non è che uno vuole farsi un tatuaggio e poi deve pensare a cosa farsi, ma l'esatto contrario. Ti succede qualcosa, la vuoi ricordare e allora te la imprimi per sempre sulla pelle. Personalmente non capisco chi se li fa cancellare, fanno parte di te e della tua storia, come le rughe che tutti più o meno abbiamo o avremo... vabbè, solo un mio pensiero personale.
Il primo, un mega tribale in fondo alla schiena, sull'osso sacro (adesso di gran moda ma all'epoca no) a 18 anni, perchè avevo 18 anni. Mi accompagnò mio padre, tutto nero ripassato due volte.
Il secondo L'ideogramma PAO in cinese sul polso sinistro, significa PRESERVARE/AVERE CURA, in realtà nessun motivo particolare, ma è una cosa che fa parte del mio carattere.
Il terzo ai 30 anni, una corona sul coppetto con la mia data di nascita e il mio nome.
Il quarto, forse il più importante, nel 2008 quando io e mio marito ci siamo decisi per la fecondazione assistita, è una carpa Koi con gli ideogrammi di forza e coraggio (lui ne ha una sulla spalla) per ricordarmi sempre le fatiche, le cadute e speranze passate in questi anni.
Il quinto lo farò tra un mese, a colori: un ramo di fiori di ciliegio (sakura) col significato giapponese ovvero l’amore per il bello che non è mero senso estetico, bensì comprensione della grandiosità e magnificenza della vita, pur nella sua caducità. Questo perchè i risultati cercati non sono arrivati, ne siamo consapevoli, tristi a volte, ma andiamo avanti e accettiamo il nostro destino.