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Bellafrance

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  1. Se cilindro (compreso piano di appoggio) e pistone sono identici a prima mi verrebbe da dare la colpa allo scarico. Io proverei con una marmitta più performante. Nel mio ho montato una polini di cui sono molto contento. Non ho però fatto confronti con altre escluso una sito ed l'originale piaggio che montavo in precedenza. Ciao
  2. Grazie Marben della spiegazione. Relativamente alla targhetta la mia ne era sprovvista. Magari era optional oppure è stata prelevata dai soliti ignoti nei primi anni... Ciao
  3. Se ho capito bene questa non elestart ha telaio successivo alla mia ma non ha i particolari in nero.. Riguardo ai fascioni non so come la pensa l'Fbi però erano un accessorio ordinabile all'acquisto. Io ho il preventivo del concessionario Piaggio di acquisto che li comprende. Fosse per me non li farei togliere.. Ciao
  4. Anche a me sembra poco plausibile l'ipotesi dei telai già numerati ed assemblati negli anni successivi. Però non mi convince del tutto nemmeno l'ipotesi che le modifiche sopra le abbiano introdotte progressivamente nel corso dell'86. La mia che ha tutte le modifiche dovrebbe essere rimasta invenduta fino al 1990 (potrebbe essere) ma non torna con altri arcobaleno con produzione da telaio successiva alla mia senza modifiche o con modifiche parziali. Riguardo al serbatoio anche nella mia è nero con tappo in plastica e scritta benzina mentre la fusione del manubrio non mi ero mai accorto delle differenze, la guardo vi dico. Altre "stranezze" sulla mia sono: Predisposizione del cicalino per le frecce, ho i due fili che arrivano nel bauletto e non li ho mai trovati in vespe dell'86. Statore, quando l'ho cambiato anni fa montava un modello diverso rispetto a quello previsto sul catalogo ricambi. Ha i cablaggi delle serie anni '90. Potrebbe essere stato cambiato negli anni '90 in un tagliando alla piaggio, non ho dati certi in merito, però non ci sono segni di modifica "posticcia" da meccanico al cablaggio da telaio, sembra "nato" così. Il mistero si infittisce.. Ciao
  5. Ciao Marben, c'è qualcosa che non sono riuscito a spiegare tra i particolari montati ed anno di produzione di queste ultime serie di arcobaleno. Se la mia vespa fosse stata prodotta nel 1986 come dice la Piaggio e fosse rimasta invenduta fino al 1990 non credo che l'avrebbero "aggiornata" esteticamente cambiandogli piccoli dettagli estetici che avrebbero comportato un costo elevato. Potrebbero averla prodotta alla fine dell'86 con già le modifiche ma non torna con altri arcobleno '86- '87 con i particolari cromati, con un altro dell'89 con particolari in nero e sprovvisto di serigrafie sul devioluci di un amico, con quello di Vesparo ed altri visti negli anni ai raduni. Una spiegazione possibile è che la Piaggio avesse un quantitativo di telai prodotti e tenuti in "deposito" che hanno poi assemblato negli anni successivi in base agli ordini e che quindi montavano progressivamente le varie modifiche. Però non mi sembra credibile per un gruppo industriale di quelle dimensioni ed organizzazione avere a magazzino un numero di telai in attesa di assemblaggio per anni. Qualcosa mi sfugge..
