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Il numero tra le stelle sui carter è il numero motore e non coicide con quello del telaio.
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Se come scriveva Gipirat il numero seriale è 5000 e rotti, è del 75, quindi il libretto è un duplicato. Da quello che vedo di non originale c'è il fanale posteriore e la sella.
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No, perchè quel blu non è previsto ne per l'anno ne per il tuo modello di vespa purtroppo. Se del 75 puoi farla Biancospino, Rosso Katmandù o Chiaro di luna metallizzato. Questi sono gli unici che ti permettono senza errori di ottenere l'iscrizione al Registro storico (FMI o ASI) che ti permette poi di circolare, oltre naturalmente al nuovo libretto e targhino a 6 cifre.
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Purtroppo però per circolare in Lombardia devi iscrivere la vespa ad un registro storico, quindi bisogna che sia di un colore originale previsto per quell'anno e modello...
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Prima sarebbe da capire la causa della scaldata e della grippata, e comunque controllare l'albero in ogni caso. Probabile che sia stata una tolleranza troppo stretta della rettifica e potrebbe essere sufficente una lappata al cilindro per farlo tornare a viaggire in sicurezza.
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Aiuto me la compro o lascio perdere? Cosa ne pensate?
argomento ha risposto a Vespa979 in Melacompro?
azzz.... salute. Sembra fatta bene ma và vista e magari insieme ad una persona che se ne intende. Come prima vespa ti consiglio una 125 se hai l'età giusta, più sfruttabile e godibile. -
Ci possono essere ben conservati o mal conservati, se a uno piace quello privo di vernice e con ruggine superficiale...saran fatti suoi. Io piuttosto che vedere una VB1 con un colore azzurro che non ci azzecca una mazza con quello originale...(e ce ne son tante) la preferisco color ruggine:mrgreen: E il problema non è il portafoglio oggigiorno; come scrive Senatore, è la moda del "conservato".
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Lo stile RAT (il topo non c'entra niente...) stà per Recycled Automotive Transport, é nato negli Stati Uniti ma da un po' di anni è anche apprezzato in europa sopratutto Germania e paesi nordici, i mezzi più apprezzati per questo tipo di "tranformazioni" sono le volkswagen raffreddate ad aria, auto che negli USA erano economiche da trovare nei primi tempi di espasione di questa forma di tuning, prediletta sopratutto dai giovani con portafoglio non troppo gonfio. Il fine di questa personalizzazione è concentrarsi nel ripristino della meccanica sottopelle (ed eventuale elaborazione) e lasciare la carrozzerie con i segni del tempo e di vita vissuta...ma naturalmente che non pregiudichi la sicurezza ne la legge. Oggi giorno però ne troviamo anche testimonianza anche nelle moto, custom e caffè racer nella maggiorparte dei casi, ma anche nelle vespa più anziane, sopratutto quelle anni 50/60.
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Quoto Fede, si vede molto bene che il colore originale era il biancospino. Non ti affidare solamente al database (in parte ancora da aggiornare). In questa discussione puoi trovare molte info utili: http://www.vesparesources.com/12-restauro-smallframe/8269-tutto-sulla-vespa-50-special-contribuite-alla-verifica
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250€ è più che generoso nelle condizioni in cui è, e poi con la quasi certezza che alla fine manca sempre qualche minuteria.
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Il libretto potrebbe essere un duplicato, per il colore si vede che è stata riverniciata sopra con il blu non originale. Metti foto della vespa, anche dei particolari come sterzo e interno vano carburatore, quasi sicuramante si potrà vedere il vero colore di origine.
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Se a uno piace il rat style perchè no. Se piace luccicosa, non pensarci sù, sabbia e via. Ma più che altro... in quell'angolo vedo una Polo G40?
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È un 3 e non un 5, percui la sigla completa è V5B3T, cioè una special 4 marce, e se non sbaglio dovrebbe essere del 75.
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quale colore usare per i numeri delle marce dell'et3?
argomento ha risposto a Vespa979 in Restauro Smallframe
Tutto in bianco, che decalcomanie devi attaccare? Perchè se ti riferisce a quella del rodaggio, nessuna ET3 l'ha mai montata. -
http://www.vesparesources.com/downloads.php?do=file&id=18 Ma il problema è per il collaudo di reimmatricolazione o altro problema?
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...e come mai ora è in Danimarca? la cosa mi pare sospetta... Hai visionato i Documenti? Foto delle punzonature? Se fosse effettivamante del marzo del 66 avrebbe la chiave sul manubrio, poi, le leve, il clacson e il copribiscotto oltre al già citato cavalletto non sono giusti. Colore, i rossi certi sono due, il PIA847 e il PIA850, il dato che è riportato ufficialmente riguardo il PIA802 è controverso per via del fatto che la produzione si ferma al numero di telaio 36700, dai tabulati piaggio. Comprare così a distanza è rischioso, anche per il fatto che il prezzo è basso in confronto anche alle valutazioni tedesche per quel modello.
