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Scusate, senza offesa, ma se in questo thread ho parlato INNUMEREVOLI volte dell' LM1084 (sia per iscritto che nel disegno), perché dobbiamo andare a ri-menzionare altri integrati non propriamente idonei?!?!? l' LM1084 ha solo 1.5 V di dropout, può cacciare fino a 5 A e lo si trova da 12V, 5V, 3.3V e adjustable (che è quello che serve a noi.)
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E a me m’è venuta pure un’ idea MALATA per costruire una lampadina H4 anabbagliante/ABBAGLIANTE a LED di potenza per PX/PE. Si prende una H4 alogena standard e la si cannibalizza prendendone la base/attacco H4 Poi si prende un’ opportuno dissipatore: si questo dissipatore si fissano coassialmente n* diodi P7 (o quel che l’è) da 20 W a luce bianca 6500K (ne esistono che si polarizzano direttamente a 12 V). Cioè. Dato un certo dissipatore (che dovrà essere per forza di cose passivo e simmetrico fronte-retro), di forma pressoché cilindrica (anche se con alette sulla superficie laterale), il cui asse si in asse con l’ asse vespa/asse del faro). Sulla base rivolta verso dietro (del dissipatore) si fissa il LED da 20 W n* 1, in una posizione il PIÙ possibile coincidente con la posizione originaria dei filamento anabbagliante della H4 standard. Sotto questo LED da 20 W n* 1 ci si mette un’ aletta/una placchetta in modo che non spari verso il basso (come tutto sommato è schermato il filamento anabbagliante della H4). Questo LED da 20 W n* 1 illumina quindi verso dietro e verso l’ alto, situato al meglio nel fuoco della parabola del faro. Sulla base del dissipatore rivolta verso avanti, si installa il LED da 20 W n* 2 con opportuna lente (per esempio da 30 gradi) che è libero di “sparare” il fascio orizzontalmente in avanti. Il montaggio del LED da 20 W n* 1 e del LED da 20 W n* 2 va fatta con la maggior accuratezza possibile che siano allineati con l’ asse del dissipatore e con l’ asse del faro, poiché una volta montata questa lampadina H4 a bi-LED, non potremo fare regolazioni singole sui singoli LED né sulla lampadina stessa, potremo solo alzare/abbassare tutta la parabola (tramite la ben nota vitina anteriore inferiore). Non avremo problemi di surriscaldamento (fatto salvo che il dissipatore sia per LED da 30 W) poiché sarà acceso o il LED dell’ anabbagliante o il LED dell’ ABBAGLIANTE. Un LED da 20 W spara qualcosa come 1600 lm, cioè l’ emissione equivalente ad una lampadina da auto da 55 W. All’ impianto vespa ciucceremmo solamente 20 W invece dei 25 W del PX/PE 1ª serie o invece dei 35 W del PX MY. Chiaramente la parte principale di questa lampadina a bi-LED H4 è il dissipatore; geometricamente comanda la posizione del LED n* 1 che fa da anabbagliante, dovrà stare quasi esattamente dov’è il filamento anabbagliante della H4 alogena, poi, se qusto dissipatore è “oltremodo lungo”, non importa, poiché il LED n* 2 avendo la sua lente di collimazione, può stare pure MOLTO avanti (rispetto al filamento abbagliante della H4 alogena), tanto non <userà> la parabola, il LED n* 2 sparerà luce in avanti con fascio collimato dalla sua lente. Bisognerà fare un’ opportuna staffa, o comunque trovare un modo furbo di montare questo dissipatore (con montati i 2 LED, 1 avanti e 1 dietro) sulla base della lampadina con attacco H4. Utilizzando LED con polarizzazione “diretta” a 12 V non ci sarà bisogno neanche di driver particolari: chiaro che nel caso di montaggio su PX standard (=impianto 12 V AC), ai 2 circuiti (=cavi) anabbagliante e ABBAGLIANTE dovremo anteporre un ponte a diodi e condensatore (quindi in totale 2 ponti e 2 diodi) e per sicurezza per ciascun cavo (anabb e ABB) ci potremo mettere un regolatore LM1084 a 12 V (ovviamente montato su dissipatore) così da proteggere da sbalzi di tensione i 2 LED da 20 W.
