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Grazie per le informazioni! Quindi una carburazione precisa la dovrò fare finito il rodaggio. Forse ricordo male, ma sul carburatore mi pare ci sia un 58 di getto massimo. È stato sostituito o è originale? (Il precedente cilindro era l'originale, ma alesato fino a rendere le pareti spesse come carta stagnola). Perché a montare un 62, o un 58, non credo che la situazione cambi molto...
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È passato più di un anno da quando ho iniziato il restauro, ma del resto il telaio mi è tornato solo all'inizio di questa settimana. Il montaggio è quasi finito: mancano solo dei "dettagli", faro, scritta sullo scudo, specchietto. Il motore funziona davvero bene, si accende al primo colpo, e anche la frizione a 4 dischi lavora bene. Adesso appena riesco faccio qualche foto. Ora l'unico dubbio sono le varie regolazioni, escluse quelle di frizione, cambio e freni, alle quali devo lavorare adesso, devo pensare alla carburazione: il minimo va abbastanza bene, ma si fa in fretta a sistemare; lo statore mi sembra posizionato bene, per i motivi che ho già detto(si accende al primo colpo, il motore funziona bene, forse è solo un po' troppo anticipato, perché mi sembra abbia molta ripresa, ma ancora non ho potuto tentare un allungo); e quindi devo regolare il getto del massimo. Non credo di avere problemi a farlo, perché ho già letto molti topic a riguardo, però vorrei capire che getti devo usare(a grandi linee) e come procurarmeli.
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Semplicemente usa uno spray per alte temperature, come quello che si usa quando si deve verniciare la marmitta. Credo ce ne siano di tutti i colori, il bianco lo trovi sicuro, se devi fare qualcos'altro blu fluo... ho qualche dubbio.
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Mi vengono in mente due cose, anche se credo che la prima richiederebbe velocità estreme da parte dell'atleta: 1. tenere il diaframma ben chiuso, vista la luce, e aumentare un po' l'esposizione, giusto il tempo che passi il tizio; 2. più probabilmente, molte macchine fotografiche possono scattare in sequenza, e visto la definizione, immagino abbiano scattato le foto, e poi hanno fatto un "merge" con Photoshop. Ho qualche dubbio anche sulla seconda, il lavoro è fatto molto bene: le ombre sono al loro posto, e lo skater dietro, con tanto di tavola sollevata, è sempre nella stessa posizione... Da l'idea che siano stati fatti gli scatti del salto davanti al telo verde, tolto il colore, e poi aggiunti ad un altro scatto fatto in un altro posto. Forse è stato anche cambiato l'obiettivo tra una foto e l'altra.
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È ridicolo... Viene deciso, a priori, semplicemente in base al fatto che le normative non erano ancora aggiornate, senza controllare i fumi di scarico, o i consumi, quali mezzi siano Euro 0, e quindi più inquinanti. Ma non posso credere, che la mia Vespa, con un solo misero cilindro, che fa più di 300km con 5 litri di benzina, possa inquinare più di un auto, con 4 cilindri, che per fare quei 300km deve farne 30 di litri di benzina. E comunque, quale sarebbe la soluzione? Pretendere che tutti coloro che circolano con mezzi vecchi, per via del fatto che non hanno intenzione di stabilire obiettivamente quanto consumino e inquinino, comprino dei mezzi nuovi, che richiedono più benzina, che costano un occhio della testa, che sono stati motivo di inquinamento smisurato da parte delle fabbriche che continuano a produrne, e che sono stati trasportati, per centinaia, se non migliaia, di km da un qualche camion, o aereo, o treno, o nave.
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Potrebbe essere parte del pignone del motorino di avviamento... EDIT: Ho notato solo adesso che era già stata data questa risposta... Però provo anche ad aggiungere che credo che sia di una Rally 200...
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Utilizzando questo frenafiletti è necessario un dado particolare, oppure è possibile utilizzare quello normale?
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Infondo è la soluzione migliore, perché non ho voglia di complicarmi la vita per niente. Ma con frenafiletti intendi il dado autobloccante, oppure quel "collante" o composto simile rosso? E poi, nel caso che io voglia per esempio cambiare l'ammortizzatore, si riuscirebbe a svitare?
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A questo punto, direi che opto per la soluzione "dado autobloccante". Ad occhio direi che le tre creste vengono prese abbondantemente, quando inizierò ad usare la Vespa controllerò spesso, per evitare spiacevoli incidenti.
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Io in effetti non pensavo di filettare l'intero mozzo, ma solo l'interno del perno, per montare una semplice vite, e non un nuovo perno.
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Questa mi pare una buona idea, che era venuta in mente anche a me, ma che mi aveva lasciato qualche dubbio: non saprei infatti come filettare il buco. Ho pensato che potrei usare un helicoil, ma è affidabile? Non ne ho sentito parlare molto, e non ho grandi informazioni a riguardo.
