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Marben

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  1. Alfonso, sono d'accordo in linea di massima: nessuno credo ritenga di dover fare carità nella vendita di un veicolo. Ci sono ambiti più appropriati per questo. Però... Però come è stato evidenziato, spesso la crescita dei prezzi non è stata nemmeno giustificata da sostanziali investimenti sul mezzo. Premesso che in linea di massima il costo degli interventi non dà giustificazione ad una maggiore richiesta, evidentemente nell'ambito Vespa sussiste una abbondante domanda che tiene alti i prezzi. Però... Però internet non ha giovato al mercato innescando una reazione a catena; basta una sola inserzione per dare avvio ad una crescita generale delle richieste, perché chi vede quell'inserzione si figura di poter chiedere altrettanto, e così via. Grossa responsabilità sta negli acquirenti, a volte non troppo avveduti e disposti ad esborsi oggettivamente eccessivi. Come se ne esce? Ognuno fa ciò che preferisce col proprio denaro, ovviamente. Però se tutti tirassero un poco il freno ponendosi qualche limite... Non acquisto Vespe da anni (mai venduta una e mi auguro non sopraggiunga mai quella necessità) proprio perché trovo detestabile assecondare certe richieste. E qualche sogno l'ho lasciato nel cassetto, rinunciando peraltro ad acquisti che oggi considereremmo grandi affari (oltre dieci anni fa: Rally mix a 1500€, per dirne una). Con questo non voglio predicare l'astinenza , ma la pazienza sì: resto convinto che un buon acquisto difficilmente muova i primi passi dal web. Piuttosto un po' di passaparola, consapevole che non si tratterà di fare affari fuori dal mondo, ma perlomeno di incontrare richieste più moderate. In bocca al lupo per le tue ricerche!
  2. Qualcuno diceva di aver risolto proprio con una rondella di maggiore spessore. Sulla "Settantesimo" di un amico ho trovato montata, di fabbrica, una rondellaccia comune, di quelle semplici tranciate. Io penso che in quel posto ci debba stare una rondella-distanziale coi piani rettificati e sottoposta a trattamenti di indurimento, come del resto era sulle PX più vecchie.
  3. Forse nella compilazione di quelle tabelle c'è stata un po' di confusione. Perlomeno a partire dal PX disco. Confusione che forse poi è stata amplificata nei manuali successivi, che contengono diverse imprecisioni e/o contraddizioni. Prendiamo l'ultimo manuale ancora impaginato con una certa cura (gli ultimi sono pietosi anche da questo punto di vista), cioè quello del primo PX disco. Nel quale ritroviamo il dato consueto: Fin qui tutto bene, sostanzialmente confermato il dato dei vecchi manuali. La didascalia è esaustiva: parla, giustamente, di "dado asse ruota", con riferimento al gruppo motore. Però, due pagine prima, ecco la voce "asse ruota posteriore", col dato che giustamente ci dà qualche perplessità. Nota: qui non parla di "dado" e la voce è inserita nel gruppo "telaio". Mi pare alquanto strano e la prima cosa che mi viene in mente è che si tratti di una voce estranea, ripresa forse dal manuale di qualche altro veicolo.
  4. Concordo con te sulla trazione, ma ti avrei mostrato il cerchio posteriore della Sprint di un amico: in discesa, in due, gli scoppiò la gomma posteriore. Il calore, oltre a causare lo scoppio, aveva fatto ingiallire la vernice del cerchio, oltre ovviamente a quella del tamburo.
  5. Per esperienza posso dire che l'allentamento può aver luogo anche coi cerchi normali. Mi capitò anni fa, dopo essere sceso dal passo della Scoffera. All'epoca montavo Michelin SM100, che duravano praticamente il doppio delle S83, e la ruota era montata sul tamburo da parecchie migliaia di chilometri. Da allora ho preso l'abitudine di controllare periodicamente il serraggio. La mia impressione è che possa essere sempre necessario un aggiustamento, diversamente da quanto accade con la ruota anteriore. Credo contribuisca l'esposizione ciclica a forte calore (mia ipotesi) Ad ogni modo adesso montando Michelin S83 gli intervalli di sostituzione sono brevi e credo che forse il problema non avrebbe il "tempo" di presentarsi. Coi tubeless è successo anche ad un amico: perse anche lui tre dadi. Meglio controllare di tanto in tanto. La differenza, a mio avviso, è che i tubeless montano più precisi sul tamburo e non danno molte avvisaglie. I cerchi originali, invece, hanno gioco sui prigionieri e questo si manifesta non appena tutti i dadi si sono leggermente allentati. Ricordo nitidamente lo strano "segnale": sentivo come dei colpi di martello sotto alla pedana, cadenzati secondo la velocità, cosa che sulle prime mi fece pensare a qualche problema nel cambio.
