
tonizzo
Utenti Registrati-
Numero contenuti
542 -
Iscritto
-
Ultima visita
Tipo di contenuto
Profili
Forum
Calendario
Articoli e Tutorial
Member Map
Download
Shop
Tutti i contenuti di tonizzo
-
"La Vespa? Se ha bucato vada dal ciclista". E voi gommisti andate a...
argomento ha risposto a tonizzo in Off Topics
E anche a Baaria te lo riparano... -
"La Vespa? Se ha bucato vada dal ciclista". E voi gommisti andate a...
argomento ha risposto a tonizzo in Off Topics
Se scopano come lavorano, non mi faccio meraviglia del fatto che siano cornuti. Detto questo, si tratta di vulcanizzare una camera d'aria o, al limite, di vendermene una nuova. E invece... ora me la vedo io. -
"La Vespa? Se ha bucato vada dal ciclista". E voi gommisti andate a...
un topic ha aggiunto tonizzo in Off Topics
Carissimi, ho bucato con la Vespa. Metto il gonfia e ripara e vado dai gommisti: - Gommista 1: "Non ho gli attrezzi, mi spiace. Ci vogliono quelli del ciclista". Però dietro di lui ci sono 4 gomme da scooter belle lisce. Come saranno arrivate lì? Mistero... - Gommista 2: "Vespa? No, no, non ne facciamo. Deve andare dal ciclista". "Ma come, è una camera d'aria e un copertone, e non le fate?" "No, qui si usa così" "Nel resto del mondo si va dai gommisti" "Sì, ma a casa mia comando io". Mi metto in marcia, ma prima lo saluto con un bel vaffa. Arrivederci! Promemoria per il pomeriggio: - 1 camera d'aria nuova; - 1 cerchio, copertone e camera nuovi (così l'anteriore va a fare la ruota di scorta) - 1 cassetta attrezzi by Piaggio. Se qualcuno mi potesse spiegare perché nel padano Altomilanese i signori non si degnano di toccare le Vespe, mi farebbe un grande favore. Se poi, qualcuno di voi, riuscisse a indicarmi un gommista zona Castano Primo che si degni di fare 'sti lavori (o anche nel Novarese), avrebbe un caffè pagato dal sottoscritto. Detto senza polemica: a Palermo vai dal gommista e te la riparano. Chissà perché. Grazie -
Perché vado in giro con una Vespa, per giunta 50 originale strozzato allo scarico: 1. Perché le dimensioni non contano, conta la tecnica. E se sai muovere cervello, mani e culo riesci a fare le rotonde a 40 sparato mentre gli altri devono rallentare. Riesci a sgattaiolare nel traffico mentre gli altri si imbottigliano. E, se ci pensi, una Vespa 98 fa solo 20 km più della 50... 2. Perché sono io a decidere che cosa deve fare il mezzo. Deve fare quello che dico io, anche sbagliare la marcia ma fare quello che dico io. Il cambio automatico lo lascio agli autobus urbani e ai berlinoni di lusso; 3. Perché la Vespa è immortale ed è un simbolo dell'Italia. Ha preso in mano una nazione ridotta un cumulo di macerie e, insieme alla Lambretta (diciamola giusta, una volta per tutte per dovere di cronaca) ha portato tanti italiani fuori da dolori e lutti verso un futuro che tanti hanno sperato (e speriamo ancora) di pace e gioia per tutti. E intendo dire proprio tutti. Tante Vespe e tante Lambrette hanno portato gli italiani a lavorare finché non è arrivata la 600, nel '55. E hanno continuato a portarli anche dopo. Lo hanno fatto, ogni giorno, per anni. E continuano a farlo ancora; 4. Perché la Vespa è la cosa più geniale inventata dagli italiani dopo la biga (Life, anni '50); 5. Perché la sognavo a 14 e l'ho avuta a 23. E mi ha portato a lavorare quando non potevo comprarmi una macchina; 6. Perché ha garantito (e garantisce ancora) pannolini e medicine a mia figlia quando ne ha bisogno; 7. Perché arrivo prima degli altri in quanto più agile, parcheggio ovunque e mi rispettano; 8. Perché i bambini, che come i pazzi dicono sempre la verità, quando la vedono dicono: "Uh, che bella!"; 9. Perché a me le tette piacciono vere, e non gonfiate. La Vespa è maggiorata naturale; 10. Perché se non avete capito con che razza di mezzo avete a che fare, meglio per voi un frullo. E le tette (rifatte) di Belen.
-
Cosa sarebbe la COSA con il 4T? Una LML.
-
Vespa in attesa di targa. Entro venerdì sarà montata quella a 6 cifre. 90 euro di spesa...
