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Jack73

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  1. QUOTONISSIMO... BRAVO!!!! Io stesso ho notato questo effetto "discesa lenta" (ma se ci fi caso anche un principio di "affogamento" in apertura partendo dal minimo) mentre facevo delle regolazioni sulla vite aria del mio px con SI20. è bastato mezzo giro di apertura in più per sistemarla.
  2. La mia intermittenza (prearcobaleno - px-e '83) alimentata in cc direttamente dalla batteria non funziona... esattamente facendo la stessa prova che fece Marben (cioè alimentando tutto l'impianto).
  3. quoting.... la mia è tutta originale, proprio come la fece mamma Piaggio e non le è mai stato sostituito nulla (a parte la crociera con altra nuova, ma sempre di serie). Ho un px150e ed ho un getto 98 (che va benissimo). 116 è proprio uno sproposito (inutile e buono per fare fumo stile 007:lol:). Tuttavia non darei per scontato che chi mette dei getti diversi, vada a cercare di andare di più... magari qualcuno cerca una erogazione o una lubrificazione leggermente diversa... si tratta comunque di affinamenti, cioè di interventi che vengono dopo (molto dopo) altri interventi ben più consistenti.
  4. Si a me risulta. Mi é successa la stessa cosa, ma io senza batteria ho 26v in ac e 60v in cc... Abbiamo dedotto che con il multimetro base non é facilissimo misurare la tensione... Ma tanto quello che conta é l'uscita finale dalla batteria. Pochi post sopra trovi tutto.
  5. sisi infatti scherzavo... ho fatto un pò a muzzo :risata:
  6. Questo lo può sapere solo l'Onnipotente, capirai che non è possibile darti una risposta seria e veritiera... Al momento ti posso dire che il sito FMI riporta una convenzione con la Toro. Tuttavia ci sono diverse assicurazioni che fanno degli ottimi prezzi (forse anche migliori) pur senza convenzione. A me ad esempio la mia ha chiesto solo la tessera fmi (senza essere convenzionati) e non vuole l'iscrizione al rs. Altre vogliono l'opposto, altre ancora vogliono tutto. Tutte queste differenze oltretutto variano da una regione all'altra... quindi armati di pazienza e fatti un giro completo reale e poi uno virtuale di preventivi on line.
  7. 5 riconosciuti dal CdS Asi FMI Alfa LAncia Fiat ovviamente gli ultimi 3 non sono idonei alla vespa
  8. era esattmente quello che dicevo prima. Puoi tenere la vespa al rs asi senza rinnovare la tessera personale (che ti farai in fmi). In questo modo la vespa sarà iscritta ad "un" registro storico e tu avrai "una" tessera personale. Non sta scritto da nessuna parte che ti debba tesserare presso lo stesso ente che detiene il registro. Addirittura (ma non credo che ti interessi) potresti anche non tesserarti mai più e la vespa rimarrebbe comunque iscritta al RS (ovvio che in quel caso... o tieni la vespa ferma in garage... oppure ti trovi un'assicurazione che non chiede la tessera, anche se magari si fa pagare 50 euro in più - recuperati dal mancato tesseramento).
  9. ehhh ma io non lo sapevo tutto il discorso sui picchi dell'AC, figurati se mi confondevo per 1-2 euro... il bello che me lo avevano chiesto il voltaggio ed io ho pure detto un bel DODICI VOLT... :mrgreen: siccome non lo avevano, mi sono tenuto vicino senza sapere cosa era meglio fare. Vabbè se si rompe ne metto uno da 220v:mrgreen: Il bello è che invece il raddrizzatore l'ho preso da 25A a 400V!!! (che magari produce una caduta di tensione maggiore...?..?...) . . (adesso mi dice che ho fatto un'altra cazz...)
  10. Non capisco perchè ti sia preoccupato di girare la chiave del contatto, durante l'approccio alla curva... forse mi sfugge qualche particolare... io quando mi trovo a dover eseguire qualche manovra di emergenza mi limito a tenere entrambe le mani ben salde su sterzo/manubrio fino a quando non esco dalla situazione... al massimo per paura di un grippaggio e conseguente blocco, avrei tirato la frizione per garantire che la ruota posteriore continuasse a girare. Comunque, meno male che ti sei tenuto freddo e che non hai incontrato nessuno che veniva nel senso opposto.