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Ci darà la risposta ESATTA Diegovespone che è autore del progetto Io ho capito che più avviti la vite di regolazione alzo (che tocca a <punto fisso> il punto sottostante sulla parabola), più si alza la staffa orizzontale e quindi più è alto l' asse del fascio. Certo, bisognerebbe che in condizione di riposo la staffa orizzontale indirizzi l' asse del fascio "abbastanza" in basso, cosicché quando avviti, alzi sempre più e ti fermi al punto giusto. Chissà come Diegovespone ha valutato questo "punto di alzo zero": probabilmetne una volta installato il tutto, si piega a mano la staffa fino a far puntare "un po' troppo basso" l' asse del fascio in modo che avvitando lo alziamo per fermarci al "punto giusto".
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Meno male che è di plastica! Un lavoro in meno!!! Complimenti a Diego per il progettino della staffa
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Come temevo!!! Il polo negativo della lampadina di posizione è <fortemente> solidale, meccanicamente ed elettricamente, con il polo negativo dell' anabbagliante, i quali poli negativi di anabb e posiz ant coincidono pure con la massa dell' alternata = carrozzeria vespa. Per la lampadina anabbagliante non c'è problema visto che il P7 verrà alimentato per i fatti suoi e sarà meccanicamente collocato al centro del faro tramite staffe ecc ecc bla bla bla. Il "problema" è che il polo negativo del portalampada della lampadina di posizione è proprio "facente parte" della carrozzeria. Il polo positivo del portalampada della lampadina di posizione è facilmente gestibile: ha un faston M6.3 su cui entreremo con un faston F6.3 portandogli i 7.3 V CC raddrizzati/stabilizzati (proveniente da ponte+condensatore). Il polo negativo del portalampada della lampadina di posizione va mantenuto come supporto meccanico ma va ISOLATO tramite rondella (di opportuno diametro) di nylon, fissata magari con biadesivo, all' interno (=verso la lampadina a LED T11 6V) ci si mette una rondella metallica M6 o M8, meglio se in ottone (=più facile da saldare), su cui salderemo un cavetto che va al polo - del ponte (della lampadina di posizione). Questa rondella in ottone la fisseremo con biadesivo alla rondella in nylon, o comunque la fisseremo con materiali plastici, magari in modo furbo con una fascetta da elettricista in plastica. Magari questa storia del portalampada della lampadina di posizione come problema è MINORE rispetto al P7 e suoi "accessori" ma va comunque risolta poiché COSÌ COM’È NON possiamo metterci la lampadina T11 a LED 6V. C'è una cosa che non ho capito (una mia mera curiosità). Visto che il portalampada della lampadina di posizione, e quindi anche la lampadina di posizione stessa, sta FUORI cioé DIETRO la parabola, come caxxo fa a fare luce?!?!?!?!? Apparentemente, sembrerebbe che la lampadina di posizione accesa spara luce in tutte le direzioni dietro la parabola e un po' di luce viene riflessa/rimbalzata in avanti e va ad illuminare la cornice del vetro del faro e quindi anche la parabola viene (molto debolmente) illuminata, poiché sembra esserci dello <spazio> tra il contorno della parabola ed il contorno del vetro. È così?
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Direi che è un' ottima idea: se costano poco, conviene prenderne 2 o 3 o 4 con differenti angoli di collimazione e provarli sul campo e vedere come rendono. D'altronde, NESSUNO ci può dire quale sia la lente migliore, siamo noi che ci stiamo inventando questo nuovo anabbagliante...
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Direi che 30 gradi possa andar bene... a buon senso... Non se Diegovespone ha da dire la sua visto che ha già utilizzato delle lenti per focalizzare il fascio di LED di potenza...
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Chiamale un po' come ti pare Se decidiamo di chiamarle "cavo -", prima avevamo il cavo - n. 0 (zero) che era collegato alla carrozzeria della vespa, ora con le 2 circuiterie separate (per anabbagliante e luce di posizione) abbiamo 2 nuovi cavi -, il cavo - n. 1 (massa anabbagliante) e il cavo - n. 2 (massa luce di posizione). D' altronde, SE SEGUI ALLA LETTERA lo schema elettrico che ho disegnato sopra, vedrai chiaramente (a prescindere da come li chiami) che ci sonno 3 cavi di massa, o 3 cavi -, se preferisci, lo vedrebbe anche un giapponese che ci sono 3 cavi - distinti e SEPARATI tra loro
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Yessss No, per una “normale” lampadina a LED è più che sufficiente il ponte e il condensatore Assolutamente NO!!!!!! Addirittura, ora abbiamo 2 nuove masse, la 1ª è la massa nuova del circuito anabbagliante e la 2ª è la massa nuova della luce di posizione, SEPARATE tra loro. Dai rispettivi poli – dei 2 ponti, partiranno 2 cavi DISTINTI per la massa 1 anabbagliante e per la massa 2 luce di posizione. Ma non è chiaro dallo schema? Che l’ ho fatto a fare? Si vede che risultano distinte le nuove masse? Sì, spero?!?!?!?
