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Ok, mi rimane la curiosità di sapere perché la mia special era stata allestita così... Mi chiedo se usando le due lampade posteriori in parallelo, frenando, e magari interrompendo così l'alimentazione a quella di posizione (l'interruttore è normalmente chiuso), quella dello stop (con più watt e dunque sino a quel momento meno "accesa") attraversata da più corrente darebbe, a questo punto, quella maggior intensità da sembrare uno stop per davvero. Le luci dovrebbero essere sempre accese, suppongo. Ritengo fosse comunque una qualche modifica conosciuta all'epoca, perché l'ex proprietario non ha praticamente modificato nient'altro, segno, a mio avviso, che non fosse uno da inventarsi chissà quale diavoleria per avere lo stop posteriore. Purtroppo non ho fatto verifiche prima di smontare tutto. Magari un stop potrebbe funzionare con una luce a led alimentata da una batteria dedicata ed un interruttore normalmente aperto al pedale. Ci sarebbe la rottura di doverla ricaricare di tanto in tanto e non ho idea di quanto potrebbe durare. Sicuramente qualcun'altro ci ha già pensato e magari già fatto, ma se non ha preso piede, non dev'essere questa grande idea dopotutto...
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Grazie Sartana. Seguendo il forum avevo già capito che sai praticamente tutto... Infatti il fanale trovato è proprio quello. A scanso di intoppi, penso che andrò al collaudo con la Vespa come mamma Piaggio l'ha fatta, con il suo giusto fanalino e seguendo gli altri tuoi consigli. Mi rimane da dire che, a sensazione, non credo che l'eventuale stop aggiunto possa funzionare davvero come dovrebbe, sia a luci accese che spente, tra circuiti aperti, chiusi e assorbimenti supplementari. Non è che sapresti (sempre che tu abbia ulteriore pazienza, ovvio) chiarirmi anche questa questione, anche prima che mi metta a ragionarci sopra? (Per esempio, a luci accese, frenando, non calerebbe significativamente l'intensità delle altre luci?)
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Immagino che l'informazione che sto cercando sia magari già contenuta in una delle discussioni già postate e l'ho anche cercata in mezzo a tante altre, ma magari qualcuno può darmi una risposta precisa e definitiva. Una Vespa special 50 del '78 deve avere la luce stop posteriore per passare il collaudo ed essere reimmatricolata? Io, su quella che sto restaurando, ho trovato un fanale posteriore diverso dallo standard (che credo abbia solo una luce), con due lampadine ed un interruttore normalmente chiuso installato sul pedale del freno, ovviamente per alimentare la luce dello stop. Considerando che ne capisco abbastanza di impianti elettrici, qualcuno potrebbe anche solo descrivermi velocemente come si collega questo interruttore nel caso lo si voglia (o debba) utilizzare? Grazie
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Dunque, grazie, ma solo per capire meglio: nell'illustrazione la rondella dovrebbe essere esplosa tra 8 e 9, e non tra 9 e 14 come appare (smontando i componenti non esce di lì...). Infatti proprio la figura mi aveva creato dubbi, mentre la logica mi suggeriva il montaggio che hai ben descritto. In ogni caso grazie ancora per l'aiuto.
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Ragazzi ho bisogno di un aiuto, sperando di riuscire a spiegarmi senza illustrazioni o fotografie (almeno per il momento). Sto montando il carburatore sul motore di una vespa 50 special del '78 per provarlo a banco. Non riesco a capire dove vada montata la guarnizione in feltro (dimensioni 19x27x3,5 ca.) Dagli esplosi che trovo in rete sembrerebbe tra il collettore in acciaio collegato al cilindro (montata dunque su questo) e la parte larga del tromboncino in alluminio di collegamento al carburatore, ma se la monto in questa posizione non riesco a spingere abbastanza il tubo in alluminio in modo da bloccarlo con l'anello elastico sulle alette del collettore in acciaio. La domanda è: non è che la guarnizione vada montata dall' altra parte del tromboncino? Grazie. - - - post uniti in automatico dal sistema - - - A proposito... Ritengo vada imbevuta d'olio, o no? Ri-grazie
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Ritrovo in garage la mia primavera ferma da 35 anni...................
argomento ha risposto a 2pi in Restauro Smallframe
Mi sa che molti attempati forumisti magari sorprenderanno la mamma con una strana telefonata, in questa domenica di ottobre... -
Personalmente credo che anche una boccola inserita praticamente senza interferenza, ma applicando un loctite per bloccaggi coassiali, funzionerebbe. D'altronde i cuscinetti si bloccano anche così quando le sedi sono diventate lasche, dunque in teoria...