  6. Dimenticavo, l'ammortizzatore è un Bitubo e la chiusura del bauletto cromata non è originale (era nera)..
  7. Ecco qualche foto dei particolari di cui discutevamo. Telaio VSX1T 30108XX. La cresta sul parafango l'ho trovata al rovescio, poi ho visto una foto su vespatecnica con un px con la cresta al rovescio come la mia e con gli amici ci punzecchiamo felicemente (scherzando sostengo che la mia e quella su vespatecnica sono corrette mentre tutte gli altri milioni di px prodotti sono al contrario..). Leve al manubrio e le scarpette del cavalletto non sono quelle originali, il foro specchietto sul manubrio è chiuso con un adesivo, specchietto sx originale con colonna montata sulla staffa, specchio dx anni '80. Anche la marmitta non è Piaggio. Ciao
  8. Io ne ho uno immatricolato nel 1990 che secondo la Piaggio è stato prodotto nel 1986. Ha bordo scudo, cavalletto e copri ventola neri. Tappi in plastica sui mozzi (hanno un foro più grande), serigrafie sui blocchetti luci e foro al manubrio per specchietto. Nessuna modifica da quando venne ritirato dal concessionario tranne quelle che ho fatto io. Negli anni ne ho visti altri immatricolati intorno al 1990 con gli stessi particolari. Quelli più vecchi non avevano le serigrafie sui comandi luci, in quelli più recenti cambiava anche leggermente il colore del materiale luminescente del tachimetro (tendente al verde). Ciao
  9. Si, intendevo le ganasce. Io le ho montate solo anteriori e frenano proprio bene, potenti ma modulabili anche d'inverno con temperature basse.
  10. Li ho montati anch'io i ceppi malossi all'anteriore e mi sono piaciuti. Ciao
  11. Per centrarlo a dado cerchiato di giallo lento tiri la leva del freno cosi i ceppi si spostano e si "centrano" e stringi il dado sempre tenendo frenato. Se le rondelle a tazza sono in buone condizioni e serrate alla giusta coppia bloccano il perno nella posizione ma quando tiro la leva per frenare gli lasciano un minimo di libertà da muoversi ad ogni frenata. Quindi il sistema si "autocentra" ad ogni frenata facendo aderire la massima superficie dei ceppi al temburo. Se quel minimo di libertà non c'è il sistema è "manual centrante" cioè allento il dado, tendo il freno e stringo il dado permette di centrare comunque i ceppi che frenano meglio e si adattano prima. Ripetendo il centraggio manualmente frena decisamente meglio di un tamburo normale. La mia vespa ha funzionato per tanti anni in versione "manual centrante" fino a quando non ho trovato delle molle a tazza di ricambio (le vecchie erano diventate piatte). Se il sistema funziona, spingendo a mano (con un giravite) sul dado dove è inserita la chiave dovresti riuscire a muoverlo leggermente (1mm circa) e deve rimanere fermo. Così hai portato fuori centro le ganasce, tirando la leva del freno dovresti vederlo muovere leggermente mentre le ganasce si "centrano". Attenzione che allentando troppo il dado cerchiato in giallo il sistema si posiziona con uno dei due ceppi contro il tamburo quindi la ruota è frenata. Quindi o le molle a tazza forniscono la giusta tensione (bloccato ma con un minimo di libertà da "autocentrarsi") altrimenti è meglio "manual centrante" che libero di muoversi. Ciao
  12. Io l'ho montata sul mio arcobaleno e su quello di un amico senza nessun problema. Ho solo attaccato la molla di richiamo del cavalletto al telaio un foro più a destra (o sinistra) rispetto a com'era prima. Per il resto ok. Come carburazione qualche getto in più. Nella mia ho un 120 rispetto al 116 che aveva (miscelatore) ma ha anche un leggero anticipo sull'albero. Quello che ho notato è che "ingrassa" al minimo e bassi regimi rispetto all'originale, ho regolato la vite aria sul carburatore.. Ciao
  13. Io anni fa feci un esperimento, tagliai un vecchio parabrezza sulla mia altezza. È a metà tra i due faco delle foto, ripara praticamente come quando era alto ma in caso di pioggia raddrizzando la schiena vedo oltre il bordo e l'aria tiene pulita la visiera del casco. Niente riflessioni con gocce, sento meno le scie e frena meno rispetto a quando era a misura intera. Ciao
