di 2mm... qualcuno sa a quanto sono quelli di ET3 o PK, a titolo di paragone? - Stato generale del cilindro e del pistone. Andrebbero come minimo puliti, magari con un bagno di benzina e uno spazzolino? O c'è modo più idoneo? Lo spinotto sembra avere addirittura tracce di ruggine o simili. - Meglio rettificare e cambiare pistone, o è recuperabile? Le fasce sembrano nuove, magari si potrebbe giusto cambiare spinotto, seeger e mettere una gabbia a rulli nuova? - Alla fine, si potrebbe montare su ET3? Secondo un sito di ricambi, PK ed ETS avrebbero i prigionieri dello scarico diversi dall'ET3 (dimensione e distanza), è vero? O addirittura la testa sarebbe più alta e che la candela potrebbe "toccare" sul telaio delle special / primavera Che ne pensate? Recuperabile e valido da installare, o faccio prima a mettere un annuncio "scambio cilindro ETS con cilindro ET3"? -
Benvenuto e complimenti per i mezzi!
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Magari dico una roba che non ha niente a che vedere... ma se ben ricordo sul mio PX si era tranciata la staffa del cavalletto che tiene il gommino di battuta. Non era tanto quando andavo in giro, ma a toglierlo faceva un rumore orribile. Ci avevo messo un attimo a capire cosa fosse.
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E qui l'altra... ben 12 anni fa, poi da li rettifica, pistone nuovo, tutto originale, miscela al 2% e mai più problemi
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Si il motore non era inchiodato... però, notevole affidabilità Manco così si fermano
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In effetti... io ho avuto due esperienze di grippate nella mia vita, ed erano principalmente dovute alle cause di cui sopra: Ho grippato invece la Vespa di mio padre e il mio PX, la prima perché nella fretta di arrivare tardi a un matrimonio, feci distrattamente la miscela all'1% e vari chilometri a pieno gas... La seconda perché il PX mi fu venduto con un Polini 177 e praticamente nessuna modifica alla carburazione rispetto al 125 originale. Avevo avuto varie avvisaglie e vuoti, ma ero da anni che non giravo in Vespa e ora che ho capito, il danno era fatto. Quindi 2/2 riconducibili a negligenza... Quello che mi ha sorpreso è che le Vespe sono ripartite e sono andate avanti ancora dopo le grippate. Al limite facevano fatica a mettersi in moto, ma una volta che partivano tenevano pure il minimo, sebbene avessero ormai le fasce incollate. Ah a proposito degli oli scadenti, quando ero giovane e senza una lira, prendevo un olio 2t dal supermercato... mai più nella vita. Piuttosto a piedi. Il motore della Vespa di mio padre ha detonato durante un'estate molto calda, a causa della quantità inverosimile di residui che c'erano in camera di combustione e sul pistone (ma pure la biella e la camera di manovella erano neri, quando ho smontato il tutto settimane dopo). Anche in quel caso comunque, è ripartito pochi minuti dopo che l'ho forzato a spegnersi (difficile visto che la chiave non serviva più a nulla e manco staccare la pipetta) e abbiamo continuato il viaggio verso la Romagna...
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Buongiorno a tutti, non so se è la categoria adatta, ma scrivo qui perché è più in stile "quattro chiacchere al bar". In questi giorni, come qualcuno ormai ben sa, sto bestemmiando giocando con la carburazione della mia Vespa PX (non originale, altrimenti metterei quel che diceva Piaggio e amen). Sono abbastanza soddisfatto, ma... c'è sempre un "ma", e penso che sono giunto alla conclusione che vorrei provare con un getto del minimo più piccolo. Ho un mezzo blocco mentale perché mi ricordo che, anni fa, leggevo una discussione in cui si parlava della "grippata in rilascio". Motori già probabilmente mal carburati e che giravano a temperature elevate, che finalmente pareva grippassero quando chiudevano il gas dopo una tirata, apparentemente perché oltretutto il minimo era troppo piccolo e peggiorava ulteriormente la situazione. Cosa ne pensate? è una sorta di leggenda metropolitana, e il minimo bisogna regolarlo solo in base a come la Vespa risponde al minimo? o effettivamente è meglio lasciare un filo grasso per evitare di fare macelli? o comunque se la colonna del max è giusta, non si teme niente anche con un minimo un filo magro?