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L' ho scritto sopra: una volta che usiamo un ponte a diodi, l' uscita (raddrizzata) del ponte ha un + e un - il cui - è completamente separato dalla massa (=carrozzeria vespa) che costituiva uno dei due ingressi ~ del ponte. Ribadisco ulteriormente che POI la (nuova) massa della lampadina di posizione DEVE essere fisicamente separata dalla (nuova) massa dell' anabbagliante (altrimenti si hanno dei ri-acccoppiamenti dell' alternata tra i 2 circuiti (luce di posizione e anabbagliante), succederebbe un casino!!!). Penso che il fatto che le masse di prima (massa alternata = carrozzeria vespa) e di dopo (massa nuova n* 1 = anabbagliante e massa nuova n* 2 = luce di posizione) siano tutte e 3 SEPARATE tra loro si evinca facilmente dallo schema elettrico di cui sopra. Quando si passa dall' alternata (dove la carrozzeria costituisce 1 polo = la massa) alla continua tramite ponte di graetz a 4 diodi, si crea una nuova massa che è il riferimento negativo della continua (per ora "raddrizzata") che abbiamo generato. Da lì in poi (=dopo raddrizzamento/stabilizzazione) ci dobbiamo tenere la nuova massa separata da tutto il resto.
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La carrozzeria della vespa è la massa dell' alternata (la massa dell' alternata è uno dei due ingressi ~ del ponte a diodi) . Una volta che mettiamo un ponte a diodi, come uscita ne prendiamo i due poli + e - Questo " - " è la nuova massa (per i circuiti a seguire) che è COMPLETAMENTE diverso dalla massa dell' alternata (=carrozzeria vespa). I dissipatori sono in alluminio (o comunque metallici), vengono prima o poi in qualche modo fissati sulla carrozzeria della vespa. A complicare ulteriormente le cose, aggiungiamo che il case (=contenitore, involucro metallico) nella parte posteriore dell' LM1084 è il polo di uscita, cioé porta i 5.8 V che abbiamo appunto regolato: sai che bel corto circuito se la carcassa dell' LM1084 (che è a 5.8 V) venisse elettricamente in contatto con il dissipatore in alluminio e/o con la carrozzeria della vespa?!?!?!? :Lol_5: Se poi su un dissipatore <GRANDE> ci avvitiamo l' LM1084 (con retro a 5.8 V CC), il driver per il P7 (che magari ha il retro alla nuova massa) e già che ci siamo pure il ponte (o i ponti se ci fissiamo anche il ponte per la luce di posizione)(in genere i ponti hanno il case plastico elettricamente isolato), ecco che capirai bene la NECESSITÀ assoluta di isolare elettricamente (tramite foglietti di mica) gli integrati che andiamo a fissare sul dissipatore. Ma non cambierebbe una virgola (=isolare elettricamente il componente elettronico) anche se usassimo un dissipatore dedicato per il TO-220 (LM1084), tanto poi il dissipatore/i dissipatori in alluminio li dobbiamo fissare (=avvitare) sulla carrozzeria della vespa
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Sì e no... ...poiché ora per i motoveicoli vige l' obbligo di camminare con l' anabbagliante sempre acceso anche di giorno, con un P7 che ti spara 900 lm dubito sia facile vedere cosa ci sia dietro :Lol_5: Approfitto di questo post per postare alcune immagini di dissipatori in alluminio, ce ne sono di moltissime altre forme e dimensioni, queste sono tanto per dare un' idea di che stiamo parlando. Il formato TO-220 è il formato dell' integrato LM1084 sopra discusso, pertanto ci sono dei dissipatori dedicati (per forma e dimensioni) al montaggio di un singolo circuito formato TO-220 (LM1084 nel nostro caso). Ovvio che un circuito di forma TO-220 può essere motnato anche su dissipatori più grandi insieme ad altri circuiti. Si noti che il dissipatore per TO-220 ha un diametro del foro di montaggio pari a Ø 3.5 mm o a Ø 4.5 mm, pertanto per il montaggio bisognerà procurarsi delle viti, rondelle e dadi in nylon M3 o M4 a seconda del dissipatore in uso. Per non sbagliare, si comprano un po' di viti, rondelle e dadi in nylon misura M3 e un po' di viti, rondelle e dadi in nylon misura M4, e passa la paura
