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Mincio82

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  1. Dipende da che negozio è..
  2. Probabilmente è un mancato afflusso di benzina, controlla ed eventualmente accorcia il tubo, poi se il problema rimane passi a ricontrollare il carburatore
  3. Come pure si da per scontato che non ci siano giochi eccessivi tra gli ingranaggi del cambio che provocano il rumore da barattolo che poi scompare quando la crociera cambia posizione
  4. L'errato montaggio è probabile..ma di solito quando è montata male o fa un rumore più forte perchè non stagna, oppure un rumore molto soffocato perchè è mal posizionata e i gas di scarico fanno più fatica ad uscire. Anche l'ammaccatura incide, per lo stesso motivo scritto sopra..più i gas di scarico faticano ad uscire (entro certi limiti) più le prestazioni calano.
  5. Se non mi ricordo male i mozzi hanno delle differenze
  6. Per chi non dispone di un sollevatore e dell'apposita chiave consiglio di serrare la forcella per ultimo, questo per evitare giochi inaspettati: - Montate il motore, le ganasce, i mozzi e le due ruote - Togliere il cavalletto alla vespa - Sedetevi sulla vespa - Assicuratevi che il fine corsa della forcella cada nello scasso al telaio - Serrate la ghiera inferiore con un cacciavite a taglio grande e un martello - Rimettere il cavalletto alla vespa e controllate che lo sterzo un pelo rigido - Mettete la rondella e avvitate la ghiera superiore - Date un colpo in senso antiorario alla ghiera inferiore della forcella per allentarla Poi proseguite con il restauro montando il manubrio e collegando i vari cavi
  7. A questo punto facciamo passare le due guaine: - Quella del tachimetro è la prima a passare, togliete il cavo quadrato del contachilometri e infilatelo dal foro di uscita della guaina verso l'alto della forca (in maniera che faccia da sonda), ora infilatela guaina dall'alto e fatela uscire dal foro più grande (nel 90% dei casi si punterà proprio li e sarà facile tirarla fuori) - Quella del freno anteriore è la seconda, visto che non si è vincolati "dal verso", iniziate a farla passare direttamente dal foro così l'operazione sarà più semplice Ora è la volta del parafango e delle ghiere della forcella: - Si monta, per comodità, la crestina al parafango e, successivamente, lo si infila nel cannotto della forcella. - Applicate le viti (ricordatevi lo spessore per quella laterale) senza serrarle del tutto e, solo successivamente con la ruota e la forcella montata, procedete al centraggio e al serraggio definitivo. - Infilato il parafango nel cannotto di sterzo si va avanti con le sedi dei cuscinetti..non ho foto perchè avevo poco tempo, però, ho recuperato e modificato questa dove è visibile lo schema di montaggio: Per mandarle in battuta potete usare un caccia spine e un martello dando dei colpi in modo circolare o un tubo lungo un po più della forcella e leggermente più largo. Ricordatevi di ingrassare bene i due cuscinetti, di proteggere la parte bassa dello scudo della vespa o il parafango e, dopo aver infilato la forcella al telaio, avvitate a mano la prima delle due ghiere superiori. Prima di procedere al serraggio definitivo, assicuratevi che i cuscinetti siano bene in sede e che il dente del fine corsa della forcella sia posizionato correttamente. Tirate la prima ghiera (l'utilizzo dell'apposita chiave è sempre consigliato per non rovinare nulla) e durante quest'operazione girate più volte lo sterzo da una parte e dall'altra per assicurarvi che il movimento sia fluido, lineare e non a scatti. Mettete l'anello facendo coincidere la sporgenza con la scanalatura nella forcella e serrate la ghiera superiore. A questo punto sarebbe bene controllare l'allineamento del parafango: - Prendete la ruota e avvitatela al mozzo - Montate il mozzo sul perno forcella (non è necessario montare le ganasce e tutto il resto), mettere la rondella e serrate il dado in modo leggero con la chiave - Intervenite dove occorre per far rimanere il parafango in una posizione accettabile e serratelo definitivamente - Svitate il dado centrale e togliere il mozzo comprensivo di ruota in un'unica volta
  8. Io la rifarei originale..viste le tue intenzioni la mia risposta sarà inutile..però te la motivo: 1) Vista la spesa da sostenere hai più probabilità (in caso di un'ipotetica futura vendita) di recuperare in parte i costi perchè alla fine..il mezzo è originale. 2) In giro si vedono vespe di tutti i colori, in tutti i sensi..ma parlando con i proprietari più volte mi hanno riferito di essersi pentiti perchè il colore alla lunga "stancava". 3) In alcuni modelli i colori originali sono veramente morti, ma se ci fai caso, per quanto lo siano, hanno sempre quel qualcosa capace di mettere in risalto il mezzo senza strafare. 4) La R esce di serie con un bel parco colori..l'azzurro cina, i giallo cromo e texas, il turchese e l'arancio sono vivaci e simpatici da vedere. 5) Hai anche meno problemi per abbinamenti di accessori (selle, manopole, guarnizioni etc..) Altrimenti, se decidi di tenertela, puoi sempre trasformarla in una L e farla rosa shocking o verde mela che sono colori altrettanto belli!