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Benvenuto! Saluti da Ginevra, se sei in Romandia fammi un fischio
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Consiglio carburazione PX125E: Pinasco Magny Cours, SI 24/24, Megadella, albero anticipato
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Temevo più che altro per la polvere, però in verità immagino che già il fatto che sia tutto li chiuso nella scatola... riduca parecchio. Poi la tua Vespa è la prova vivente Interessante per il filtro della T5, cercando online avevo trovato proprio quello della SIP (fanno anche la scatola maggiorata)... ma non mi sembra che la retina sia metallica, argh Sto leggendo ora di la... non vorrei passare da un oggetto "quasi zero manutenzione" a uno che è intasato un giorno si e l'altro pure. Piuttosto il cornetto... Il filtro delle 125 era in metallo? Mi sembrava una specie di plastica, ma non sono sicuro ora. Riguardo al foro del filtro, ho la risposta solo parziale il foro sotto era consigliato da manuale Pinasco, se ben ricordo. Come per la 200 o la T5, dovrebbe essere quello che sta sopra al getto. Il foro sopra invece deve averlo fatto il meccanico da cui era stata, magari non riusiva a carburare. Me ne sono reso conto in questi giorni che aveva un buco di troppo, tra la vite del minimo e una delle due che lo fissa al carburatore. "In realtà per qualsiasi modifica dovresti sistemare la carburazione" era proprio quello che temevo ahah. Adesso mi trovo nella mia fase "precisino di 'sto c****", che non contento di aver risolto il problema iniziale, me ne devo trovare un altro Ai test attuali (i vicini mi amano ormai... di più popolare di me c'è solo uno con una Nissan 200SX con lo scarico vuoto): sembro un po' grasso ai bassi regimi (candela non nera, ma marrone scuro), ma tendo a smagrire agli alti (marrone chiaro, un filo troppo secondo me). Stavo pensando di concentrarmi prima sul massimo e far prendere un po' di colore a 'sta candela... e poi per il minimo, magari aspettare eventuali modifiche di cornetto/filtro. Non è male così, non singhiozza ne tartaglia ai bassi, ma forse potrebbe essere ancora un pelo più "pulita"... o forse meglio di no, che magari questa miscela in più mi salverà da una grippata un giorno... -
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Ah allora dev'essere anche per quello che vedo che molti parlano di 1,5... 2 giri o poco più al massimo Se smagrissi il getto del minimo, passando dal 55/160 al (ad esempio) 50/160, dovrei probabilmente poi regolare di nuovo la vite? -
Buonasera a tutti, se qualcuno può essere interessato, ho in garage i seguenti pezzi che non uso al momento (e dovrei liberare un po' di spazio): - Polini Original. Usata poco (circa 1000km) perché poi mi sono deciso a rifare interamente la Vespa e sono passato alla Megadella per l'occasione. - SIP Road 2.0. Usata pochissimo, troppo rumorosa per i miei gusti. Ero passato alla Polini Classic per quello. - Sella Yankee per PX (quella recente), in ottime condizioni. Non trovo la seconda chiave ma dovrei averla in giro, altrimenti posso far fare una copia. - Sella per ET3 con gancio e serratura. Ha una macchietta sulla parte del passeggero, per il resto è in ottime condizioni. Se qualcuno è interessato, possiamo sentirci via MP per le foto e discutere eventualmente un prezzo. L'ideale sarebbe eventualmente vederci in zona Lago Maggiore / Varese / Como / Milano. (i pezzi ce li ho a Ginevra, ma dubito che ci siano interessati qui. Vado almeno una volta al mese dai miei in zona Varese e potrei portarli con me. Di solito passo da Domodossola, ma anche zona Como e Milano non sono troppo fuori mano. Se possibile eviterei la spedizione.) Se a qualcuno possono interessare, prima che ahimé finiscano in discarica, ho anche i seguenti pezzi che regalo volentieri: - Una sella per PX non in buone condizioni. Potrebbe essere l'originale del mio (dell'88), ma non so dirvi altro. Non ha la chiave, l'imbottitura è vecchia e penso che qualcuno mi ci abbia spento sopra una sigaretta. Io in queste condizioni l'ho usata senza problemi, però dubito che qualcuno cambierebbe una sella per metter su 'sta roba magari se può interessare per sistemarla e rifoderarla... è qui - Un filtro originale per PX 125 (quello del 20/20). Se a qualcuno interessa per farci fori o esperimenti... - Un tamburo FA Italia che penso sia stato sabbiato. Idem come sopra.
