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No, non è proprio il caso. Per diversi motivi. Il primo è che in molti casi i rullini dei riprodotti sono più piccoli degli originali; il secondo è che, per quello che ho visto, il punto debole sono proprio i rullini. Anni fa acquistai un cuscinetto riprodotto e notai che i rullini sembravano porzioni di tondino, come tranciate (!). Se proprio vuoi cambiare i rullini, vai in una utensileria industriale campione alla mano ed ordinali. A suo tempo feci così, oggi penso non lo farei, mantenendo gli originali se in buone condizioni.
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Ottimo acquisto! Tieni d'occhio l'asola del gancio cofano lato motore; su questi primi esemplari a ganci interni non c'era alcun rinforzo e non di rado partivano crepe nella lamiera.
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La maggior parte dei cuscinetti di quel tipo riprodotti è di bassissima qualità. Mi pare che quello di Pascoli non faccia eccezione. Nel dubbio preferirei il BGM (Scooter Center), ma terrei in seria considerazione la possibilità di rimontare il suo originale. Se la cementatura non pare cariata o segnata, probabilmente l'originale rappresenta comunque la scelta migliore!
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Niente di particolare. La scatola è fissata mediante una sola vite, che trovi togliendo la guarnizione sotto al carburatore. La pompa è fissata alla scatola, quindi non devi prendere accorgimenti particolari. Occhio a non far finire sporcizia o corpi estranei nella valvola o nella sede dell'alberino che comanda la pompa del mix. Se invece volessi mettere mano alla pompa, in tal caso ci vorrebbe qualche precauzione in più.
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Concordo con Fede. Comunque io risalderei, l'originale (Vimercati/Idro-Stop) è di buona qualità. Al massimo se qualche cavo è sofferente, lo si accorcia quanto necessario. Inviato dal mio Siemens S62
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Le prime Sprint montavano il KAA 6V, in comune con altri modelli. Quello originale a ventaglio con marchio ICET era sempre in C.C., ma esistevano sempre a ventaglio anche in C.A. Quello riprodotto in C.A. è pensato proprio per le esigenze di chi, avendo eliminato la batteria, non intende montare un clacson di forma diversa dall'originale. Un analogo effetto si può ottenere montando la mascherina a ventaglio sul corpo di un qualsiasi clacson in C.A.
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Avevo controllato anch'io, ma nessuna nota. Probabilmente non è stata inserita perché, quando fu redatto il catalogo, erano disponibili tutti i ricambi per i modelli più vecchi.
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Luca, però in foto si vede la gabbia. Strano, visto che la tua VBB1 è fra le prime prodotte.
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Se vendute abbinate, credo non ci siano problemi. Comunque si può fare una prova inserendo le sfere nella ralla esterna e posizionando la ralla interna. Ovviamente prima di montare il tutto su telaio e forcella. Le sfere devono aderire bene alle ralle. Nel caso della gabbia, è importante che questa non entri in contatto diretto con le ralle, altrimenti il tutto durerà ben poco e pure il serraggio del tubo di sterzo sarà inefficace.
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Se alimentato a 6V (C.A.), questo clacson è il "Bologna" primo tipo, con quattro feritoie verticali anziché 6; è un clacson montato per pochi anni 1965-1968 circa, prevalentemente su Super e GTR, ma in generale su tutte le Vespa di quel periodo.
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Il ricambio di Pascoli menziona anche la VBB1, perché alcune VBB1 hanno montato di serie il cuscinetto con la gabbia (lo stesso della PX). Questo ha comportato, all'epoca, la variazione degli altri componenti, ovvero della ralla interna e di quella esterna. Per riferimento, il catalogo ricambi chiarisce la questione: La VBB1 sino al numero 82819 ha montato il cuscinetto vecchio tipo a sfere sfuse; sulle successive è stato adottato il cuscinetto con gabbia ed è evidentemente a queste che è destinato il ricambio in foto. Ovviamente esso può essere montato anche sulle precedenti, a patto di sostituire anche le ralle.
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Francamente non penso, magari è difettoso ma è eventualità rara. Controlla che non ci siano segni sull'albero.
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Il bordo del paraolio va a filo con lo smusso ricavato sulla sede del carter. Non va assolutamente montato a battuta: in questo modo si ostruirebbe il passaggio supplementare dell'olio che permette la lubrificazione del cuscinetto a rulli anche dal lato del paraolio.
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La misura del paraolio è corretta, e sembrerebbe un ottimo Corteco blu. Se continua a perdere, può essere che ci sia un problema sull'albero. Ma la Vespa come va? Sei sicuro che quell'olio scenda dal paraolio e non arrivi piuttosto dal cambio, attraverso quella bussola che vedi a ore 7 circa? La perdita da quel punto è un inconveniente assai frequente, ma ben poco preoccupante. Assicurati che l'olio non scenda dal paraolio, dovresti in tal caso avere delle colature lungo la porzione di carter, e tipicamente troveresti una anche la parte centrale del piatto bobine. Aggiungo: l'olio sarebbe molto "allungato", per effetto della miscelazione con la benzina. Insomma non troveresti olio, ma miscela, col tipico odore.