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LO AVVITI SU UN DISSIPATORE Poi, se usare dissipatori ad hoc per ciascun integrato, oppure usare un dissipatore <GRANDE> in alluminio con alette su cui avvitarli tutti, dipende da che tipo e dimensione trovi il dissipatore/i dissipatori, e soprattutto dallo spazio nella vespa dove andrai a piazzarlo. Occhio che (tranne il P7 di cui Diegovespone ci ha garantito il retro essere elettricamente isolato) quando piazzi gli ntegrati sul dissipatore bisogna metterci dei foglietti di mica per isolarli elettricamente dal dissipatore stesso, ed usare viti, rondelle e dadi in nylon!!!! Andando a memoria, per i fori dell' LM1084 nella versione TO-220 (e di quella serie di integrati, nonché del ponte ecc ecc) dovrebbero andar bene delle viti in nylon M4 (= Ø nominale 4mm). Guarda che non ho nessun copyright!!!!!! E' un disegnino così, per altro non posso neanche realizzarlo per me poiché non ho un 50ino!!!! Fai come meglio credi
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Mah, innanzi tutto bisogna vedere che potenza eroga (nominalmente) il 50ino... Una lampadina da 25 W (ma di serie che lampadina monta il 50ino?) farebbe un poco di luce (come il mio P200E originariamente,, in questo momento ho su il faro del PX MY con una 35/35W Philips (un giorno ci monterò una H4-3 bixenon...)). E' chiaro che un LED P7 da 10 W 900 lm sarebbe il massimo. Se i nostri amici sviluppano la cosa (soprattutto dal punto di vista meccanico, visto che dal punto di visto elettrico/elettronico siamo già molto avanti, abbiamo capito cosa comprare e cosa montare), sarebbe una buona strada da seguire. Montare un faretto esterno oltre che MOLTO brutto, sei SGAMABILISSIMO a km di distanza. Quando ti sei sistemato un bel P7 da 10 W 900 lm con lente di collimazione nel faro principale, e settato per NON abbagliare, voglio proprio vedere chi è che ti ferma. Sulle mie 2 auto (VW Polo e Honda Insight) da luglio 2011 ho gli xenon (anabb/ABB/fendi) 6500K 3200 lm, ovviamente con anabbaglianti settati in modo corretto, e finora non solo non mi hanno mai fermato ma non ho neanche ricevuto "proteste" (=lampeggi) da parte degli altri automobilisti.
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Un ponte di graetz da 5 A 100 V va benissimo, anche uno da 3.2 A o anche da 2 A, ma viste le differenze di costo tra l' uno e l' altro, ne prenderei uno da 3.2 A o da 5 A. Nel mettere lampadine a LED sul mio P200E, e quindi ho dovuto mettere un ponte e un condensatore per ogni <utenza>, ho dimensionato i ponti (in amperaggio) come se continuassi ad usare la "vecchia" lampadina ad incandescenza ("vecchia" potenza, "vecchio" amperaggio assorbito). Poi, usando lampadine a LED che assorbono molto meno, sto alla grandissima come (sovra)dimensionamento
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A parte l' impiego dell' LM1084, lo schizzo da te citato va bene ma va ULTERIORMENTE elaborato poiché a valle dell' LM1084 andiamo a mettere un po' di <cose> Non sono bravissimo a fere disegni di schemi elettrici, li facci osolo per me a matita su un foglio, ma tant'è qualche commento. Il ponte da 5 A "potrebbe" stare <appeso> (=non montato su dissipatore) ma se lo mettiamo su un dissipatore, male non fa. Il ponte da 2 A può stare "appeso" senza problemi. L' LM1084 va su dissipatore tramite foglietti di mica (il suo case è l' output, quindi occhio!!!) e vite, rondelle e dado di nylon. Il driver per il P7 va pure lui ben avvitato (vite, rondelle e dado di nylon) su dissipatore, anche qui, prevedere un paio di foglietti di mica. Il P7 applicato sul suo dissipatore dedicato ci va tramite foglietti di mica (ho paura che il corpo del P7 sia la (nuova) massa e quindi il dissipatore del P7 non deve essere elettricamente in contatto con il P7 stesso). Il DC-DC converter (da 5.8 V a 12 V)(viste le potenze in gioco) può stare "appeso". Attenzione a che la (nuova) massa del portalampada della lampadina di posizione T11 sia scollegata elettricamente da tutto il resto. quanto spra relativamente ai collegamenti elettrici. Per le lavorazioni meccaniche (=staffe) e posizionamento ponti, condensatori, dissipatori e circuiterie varie si rimanda a chi eseguirà il lavoro, nonché il passaggio dei cavi (isolati in silicone) per arrivare al faro anteriore