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Devo ammettere che il cornetto mi fa un po' paura, anche se è vero che normalmente non guido in ambienti molto polverosi... Ho notato che il mio filtro, non ha solo il foro sotto ma gliene han fatto uno anche sopra. Probabilmente il meccanico che mi aveva raccordato i travasi e fatto altri lavori che io non mi azzardo a fare... comunque anche lui filtrerà quel che filtrerà. Mi piacerebbe cambiarlo in effetti con quello originale della T5, dovrei vedere se lo hanno da Piaggio. Ma, curiosità OT, voi il filtro lo pulite e basta o lo cambiate regolarmente? Io sulle small che lo avevano in metallo l'ho sempre e solo lavato e soffiato. Ma sul PX l'avevo cambiato tempo fa... se trovassi quello della T5, sarebbe a vita o andrebbe comunque poi cambiato regolarmente (già che è difficile da trovare... ) ? -
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Proverò perché in effetti così è abbastanza scomoda. Con molta pazienza e una chiave da 7 il più fine possibile sono riuscito a fare i ritocchi. in conclusione: a parer mio, va bene a 3 giri (è uno Spaco, non so se cambi da Dell’Orto). Già con un filo meno si percepiva una lievissima esitazione, per ora la lascio così. Fa delle belle accelerazioni piene e lineari, con una bella coppia ma anche un bel tiro in alto… mi ricorda la mia moto anche se ci sono 90cv in meno qui ahah. adesso tirandola e facendo varie prove candela ho come l’impressione che smagrisca un po’ troppo agli alti (ero a 120 di tachimetro coi rapporti originali, una situazione che non mi capita mai se non per testare, ma comunque…) ai bassi è leggermente grassa ma non una cosa esagerata. Ritoccherò lavorando sui getti adesso, ma la strada è tracciata grazie per l’aiuto, il prossimo step penso sarà il pignone… e penso anche l’ultimo perché l’idea non è quella di avere una Vespa perennemente work in progress. Vorrei trovare il giusto equilibrio e non toccarla più per un po’ (che già ho l’ET3 da finire di sistemare), l’idea sarebbe di testarla per un annetto e farci dei viaggetti, perché nel 2025 vorrei che questo motore mi portasse a Caponord… è da 12 anni che aspetto fine OT un saluto -
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Certo, attualmente ho (sul SI 24/24): Max 160-BE3-112 Min 55-160 Ghigliottina 4 Vite a 2 giri e 1/2 Filtro aria originale forato (mi sono reso conto adesso che è forato anche sopra in realtà, non solo sul "cuoricino") A parte quella minuscola esitazione sembra salire bene e prende giri che è un piacere... anche se l'avrei aperta ancora di un micron la vite titolo. Poi da vedere perché ieri faceva leggermente fatica a mettersi in moto, ma magari è stata una cosa passeggera. -
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Terzo e penso ultimo aggiornamento per oggi: tutto bene come prima, leggerissima esitazione a certi regimi ma quasi impercettibile, magari si può ancora ritoccare un attimo. Ho però avuto l'impressione che facesse fatica a mettersi in moto (senz'aria, ma a motore già caldo). Ho dovuto insistere un po'. Non so se fosse un caso o se adesso tenda a ingolfarsi un filo. Vedremo nei prossimi giorni. -
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Ultimo aggiornamento... sono passato a 2 e 1/2 e già che c'ero ho aumentato di 2 punti il getto max. (Dopo una bella tirata la candela mi sembrava marroncino nocciola si, ma lievemente tendente al chiaro... visto che poi i gruppi termici in alluminio pare non si rettifichino, melius abundare quam deficere, mi sono detto ) è quasi perfetta... dico "quasi" perché chiudendo e riaprendo a certi regimi c'è ancora una minuscola esitazione ma tutto sommato è ancora meglio di prima (quando era a 2 1/4), e mi sembra che qui sto davvero andando a cercare il pelo nell'uovo (facevo apposta un sacco di apri/chiudi a diversi regimi per andare a cercare il vuoto, magari poi nella guida normale non si sente nemmeno) . Non smonterò il carburatore per la quinta o sesta volta, non oggi... al limite quando lo smonterò per altri motivi (magari una revisione, se si confermasse che ne ha bisogno) gli darò ancora un grado o due in senso antiorario... oppure appena trovo una chiave che riesca a raggiungere quella vite Adesso usciamo a fare un piccolo giro serale in due e vediamo se si confermano le mie ottime impressioni, altrimenti... ho il soccorso stradale incluso nell'assicurazione ahahah Se avete idee o pareri, come sempre, sono tutt'orecchie e intanto grazie mille per l'aiuto -