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Dalla foto non riesco a capire a quale dei due perni sia rivolta la freccia, comunque quello di cui parlo io è quello più piccolo, che regge appunto l'ammortizzatore. Vedendo che non esiste il ricambio, e probabilmente è necessaria una pressa per fare quel lavoro, cambierò certamente l'intero mozzo. Il punto è che da questo mio amico lo potrei avere gratuitamente. Vorrei sapere se quello di una Vespa R II Serie si può sostituire al mio. Quali pezzi posso mantenere e quali devo sostituire?
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Non mi sapreste dire quali differenze ci sono fra i mozzi della Prima e della Seconda Serie? Ad occhio gli unici pezzi che mi vengono in mente sono le ganasce con il rispettivo piatto; e il tamburo con relativo porta tamburo.
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Ho pensato anch'io all'ipotesi "sostituzione mozzo". Non mi va di comprarne uno, ma forse riesco a scambiare il mio con un amico, a cui non serve una Vespa funzionante. In tal caso però, si tratta di una Vespa 50 R Seconda Serie. So che vengono utilizzati due tamburi differenti. Quali sono le differenze quindi fra i mozzi?
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Ammesso che si riesca a raggiungere il perno, come pensi si potrebbe togliere? È filettato? Sperando di riuscire a toglierlo, si pone il problema del ricambio. Sembra inesistente, e il fatto di non trovarlo mi fa credere che non sia un pezzo sostituibile...
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No, si tratta dell'ammortizzatore anteriore, precisamente il perno che sta sul mozzo, il cui dado si trova nel 'biscotto'.
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Nessuno sa niente a riguardo? Mi sembra veramente strano che quel perno sia un blocco unico con il mozzo.
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Ho provato a smontare il dado, e ho notato che ha solo 4 passi, quindi non credo che, tra rondella e biscotto, tenendo conto che ho dovuto togliere 1/3 di filettatura, vada bene... A questo punto, vorrei sostituire il pezzo, secondo voi è possibile? Mi sembra strano che possa essere un blocco unico: i due perni di ammortizzatore e forcella immagino siano fatti al tornio, quindi in qualche modo devono essere stati montati al mozzo. Da quanto si vede sugli esplosi, sembrano essere un pezzo unico, ma è veramente così? Se si dovesse poter sostituire il pezzo, esistono ricambi?
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Ciao a tutti, sto restaurando una Vespa 50 R, è la prima, quindi ho fatto un po' di c*****e... Tra cui... ho preso a martellate la filettatura del perno dell'ammortizzatore anteriore, quello che esce dal mozzo e finisce nel biscotto. Si era allargato del tutto all'inizio, e la filettatura era praticamente sparita. Con un seghetto per metallo, ho rimosso la parte finale, ma è rimasto molto corto. Per cui ho montato il dado unicamente con la rondella Grover, serrato con la pistola pneumatica, ma comunque la filettatura non arriva a filo del dado. Non so cosa fare: non credo che il dado sia sottoposto a grandi sforzi, perché l'ammortizzatore fa forza sul perno. Al tempo stesso, però, non voglio rischiare che possa svitarsi per le sollecitazioni. Vorrei sentire il parere di qualcuno più esperto, magari sulla possibile sostituzione di quel pezzo, che non riesco bene a capire se sia saldato, oppure serrato in qualche strana maniera.
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Ma... l'hanno anche depotenziata? Il cavalletto poi mi dà l'idea che se la lascio nel giardino, sparisce sotto terra.
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È un po' che non scrivo, visto che al momento, non avendo ancora il telaio, non ho quasi nessun lavoro da fare alla Vespa. Stavo però pensando di iniziare a chiedere riguardo ad alcuni dubbi che mi sono venuti. Innanzitutto, al rimontaggio, dovrò certamente regolare carburazione e fasatura d'accensione, inoltre ci vorranno un po' di chilometri di rodaggio. Quindi si pone il primo dubbio: se la Vespa per esempio ha la carburazione magra, fatica a salire di giri, ma lo stesso accade se lo statore è troppo anticipato. Quindi, come posso sapere da cosa iniziare? E poi, per quanto riguarda il getto massimo, non posso fare "tirate" in terza: il GT è in rodaggio. Immagino sia qualcosa di molto comune, quando si finisce una revisione del motore. Voi di solito come vi comportate a riguardo?
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olio miscela c'è un nesso tra il colore e la composizione?
argomento ha risposto a gio97 in Off Topics
Quindi se intasi il cesso dell'ospedale, era semi-sintetico? -
olio miscela c'è un nesso tra il colore e la composizione?
argomento ha risposto a gio97 in Off Topics
Se poi non sei convinto, puoi sempre provare a berne un bicchierino... -
Se volevo usarla per la prova, pretendeva che facessi una revisione davanti a lui... "L'officina è aperta, andiamo a metterla sui rulli", mi ha detto, ma perdere tutta la mattinata, pagare più di 30€, e forse constatare che non riusciva a passare la revisione per il rumore, ho preferito lasciar perdere; ma sta di fatto che quella Vespa non è elaborata. Beh, il prossimo esame andrà meglio, vedrò di procurarmi un'altra Vespa.
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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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