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Perfetto! Gentilissimi come sempre: si impara più da un paio di risposte qui che da decine di ricerche in giro...
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Grazie per la cortese risposta. La vespa montava un gt originale che ho sostituito con uno nuovamente da 50 cc. A questo punto tutto il resto mi è chiaro, insisto solo sul sapere se basterebbe una guarnizione con ricavato un foro da 10 per rendere il carburatore di nuovo pari all'originale (ma forse non è così semplice, vero?) nel caso l'alesatura comporti qualche problema di carburazione. Quando l'ho avuta non marciava e al momento la vespa non sono ancora in grado di provarla, per cui la domanda è, al momento, solo teorica.
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Ricondizionando una Vespa Special del 78, in apparenza del tutto originale, mi ritrovo con un carburatore il cui passaggio è stato malamente alesato per la parte iniziale a Ø 16, per poi proseguire Ø 13. Visto che ci ritrovo montati getto massimo da 52,minimo da 38 e starter da 50 (cioè quelli montati all'uscita dalla fabbrica, se ho capito bene) mi chiedo quale potesse essere il motivo di una tale maldestra modifica, ma soprattutto se questa, lasciata com'è può influire sulla velocità massima, aumentandola al punto di non far passare il collaudo alla vespa (che dovrò fare in motorizzazione, mi pare, visto che non ho il libretto). Eventualmente, basterebbe diminuire il passaggio, con una sola guarnizione con foro corretto, per riportare tutto come dovrebbe essere, o in che altro modo si può fare? Scusatemi le domande probabilmente banali, ma la mia inesperienza al riguardo è grande. Grazie
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Cosa mi consigliereste di montare su di una Vespa 50 Special riportata alle condizioni originali e che deve passare il collaudo. La domanda riguarda marmitta, candela e getto. La marmitta sarebbe poi eventualmente compatibile con un gruppo termico da 75 se dovessi decidere di montarlo? Ovviamente i miei dubbi riguardano soprattutto la marmitta visto quanti tipi e marche si trovano in commercio. Grazie
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Mi scuso per non aver risposto e ringraziato prima, ma ero nell'impossibilità di farlo e lo faccio adesso. Nel week-end riprenderò per mano la vespa, ma pare che adesso, dopo aver rimesso a posto l'albero montando il piatto ganasce, vada bene. Avevo in effetti tirato l'albero dentro al cuscinetto (facendo per la verità fatica) ma probabilmente nonostante questo il cuscinetto si era spostato chiudendo i carter non essendoci il portaganasce al suo posto. Anche la leva della messa in moto pare lavorare correttamente. Grazie ancora per i preziosi consigli. Me ne serviranno ancora, ritengo, per proseguire nel montaggio della mia special, che purtroppo procede molto lento a causa del limitato tempo che posso dedicargli.
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Perfetto! Grazie ancora per le cortesi ed apprezzate risposte.
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No, non l'ho montato. Se andava fatto, a questo punto ho sbagliato. Però confesso che non ho capito bene l'ultima riga, non è che la potresti tradurre per uno piuttosto ignorante in materia come me? (Quando sbaglio qualcosa, come in questo caso, mi do del presuntuoso, ma mi assolvo perché provando a far le cose da me, provo un vero divertimento. Anche nel doverci riprovare più di una volta...) Grazie
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Ho appena chiuso un motore di una Special, ma pur non avendo incontrato particolari difficoltà, l'inserimento delle marce intervenendo dal selettore è praticamente impossibile. Il meccanismo montato sul semicarter non presentava difficoltà di funzionamento per cui ritengo sia intervenuto qualcosa successivamente. Non avendo esperienza sul rimontaggio di motori, la mia preoccupazione, più che di dover riaprire, è quella di non capire cosa c'è che non va e dunque di non poter rimediare. Da quasi ignorante in materia non ho nemmeno idea di che forza ci sia da esercitare sul selettore per cambiare, ma a sensazione tentando di forzare è probabile finire per rompere qualcosa, giusto? Ringrazio in anticipo se qualcuno volesse provare a suggerirmi qualcosa per aiutarmi a capire qual è il problema.