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Parlando dall' alto della mia esperienza della mia luce da bici (un LED da 10 W e 900 lm), se la luce emessa dal LED è ben collimata tramite opportuna lente (magari quella suggerita da Diegoespone con l' angolo da lui suggerito può andare bene), se l' asse del suddetto fascio collimato è appropriatamente orientato, direi che NON abbagliamo chi ci viene di fronte. Quando mi divertivo ad alzare il puntamento del mio faretto, illuminavo i cartelli stradali 100 m più avanti :Lol_5:
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Approvo in toto Visto che dobbiamo comprare <un po' di roba>, cerchiamo di usare componenti "atti allo scopo" ogni qual volta questi siano disponibili
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Prendi il tuo cavo che dà la tensione dell’ anabbagliante, insieme ad un cavo che porta la massa carrozzeria vespa lo porti ai 2 ingressi ~ del ponte, all’ uscita + e – del ponte ci metti il condensatore (2200 µF 35 V direi che vada bene), l’ uscita + e – del ponte la dai in pasto all’ LM1084 (il – dell’ uscita del ponte sarà la NUOVA massa per tutto il resto a valle della circuiteria e non dovrà MAI venire in contatto con la massa carrozzeria vespa!!!), quindi all’ LM1084 arriva in ingresso una tensione di 7.3 V. L’ LM1084 lo polarizziamo (tramite R1 e R2) per dare 5.8 V CC stabili (SUPERSTABILI) in uscita. Dall’ uscita dell’ LM1084 a 5.8 V partiranno 2 cavi: 1) 1 cavo va all’ ingresso del driver per il P7, l’ uscita del driver andrà (finalmente!) al P7 2) 1 cavo va al DC-DC power converter che tramite trimmer gli faremo fornire 12 V CC in uscita: quest’ uscita la porteremo al positivo di alimentazione della ventolina del dissipatore del P7 Ovviamente, per i cavi di cui ai suddetti punti 1 e 2, l’ altro cavo (la massa per ingresso driver P7 e la massa per ingresso ventolina) saranno cavi che partiranno dalla NUOVA massa (la stessa massa dell’ LM1084). Spero sia ora chiaro Viste le temperature in gioco, cercherei di usare cavi con isolamento in silicone EDIT: Se il retro metallico del P7 coincide con la sua massa (cosa che presumo FORTEMENTE), è OBBLIGATORIO installare il P7 sul suo dissipatore tramite l' interposizione di (almeno) un paio di foglietti di mica che lo isolino elettricamente dal dissipatore stesso, e COMUNQUE mettere della pasta termoconduttiva tra P7 e foglietto di mica
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Ci ho preso senza saperlo: sopra ho dichiarato 1 W Se moltiplichiamo 0.09 A per 12 V otteniamo 0.09 x 12 = 1.08 W :mrgreen:
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Un dissipatore di una vecchia CPU, o è troppo grande oppure non sappiamo se è abbastanza ben dimensionato; inoltre, un dissipatore per CPU NON è affatto costruito per ospitare un P7. Viceversa, visto che tanto i pezzi li dobbiamo comprare tutti, ci compriamo anche un dissipatore DEDICATO al P7, con la sua brava sede e i suoi bravi fori per schiacciare con le viti il P7 al dissipatore stesso (previa applicazione di idonea pasta termoconduttiva). Visto che parliamo di dissipare 10 W di un componente elettronico, direi di non scherzare ed utilizzare ciò che è stato progettato e costrutito per lo scopo. Già ci stiamo "arrangiando" a ficcarlo dentro il faro anteriore di una vespa, direi di non <arrangiarci> ulteriormente