  9. Per il 2° problema: Ti ricordo che tutte le vespe che hanno il serbatoio con il galleggiante e indicatore del livello benzina al tachimetro sono sprovviste di riserva da inserire manualmente ruotando l'asta. Il rubinetto è, infatti, a due sole posizioni (aperto - chiuso) ruotate di 180° e nell'asta ci sono impresse le rispettive lettere A e C. Quindi, mettendo l'asta a 90°, la benzina non passa ed è una cosa del tutto normale. Viceversa, se parliamo di modelli più datati, il rubinetto è a tre posizioni (chiuso - aperto - riserva) e nell'asta hai impresse le lettere C e R. Alla luce di questo, il rubinetto potrebbe avere/come non avere problemi. Di quale modello vespa stiamo parlando?
  10. Se ci sono i fast-on basta farsi uno sdoppiatore a Y e non tagli nulla ugualmente. Sul fatto del mettere direttamente in corto la bobina hai ragione..non ci avevo pensato
  11. Non aprire un post per ogni problema, continua su questo visto che il mezzo in questione è sempre lo stesso
  12. Al polo M del regolatore di tensione arrivano 3 cavi neri: - il nero statore - il nero dell'impianto elettrico special - un altro cavo nero (che ti devi fare) che andrà poi collegato mediante capocorda ad occhiello a massa sul telaio (generalmente lo si avvita alla stessa vite che regge il regolatore di tensione)
  13. Non c'è bisogno di tagliare nulla. Alla scatolina al carter ci sono i capicorda ad occhiello avvitati, quindi sviti il rosso, aggiungi un'altro capocorda ad occhiello con lo spezzone di cavo rosso e avviti la vite; al devio luci al manubrio i cavi sono ugualmente avvitati, quindi esegui la stessa operazione. Il cavo deve avere un diametro pari ad almeno quello originario; poi più è grande più trovi difficoltà a farlo passare e a collegarlo agli altri.
  14. Riavuta la forcella e il mozzo si passa all'assemblaggio: Per prima cosa si tolgono tutte le protezioni (panno, carta gommata etc..) usate in copertura delle zone sensibili e, nel caso della sabbiatura, si soffia bene tutti i componenti. Si stende un velo di grasso nella sede degli astucci a rulli e si procede al loro montaggio (uno alla volta): Il mio inseritore è composto da una vite m12 lunga 10 cm, un dado m12, una rondella larga quanto il cuscinetto e una rondella più grande che fungerà da base per la vite. Gli astucci non vanno piazzati a filo con la parte esterna della forcella ma vanno posizionati più internamente (da manuale 2,5 mm circa) perchè occorre lasciare un po di spazio utile ai due para polvere a doppio labbro che altrimenti rimarrebbero troppo fuori e si usurerebbero troppo in fretta. Nella foto seguente un errato montaggio In questa, invece, la posizione quasi corretta dei cuscinetti (c'era da spingerli ancora un pochino) Ora si ingrassa bene il tutto, si monta l'ugello ingrassatore (che ricordo va svitato quando si tolgono e si inseriscono i cuscinetti per evitare che il filetto passante interferisca) Si passa poi all'ammortizzatore anteriore e ai suoi due tamponi, quello inferiore deve entrare un po strettino per evitare che l'ammortizzatore possa muoversi La sequenza di montaggio è la seguente: ammortizzatore - tampone in gomma - forcella - tampone in gomma - rondella larga - rondella spezzata - dado di fissaggio Non avvitate subito fino in fondo il dado, fatelo dopo aver piazzato il mozzo anteriore. Ora è la volta dei 4 or esterni del mozzo (due per il perno della forcella e due per il perno dell'ammortizzatore)..anche qui il 90% delle vespe non li ha e non hanno problemi di sorta..io rovisto tra le mie rimanenze e se ne trovo di adattabili li monto, altrimenti passo oltre. Fortunatamente ho trovato qualcosa..non ricordo se sono OR della messa in modo small o del piatto parapolvere posteriore delle large. Fatto questo ingrassiamo l'ingranaggio del tachimetro e il rinvio, li montiamo e mettiamo il tappo in gomma; poi montiamo il mozzo sulla forcella Ricordate le due rondelle di spessore dietro al biscotto (una è una m12 e l'altra un m8 ) Mettete il biscotto, le altre due rondelle piane, le due spaccate e i dadi Vi avevo suggerito di non serrare subito l'ammortizzatore, se lo fate il più delle volte vi trovate la sospensione che non lavora dritta Quindi centratela a mano e serrate bene i dadi per ovviare al problema