-
Grazie, allora lascio perdere. Vi posterò una foto del contakm a breve.
-
Ma che stronzata è, scusa? E' una Vespa, e per giunta il modello più accessoriato della serie PK. Ma andassero a scopare il mare, diceva Gianni Brera...
-
E tutto questo con un 50 originale! Carissimi, oggi alle 10.30 il contakm della Vespathema ha ticchettato sul magico numero 24.000. Il passaggio di millennio è stato salutato con una lieve accelerata (come faceva - fatte le dovute proporzioni - anche il Concorde al passaggio del muro del suono) e con una corsetta sul filo dei 50 orari tachimetrici Castano Primo-Magenta per recuperare urgentemente un libro in libreria! Ora che piano piano si avvicinano targa nuova e restauro carrozzeria, vorrei farla tagliandare per bene. Secondo voi è tempo di aprire il motore, o lasciamo stare? Un paraolio di banco lato volano, due ammortizzatori e una pulita alle luci di aspirazione e scarico? Un po' d'olio alla trasmissione? Sbizzarritevi! Il grandissimo piccolo 50 cc è come sempre un piccolo, ma efficacissimo mulo! Lunga vita alla VespaThema!
-
Gluglu, fondamentalmente sono solo piccole sfumature. Ndusgia è tipico di Spìlinga, il paese in provincia di Vibo Valentia patria mondiale della 'nduja. Ma, appunto, basta spostarsi di pochi km e sentire già nduja e in altre zone - credo nel Cosentino - anduja. Il che ha fatto ritenere ad alcuni studiosi una derivazione francese di questo salume, precisamente dall'andouille. Ma da me si dice pure che: girala e vòtala, sempri cucùzza è (girala e rivoltala, ma è sempre cocozza)
-
Era il 1986 e mio zio Lele aveva in uso due PX: un 125 bianco di un amico e un 200 di un altro. Con il 125 bianco (che però, ho scoperto qualche tempo fa, era elaborato 177), mi ha portato a mangiare un gelato. E' stato il mio primo giro in Vespa e ricordo ancora la paura di cadere nelle curve. Ecco, è andata così. Con buona pace di un mio cugino dotato di Gilera 125 che mi fece ustionare le caviglie perché sbagliai il poggiapiedi e strinsi i tubi di scarico. Amen.
-
Anche io suggerisco il sottovuoto. E suggerisco altresì la massima calma e moderazione nell'uso di nduja, specialmente se non calabresi e dunque non abituati al piccante nostrano. Perché la nduja, se uno ci dà sotto, poi si vendica. Vi ho avvisati...
-
Gabriele e Dexolo, attenzione ad alzare il ditino prima di bacchettare e dire che io sia buonista (tuttaltro)! Qui, nelle pagine scorse si è affermato che per colpa degli immigrati l'andazzo dell'italiano sta andando sempre peggio. E su questo non sono d'accordo. Peraltro non ho ancora capito se la frase (vedi pagine precedenti) incolpasse gli extracomunitari di essere colpevoli dello sfascio linguistico del Belpaese o anche dello sfascio del nostro tessuto sociale. Come ho detto nel mio precedente intervento - che evidentemente non avete letto - ho detto che una nazione civile persegue una politica di integrazione, accogliendo chi può accogliere e, se è regolare, insegnandogli usi, costumi e RISPETTO DELLE LEGGI LOCALI. Chi non gli sta bene può andarsene. Quanto accaduto in Inghilterra è frutto di una serie di atti criminali e criminosi che il governo britannico ha domato senza se e senza ma. Se aveste avuto la bontà di leggere i giornali e le corrispondenze di quei giorni, avreste scoperto che tra i criminali c'era non solo gente che viveva sul sussidio dei loro vecchi, ma anche ragazzini undicenni (giustamente condannati a otto mesi di galera per aver rubato una playstation) e, addirittura, una RICCA EREDITIERA. Alla faccia della rivolta sociale! A Londra la gente comune - inclusi gli immigrati onesti - è scesa in strada a spazzare e ripulire marciapiedi e negozi dalla devastazione, scrivendo biglietti di solidarietà ai negozianti danneggiati. Se tutto questo fosse successo a Roma, Napoli o Firenze (e voglio usare qui un titolo stendhaliano apposta), avremmo avuto i vari don Gallo e soci in prima linea pronti a giustificare le violenze e gli sfasci "perché un altro mondo è possibile". Nel mondo britannico la proprietà è sacra e si tutela. E la società si inquadra. E non me la sento di definire l'Inghilterra un paese razzista perché quanto a civiltà e democrazia è millenni avanti a noi. Dex, quanto al tuo scandalizzarti per i ghetti americani: sono le storture che ci sono nel sistema. Ma stai parlando di estremismi. La società in generale è più aperta e integrata della nostra. Altrimenti non avrebbero un presidente nero e un meltin' pot ammirato in tutto il mondo. Come ho detto, le storture ci sono. Ma l'America, su come si gestisce l'immigrazione, non ha certo da imparare da presunti "padani". Che vogliono limitare i posti per gli insegnanti meridionali al Nord. Dimentichi del fatto che l'Italia è una da 150 anni. Vergogna.