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Oggi, riassemblando il motore di una 50 special, ho incontrato una difficoltà imprevista: non riesco ad inserire l'albero portaingranaggi delle marce del suo cuscinetto. Non ci sono problemi di ammaccature o cose simili, eppure non c'è verso di inserirlo. Ho, ovviamente, provato a tirarlo in posizione usando un distanziale (un tubetto per far forza solo sull'anello interno del cuscinetto) ed usando il suo dado, impugnando l'ingranaggio di una marcia per trattenerne la rotazione dall'altra parte. Ma la forza da applicare è troppo grande (in fin dei conti si usa una chiave da 22, quindi con una leva bella lunga) e niente si muove. Non vorrei rompere qualcosa, cosa sto sbagliando? Cos'altro provare? Mettere, come ho letto per altri casi, l'albero in congelatore e scaldare un po' il cuscinetto potrebbe fare la differenza? Quello che mi lascia perplesso è che non pare un inserimento difficile, proprio non entra, e non mi pare il caso di usare un martello. O sì? (Ovviamente non ho sbagliato cuscinetto). Se qualcuno ha una qualche idea su come procedere, lo ringrazio sin d'ora.
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Certo, ne sono perfettamente cosciente! Ma voi credete che nei peggiori regimi totalitari (senza voler far assurgere VR a tali livelli, ovvio), dove non si può parlare di questo di quello, o criticare il manovratore, non ci siano regolamenti o leggi che lo vietano? Prese poi a pretesto per chiudere la bocca, o peggio? La verità, unica verità, vi piaccia o no è che chiunque, ovunque, dovrebbe poter esprimere le proprie idee, salvo, ovviamente, essere disposto a portarne le conseguenze. D'altronde non avete creato una sezione apposta dove parlare di argomenti che non siano Vespe? Tutto, ma politica no, per amor di Dio... Ma, ovviamente, siccome avete un "regolamento" e qui siete i padroni, potete sentirvi liberi di censurare la mia posizione in quanto non "allineata". Mica me la prendo, in realtà mi dispiace per voi e capisco che per molti l'idea che qualcuno non si uniformi alla propria visione (sia anche di cosa si può o non si può parlare in un forum "privato") sia semplicemente inaccettabile. Grazie.
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Faccio riferimento alla discussione con tale argomento appena chiusa. Non avrei partecipato, anche perché le posizioni ideologiche di chi ritiene di avere la verità in tasca, di qualunque parte sia, non mi attirano particolarmente. In tutta verità, trovo però avvilente questo correre ad auspicare la chiusura di discussioni cosiddette "politiche", quasi che il mondo dei vespisti sia fatto da una razza aliena, che non si occupa di quello che incide (e per davvero!) in ogni aspetto della nostra vita. Questa intolleranza, nascosta dietro farisaici regolamenti, è davvero qualcosa che non vorrei vedere in una comunità aperta, tollerante e disponibile ad ascoltare comunque quello che gli altri hanno da dire. Evidentemente Vespa Resources non lo è.
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Eppure sono convinto che ad un esame manuale, senza strumenti adeguati, sia impossibile distinguere tra un cuscinetto di buona qualità e uno mediocre. Tra l'altro parlando di cuscinetti radiali rigidi, bisogna sapere che questi non sono studiati per carichi assiali e non ha molto senso provarli in quest'ottica. Probabilmente è questo che dà la sensazione di gioco eccessivo (muovendo avanti e indietro l'anello interno rispetto a quello esterno) mentre per questo tipo di cuscinetti quello che conta è il gioco radiale, sempre dell'ordine di millesimi di millimetro, arrivando ai centesimi, sia che si parli di C3 o C4, dunque praticamente impossibile da valutare a sensazione. Ho a che fare con i cuscinetti da una quarantina d'anni e pur avendo visto, occasionalmente, anche prodotti di bassa qualità, mai ho potuto giudicarla per così dire "a mano". Possono essere rumorosi, fuori tolleranza, poco duraturi, mal rifiniti, ma difficilmente palesemente inadatti a fare la loro funzione. I costi di produzione dei cuscinetti di questo tipo sono talmente bassi e la tecnologia per costruirli talmente assodata, che farli del tutto male non costerebbe meno. A questo punto a che pro? Tenendo pure conto che in verità nelle vespe non è che siano poi richiesti cuscinetti al top di gamma.
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Per i cuscinetti radiali rigidi non ha molto senso parlare di gioco assiale, qui si fa riferimento a giochi radiali. Le differenze di gioco, tra i vari tipi dei cuscinetti menzionati, si misurano in millesimi di millimetro, non certo in decimi. A questo proposito potrei consultare delle tabelle ed essere preciso, ma a cosa servirebbe in fin dei conti? Se l'indicazione è di montare un certo tipo di cuscinetto, lo farei senza pensarci su troppo. E non si pensi che in giro ci siano poi tanti cuscinetti contraffatti, non di queste misure almeno, visto che hanno un costo dal grossista di 2/3 euro (il prezzo di listino non ha molto senso, essendo fantascientifico, ma vengono abitualmente scontati dell' 80/85% se di marca primaria come SKF, FAG, altrimenti di più). Non ne sono sicuro, ma ritengo che nel caso specifico i cuscinetti vadano montati con giochi maggiorati per questioni di escursioni termiche e forse di allineamenti. Spesso, in meccanica, si ricercano cuscinetti particolarmente precisi e con giochi ridotti (si pensi agli assi mandrino delle macchine utensili) ma evidentemente non è il caso delle nostre Vespe.