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A me! Per caso: albero Mazzucchelli? Nel mio caso, una di queste simpatiche gabbiette mi ha devastato dei carter VNB5. Nessuno scampanellio sospetto, nel mio caso è successo tutto abbastanza rapidamente andando ad un raduno vicino a casa. Dopo pochi chilometri, sento un rumore metallico, come se qualcosa fosse rimbalzato all'interno del parafango anteriore. Mi fermo, tutto a posto. Dopo pochi chilometri, mi rendo conto che dal motore viene un rumore come di sassolini. Pochi chilometri ed il fattaccio, ruota che si blocca ed albero completamente piantato. Rullini a spasso e soprattutto dove non si vorrebbe... La gabbia era molto simile a questa, mi verrebbe da dire identica. Mi aveva colpito l'usura di uno dei due bordi, come se avesse lavorato a lungo a contatto diretto con l'occhio del piede di biella. L'albero era un Mazzucchelli tipo Sprint, tipo AMT132. La gabbietta era quella in dotazione. Insospettito, decido di smontare il gruppo termico del mio P150X del 1980, perché attorno al 2011 vi avevo montato un Mazzucchelli AMT154. Mi ritrovo davanti la gabbietta, integra, ma identica a quella disintegrata della VNB. Dico identica perché peraltro balzano all'occhio i due bordi esterni, su queste gabbiette sono molto spessi. Anche qui uno dei due bordi è come smerigliato, si capisce che ha avuto un attrito prolungato per contatto diretto con la biella. Almeno col P150X l'ho scampata, ma ho capito che per un periodo limitato Mazzucchelli ha fornito gabbiette porcheria. E probabilmente se n'è accorta, perché alberi appena appena più giovani erano forniti con una gabbietta di diversa fattura.
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Il faro Aprilia è stato montato per alcuni su alcuni modelli, fra questi di certo Rally 200, Sprint Veloce e TS. Normalmente lo si ritrova su esemplari più giovani, prodotti fra il 1975 ed il 1976 circa; nel tuo caso penso sia stato sostituito, e che in origine vi fosse il solito Siem. Ma è un mio parere e tutto sommato ti direi di non sostituirlo, trattandosi certamente di un ricambio fornito anche da Piaggio. Proiettori Aprilia si ritrovano anche su 50 R e 125 Primavera, sempre per il periodo di cui sopra.
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Potrebbe essere un contatto precario.
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Non è normale e sopra ho spiegato il perché.
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Aspetta... Descrivi meglio lo stabilizzatore e come è collegato (a cosa). Lo statore è quello originale? Parliamo dunque di impianto a 6V? Hai provato a scollegare lo stabilizzatore? Comunque non ho capito se hai effettuato la verifica che ti avevo suggerito. Il punto non è se le luci funzionino in generale, ma se funzioni (o meno) il proiettore (abbagliante o anabbagliante) quando premi il bottone del clacson e quando il clacson non suona (pur dovendo suonare!). Questo è determinante per capire se il clacson debba essere sostituito o meno. Per la sua sostituzione, non c'è una marca raccomandabile: piuttosto conviene montarne uno esteticamente identico all'originale, se la sostituzione è stabile. Per una semplice prova, invece, va bene qualsiasi clacson 6V CA (corrente alternata).
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Ormai sta diventando difficile percorrere un viadotto o passare sotto ad un ponte senza un po' di ansia. O numeri si fanno preoccupanti e molte delle opere di quel genere sta superando il mezzo secolo di età, con non poche ombre sul loro stato di conservazione e sulla manutenzione effettuata. Ma ora un pensiero per le vittime. Nella speranza che non ci si dimentichi alla svelta di queste tragedie, perché altre siano evitate.
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Problema impianto elettricl vespa px125e prima serie
argomento ha risposto a Marben in Officina Largeframe
Spento. Inviato dal mio Siemens S62 -
Alcuni carrozzieri, fra cui il celebre Heuliez, si cimentarono anche nella cabrio a quattro porte; mi risulta però che si trattasse di pochissimi esemplari. Quella ufficiale resta la due porte di Chapron, e probabilmente fu realizzata così per garantire una rigidità accettabile.
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Ch'io sappia, i cilindretto da solo non si trova in vendita.
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Sicuro che ti abbia limato i dentini? Spesso queste serrature prendono a girare con qualsiasi chiave perché la sede del cilindretto - che è di plastica - tende a "solcarsi" in corrispondenza dei dentini: per questo il cilindretto è libero di girare. Per rimediare, si possono colmare i solchi con un po' di colla cianoacrilica (Attak), oppure passarli con la punta del saldatore a stagno, occludendoli là dove i dentini dovrebbero trovare opposizione. Per lo smontaggio del gruppo serratura ti segnalo questo: http://vespalegendgarage.blogspot.com/2013/12/se-la-chiave-di-accensione-non-gira.html
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La Dea è sempre meravigliosa!
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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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