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Restauro o Restauro conservativo Vespa 150 1960, VBB1T
argomento ha risposto a Vespa979 in Restauro Largeframe
No ma che vernice bella, non vedi che si spolvera? Sabbia e via... -
Quoto, a volte questo aspetto non viene preso in considerazione.
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Restauro o Restauro conservativo Vespa 150 1960, VBB1T
argomento ha risposto a Vespa979 in Restauro Largeframe
Solo Gianluca che l'ha davanti agli occhi puo' dire se la vernice si spolvera (?), ma dubito fortemente; semmai in qualche zona il tipico metallizzato piaggio dell'epoca poteva stegliarsi, creando delle piccole venature. Quello che ho scritto e consigliato, non è cascato dal cielo... ma con cognizione di causa perchè fatto fare da chi ha passione per cercare di preservare cio' che di originale è rimasto. Ognuno indende la parola conservato a suo modo; il conservato perfetto, quello che non ha bisogno di interventi, sui questi mezzi utilitari è difficile da trovare, la maggiorparte sono mantenuti con i loro acciacchi, vissuti, e c'è a chi piacciono così. -
Devi aprire e svuotare i carter, poi valuti il danno anche dall'interno, ma comunque dovresti risolvere con una buona saldatura a tig.
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Restauro o Restauro conservativo Vespa 150 1960, VBB1T
argomento ha risposto a Vespa979 in Restauro Largeframe
Quoto in toto. Non ti serve un carrozziere, ma un appassionato che ti sappia magari dare qualche dritta e consiglio. Intanto, a documenti come sei messo? In regola e da passaggio? Prima cosa...ti ci vuole il suo fanale posteriore originale, e qui bisogna necessariamente che lo trovi usato conservato bene, coerente con il resto della vespa. Poi, la sella, quella che hai è un aftermarket...ma...è perfetta semmai basterebbe semmai una reimbottitura con la gommapima che ormai sarà polverizzata. Carrozzeria, prima una bella pulita, poi si interviene sulla ruggine; sulla pedana, andrà pulita fino a che non trovi la lamiera nuda, poi trattata. Qui ci son diverse strade, la più veloce è dare un protettivo lamiera tipo fidoil,trasparente. Oppure... e qui si entra nel mondo del restauro conservativo, prendere del fondo antiruggine color nocciola e intervenire con un aerografo nei punti dove c'è lamiera a ferro. Poi potrai uniformare il tutto con vernice nitro a campione...e qui ci vuole scuola...devi fare tante prove. Oppure c'è chi preferisce lascare il color fondo uniformato nei bordi con la vernice originale simulando un effetto vissuto e consunto. Le parti rugginose non a vista è più semplice, dopo averle pulite si puo' applicare un coverti ruggine tipo Ferox, che blocca l'avanzamento e converte la ruggine in uno strato violaceo scuro. Motore...la regola vorrebbe di aprirlo...ma...hai detto che và in moto, anche se la frizione è incollata,(o la sblocchi o la metti nuova) sarebbe da provare un minimo su strada per sentire eventuali rumori. Quei tipi di motori sono proverbiali per la loro robustezza,io ho un vnb nelle tue stesse condizioni... e dopo averlo rimesso in moto...l'ho usato così com'era...e va meglio di alcuni motori rifatti con componenti odierni! Ci vorrà un controllata della ciclistica, cavetteria, freni, ammo, e un paio di gomme nuove, e controllare l'impiato elettrico. Tutto questo... è più difficile che fare un restauro a nuovo...ma se uno ha la passione per il mezzo conservato/mantenuto, ha la sua soddisfazione. -
Quoto, e aggiungo che la prolunga va presa della misura corretta, dato che ce ne sono ben 4 diverse a quanto ne sò.
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Quello che viene specificato in maniera non precisa, è che il veicolo puo' essere guidato, senza fare l'annotazione alla Mcc, da persone che risulitino parenti o conviventi nell'Attestato di Famiglia. Quindi se tuo figlio, nel tuo caso, non è più nel tuo stesso attestato di famiglia e ti concende in disponibilità unica il suo veicolo per più di 30 giorni consecutivi, dovrai fare la comunicazione in motorizzazione. Se invece, l'uso del veicolo è sporadico e non continuativo, questo obbligo non sussiste.
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Qui puoi trovare risposte, http://www.dgtnordovest.it/joomla/index.php?option=com_content&id=494%3A&Itemid=178&limitstart=1
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Quella che hai letto non è la data di immatricolazione, ma quella di Omologazione del modello. Puo' essere un errore di compilazione, sopratutto se hai il libretto rifatto successivamente e non quello originale.
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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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