-
Mah. Un paese moderno e sviluppato non fa discorsi del genere che "la colpa è degli extracomunitari". Nel 1927 Sacco e Vanzetti furono mandati a morte in quanto italiani e dunque assassini a prescindere. Siccome in grazia di Dio siamo nel 2011 e siamo - si spera - in una nazione civile, le nazioni civili tipo Francia, Inghilterra, Canada o USA non fanno il discorso "la colpa è degli extracomunitari" (cosa a mio modesto parere degna della nostra Lega), ma dicono: "Gli extracomunitari regolari sono una risorsa perché fanno i lavori che noi non facciamo. Se arrivano regolarmente nel paese, vogliono lavorare e integrarsi rispettando noi e le nostre leggi, noi insegneremo loro la nostra lingua, usi e costumi e formeremo una nazione in cui la diversità sarà un vantaggio e non un handicap". Quando mio padre era in Canada non gli dicevano: "Italiano vai a rompere i coglioni al tuo paese, bingo bongo, il Canada ai canadesi", ma il governo del Canada gli ha insegnato le sue leggi, usi e costumi e soprattutto ricordato a lui e a tanti immigrati regolari che erano i canadesi del futuro, i nuovi canadesi che avrebbero portato il Canada nel 2000. Discorso diverso, però, per gli irregolari. Che non erano trattati con buonismo e venivano rimandati al loro paese senza tante storie. Ma come vedete, da qui a dire che la colpa del cattivo italiano parlato dagli italiani o del decadimento del nostro tessuto sociale vada addossata agli immigrati ce ne corre, eccome! Risultato del lavoro di integrazione sopra esposto: gli USA, la superpotenza mondiale a guida dell'Occidente. Che sarà anche contraddittoria, ma è certo più aperta e progredita di un paese in cui esiste gente come Calderoli e Borghezio (certo, negli USA esiste il Ku Klux Klan, ma è un altro paio di maniche e la democrazia ha sempre gli anticorpi per combattere gli estremismi). L'unico razzismo possibile è uno e uno solo, cari amici: le persone per bene da una parte, i delinquenti dall'altra. Indipendentemente da razza, religione, lingua, sesso, condizioni personali e sociali. Quanto al pessimo italiano spesso letto nei vari forum: se a scuola anziché leggere, scrivere e far di conto si fa nozionismo sottovuoto spinto o indottrinamento politico... ecco l'uso infame della lingua di Dante.
-
Non mi è chiaro il senso di questa frase. Devo arguire che se la lingua italiana è allegramente scritta e parlata con la parte anatomica su cui ci si siede è colpa degli extracomunitari? Se ciò non fosse, devo arguire che se l'Italia va male è colpa degli extracomunitari? Un discorso un po' qualunquista che forse lascia, a mio avviso, il tempo che trova.
-
Riposi in pace. Penso saranno in tanti a ricordarlo e dedicargli una preghiera come ringraziamento per le emozioni che ha regalato a tante persone con le sue moto. A me resta una valigia prodotta dalla Cagiva quando ancora non faceva motociclette e che mi ha accompagnato nei primi passi della professione. Grazie, presidente Castiglioni.
-
Secondo me sotto c'è il 1779 Busso dell'Alfetta, sennò non si spiega.
-
Pedale per l'inizio della frenata, appena sento che il ferodo inizia a fare attrito vado progressivamente di anteriore e mi fermo in un fazzoletto. Vabbè che con le velocità che tengo io non faccio testo...
-
Star sta a Px come Fiat 127 stava a Seat 127...
-
E tu perdi tempo con un Liberty?
-
La Vespa, dalla 98 al PX, è stata una lenta ma COSTANTE evoluzione di una società, Piaggio, che produceva - fino al 1967 - SOLO quel modello. Poi venne il Ciao (e non considero l'Ape). Ora, 34 anni dopo la nascita del PX e la sua messa in soffitta nel 2007, stiamo a discutere dell'evoluzione. Come si fa a far saltare 34 anni ad un mezzo che in fondo non ha avuto alcuna evoluzione, se si eccettua il freno a disco? Inevitabilmente: a) o si parte da zero con un - chiamiamolo - PY; b) Si aggiorna un classico come il PX, e buona fortuna; c) Si prende atto che oggi esiste anche la GTS e si prende quella scocca per metterci 5 marce. Queste sono le tre strade possibili, secondo me. Quale sceglierà Piaggio? Mi sbaglierò, ma prenderà la C. Con un sequenziale tipo Burgman.
