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MarcoPau

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Tutti i contenuti di MarcoPau

  1. Io uso MS, gli altosolidi il mio colorificio li vende solo in latte da 5 litri, troppo grandi per l'uso saltuario che ne faccio. La scheda tecnica del trasparente che uso io (Nexa ICI Autocolor) prevede 3:1 col catalizzatore e diluizione al 5% solo ad alte temperature. Per quello in inverno non diluisco proprio. Gli HS non li ho mai utilizzati, val la pena? Dovrei cambiare pusher però! PS: per mano "schiacciata" intendi con pistola vicina al supporto? PPS: era più o meno questa la tipologia di confronto che mi aspettavo
  2. Certamente è così, infatti non ti chiedevo mica a quanti giri apri la vite di mandata Però magari, con la tua esperienza, hai sviluppato dei criteri particolarmente precisi che ti permettono di regolare sempre la pistola in maniera ottimale "leggendo" l'impronta. So anch'io benissimo quanto cambi tra una pistola e un'altra, tra un tubo dell'aria e un altro, tra una vernice e un'altra. Infatti personalmente regolo la pistola di volta in volta, dove ho visto gente segnarsi la tacca sulle viti di regolazione della pistola e verniciare sempre con la stessa impostazione. C'è poi chi di regola dà due mani, chi ne dà due e mezza, chi ne dà tre, chi diluisce di più l'ultima... Sono scelte personali ma magari uno sa meglio dire PERCHE' scegliere una tecnica piuttosto che un'altra. Io, personalmente, preferisco diluire sempre il minimo o non diluire, specialmente in inverno, dacché non dispongo di forno. Ho sempre pensato che fosse meglio un po' di buccia piuttosto di una mega colatura, e allora quando spruzzo e vedo che si forma un po' di buccia preferisco quasi non osare troppo a bagnare o ad avvicinarmi con la pistola, a meno che non faccia CALDO (>20°). Tu invece hai detto di risparmiarti sempre il ciclo di carteggiatura e lucidatura, e questo è sicuramente un grande vantaggio, soprattutto in termini di tempo. Mi viene giusto in mente una domanda specifica: tu cambi effettivamente il diluente a seconda della temperatura? Io ho sempre usato lo stesso e non ho quindi mai potuto sperimentare i benefici di un diluente più veloce o più lento a seconda del clima. Buon lavoro intanto
  3. Sottoscrivo anch'io il plauso al nostro CIato Bravo!
  4. Esistono pure fior fior di scuole (almeno negli Stati Uniti ch'io sappia) dove vengono insegnate tecniche per lavorare la lamiera e per la verniciatura. Io personalmente ho preso diversi spunti sia da scritti che dai manuali o dalle schede tecniche, come giustamente menzionava Simone. Talvolta ho letto cose cui non avevo nemmeno mai pensato e allora si prova, magari l'esperimento va a buon fine, magari no. Ecco era un po' questo lo spirito del mio post iniziale, non di certo quello di voler scrivere la "bibbia" della verniciatura e "scopiazzarla"
  5. Certo, però in linea di massima si può sicuramente dire ognuno ha il suo modo "prediletto" di verniciare. E' chiaro che questo vari a seconda del supporto, del tipo di vernice e delle condizioni. So però che se regolo l'impronta della verniciatura in un dato modo potrò verniciare più o meno velocemente, che a seconda della temperatura potrò più o meno abbondare con la diluizione (dove c'è chi non ne usa proprio, o lo usa solo nell'ultima mano, o mezza mano), che alcuni raccomandano di dare la prima mano molto leggera al fine di garantire una base migliore per le successive mani... Insomma, delle linee guida ci sono pur sempre, come pur sempre ci sono le variabili e le sperimentazioni
  6. Una cosa però non mi sembra che tu ci abbia mai rivelato, ovvero che procedimento usi per la verniciatura finale. A parte gli elogi alla tua Devilbiss, saresti in grado di darci dettagli tipo: pressione, velocità della passata, rapporto di diluizione, tempo di asciugatura tra le mani, numero di mani, e altri eventuali accorgimenti... Ultimamente ho modificato un po' la mia tecnica in alcuni di questi aspetti e ho ottenuto dei vantaggi notevoli, ma tutto è sempre perfettibile, soprattutto guardando i tuoi lavori! Gracias
  7. Ah, pensavo (speravo) anch'io si trattasse di un localizzatore, cosa che ho sempre desiderato da quando....... va beh.... Bell'idea cmq anche per i parcheggi dei maldestri o dei fdp
  8. E senza tagliare il serbatoio come fai a dare l'epossidico? Che tu sappia tutti i primer epossidici sono resistenti agli idrocarburi oppure bisogna richiederne uno con queste specifiche?
  9. Permettetemi un up, visto che vorrei fare l'ordine
  10. Pensavo giusto ora che forse converrebbe spostare il cric lateralmente al piede, così da permettergli di chiudersi completamente e scendere fino a terra. Potrebbe andar bene un bullone lungo il doppio di quello attuale, spostare la staffa di lato (un metodo semplice per non bloccarla contro il piede imbullonandola?) e risaldare le due staffe del pistone del cric in corrispondenza? Sono nelle vostre mani
  11. Ho recuperato un telaio di un attrezzo ginnico aggratis, e mi sembra si possa ben prestare all'utilizzo in oggetto previa alcune modifiche. Sapete consigliarmi? In particolare partirei con l'accorciare un po' i piedi, e potrei semplicemente fare un altro foro più in basso su cui spostare la staffa alla quale è fissato il cricchetto idraulico, tagliare il moncone sopra dei piedi e spostare il perno sull'altro foro... non so se mi spiego. Probabilmente se sposto il perno della staffa del cricchetto ancora più in basso il piano scende ulteriormente, a discapito però dell'escursione (correggetemi se sbaglio). Il problema principale però è dato dal fatto che questo telaio è fatto per funzionare con due cric (come si vede dalle foto sull'altro piede c'è ancora la staffa da cui ho smontato l'altro cric), e con i ambedue i piedi verso l'esterno. Così facendo però ho pensato che sarebbe un casino regolare il piano, perché dovrei agire singolarmente sui due cricchi, e con una moto sopra forse non è raccomandabile rischiare grosse pendenze Quindi credo che dovrei collegare i due piedi tra loro in posizione parallela con due pezzi di trafilato (uno per lato) sfruttando i perni delle ruote in teflon, prolungandoli di un po' (quanto?) dal lato opposto alle ruote e piazzandoci due bei piedini. Spero di aver spiegato in maniera chiara la mia idea. Se per voi conviene fare in altro modo, vi prego, siate eloquenti Grazie! Prossimo capitolo il banco sopra con il blocca ruota e le varie fesserie...
  12. Ricambi Vespa - Accessori Vespa | Emporio dello Scooter Dite che a meno non trovo? Qualcuno sa valutare la fattura di questo lamierato? C'è poi Calò che vende i fregi, che voi sappiate sono buoni o il solito sbattimento per adattarli? Grazie!
  13. Buon compleanno Simo! Quello che nelle foto fa sembrare la lamiera dei fogli di carta...
  14. Vi risultano novità? Ho sentito dire che ci saranno nuove norme ancor più restrittive ma non ho trovato nulla in rete... Grazie dell'aggiornamento
  15. La 200 4T dovrebbe fare solamente i 110 km/h scarsi?!
  16. Sinceramente la classica palmare con platorello da 150 mm l'ho sempre usata su scudo, pedane, tunnel, pance o telaio small dietro, manubrio... E' ovvio, la Vespa è meno "pianeggiante" di un cofano auto, ma si può pur sempre far buon uso di una roto-orbitale! Per me resta uno degli attrezzi da carrozzeria più importanti, anche se giustamente si può sempre far tutto a manina.
  17. MarcoPau