  6. Le solite truffe. Prezzo improbabile; Errori grammaticali nella descrizione; L'immancabile disponibilità a spedire; L'anno di prima immatricolazione palesemente non reale. Tutti elementi che messi insieme danno chiari indizi. E poi fosse anche autentico, sarebbe improbabile - oltre che poco onesto - recuperare fotografie di oltre un decennio fa.
  7. Andrea, procurati un buon cricchetto (anzi, se trovi una chiave a "T" fissa è pure meglio) ed una leva da un metro o più. Se anche tenendo frenata la ruota questa tende a girare, se hai un vecchio cerchio da buttare puoi saldare anche su questo un tubo,magari da tenere poggiato a terra. Ma hai il motore sulla Vespa oppure smontato?
  8. Marben

    Leo

    E sono già sette. Ciao Leo.
  9. Alessandro, lo strumento in sé dovrebbe essere abbastanza preciso. Tuttavia, per le ragioni che ho già esposto, aspettati uno scarto non trascurabile rispetto al GPS. Purtroppo il rinvio 'inganna' il tachimetro!
  10. Mi scuso per la svista, evidentemente mi è sfuggito il modello riportato già nel titolo. Le lampade come è stato detto sono tutte a 6V. Quella nel proiettore è da 25W/25W. Attacco BA20D. Quelle di posizione sono gemelle, entrambe da 5W, attacco a baionetta BA15S. Quella di stop è come le "posizione", BA15S, ma da 10W. Quella del tachimetro andrebbe verificata per sicurezza. Può essere una piccola baionetta da 0,6W o da 1,2W (attacco BA6S), oppure una "tuttovetro" da 1,2W. Dipende dal portalampada montato. Se si fulminano frequentemente le lampade, le cause possono essere molteplici. In primi la qualità delle lampade che sono in vendita oggi. Per esempio le comunissime "Hert" sono alquanto scadenti e non durano molto. Ma non è detto che sia questo. A volte può essere che dipenda dallo statore. Il volano è quello originale?
  11. Luigi, la domanda è comunque lecita, i forum servono anche per piccolezze. Non facciamo come in certi gruppi Facebook in cui ad ogni domanda c'è quello che risponde "portala dal meccanico" o cose simili. Vespav, dovresti specificarci di quale PK si tratta. È una S, oppure una XL o successiva? Ha le frecce?
  12. Piaggio prescriveva il Tutela Matrix 80W90 per le PX con frizione ad 8 molle, che hanno sempre la guarnitura dei dischi in sughero. Io mi trovo bene con olio motore per moto, 10W40 sintetico (alla faccia del mito del minerale) purché conforme alla specifica JASO MA 2 che garantisce la compatibilità con le frizioni in carter umido.
  13. L'intero tubo di sterzo differisce per sezione; oltre a questo, mi pare di ricordare che sia diverso anche il diametro nel perno che fa da fulcro fra tubo e biscotto. Siccome non è detto che le quote del biscotto, al di là dei perni, siano uguali, io eviterei qualsiasi alchimia. Una forcella PXE con perno da 20 mm non è così difficile da trovare, anzi. È un lavoro più pulito e coerente. Se Piaggio ha scelto di maggiorare tutto il tubo, avrà avuto valide ragioni, tanto vale attuare per intero la modifica.
  14. Il coperchio aperto non c'entra, normalmente lo spurgo si fa prima della chiusura per poter correggere il livello in modo da non andare al minimo. La carteggiatura delle pastiglie serve ad addolcire gli spigoli, per agevolare l'adattamento ad un disco già usurato. Per la vite a croce sulla pompa: evita l'acciaio inox, che con le leghe d'alluminio può non andare affatto d'accordo. E le viti di acciaio inox non sono affatto più robuste. Meglio una vite zincata normale, ed il cacciavite giusto! Puoi mettere un velo di grasso sul filetto, preverrà gli effetti deleterie dell'ossidazione, specie se la Vespa è frequentemente esposta agli eventi atmosferici, all'umidità ed alla salsedine.
  15. Le leva ha maggiore corsa utile, dunque è possibile dosare meglio la frenata.
  16. No, Heng Tong da qualche anno fornisce Piaggio. I componenti delle LML sono diversi (anche quelli intercambiabili coi Grimeca) e probabilmente sono di origine indiana e non cinese. Le PX Euro 3, a parte le primissime, montano impianto Hend Tong. A mio avviso la frenata è ugualmente efficace e direi un po' più modulabile, ma quello dipende con ogni probabilità dalla pompa e non dalla pinza.
  17. Più precisamente, l'attuale è di produzione Heng Tong. È intercambiabile con la Grimeca e pure le pastiglie sono le stesse.
