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Giusto, ma in quel caso la base del cilindro dovrebbe avere l'impronta del cilindro a tre travasi, e la guarnizione dovrebbe essere la stessa del tre travasi. Io di cilindri siffatti, però, non ne ho mai visti.
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Carter tipo PX, dunque da inizio 1977 in avanti... Si direbbe dunque ultimissima produzione GTR, quando questa in Italia non era più in vendita. Si è spesso parlato di questo terzo travaso sulla GTR, senza prove ineccepibili. Mi viene da pensare che possa essere stato introdotto solo dal 1977, forse per comprensibili necessità di unificazione dei carter, considerando che non si è mai visto un blocco tipo PX ma a due travasi. Il fatto che possa non essere mai stata venduta in Italia mi pare ragionevole. Diversamente, l'introduzione del terzo travaso avrebbe comportato modifiche sostanziali, con variazioni dei valori di potenza e di coppia, tali da richiedere un aggiornamento della scheda tecnica omologativa. Aggiornamento di cui, ad oggi, non si ha evidenza. Questa è solo un'ipotesi, ovviamente.
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Se vedo bene quella sul fondo è morchia e non ruggine. In tal caso proverei a versare un po' di diluente nitro sul fondo. Lasci agire e vedi se "smolla", dovrebbe aiutarti anche a sbloccare il dado. Si può tentare anche scaldando un po' il rubinetto, ma solo se il serbatoio è ben asciutto.
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Fede, concordo, è stupenda! Peccato che Piaggio in seguito non abbia più proposto colori così...
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Purtroppo l'allentamento cronico è assai frequente su queste PX recenti. Un amico, PX 150 "Settantesimo", a circa 6000 km è arrivato da me lamentando un rumore di sfregamento. Sono andato a colpo sicuro, togliendo la coppiglia ed il cestellino mi sono ritrovato il dado completamente lento, tanto da essere svitato a mano. Rimontato il tutto lubrificando filetto e millerighe, ed infine serrando con dinamometrica a 100 Nm; ora lo teniamo sotto controllo. Personalmente trovo che certa componentistica lasci un po' a desiderare: specialmente la rondella sotto al dado, abbastanza sottile, che poi è una banalissima rondellaccia di lamiera tranciata; i vecchi modelli avevano un più sensato distanziale spesso, coi piani rettificati. Se si allenta di nuovo cambiamo la rondella.
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I rubinetti sono intercambiabili, puoi mettere anche quello col decantatore. Metti l'astina della TS.
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Non conosco il Fertan, ma se è come il Ferox non lo lascerei sulla lamiera. Lascia uno strato spesso, difficile da carteggiare una volta essiccato e scarsamente isolante. Per isolare meglio un buon epossidico, secondo me.
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No: un serbatoio in così buone condizioni andrebbe semmai messo in vetrina! Inviato dal mio Siemens S62
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Vai col fondo ed eventualmente una sfumata leggera di vernice scura (va bene a bomboletta) da usare come "spia", per valutare dove ci possa essere necessità di stucco. Data la velata carteggi tutta la superficie (carta su un supporto rigido, es. un pezzetto di legno), se restano tracce della "spia" dovrai stendere stucco.
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Prima di smontare pezzi dalla Vespa funzionante, come ti consiglia Snaicol controlla che il cavo sia correttamente collegato alla freccia, semplicemente sollevando il cuffiotto di gomma. C'è un faston femmina sul cavo, va agganciato al portalampade. Se qui è tutto a posto, controlla che il perno che entra nel contatto sulla scoccq abbia ancora la capocchia di ottone, e questa sia pulita e lucida. Tira delicamente il filo dietro al perno, può essere che si sia interrotto e staccato dalla capocchia, restando semplicemente infilato nella sede senza un contatto. In ultimo, puoi provare con qualche spezzone di filo a bypassare i collegamenti originali. Inviato dal mio Siemens S62
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Ho visto delle GL e delle Sprint (primi esemplari) con chiave rettangolare Neiman. Magari sostituite in passato? Le serrature Nisha sono indiane: di certo non sono di primo equipaggiamento anni sessanta!!! Inviato dal mio Siemens S62
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Probabilmente il noto rivenditore preme su ciò che hai in casa e lo deve piazzare. La chiave originale è la solita Neiman, raffigurata anche nel libretto Uso e manutenzione, con impugnatura tonda, ma sono abbastanza sicuro che in quegli anni fosse in uso anche quella ad impugnatura rettangolare oblunga. Per inciso oggi si trovano anche bloccasterzi Neiman riprodotti, ma si tratta dei soliti Nisha con chiave simil-Neiman, peraltro di bassa qualità e facilmente riconoscibile.
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Hai fatto bene a lasciare perdere. Oggettivamente si tratta di un pessimo restauro. La scocca mi pare lavorata in maniera alquanto dozzinale, probabilmente coperta con più mani di filler riempitivo, tanto da aver reso ben poco nitidi i bordi dei lamierati sovrapposti. Ho il sospetto che non sia stata nemmeno sabbiata, a giudicare da certe zone un po' granulose (vedi foto sede bloccasterzo). Il clacson è corretto, direi anzi l'unico accettabile su un telaio relativamente basso come questo; però il clacson stesso avrebbe meritato un adeguato restauro. Non mi esprimo sulle guarnizioni di clacson e fanale posteriore. Parafango davanti sistemato in qualche maniera (male!). Viteria rugginosa sul motore, parti zincate non restaurate, copriventola forse nero (?), sella improbabile e... nei 4400€ ci starebbe bene un gommino nuovo per la pedivella. Poi probabilmente un acquirente lo troverà... Se solo la gente fosse meno golosa, porterebbe questi signori a più miti consigli, dal momento che ciò che hanno non è d'oro ed è pure ben lontano dalla perfezione.