-
Pezzo neozelandese ampiamente farcito di luoghi comuni sull'italianità, che volutamente vi lascio in inglese per... carità di patria (e di Piaggio) Scooter returns with old twist | Stuff.co.nz Vi segnalo solo alcuni passi: "La Vespa ha trovato il modo per rendere il suo vecchio cavallo di battaglia adatto alle norme Euro 3, ma non so in che modo. Tutta la vecchia struttura ingegneristica dell'ormai 33enne PX è rimasta, incluso un semplice monocilindrico 2T alimentato da un carburatore. Mi piacerebbe pensare che ci siano state delle migliorie così grandi nella tecnologia dei catalizzatori da pulire completamente le emissioni del PX, ma il modo in cui il motore fuma all'avviamento, simile a quello di un barbecue sporco di grasso, dà adito alle varie teorie cospirative che abitano la mia mente sospettosa. Per caso la Piaggio è un grande finanziatore delle campagne elettorali di Sergio (!) Berlusconi? I tester italiani delle emissioni si stanno facendo delle belle crociere nel Mediterraneo a spese degli azionisti Piaggio? La dichiarazione di compatibilità del motore con l'Euro 3 è stata solo appiccicata sul certificato in cambio di un paio di casse del miglior vino toscano? Niente di tutto questo, naturalmente. La Vespa è - insieme a KTM - uno dei primi costruttori motociclistici ad aver reso i 2T compatibili con l'Euro3, ma Piaggio ha superato gli austriaci. Te ne rendi conto quando vedi che gli italiani hanno risolto il problema della catalizzazione senza ricorrere all'iniezione elettronica o al raffreddamento a liquido. Questa conservazione di ingegneria vecchia scuola è vitale per il successo del redivivo PX 150, per cui possiamo dire che la Vespa ha alzato un dito medio fresco di manicure alla complessità meccanica senza senso. Il PX si avvia immediatamente con un colpo sia di pedivella che di motorino e si assesta rapidamente al robusto minimo pop-pop-pop che ricorda una sega a catena". Poi il nostro amico paragona il PX alla GTS 300, che non ha patemi a chiamare Vespa (e dovremmo riflettere un po' tutti su questo, secondo me) "Il telaio Granturismo della 300 supera facilmente quello sbilanciato della PX 150, che porta molto del peso del motore sul lato destro. Da qui lo sforzo della Piaggio per raddrizzare la barca adattando una ruota di scorta superflua sul lato posteriore sinistro del PX. La 300, molto meglio rifinita e più potente, è anche adatta all'autostrada, con la capacità di viaggiare senza sforzo a velocità decenti mentre il PX tocca gli 80 all'ora. La 300 si ferma più rapidamente, porta molta più roba, consuma meno e - ai miei occhi almeno - sembra molto più bella Ora, chiamatemi un realista spietato, ma sono stato abbastanza felice di accettare l'idea che la Piaggio non potesse più produrre scooters come quelli che ha sempre prodotto. Ora che li ha rimessi in produzione, basta solo un giretto sul PX 150 per capire quanto le Vespe siano migliorate nei quattro anni in cui quest'ultimo è stato fuori dal mercato".
-
Buono a sapersi... allora mia figlia aspetterà oltre i 5 anni. Se penso - lo rievocavo ieri con mia moglie - che il primo giro in Vespa l'ho fatto nell'estate 1988, a nemmeno otto anni e senza casco (a quel tempo non era obbligatorio), mi vengono i brividi. E risento la voce di mio zio Lele in questo dialogo: "No, no, non mettere i piedi a terra nelle curve!" "Ma ho paura: e se cade?" "No, no, ca 'a Vespa no ccadi!" (No, no, che la Vespa non cade) Gloriosi anni Ottanta! Com'era bella l'Italia di allora!
-
Coraggio, Zio! Un abbraccio
-
Indicazione per Mondovì? E che siamo, dentro Arrapaho?
Board Life Status
Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
Chi Siamo
Vesparesources.com è dal 2005 il Forum italiano di riferimento per i possessori e gli amanti della Vespa, il capolavoro a due ruote che dal 1946 è sinonimo di genio e qualità italiana nel mondo. Il Forum con oltre 75.000 discussioni e 1.100.000 messaggi è il più completo archivio al mondo su tutto quello che riguarda la Vespa.