  15. Ora passiamo alla forcella: La prima cosa da fare è controllare che non sia storta..per fare ciò prestate attenzione a 4 particolari in fase di smontaggio pre-restauro: - Passate la mano nella parte bassa dello scudo anteriore..non devono sentirsi ne vedersi grinze, se ci sono è il primo sintomo che il mezzo ha avuto qualche incidente. - Controllate il parafango, è vero che nel 90% dei mezzi da restaurare è sempre piegato o storto, ma si capisce se è dovuto a una botta presa o semplicemente dal vecchio proprietario che amava puntare la vespa in qualche muretto piuttosto che usare i freni per fermarsi. - Mettetevi di lato alla vespa, tenete il manubrio dritto e tirando una linea immaginaria dall'alto del manubrio, osservate la ruota che deve risultare in linea..quindi ne troppo sporgente ne troppo rientrante verso lo scudo. - Eseguite la stessa operazione ponendovi davanti alla vespa..in questo caso osservate che la ruota sia in asse e non inclinata a destra o sinistra. Eseguite queste semplici prove, non vi resta che controllare che il fine corsa della forcella non sia usurato: - Togliere il nasello (nei modelli che lo permettono), oppure il clacson e verificate che le due battute (forcella e telaio) non siano rovinate - Ruotate il manubrio a fine corsa da una parte e dall'altra per vedere se fa più fatica a girare da una parte - Verificate che non ci siano abrasioni nella parte passa del manubrio e nella zona dello scudo subito dietro Una volta smontata la forcella prendete qualche misura, verificate che i due tratti lineari siano paralleli e che non ci siano cricche o rotture varie..in caso fosse leggermente piegata non partite subito a 1000 spendendo 100 e rotti euro per una forcella nuova o circa la metà per acquistarne al buio una di seconda mano; basterà una buona morsa, un tubo lungo da infilare all'esterno della forcella e un minimo di forza per farla tornare in squadro. Se il fine corsa fosse usurato fatelo presente al carrozziere che provvederà a sistemare la sede al telaio (se danneggiata) e/o riportare mediante saldatura un po di materiale alla forcella per ripristinare il battente. Si passa poi alla revisione della forcella..operazione che consiglio di fare prima di verniciarla o sabbiarla. Togliendo il mozzo vi sarà senz'altro capitato che tutti i rullini vadano a spasso..ecco..quella è una cosa che odio (già mi bastano quelli delle large) quindi procedo alla sostituzione dei cuscinetti a prescindere che siano usurati o meno! Visto il costo contenuto tolgo i vecchi e applico gli astucci con i rulli non asportabili. Per la sostituzione vi rimando a questo post http://www.vesparesources.com/officina-smallframe/34057-aiuto-cuscinetti-rulli-forcella-detti-astucci-rullini-sospensione-anteriore.html dove è indicata la procedura e gli utensili necessari. Tuttavia capita che, non sempre si riesca a togliere i rulli usando la barra filettata e lo spessore consono, per tanto le alternative sono due: - Andare da un meccanico che abbia un estrattore per cuscinetti da interno - Armarsi di dremel, lima e phon da carrozziere/cannello per mangiare le vecchie piste e sfilarle usando la diversa dilatazione termica dei componenti Tolti i cuscinetti si pulisce bene la sede, ci si incastra un panno e si manda la forcella a verniciare ed eventualmente a sabbiare. Stessa identica operazione per il mozzo che andrà protetto nei perni, nel foro del cavo tachimetro e nel paragrasso che ospita il tamburo anteriore. Buttate l'occhio anche ai perni del mozzo forcella..non devono essere segnati o intaccati dai rulli altrimenti avrete una ruota ballerina e sarete costretti a tirare giù tutto per ovviare al problema.