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Buona domenica a tutti! Non so da voi ma qui c'è un caldo torrido, che tuttavia non è sufficiente a farmi desistere ed abbandonare il mio SI 24/24. Purtroppo non ho trovato un modo facile di girare quella vite col motorino di avviamento in mezzo (poi mi mancava pure la chiave del 7, me la sono procurata l'altro ieri... la vite titolo del mio carburatore ha la punta esagonale, mentre per quella del minimo basta un cacciavite a taglio). Quindi a ogni modifica devo tirar giù il filtro, staccare i cavi, la benzina, smontare il carburatore ecc... Penso che ormai possa farlo a occhi chiusi. Comuuuuunque, sono arrivato a circa 2 giri e un quarto e com'è cambiata la Vespa! F*** quanto sembra andare adesso. Cioè anche prima andava, ma adesso sembra mangiarsi le marce con una foga che mi era sconosciuta. Ci vorrebbe quasi un dente in più di pignone... I vuoti in partenza sono spariti, rimangono un pochino quando chiudo e apro. Non so se può essere il famoso discorso del filtro dell'aria e della torretta, o se ancora va migliorata la vite. Faccio ancora un paio di prove prima di decretare e vi tengo informati. Due curiosità: - Sia il filtro che il coperchio della scatola sembrano "spruzzati" di olio appena sopra ai getti. Sembra che rigurgiti abbastanza... guarnizioni da cambiare, o è normale? - La vite titolo è sempre sporchina, sul nero... idem come sopra, la guarnizione non tiene? O è normale che un pochino sfiati? Ora torno giù che il motore dovrebbe essersi un po' raffreddato... -
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Sarà semplicistico ma è decisamente interessante! Chiarisce gia molti dubbi... Comunque sono in garage e la prima cosa che mi viene in mente è: ma il motorino di avviamento non riuscivano a metterlo in un posto ancora piu scomodo?? Mi copre preciso preciso la vite... Vedo se ho una chiave lunga per passare dall'alto :-) -
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Esatto, lo noto più partendo da fermo, però anche alle riaperture si sente un pochino... le cose che mi sembrano bizzarre, da ignorante, sono che: - succede solo a motore caldo, ma non caldo da "ok adesso è in temperatura" caldo che ci giro da almeno un quarto d'ora / venti minuti... - fa fatica a partire senz'aria (giustamente), ma poi va tolta immediatamente o sembra quasi spegnersi e non tenere il minimo (poi per carità magari, non vuol dir niente pure questo, sono solo delle osservazioni... ma sulla ET3 la posso lasciare un pochino l'aria e al limite sta un po' più su di giri, su questo PX è proprio un: "accendi e toglila immediatamente o sembra affogare" - il minimo è perfetto, un orologio. anche qui mi verrebbe da pensare: fosse grassa magari tenderebbe a spegnersi (come quando tiro l'aria a motore caldo)? e se fosse magra starebbe troppo su di giri quando chiudo il gas? l'ET3 me la faceva 'sta cosa del minimo "incoerente" (come lo chiamo io ) : appena regolavi il minimo era perfetto, dopo un'accelerata rimaneva troppo su di giri, dopo un po' alla fine (un minutino o poco meno) tornava al suo minimo giusto... ma questa è un'altra storia, il PX tiene sempre il minimo perfetto in qualsiasi momento Domani sera o venerdì al più tardi provo come hai detto con le viti cerco di farla scaldare per bene così che possa avere il problema in maniera più evidente. Quindi in sostanza, se ho ben capito, l'idea è di portarla con le viti il più chiuse possibile ai giri più bassi possibili ma senza che si spenga o faccia vuoti. Provo a seguire passo passo come hai fatto e ti dico come va. A titolo di curiosità: immagino che il getto massimo (o la colonnina con freno aria ed emulsionatore) non c'entrino niente, in questa fase? cioè nella riapertura dal minimo -
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Chiedo perdono sono giovane e inesperto quindi sono tutti spunti interessantissimi mi hai chiarito molti dubbi Per il problema riscontrato, mi sembra che lo faccia sempre quando il gas è completamente chiuso ed apro. In questi giorni sto cercando di capire se trovo una discriminante, perché non lo fa sempre (ma comunque spesso). Il classicone è al semaforo: ingrano la prima, apro il gas e c'è un attimo di esitazione, un mini vuoto per poi salire rapidamente di giri. Diciamo che la "noia" principale è che parto spesso sfrizionando, senza fare apposta, perché quando percepisco quel vuoto mi viene istintivo dare ancora più gas... e appena si riprende, decolla. Poi a volte, come dicevi, lo fa anche quando sono in marcia sui 50-60km/h e chiudo il gas. Ad esempio: sono in una strada un po' trafficata dove si va sui 60, quello davanti a me rallenta per poi riaccelerare, io mollo completamente il gas e appena lo riapro c'è quel momento in cui non succede niente. è un filo meno fastidioso che al semaforo perché li si riprende ancora più in fretta, potendo spalancare il gas. Comunque è sempre dopo una chiusura completa dell'acceleratore. Per la torretta, vedo magari se ne trovo una sacrificale così mi farà male il cuore se farò danni... ma penso di potercela fare Il filtro T5 si troverà da Piaggio, o ormai hanno appunto prezzi impossibili? Per il coperchio ho visto vari modelli "maggiorati", non so se siano esagerati... magari basta alzare il mio Grazie mille!
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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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