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In effetti ho anche gli spessori. A questo proposito (il manubrio non l'ho smontato io) la rondella ondulata va messa tra il distanziale e quella piana (questa a contatto con il manubrio). Oppure tra la puleggia e la rondella piana? Mi spiego meglio in senso di montaggio dall'interno verso le manopole è: puleggia, rondella ondulata, rondella piana, distanziale, manubrio oppure puleggia, distanziale, rondella ondulata, rondella piana, manubrio? Ho la sensazione di aver visto tutti e due i montaggi. E' possibile? Grazie
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Sto riassemblando un manubrio di una vespa special 1978: mi ritrovo con le due pulegge dove si fissano i cavi, la piastra in acciaio, il soprastante fermo in plastica dove terminano le guaine, due rondelle ondulate e due rondelle piane. Di tutti questi pezzi credo di intuire il collocamento, quello che mi sorprende è di non ritrovarmi uno spessore (un disco in acciaio) da collocare (credo io) tra la parte mobile della selezione marce (dove si monta la manopola insomma) ed il corpo centrale del manubrio. Qualcuno si ricorda se ci va? Perché altrimenti le due parti in alluminio sfregherebbero tra di loro, giusto? Altro dubbio: sulla parte opposta (sul tubo dell'acceleratore qual è la funzione della molla semicircolare montata sul tubo stesso? Tenere in posizione il tubo stesso? Le domande sono probabilmente già troppe, ma ne aggiungo una: si trovano anche gli esplosi per le special di fine anni 70, inizi 80, oppure ci sono solo quelli per i modelli precedenti che ho già visto? Grazie in anticipo a chiunque volesse aiutarmi in qualunque modo.
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Accolgo l'invito di gluglu e faccio una brevissima mia presentazione. Sono di veneranda età (più o meno sui sessanta) e mi sto cimentando in un restauro di una vespa 50 special del 1978, come richiestomi da mia figlia. Per procedere con questo ho, spero solo momentaneamente, accantonato quello di una Yamaha XT500 del 1977, mia dall'epoca. Devo dire che la vespa, ricevuta in regalo, era messa malissimo, e non sarebbe valsa la pena, probabilmente, di provare a rimetterla in strada. Tra l'altro le mie competenze nel campo non sono ferratissime, ma devo dire che proprio qui, consultando il forum, ho trovato spesso adeguate risposte ai miei dubbi e di sicuro adesso, che inizierò per davvero il riassemblaggio della special, porrò anche domande specifiche, contando sulla cortesia e disponibilità senza pari di tutti i forumisti. Un saluto dunque a tutti i frequentatori di questo forum senza eguali.
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Leggo ed accetto di buongrado le critiche: infatti la mia preoccupazione era proprio quella di suscitare qualche rimostranza. A mia discolpa provo a far notare che non ho fatto riferimenti precisi a qualcuno che avrebbe scritto male po', e avevo pure cercato di pormi con un atteggiamento non di superiorità (che sarebbe stato assolutamente fuori luogo, ovvio). Diciamo che mi sono regolato un po' sulle mie convinzioni: se qualcuno mi fa notare, con il giusto atteggiamento, un errore, se lo credo ne tengo conto, altrimenti no, ma senza, per questo, offendermi. In fin dei conti la cosa vale anche per le questioni tecniche nel campo della meccanica, mica solo per quanto riguarda l'ortografia. Ignorare, eventualmente, qualcosa, non è mai una colpa in sé, può esserlo solo in condizioni particolari.
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Ragazzi, immagino che molti non la prenderanno bene, ma io, dopo averci pensato un po' lo faccio notare. E' vero che siamo su di un forum che parla di Vespe, ma se anche, ogni tanto, ci ricordiamo della nostra bella lingua, male non fa: per indicare poco si scrive po' e non pò. Dichiarato che ho fatto studi tecnici e non letterari e sono ignorante di mio, di vespe e di grammatica. Spero che questo basti ad assolvermi dall'accusa di voler fare il "professore" fuori luogo (d'altronde pure il correttore ortografico lo fa notare...). Con simpatia.
Board Life Status
Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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