  11. quindi io ho esagerato con un condensatore da 3300nF 16V (insieme al ponte di graets a servizio della batteria)?? Sono il solito megalomane :risata:
  12. esattamente... in asi si spende di più, ma se lo fi solo il primo anno non è un problema. In contemporanea potresti avviare l'iscrizione anche sul rs fmi (ma non è obbligatorio che il tesserato ed il suo mezzo stiano sotto lo stesso logo). Io manterrei la vespa in ASI ed farei dall'anno prossimo la tessera solo in FMI, tanto... 1. il codice della strada (per le agevolazioni delle storiche) non richiede la tessera personale, ma l'iscrizione ad uno dei registri riconosciuti. 2. le assicurazioni a volte si accontentano della sola tessera personale+mezzo ultra ventennale... altre volte vogliono l'iscrizione al rs, ma non specificano quale debba essere (perchè da Codice sono equivalenti).
  13. di solito gli adattatori usb per le auto vengono alimentati dagli impianti/batterie auto che erogano anche oltre 13v, quindi penso che sulla vespa dovrebbe andare senza che si bruci. Proverò con qualche device alternativo prima di testare il cell/navigatore, grazie per l'aiuto.
  14. Ma quindi il "prodotto" in uscita dal raddrizzatore/condensatore (che sia cc più o meno "pulita") è utilizzabile per dare carica alla batteria ed alimentare a valle di quest'ultima un adattatore usb per caricare un cellulare?
  15. al di là di tutto, vi ricordo che i 26v me li ritrovo sia a vespa accesa, sia a vespa spenta ed in entrambi i casi senza batteria (il condensatore perde un 0,1v ogni 3-4 secondi circa). A vespa spenta non posso avere in alcun modo una alternata in quanto l'unica fonte è l'elettrolitico. Quindi il dubbio rimane su una domanda: perchè se collego la batteria mi ritrovo 12,8v?? Secondo voi è plausibile la tesi della variazione di misura in relazione alla presenza del carico o meno di cui parlavo al mio post precedente??? Lo chiedo perchè in teoria il progetto nasce senza dover necessariamente ospitare una batteria e quindi considerando che a valle del ponte diodi/condensatore ci si dovrebbe attaccare un adattatore usb per caricare un navigatore (o cellulare) senza bruciarlo con i 26v. Forse una volta collegato un telefono (come anche la batteria) il condensatore si trova in condizione di "spinta" sul carico e quindi il voltaggio scende... Ovviamente mi esprimo con termini non tecnici, ma spero di essermi fatto capire. Non ho avuto il coraggio di attaccare il mio unico cellulare. Altra informazione: se durante la isurazione in ac, passo in cc il valore sale a 60v!!! Il multimetro funziona bene, lo uso da diverso tempo e non ha mai sbagliato un volt
  16. Ho staccato la batteria ed impostato il multimetro su AC: il valore è sempre 26V con oscillazioni leggere tra 26,0 e i 26,6 (il valore lo da anche a vespa spenta perchè c'è il condensatore da 3300nF). Ho provato a staccare uno dei due ingressi ac del ponte diodi ed in effetti la tensione in uscita dal raddrizzatore si dimezza (sempre senza batteria). L'unica spiegazione da profano che riesco a darmi è che il condensatore (in assenza di batteria) una volta caricatosi, eroghi i 26v in assenza di carico... una volta collegata la batteria (che fa da carico) invece si stabilizza sui 12,8...
  17. no, così non vale! Dovevi farci vedere anche le fasi intermedie!! Smonta di nuovo almeno mezza vespa e ricominciamo da li :mrgreen: ------------- Bene bene... sono contento per te, attendiamo delle foto e magari anche un video con musica in sottofondo con recensione completa in stile tg2 motori :mrgreen:
  18. si, tranne sulla preoccupazione del mancato risarcimento perchè quello avviene da parte del Fondo. In sostanza non la vedo dal punto di vista del danneggiato, ma da quello del danneggiante, che alla fine oltre a danneggiare un terzo, danneggia anche se stesso perchè privo di alcuna copertura (se invece sei assicurato, stai tranquillo).
  19. il numero di motore non è assolutmente indispensabile (perchè se compri il carter come ricambio, pare che non sia stampigliato). In quel caso dovrebbe far fede l'ispezione dell'esaminatore. In ogni caso non do per certa questa notizia... potrei sbagliarmi. Aspetta conferme o smentite da altri utenti, oppure chiedi all'esaminatore.
  20. È successo pure a mia madre una volta che volle provare il mio ex frullo (MBK active) con me come secondo passeggero. In partenza aprì tutto il gas e si alzò a candela buttandoci entrambi per terra (c'era il bauletto, quindi nemmeno mi sono potuto liberare in tempo). :risata::risata: Quella fu la prima ed ultima volta che mia madre guidò un ciclomotore.