  18. Se a parità di cavo e rinvio con un terzo strumento il problema non si verifica, secondo me è difettoso qualcosa nel gruppo molla a spirale - tazza - magnete all'interno del movimento. Non mi pare facilmente rimediabile.
  19. Paolo, però, non confondiamo problemi diversi. Nel tuo caso direi che l'artigiano che ha revisionato lo strumento non ha riposizionato con la dovuta perizia la lancetta, così dopo l'intervento la velocità indicata è risultata superiore. Io quando ho dovuto sistemare qualche tachimetro dei miei mezzi, mi sono avvalso di un avvitatore ricaricabile a batteria completamente carica. Ho così una velocità certa in giri/minuto (ovviamente con ragionevole approssimazione): poniamo 1000 rpm. Per il tachimetro 1 giro = 1 metro; 1000 rpm sono 60 km/h. È giusto fare in modo che l'indicazione superi di qualche chilometro orario quella reale, come previsto in origine. Poi per maggiore sicurezza confronto con un tachimetro CEV ex Gilera abbastanza preciso. Comunque c'è chi ha ottenuto ottimi risultati anche su strada, al confronto col GPS. prima di chiudere lo strumento. Mi sento di dire che i tachimetri PreArcobaleno e Arcobaleno anni '80 siano simili per precisione, adottando un movimento quasi identico. Ovviamente le molle di contrasto sotto alla lancetta posso avere piccole differenze, le une dalle altre, per cui può accadere che strumenti identici diano indicazioni non del tutto congruenti. Certi tachimetri anni '80 (come quello del mio P150X) mostrano la tendenza a segnare di meno del reale dopo una certa velocità (es. circa 80 km/h). Altri, pur identici, non lo fanno. *** Per tornare al discorso mozzi/rinvii, come dicevo ho anch'io ho il SIP per Arcobaleno. Come ho scritto, ho settato un diverso fattore di correzione rispetto a quello consigliato da SIP: il rinvio del disco ha 17/12 denti, mentre i PX col tamburo hanno 16/12. Eppure per tutti SIP indica di impostare il fattore a 0.75 (12/16). Io ho inserito 0.71 (12/17 = 0.705), recuperando una buona attendibilità. Il problema resta relativo al mozzo, perché sui "disco", come ho scritto, è imprecisa anche la distanza percorsa. Questa - ovvero quella indicata dall'odometro - non è "tarabile", dal momento che è definita unicamente da un rapporto fisso determinato dai vari ingranaggi che compongono la catena cinematica.
  20. A dimostrazione che è il rinvio nel mozzo a compromettere l'attendibilità della misura.
  21. Alessandro, tengo gli occhi aperti. Ti consiglio comunque di fare qualche domanda ai vari venditori, magari sei fortunato e da qualcuno lo trovi. Paolo, il problema dell'accuratezza non è esclusivamente dipendente dallo strumento. Per ragioni che non mi sono chiare, Piaggio ha cambiato il rapporto del rinvio col passaggio al freno a disco: l'elicoide sul mozzo, quello coassiale all'asse ruota, ha un "dente" in più, 17 anziché 16. Questo ovviamente incide sulla precisione di quanto indicato dallo strumento, e per la velocità, e per la distanza percorsa. Io ho il tachimetro SIP ed ho provveduto ad inserire un adeguato rapporto di correzione, diverso da quello indicato dalle istruzioni di SIP che probabilmente ha trascurato la modifica relativa al mozzo del PX "disco".
  22. In foto è Veglia... Speriamo anche in scatola!
  23. Quello in foto è un Veglia; nota che non ci sono scritte Veglia sul fondello e se ricordo bene nemmeno sull'etichetta posta sul retro, è normale così. Tuttavia io ti consiglierei di chiedere una foto del prodotto effettivamente inviato, perché può essere che molti venditori non abbiano aggiornato nel tempo le foto delle inserzioni. Peraltro il codice articolo non è stato rinnovato, è sempre 583074. Puoi richiedere espressamente che lo strumento sia originale Piaggio e che abbia le lancette di colore grigio. Con queste due condizioni dovresti stare tranquillo. Ovviamente esistono strumenti imitazione indiani con le lancette grigie, ma hanno un'estetica dozzinale; solitamente hanno le spie in posizione diversa (più "in basso") ed hanno le lampade cablate volanti (non hanno, cioè, il circuito stampato flessibile, dal momento che sono derivati dagli strumenti LML).
  24. Alessandro, sembra che gli strumenti indiani dei PX Euro3 (lancette rosse) abbiano una difettosità abbastanza elevata. Esistono di almeno due produttori, Pricol e JNS. Non so se siano due nomi della stessa realtà, oppure se vi siano differenze qualitative fra i due. Potendolo trovare, forse è preferibile lo strumento Veglia (spagnolo) a lancette grigie, montato sui PX Millenium. È intercambiabile.

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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