    Occasione px 200!

    Certi accostamenti sono veramente tremendi, però va in un certo senso nel verso in cui intenderei io un restyling del PX: nasello e parafango simil vecchi, frecce ovali, e magari una smussata anche al telaio sulla coda, zona targa...
  18. Bel video, ma soprattutto bel lavoro! Complimenti, rinata un'altra Vespa
  19. Eeeeeeee, auguroni a tutti e tre! Personalissimi per lo zio
  20. MarcoPau

    buona visione!!!

    Ma è bellissimo! Grazie del link
  21. MarcoPau

    Tempo di MER**!!

    Mando pubblicamente a cagare i siculi. Qui è da un mese che piove un giorno sì e un giorno no, non si asciuga mai e non si lavora un cacchio, per chi come me è spesso costretto all'aperto. Che palleeeeeeeeeeeeeee. E poi ci sono gli addobbi di Natale dalla prima metà di novembre... ma se po'?!
  22. MarcoPau

    colore

    Se carteggi a secco va bene P400. A umido, chiaramente, si userà una grana più fine (P800).
  23. Sì certamente. Considera comunque che normalmente i fondi DEVONO essere sovraverniciati con uno smalto, perché il fondo in sé non garantisce resistenza. Infatti mi chiedo come sulle vecchie nonne lasciassero il fondo nudo... probabilmente questa regola non vale per le vecchie resine nitro Buon lavoro intanto
  24. Allora il primer epossidico come si legge è da catalizzarsi in rapporto 3:1, infatti hai già il doppio barattolo. Una volta dato l'epoxy passi allo stucco. Sopra a tutto, come ti dicevo, dovrai necessariamente dare un fondo riempitivo bicomponente, che normalmente viene catalizzato con rapporto basso (fino a 5:1) ed eventualmente leggermente diluito, sempre con il catalizzatore ed il diluente che utilizzerai anche per lo smalto. Visto che dici trattarsi di pastello, vorrà dire che userai un prodotto a lucido diretto. In ogni caso, fondo riempitivo e smalto comprali presso lo stesso rivenditore così non rischi incompatibilità tra i prodotti e potrai condividere l'indurente e il diluente nel fondo e nello smalto. Ciao

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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