  14. Ma per regolare la ghiera che sta in alto come ci si arriva quando è montato?!?
  15. Io ho montato i bitubo nel 2006. L'anteriore è ancora una meraviglia (13 anni), il posteriore dopo 10 anni ha avuto una rottura del blocco di fondo corsa in estensione che ne impediva appunto la completa estensione ma funzionava ancora. Aperto per revisionarlo ho trovato lo stelo rigato così non ho proceduto perché rischiavo che poi perdesse. Sostituito con un yss regolabile modello "base". I bitubo li ho apprezzati molto, sia in città sia nei viaggi soprattutto da carichi. Unico difetto per me è che il posteriore aveva una risposta un po' secca anche regolato sul morbido per i miei gusti (l'anteriore volendo si regola più morbido). Assorbiva comunque meglio le buche di un ammortizzatore "base". L'Yss normale al posteriore che ho ora è meglio di altri "normali" avuti in precedenza però a gas era un'altra cosa. Facci sapere come vanno gli yss a gas che ci faccio un pensierino…
  16. A distanza è difficile aiutarti. Mi è capitato di vedere motori restaurati con cura però abbinati a scarichi "pieni" di depositi quindi con prestazioni modeste.. Ciao
  17. E' successo anche alla mia, funzionamento perfetto fino a che si scaldava bene con il caldo torrido e poi smetteva di fare scintilla. Dopo 5 minuti si raffreddava e ripartiva per poi rifermarsi.. Era lo statore, cavi ancora discreti con guaine rigide (col calore e gli anni diventano dure e si tagliano) ma integre. Sostituiti cablaggi ma continua a smettere di funzionare da caldo e quindi sostituito. Prima dello statore controlla bobina e relativi cablaggi che è un'operazione più veloce.. Ciao
  18. Quella con candela meno centrata è dei primi rally ma non saprei dirti se abbinata alla femsa o no. Le altre 2 sono di un p200e quella usa senza appoggi ed arcobaleno quella USA con gli appoggi. Ce ne sono altre non USA ma ora non trovo le foto. Ciao
  19. La gs andava con la benzina "normale" che negli anni '50 aveva un numero di ottano di 84-86. La verde di oggi è a 95 quindi non mi sembrerebbe esagerato. Molto fa anche la camera di combustione (forma, ecc.). L'unica sarebbe provarla..
  20. Poi ho due teste USA con e senza "appoggi". Quella USA con gli "appoggi" è la più compressa che ho. Si vede bene dalle foto di lato che è decisamente più bassa. Magari è uscita di fabbrica con una non conformità (più compressa del normale)..
  21. Cerca nel forum che ci sono varie discussioni a riguardo. Di teste 200 ne hanno fatte diverse versioni, di testa rally ho solo questa foto dove si vede il codice
  22. Non ricordo di quanto ho smagrito perché lo faccio ad "orecchio", ma era poco. Sarà stato un 1/2 giro di vite..
  23. Io ho un albero pinasco con + 10° di apertura rispetto al suo originale (quindi "poco posticipato") su 200. La maggiorazione migliora il riempimento cilindro nel senso che aumentando la durata della fase preleva un po' più di miscela aria/benzina in arrivo dal carburatore. Non mi ha richiesto di adeguare la carburazione cioè di variare il rapporto aria/benzina con cambio del getto del minimo. Sono però intervenuto sulla vite aria del minimo aumentando leggermente l'aria (quindi ho smagrito) per avere un funzionamento "rotondo" al minimo. Il vantaggio è che non "mura" più oltre un certo regime, prende più giri ma soprattutto ora la spinta cala progressivamente. Per capirci prima in terza arrivava agli 80 indicati e non andava oltre. Ora arriva agli 80 con "vigore" poi però continua a spingere (con meno forza) fino a 90 e se insisti sale ancora anche se oltre gli 85 mettendo la quarta spinge di più.. Aumento di prestazioni e di consumi minimo. Il getto del massimo l'ho aumentato perché oltre alla modifica sull'albero ho montato un scarico diverso (polini original). Ciao
  24. Peccato per il verso di rotazione diverso tra anteriore e post, diventa una scocciatura invertire la ruota anteriore con la posteriore (uguale ai michelin city grip winter). Io di solito la nuova gomma la metto sul cerchio della ruota di scorta (ed il pneumatico finito lo smaltisco) così approfitto per rimuovere eventuale ruggine dal cerchio e riverniciarlo nel caso prendendomi il tempo necessario. Montato il nuovo penumatico sul cerchio lo metto all'anteriore, l'anteriore la passo al posteriore che diventa la ruota di scorta.. Ciao
  25. Ma gli angel hanno un verso di rotazione diverso se montati anteriori o posteriori? Per la pressione con cerchi normali io le gonfio di più a 1,7 Ant e 2 post. Ciao

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Board startup date: September 04, 2017 19:43:09
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