  16. L'interruttore prendi quello che ti piace di più, da quello piccolo a quello più grande sotto chiave etc.. - Se hai intenzione di piazzarlo nella zona serbatoio, nel vano carburatore o comunque sia al posteriore della vespa collegalo così: nella scatolina dei collegamenti avvitata al carter intercetti il cavo rosso e lo mando a un polo dell'interruttore; all'altro polo tiri un cavo nero che poi manderai a massa (avvitandolo al telaio) - Se hai intenzione di applicarlo al manubrio o comunque all'anteriore della vespa collegalo in quest'altro modo in modo da non impazzire a far passare i cavi dalla scatolina fin dentro il tunnel centrale (tanto è la stessa cosa) Per i cavi puoi utilizzare la classica piattina rosso/nero usata spesso per collegare le casse dello stereo..o un cavo con sezione 1 mm qualsiasi che tanto è più che sufficiente.
  17. Il cavo è il rosso, poi da lo prendi da dove ti rimane più comodo (se devi mettere la chiave nel vano carburatore lo prendi dalla scatolina nera di derivazione avvitata al carter, se metti la chiave al manubrio lo prendi dal devio luci). L'altro polo della chiave è la massa e la prendi da un qualsiasi punto del telaio che "faccia massa". Non ti preoccupare per la benzina che non salti per aria..altrimenti tutti quelli che spengono il px quando piove morirebbero fulminati
  18. Carina la realizzazione anche se non è proprio il mio stile..già è tanto se tollero il portapacchi posteriore al px! Anche qui, come per il cilindro small, ci vedrei bene una di queste che si intona anche con il colore carta da zucchero della vespa TARGA BISCOTTI COLUSSI | eBay
  19. Confermo anche io che di codificato non ha nulla..in pratica questo interruttore ha un funzionamento analogo al pulsantino laterale di spegnimento del devio luci: Nel tappo a strappo è inserito un magnete che attira a se un cilindretto dotato di una molla di contrasto inserito nel corpo dell'interruttore, quando il tappo viene tolto (per una caduta o per qualsiasi altra causa) la molla spinge il cilindretto verso due contatti (uno la massa, l'altro il "+" della centralina/bobina) mandando in corto il circuito e facendo spegnere il motore.
  20. Allora avevo visto giusto..se provi a mettere il collettore della siluro ci sono buone probabilità che non riesci a mandarlo in battuta con il cilindro perchè il prigioniero tocca; se così fosse non ti resta che avvitarli nell'altro verso.
  21. Mi sembrano tanto lunghi quei prigionieri di scarico del cilindro..li hai avvitati nel senso corretto? Diciamo che non danno problemi, ma se usi/in futuro userai la marmitta originale possono interferire con il gomito del collettore di scarico
  22. Se, come me non sei un maniaco dell'originalità e non ti va di farti prendere in giro dai ricambisti che vendono "gli or della forcella" a più del doppio, puoi montare benissimo 2 or "comuni" al posto di quelli a doppio labbro (l'importante è che calzino nella sede del mozzo forcella) e altri due per l'ammortizzatore e basta. In commercio, specie nelle ferramenta, si trovano delle scatole con 100 200 or di varie misure che costano pochi euro..ora non dico che tutti sono utili e possono essere applicati alla vespa ma la maggior parte si. E, se si vuole stare più tranquilli, basta segnarsi le misure degli or vespa e vedere se nella scatola ci sono

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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