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Eccotene uno perfetto (il link sarà visibile solo finchè sarà attiva l’ asta, ma tant’è): L"]http://www.ebay.it/itm/5-pcs-LM2577-DC-DC-Adjustable-Step-up-Power-Converter-Module-New-/180748229745?pt=LH_DefaultDomain_0&hash=item2a156f1c71 il nome dell’ item è <LM2577 DC-DC Adjustable Step-up Power Converter Module New> Costa 23 $ (inclusa spedizione) un set di 5 pezzi Questo DC-DC power converter ha i seguenti valori di tensione in ingresso e tensione in uscita: Vin = 3.5V÷35 V CC - Vout = 4÷35 V CC (Adjustable) Massima corrente 3 A (con 3 A necessita di dissipatore) , vale a dire circa 10 W (sempre a seconda delle tensioni di utilizzo) : direi che se impiegato per alimentare a 12 V CC la nostra ventolina, dire che fornisca 1 W direi che è già troppo, quindi questo circuitino (per alimentare la nostra ventolina a 12 V CC) lo userei TAL QUALE senza dissipatori
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Un duplicatore di tensione è un circuitino (di cui si trovano anche schemi da autocostrursi, ma si vendono già fatti) a cui dai in ingresso una certa tensione, per esempio 6 V, e ti danno in uscita il doppio della tensione di ingresso, per esempio 12 V. Si chiamano anche DC-DC power converter (o DC-DC stepup converter - DC-DC step-up converter); per una certa modifica che sto facendo sulla mia Insight, su eBay ho recentemente comprato 2 DC-DC power converter (addirittura capaci di "trasferire" 65 W di potenza anche se a me serviva molto meno, ma l' ho comprato così perché era già fatto ) per portare i 12 V CC dell' impianto standard a 16 V CC, ma i DC-DC che ho preso potrebbero ricevere in ingeresso tensioni da 9 V CC a 16 V CC e fornire in uscita (regolando tramite trimmer interno) tensioni da 10 V CC a 32 V CC (questo circuito in particolare è fatto che DEVE darti in uscita almeno 1 V in più dell' ingresso: se in ingresso gli dai 9 V CC, in uscita non puoi avere 9 V CC (altrimenti che l' hai messo a fare?!?!?!?) e neanche 9.5 V CC ma non meno di 10 V CC. Mi "sembrava" esagerato mettere un duplicatore di tensione solo per alimentare la ventolina, ma alla fine, visto che stiamo facendo tutto 'sto casino per mettere una lampadina con P7 a 10 W, ci mettiamo pure un duplicatore di tensione e passa la paura
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Ovviamente non posso pronunciarmi su quanto riscaldamento in meno produrrà la ventolina quando alimentata a 5.8 V anziché a 12 V; a buon senso direi che la cosa (=alimentare la ventolina a 5.8 V) è accettabile poiché stiamo usando un dissipatore (con ventolina alimentata a 12 V) dimensionato per dissipare 20 W su un dispositivo che genera 10 W di calore. Penso che la sottoalimentazione della ventolina faccia (almeno) pari con il mettere sul dissipatore un carico termico pari alla metà di quello per cui è stato progettato. Poi, se vengono delle pippe mentali (riguardo la sottoalimentazione della ventolina), visto che un po' di elettronica la stiamo installando "da qualche parte nella vespa", ci mettiamo pure un duplicatore di tensione 6V-12V e ci alimentiamo la ventolina e passa la paura
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Sì, salvo verificare la piedinatura dell' LM1084. Una possibilità è quella di alimentare la ventolina del dissipatore con l' uscita dell' LM1084 (che avremo polarizzato per dare 5.8 V CC con ci entrare nel driver del P7) ma lo sottoalimenteremmo "abbastanza" (ma sufficientemente) per far dissipare 10 W (invece dei 30 W che potrebbe dissipare). Un' altra possibilità è quella di alimentare la ventolina del dissipatore con i 7.3 V CC che abbiamo subito a valle del ponte+condensatore (cioè all' ingresso del LM1084): questi 7.3 V sono sì raddrizzati e stabilizzati ma NON regolati: all' aumentare dei giri della vespa, questi 7.3 V aumentano all' aumentare dei giri del motore, per diventare 10.1 V CC (nel caso di 8 V AC), 11.5 V CC (nel caso di 9 V AC), 12.9 V CC (nel caso di 10 V AC). Ad ogni modo, per evitare sovralimentazione alla ventolina nel caso di sostenuti regimi alti della vespa (tensione alla ventolina superiori a 12. V), andrei diretto ad alimentare la ventolina con l' uscita a 5.8 V dell' LM1084: certo, sottoalimenteremmo la ventolina (ma è già sovradimensionato il dissipatore con un P7 a 10 W) ma questa ventolina sarebbe sempre "stabile" a 5.8 V senza subire mai sbalzi di tensione
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