  21. per quei casi (non tanto sporadici come si potrebbe pensare) esiste da sempre (e per legge) il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada. Il risarcimento avviene quindi... ovvio che poi il Fondo si rivale sul soggetto responsabile. Quindi piuttosto che ribaltare la questione io gli direi: e mettiamo che ad un incrocio causi un incidente con tua rsponsabilità e danni per 100.000 euro. Mettiamo che l'art. 2740cc prevede che tu sia responsabile con tutti i tuoi beni presenti e futuri... mettiamo che quindi anche se sei nulla tenente e disoccupato, il giorno in cui dovessi iniziare a lavorare, subiresti un pignoramento pari ad un quinto del tuo stipendio (quindi se ti vuoi fare un mutuo per la casa la banca ti invita ad attaccarti). Mettiamo che se sei intestatario di vespe e/o auto e/o immobili, la prima cosa che subisci è un pignoramento degli stessi fino alla concorrenza del valore del danno. sei ancora convinto che sia il caso di girare senza assicurazione??? Se non puoi permetterti l'assicurazione, di fatto DEVI lasciare i mezzi fermi in attesa di tempi migliori, ma di certo non si può rischiare.
  22. prima di tutto ho staccato il filo di massa ed il filo di tensione dal regolatore. poi ho preso una batteria da 4Ah carica, che ho collegato ai due fili. A quel punto tutto l'impianto elettrico era in corrente continua ed infatti pur a vespa spenta, si accendevano posizione, anabbaglianti, abbaglianti e stop. Le frecce invece non funzionavano perchè evidentemente l'intermittenza funziona solo in corrente alternata. Poco male, tanto non avevo intenzione di tenere tutto l'impianto in continua, perchè altrimenti avrei dovuto provvedere a mettere l'impianto sotto chiave per impedire che la batteria si scaricasse per una dimenticanza delle luci (o per qualche ragazzino che avesse le mani troppo lunghe, quando parcheggiata in luogo pubblico). Alla fine ho eseguito quasi lo stesso collegamento che ha fatto piero con la differenza di aver collegato anche il quarto polo del raddrizzatore (per recuperare entrambe le semionde). Inoltre ho messo un condensatore da 3300nF a 16v. quindi: il regolatore di tensione è collegato (filo di massa e filo di tensione) ai poli ac del raddrizzatore ed in parallelo all'impianto (che quindi continua a lavorare in corrente alternata). i due poli positvo e negativo del raddrizzatore sono collegati tra loro con il condensatore (quindi in parallelo) ed anche alla batteria (sempre in parallelo). La batteria viene quindi caricata ed è la sorgente da cui prelevare la corrente continua per alimentare ciò che serve. Ho un dubbio: se stacco la batteria e misuro la tensione ai cavi che ne rimangono, trovo una tensione continua di 26v e rotti... se invece riattacco la batteria e misuro la tensione, trovo 12,8v. il dubbio è che la tensione di ricarica sia eccessiva e che la batteria possa durare poco. Forse Piero aveva tenuto staccato dal raddrizzatore uno dei due connettori ac proprio per prendere solo una semionda (ed in effetti 26/2=13). Qualcuno che ne capisce di più c'è??
  23. non credo che si siano spaventati per la minacciata denuncia, figuriamoci, hanno pure la possibilità di rifiutare un'iscrizione e trattenersi anche i soldi. Credo piuttosto che ci tengano ad evitare che si parli male di loro (anche nei casi in cui lo potrebbero meritare). Comunque auguri per il pk, adesso puoi assicurarlo... a proposito, cercati una compagnia che ti consenta l'aggiunta di un secondo veicolo con una piccola aggiunta (alcune lo fanno, ma si presuppone che i veicoli coassicurati non circolino contemporaneamente).
  24. però in questo caso, fanno anche vedere che per mandare un pezzo di carta ci hanno messo 1 mese e mezzo!! Quindi tanto furbi non direi che siano... alla fine quello che serve (a me) per far circolare la vespa è proprio il certificato, quindi se ci vogliono 5 mesi per un'iscrizione + 1 mese e mezzo per aver la carta... beh stiamo parlando di ben 6 mesi e mezzo!!!! ed il tutto sempre ammesso che non sospendano la pratica per rifare le foto!!! in quel caso aggiungiamo 2 mesi = 8 mesi e mezzo.spero che i miei conti siano sbagliati
  25. Nel tuo caso c'era un problema di colore sul riquadro del numero di telaio... nel mio caso potrei opinare che ho "conservato" anche la polvere vabbè la prendo a ridere, tanto ormai le foto sono quelle... certo se si impuntano sulla polvere ci resto male (anche perchè: 1.la vespa non può circolare, quindi ----> niente autolavaggio; 2. se mi metto con secchio e spugna in garage ----> trovo subito il condomino esagitato di turno che coglie l'occasione per lamentarsi).

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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