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A me la Scomadi non fa impazzire, mentre trovo estremamente riuscite, dal punto di vista estetico, la Lambretta "ufficiali" (per modo di dire), quelle frutto della società Elvetico-Austriaca che ha anche i diritti sul marchio. Per la verità dal vivo tradiscono le loro origini asiatiche. Ovviamente sono e restano frulli, ma anch'io trovo che esteticamente siano molto più riuscite di tutte le Vespe automatiche dalla ET4 ad oggi. Pur vero che l'estetica della Lambretta si presta meglio ad adattamenti moderni.
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Con pistone bombato ci vuole una testa apposita, va bene una testa dalla GL alla PX. Ottimo sarebbe montare il pistone Asso della PX: affidabilità e migliori prestazioni. Inviato dal mio Siemens S62
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Mi chiedo quali siano, oggi, i volumi di vendita dei modelli Ape. Se sia, in definitiva, remunerativo l'aggiornamento della gamma in relazione alla richiesta del mercato. L'Ape 50 Euro 4 costa caro: 4800€, una cifra che, se paragonata ai costi di certe utilitarie, non si può certo definire contenuta. Mi vado convincendo che la PX dovesse essere eliminata; motivazioni di carattere tecnico paiono inconsistenti e pure quelle di carattere economico, alla luce di tante altre scelte del gruppo, non mi persuadono più. Quando parlo di PX parlo anche di una eventuale erede che ne possa ricalcare le caratteristiche salienti, prima fra tutte il cambio non automatico. Credo che il piano di Piaggio sia volto ad una sorta di oblio del passato, che in fondo è passato e basta; adesso Vespa è automatica, eventualmente elettrica, nulla di diverso dal nuovo corso inaugurato oltre vent'anni fa. Intravedo anche dietro a Lord of the bikes la longa manus di Pontedera: anche lì le protagoniste sono state automatiche attualmente in commercio, che hanno dominato la scena. Il resto è contorno da museo. Le automatiche probabilmente sono in assoluto più remunerative ed in questo senso la PX è una presenza ingombrante; il suo spettro per due decenni ha continuamente insinuato che le automatiche «non fossero vere Vespe» e quindi in Piaggio, dopo aver sfruttato il più possibile il vecchio progetto, credo non vedessero l'ora di toglierla di mezzo. Motociclismo si attendeva almeno un comunicato per i quarant'anni della PX, lo scorso ottobre: silenzio assoluto; pare inopportuno anche solo nominarla, questa PX.
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Paolo, hai preso le molle originali Piaggio? Quelle prodotte da molti anni a questa parte, hanno una serie di pieghe per cui di fatto devono essere inserite sulle staffe. Quelle originali montate sui vecchi PX, erano semplici lamierini armonici, solo leggermente incurvati. Per questo il loro montaggio era piuttosto disagevole (potevano ruotare nel montaggio vanificando la loro funzione) e molto spesso al primo intervento non venivano rimontate. Un peccato: questo comportava nel tempo l'usura della pedana - ho visto Vespe con la pedana bucata per questo - ed inoltre il gioco del cavalletto nelle staffe poteva originare una certa instabilità della Vespa quando parcheggiata. Le mollette attuali, con lo stratagemma delle guide, hanno risolto il problema. Devono essere calzate sulle staffe, sulla loro estremità verso l'avantreno. Permettono di trattenere le staffe sul cavalletto, agevolando notevolmente il suo montaggio sulla scocca. Raccomandabile l'applicazione di un bel po' di grasso nei punti di contatto fra molle, cavalletto e staffe. L'uso di dadi autobloccanti sulle viti del cavalletto permette poi di dosare il serraggio senza il timore di allentamento e prevenendo un eccessivo attrito che non farebbe tornare liberamente il cavalletto a fine corsa.
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Tranne l'astina di comando del rubinetto: quella della PX è più lunga di 15 mm circa. Il serbatoio PX è intercambiabile coi precedenti: l'unica differenza è la conformazione del fondo. Anche il volume complessivo dovrebbe essere molto simile.
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... che sarebbe stato l'ultimo dei nostri problemi. In compenso, il prezioso cuscinetto dietro al selettore, del quale abbiamo discusso pochi giorni fa, è stato brutalmente sabbiato anch'esso. In bocca al lupo...
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Il ragazzo avrà confermato quel che si vuole, ma qui le sedi sono state tutte la pallinate. E non solo. Tutto è stato micropallinato, ma proprio tutto. Chissà perché, poi... Su motori di questa età è un pugno nello stomaco. Se solo ne avessi parlato prima...
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Quella da 52€ si monta senza alcun distanziale (come quello montato in origine sulle VBB1)
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PX 150 2016 Euro 3. Grippaggio e scatalizzazione...
argomento ha risposto a Marben in Officina Largeframe
Concordo con Kaliningrad. -
Mi correggo, i paraoli in foto sono giusti. Prima ero ciucco senza aver bevuto [emoji23] Inviato dal mio Siemens S62
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I paraoli per GL/Sprint vanno bene. Ricorda che quello del mozzo posteriore è quello piccolo tipo smallframe (27x37x7). I paraoli in foto non vanno bene, sono per motori tipo PX. Sempre raccomandabili i Corteco blu. Di solito si trovano anche nei kit CIF. Controlla bene e chiedi conferma ai venditori, ormai girano molti paraoli blu non Corteco (vedi RMS, produzione India-Taiwan, ecc.) Il ricambio del silent block dell'ammortizzatore posteriore è molto strano, visti i due bordi sembrerebbe un tampone industriale.
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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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